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Autore: Eltanin29    08/10/2016    3 recensioni
Rose Weasley e Scorpius Malfoy devono dire ai propri genitori che si sono fidanzati. Draco ed Hermione lo devono dire ai propri figli. Tra amore, paure e colpi di scena ecco la mia OneShot
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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PRESENTAZIONI ALQUANTO.... BIZZARRE.

Andrà tutto bene. Andrà tutto bene.
Questa era la frase che due ragazzi diciasettenni continuavano a ripetersi nella testa quella calda mattina del mese di Giugno.
I M.A.G.O. erano appena terminati e con essi il loro ultimo anno nella prestigiosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Un ragazzo dai biondi capelli platinati e gli occhi grigio ghiaccio stava guardando la sua splendida ragazza dagli occhi azzurro mare e i capelli ricci e rossi.
Erano Scorpius Malfoy e Rose Weasley. 
Dopo sei anni passati a battibeccare e a lanciarsi schiantesimi senza un preciso motivo, quell'ultimo anno avevano scoperto di amarsi, non senza l'aiuto di Albus Severus Potter, cugino di lei e migliore amico e compagno di Casa di lui, che aveva fatto loro da Cupido, più per esasperazione nel vederli in continuo e aperto conflitto, che per altro. In effetti un pò tutta Hogwarts era stanca di assistere alle loro continue scenate.
I più felici però quando la notizia si era sparsa per il castello, erano stati l'infermiera Madama Chips e la preside Minerva McGranitt. Per le due donne quell'anno era stato il più tranquillo da quando quei due avevano messo piede nel castello. Finalmente Madama Chips non doveva più preoccuparsi di guarire i danni delle fatture che i due erano soliti scagliarsi in mezzo ai corridoi e la preside non doveva più cercare una punizione adeguata affinchè smettessero di litigare in continuazione.
Purtroppo però non tutti avrebbero preso bene la notizia della loro unione, in particolar modo le loro famiglie tra le quali non scorreva buon sangue. Proprio per niente in effetti, visto che quello era il motivo del loro odio. E per questo quel giorno erano così agitati. Infatti dopo aver preso il treno che li avrebbe portati al binario 9 e 3/4 nella stazione di King's Cross, li aspettava il primo incontro con la madre di lei e subito dopo con il padre di lui. I loro genitori erano entrambi separati e questo complicava le cose, soprattutto per l'incontro con i loro rispettivi padri che di certo non avrebbero preso per niente bene la notizia. Per quanto riguardava le loro madri invece sarebbe stato tutto più semplice, infondo sia Hermione Granger che Astoria Greengrass volevano solo il bene per i loro rispettivi figli e se insieme fossero stati felici, di certo lo sarebbero stati anche loro.
<< mi diserederà, ne sono sicuro>> esclamò sconsolato Scorpius camminando avanti e indietro nella sua camera singola da Caposcuola della Casa di Serpeverde.
<< non dire così. Capiranno, infondo siamo loro figli e siamo felici. I tempi sono cambiati e la guerra è finita da anni. >> disse Rose, ma dal suo tono Scorpius capì che non ne era convinta nemmeno lei. Il tempo passava e ormai mancava poco alle 11, l'ora in cui avrebbero dovuto prendere il treno. L'ansia si faceva sentire. 
<< scappiamo! potrei prelevare i soldi dal conto che ho alla Gringott, potremmo vivere di rendita per tutta la vita, farci una casa e una vita lontano da qui. Insieme. >>  la situazione stava degenerando. Scorpius ormai aveva scavato un solco nel pavimento a furia di fare avanti e indientro per la camera continuando a sproloquiare.
Rose si alzò dal letto dove era precedentemente seduta, si avvicinò al ragazzo e gli prese le mani tra le sue facendolo finalmente fermare.
<< basta Scorp. Andrà tutto bene >> e adesso il tono non era più insicuro, era fermo, deciso, così come il suo sguardo.
Finalmente il ragazzo si rilassò, come era solito fare sotto lo sguardo deciso e limpido della ragazza. Solo lei riusciva sempre a calmarlo, a capirlo. Tra di loro non c'era bisogno delle parole, si capivano al volo. Scorpius si ricompose e sottraendosi alla stretta delle mani della ragazza sulle sue, la prese per i fianchi e la baciò su quelle labbra morbide e carnose a cui non riusciva più  a resistere. Si staccarono a malincuore poco dopo per mancanza di ossigeno e il biondo si appoggiò con la fronte su quella della Rossa. I loro occhi si incrociarono, incatenarono. 
Blu e grigio.
Mare calmo e cielo in tempesta.
<< Ti amo Rossa>> le disse con un sorriso
<< Anch'io Serpe>>
e ripresero a baciarsi dolcemente, con passione, come solo loro sapevano fare.
<< è meglio se iniziamo ad andare in giardino se non vogliamo arrivare in ritardo alle carrozze>>
L'ora dell'incontro si faceva sempre più vicina ma adesso la paura, l'ansia e tutti i dubbi erano scomparsi. Si amavano e tanto doveva bastare ai loro genitori.
<< Rose, Scorpius siete pronti?>> il loro personale Cupido aveva appena fatto irruzione nella stanza.
<< certo! prendiamo i bauli e arriviamo>>  le rispose la cugina con un sorriso. Voleva un mondo di bene ad Albus. Con lui parlava di tutto, gli confidava tutti i suoi segreti e anche lui faceva lo stesso con lei. Erano inseparabili fin da piccoli e da quell'anno, con l'avvicinamento di Scorpius e Rose, quel legame si era rafforzato ancor di più. Adesso erano un trio perfetto.
Si avviarono tutti e tre verso il giardino trascinando i loro rispettivi bauli.
Quasi non sembrava vero. Avevano finito tutti gli anni ad Hogwarts, non ci sarebbero stati più professori che richiedevano pergamene piene da scrivere, pozioni da preparare, incantesimi da padroneggiare.
Era finito il tempo delle ronde, delle partite di Quidditch, dei festini clandestini.
Erano diventati adulti, con delle responsabilità da rispettare e problemi da affrontare. Ma ce l'avrebbero fatta. Insieme.
Cercarono una carrozza libera da occupare e presto furono raggiunti dall'intera comitiva Weasley-Potter. Parlarono per tutto il tragitto di cosa avrebbero fatto di lì in avanti e ricordarono i bei momenti trascorsi all'interno delle mura del castello. Tra una chiacchiera e l'altra arrivarono alla stazione e salirono sul treno. Rose e Scorpius presero uno scompartimento tutto per loro e dopo aver chiacchierato ancora un pò si addormentarono. Rose appoggiata sulla spalla di Scorpius e lui che le stringeva la vita in un abbraccio caloroso.
Dopo parecchie ore si sentì lo sbuffo emesso dal treno, che svegliò i due ragazzi. Erano arrivati.
<< andiamo? >> le chiese Scorpius con la voce ancora impastata dal sonno. Rose in quel momento lo trovò davvero bellissimo. I capelli scompigliati con i ciuffi che ricadevano ribelli sulla fronte, gli occhi ancora assonnati ma che nonostante fossero grigio ghiaccio a lei sembravano trasmettere tutto il calore del mondo. Solo per lei. Infatti nonostante con lei fosse tenero e premuroso, con le altre persone rimaneva il solito Principe delle Serpi dal cuore di ghiaccio.
Ma a lei andava benissimo così.
Lei ormai lo aveva capito.
Quella che mostrava alle persone altro non era che una maschera di indifferenza che calava sul suo volto al solo scopo di proteggersi dal modo esterno. Non era facile essere il figlio di un Mangiamorte - anche se pentito -  e il nipote del braccio destro di Voldemort, ormai confinato nelle mura di Azkaban e sottoposto al bacio dei dissennatori.
Albus era stato il suo migliore amico fin dal primo anno, quando erano diventati compagni di Casa. Non aveva avuto alcun tipo di pregiudizio su di lui nonostante all'epoca i loro padri non andassero affatto d'accordo. E alla fine anche Rose, si era dovuta ricredere sul ragazzo, non che lei si fosse mai fatta influenzare dai pregiudizi o da vecchi rancori, solo non riusciva a sopportare quell'aria di superiorità e quella freddezza con cui il ragazzo si mostrava alle persone.
Ma si sa, il confine tra odio e amore è una linea davvero sottile e loro quell'ultimo anno l'avevano ampiamente superata.
Forse anche prima.
Nel frattempo tutti gli alunni stavano uscendo dai propri scompartimenti e in seguito dal treno.
Dopo vari spintoni anche i due ragazzi riuscirono finalmente ad uscire. Quasi non si respirava più  nella mischia, in effetti era il 9 Giugno ed era normale che facesse caldo, ma lì quasi si sveniva. 
Dopo essersi rivolti uno sguardo di intesa con Albus, che era l'unico a sapere che quel giorno avrebbero reso pubblica la loro relazione ai genitori, si allontanarono il più discretamente possibile per evitare di essere visti dagli innumerevoli zii di Rose che erano venuti a prendere i loro altrettanto innumerevoli figli. Di certo ai loro genitori non avrebbe fatto piacere venire a sapere della loro relazione da altri. No, decisamente no.
Per quanto riguardava i genitori di Scorp invece non c'era questo problema visto che lui si sarebbe dovuto incontrare con il padre subito dopo l'incontro con la madre di Rose e per quanto riguardava Astoria invece, si erano messi daccordo per vedersi l'indomani nella vecchia prorpietà ereditata dai Grengrass. Ovviamente i loro genitori non sapevano che non si sarebbero presentati da soli ma con illa proprioa fidanzatoa. Subito dopo sarebbero andati anche dal padre di Rose. E il giovane rampollo dei Malfoy temeva davvero molto per quel momento. Ronald Weasley era davvero geloso della sua Rosellina e di certo non gli avrebbe fatto piacere sapere che si fosse fidanzata. Con un Malfoy per di più. Aveva i brividi al solo pensiero di quell'incontro. Il San Mungo avrebbe avuto un paziente in più nel reparto  dove era finto il professore di Difesa Contro le Arti Oscure dei loro genitori al secondo anno. Questo ovviamente nel migliore dei casi, perchè Scorpius non escludeva di certo la possibbilità che il secondo menbro del Trio, nonchè ex - Re Grifondoro, avrebbe potuto anche lanciargli un Avada Kedavra. Che triste destino. 
<< Scorp da qui ci possiamo smaterializzare >> perso nelle sue elucubriazioni mentali decisamente pessimistiche, non si era accorto che erano arrivati in un vicolo abbastanza isolato dalla vista dei babbani da dove avrebbero potuto tranquillamente smaterializzarsi per arrivare nel villino acquistato da Hermione dopo il divorzio da Ron. Cercando di tranquillizzarsi, per quanto possibile in una situazione del genere, tese una mano alla ragazza, la quale non esitò un attimo ad afferrarla con una stretta decisa e infine si smaterializzarono. Pochi secondi dopo quella familiare sensazione di strappo allo stomaco, apparirono all'uscio di una semplice e davvero graziosa villa in London Street. L'ambiente era davvero confortevole e il giardino, limitato dalla staccionata in legno, era davvero ben curato. La madre di Rose doveva tenerci molto dato i bei fiori colorati e l'erba ben tagliata. 
Con ancora la mano stretta in quella del ragazzo, Rose suonò il campanello di casa.
Dopo pochi secondi -troppo pochi, secondo Scorpius- il portone in legno si aprì e una donna sui 36 anni  dagli occhi d'ambra apparve davanti a loro. Appena vide Rose un caloroso sorriso si aprì sul suo volto e Scorpius notò quanto questo fosse simile a quello della sua Rossa. 
<< Rose tesoro! >>  strinse la figlia in un abbraccio e quando poi si staccò -con sommo solievo di Rose visto che quasi moriva soffocata- si accorse del ragazzo.
<< Malfoy? >> sgranò gli occhi dalla sorpresa e prima ancora che il ragazzo potesse presentarsi  a dovere, un' altra voce si sentì provenire da quello che doveva essere il salotto.
<< da quando siamo tornati al cognome? >> la voce si faceva sempre più vicina e infatti meno di un secondo dopo un altro uomo apparve all'uscio di casa.
Draco Malfoy.
E adesso non era solo Hermione ad avere gli occhi fuori dalle orbite.
<< papà? >> 
<< Scorpius? >>
parlarono all'unisono e la sorpresa si poteva notare anche dal loro tono di voce.
Cosa ci fa Draco Malfoy qui? si chiese Rose.
Cosa ci fa il figlio di Draco qui? si chiese invece Hermione.
La situazione era alquanto bizzarra. Scorpius era sbiancato -più del solito ovviamente, visto che gia di per sé il suo incarnato era chiaro, per non dire pallido,-, Draco anche. Sembrava che stessero entrambi per svenire da un momento all'altro. 
Subito dopo però entrambi ripresero la loro tonalità di bianco naturale e si ricomposero. Insomma, erano pur sempre dei Malfoy!
<< su entrate, andiamo in salotto >> la mamma di Rose li precedette e li guidò fino ad una stanza arredata con mobili in legno, un divano al lato della parete e un tavolino da caffè in vetro poco più avanti. Scorpius si guardò in torno e notò delle foto magiche di famiglia incorniciate sopra il camino spento. C'era una Rose di non più di tre anni che stava cavalcando una scopa giocattolo e un' Hermione più giovane che seguiva ogni suo movimento con lo sguardo per paura che si potesse far male. C'erano altre foto con lei e Hugo, suo fratello, che si rincorrevano e altre invece, che dovevano essere babbane visto che non si muovevano, che ritraevano quelli dovevano essere i nonni materni di Rose.
I ragazzi si sedettero sul divano mentre l'ex-Gryffindor e l'ex-Slytherin prendevano posto sulla poltrona di fronte.
<< bhe allora, come mai siete qui? >> chiese Hermione confusa.
Rose pensò di risponderle che lei lì ci viveva e chiedergli invece che cosa ci facesse il padre di Scorpius. Adesso diventava tutto più difficile per i ragazzi dato che avrebbero dovuto affrontarli tutti e due insieme e quindi era meglio non peggiorare la situazione.
<< ti volevo far conoscere una persona mamma >> Scorpius aveva lo sguardo fisso su quello del padre che lo guardava con un sopracciglio inarcato in cerca di spiegazioni, ma il ragazzo sembrava essere divenuto tutt'un tratto muto.
Con molta nonchalance Rose mollò una gomitata al fianco di Scorpius che sobbalzò sorpreso e offeso. Insomma prima diceva che voleva far conoscere una persona a sua madre e poi toccava a lui fare le presentazioni. INAUDIBILE.
Riacquistato il suo normale aplomb si alzò e si avvicinò alla madre di Rose, che lo guardava interrogativa. Preferì non vedere lo sguardo di suo padre, sennò era sicuro che non ce l'avrebbe fatta. Infondo lui era un Serpeverde e  non aveva il coraggio che veniva tanto decantato invece dai Grifondoro come Rose. Forse, però passando troppo tempo con lui  l'aveva inserpeverdizzata visto che stava lasciando che faccesse tutto da solo.  In un'altra occasione ne sarebbe stato fiero ma in quell'istante si maledisse un milione di volte nella sua testa e si ripromise di evitare di assumere atteggiamenti serpeverdesi in presenza della Rossa visto che si era dimostrata proprio una brava allieva. Rassegnato, ma con molta eleganza fece un perfetto baciamano a Hermione.
<< Scorpius Hyperion Malfoy >> se la situazione non fosse stata così delicata, Rose si sarebbe messa sicuramente a ridere per il tono utilizzato dal Biondo.
Hermione lo guardava confusa, la sua faccia sembrava dire: ' guarda che fino a qua c'era arrivata anche io'. Draco non potè evitare di ridacchiare ricevendo in risposta due occhiatacce - dal figlio e dalla Granger- che lo fecero ammutolire immediatamente.
<< e sono il fidanzato di sua figlia >> ok la bomba era stata sganciata.
La mascella di Draco sembrava toccare terra e Rose non si sarebbe sorpresa se se la fosse slogata. Anche Hermione sembrava sbalordita. Insomma la figlia in sei anni non aveva fatto altro che lamentarsi di quel Serpeverde definendolo arrogante, egoista, egocentrico, figlio di papà, presuntuoso e altri aggettivi decisamente poco lusinghieri e adesso gli veniva a dire che si era fidanzata con lo stesso. Il lato positivo era che anche Draco sembrava trovarsi nella sua stessa situazione di sorpresa.
Almeno ci hanno semplificato la situazione pensò Hermione.
Draco che nel frattempo si era ricomposto -quel giorno stava perdento troppe volte il controllo, doveva smetterla! Era un Malfoy, per le mutande a pois di Merlino!- si alzò anche lui dalla poltrona e si avvicinò a Rose che lo guardava fiera negli occhi aspettandosi però che l'avrebbe avadakedavrizzata da un momento all'altro. Con molta eleganza invece, le prese la mano destra e fece, esattamente come il figlio aveva fatto poco prima, un perfetto baciamano.
<< Draco Lucius Malfoy >>  adesso mi ammazza pensò Rose. La notizia lo doveva aver sconvolto davvero molto per comportarsi in quel modo. Forse era stato un trauma per lui sapere che il suo unico figlio ed erede si era fidanzato con una Mezzosangue e per di più Weasley.
<< e sono il fidanzato di tua madre >> 
Adesso il trauma lo aveva ricevuto lei.
Dire che era scioccata era decisamente un eufemismo.
Il lato positivo era che almeno non avrebbero potuti sgridarli o disconoscerli visto che anche loro stavano insieme, e dal ghigno stampato sulla faccia di Scorpius, Rose capì che anche lui doveva star pensando la stessa identica cosa. Certo però, che a saperlo prima avrebbero evitato di farsi quasi venire i capelli bianchi dallo stress e dalla paura. 
Non che questa fosse totalmente passata, perchè se anche Malfoy Senior non avrebbe disconosciuto/ucciso il figlio, lo stesso non si poteva dire di Ronald Weasley. Non che potesse far del male alla sua bambina, ma di sicuro non ci avrebbe pensato due volte a lanciare qualche Maledizione Senza Perdono verso Malfoy. Tutti e due i Malfoy magari. 
Ding-Dong.
Il campanello.
Hermione e Draco, che fino a quel momento sembravano tranquilli, erano sbiancati di colpo, talmente tanto da far invidia al caro Nick-Quasi-Senza-Testa.
<< oh noo! >> esclamò Hermione. Negli occhi il terrore puro.
<< chi è? >> chiese Rose guardando la madre preoccupata, che continuava a fare il giro intorno il tavolino da caffè, quasi facendo un solco nel pavimento. Quella casa sembrava essere diventata una sala riunioni.
<< tuo padre >> Draco che prima sembrava spaventato, adesso guardava verso la porta con un ghigno divertito.
<< cosaaaa?>> adesso quella terrorizzata era Rose, e Scorpius che si era alzato per cercare di scorgere oltre le tendine della finestra chi fosse arrivato, ricadde nella poltrona a peso morto sussurrando nello stesso tempo imprecazioni e preghiere rivolte a Merlino, Godric e Salazar. 
Ding-dong.
Il campanello suonò di nuovo e Hermione non potè far altro che precipitarsi alla porta e aprirla.
Mentre Scorpius cercava, poco elegantemente, di scappare a gambe levate dalla porta che dava sul retro e Rose lo riacchiappava per il colletto dandogli uno scappellotto abbastanza forte in testa, fece il suo ingresso, tra lo sguardo di commiserazione e divertimento di Draco verso i due ragazzi, Ronald Weasley. Dietro di lui, con sguardo più deciso di quanto non fosse stato fino a quel momento, Hermione Granger.
Nemmeno due secondi dopo il Rosso aveva già spianato la bacchetta e la puntava minacciosamente contro i due malfoy.
<< cosa, miseriaccia, ci fate voi due qui? >> il fumo sembrava uscire dalle sue orecchie, peggio del treno del binario 9 e 3/4 di King's Cross.
<< Ron!! >> prima che Draco potesse ribattere qualcosa di sicuramente inappropriato e che avrebbe mandato in bestia il penultimo dei Weasley, Hermione fece segno a Ron di abbassare la bacchetta. Manco a dirlo che lui rafforzò di più la presa e iniziarono a fuoriuscire delle scintille rosse che di certo non promettevano niente di buono, non per Malfoy Senior e il suo rampollo, almeno. 
<< Rose, Mione uscite subito da qui. Potrebbero farvi del male. Vi difendo io.>>
Draco alzò gli occhi al cielo e borbottò qualcosa molto simile a "come se potessi mai difendere qualcuno, Donnola" l'occhiataccia che ricevette da quasi tutte le persone in quella stanza gli fece capire che forse non lo aveva semplicemente borbottato, ma detto a voce abbastanza udibile da tutti.
<< so difendermi benissimo da sola >> le voci di Rose e Hermione si sovrapposero.
<< difendervi da chi? >> doveva essere una moda quella di parlare all'unisono visto che anche Scorpius e Draco posero alle due fidanzate quella domanda in un perfetto coro. L'occhiataccia che le due ricevettero -tra l'indignato e lo sconvolto- dovette far capire loro che forse quella non era stata esattamente la cosa giusta da ribattere verso Ron. Maledetto orgoglio Grifondoro.
<< non che ci sia qualcuno da cui difendersi >> provò a rimediare allora Rose mentre Hermione annuiva con un sorriso di scuse verso Draco.
<< nessuno da cui difendersi? Ci sono forse due dei peggiori e pericolosi Serpeverde seduti in questa casa e voi mi dite che non c'è nessuno da cui difendersi? >> dopo un secondo di silenzio Ron dovette realizzare quello che aveva effettivamente detto perchè le sue sopracciglia scattarono verso l'alto, quasi a toccare l'attaccatura dei suoi capelli rossi.
<< cosa ci fanno due Serpeverde comodamente seduti sulla poltrona e sul divano di casa tua, Hermione? >> chiese allora con gli occhi sgranati.
Sembrava aver finalmente compreso che i due Malfoy non rapressentassero un pericolo e che non volessero attaccare la sua ex moglie e sua figlia. Almeno che non lo avessero voluto fare con dei cuscini che raffiguravano dei gatti molto simili all'ormai vecchio Grattastinchi.
Dopo parecchi secondi di silenzio totale Scorpius si fece coraggio e pose una mano verso Rose che non esitò un secondo ad intrecciare le sue dita con quelle del ragazzo.
Ron che aveva seguito quei movimenti, aveva lo sguardo fisso su quelle mani intrecciate.
<< cos..cosa significa? >> balbettò. Era sbiancato notevolmente e di certo quell'aria malaticcia non donava molto con il colore dei suoi capelli.
<< papà, io e Scorpius ci siamo fidanzati >> 
<< con un Malfoy? figlio di QUEL Malfoy. Un Serpeverde. Purosangue. Ohh nonno Arthur non la prenderà per niente bene >> sembrava stesse parlando di più a se stesso che non alle persone in salotto.
Perchè ovviamente lui la stava prendendo davvero bene pensò ironicamente Rose.
<< non ci posso credere. Rose, la mia Rose, con un Malfoy. No! Lui non fa assolutamente per te >>  
Scorpius rafforzò la presa sulla ragazza e la strinse maggiormente a sè.
<< decido io chi fa per me, papà >> di certo Rose non si sarebbe arresa molto facilmente, era testarda e tra l'altro questo lato del suo carettere, come diceva sempre Hermione, lo aveva preso prorprio da suo padre.
<< ma Rose... è un Malfoy per la barba di Merlino!!! >> Ron sembrava sconvolto.
<< le persone cambiano, Weasley. La guerra è finita. Si va avanti >> Draco stava facendo del suo meglio per trattenersi e non lanciare qualche schiantesimo verso il Rosso. Altrimenti Hermione non glielo avrebbe perdonato tanto facilmente. Perchè benchè lui fosse cambiato e avesse cresciuto suo figlio senza pregiudizi, proprio non riusciva a sopportare quell'idiota di Weasley.
Già il fatto che si fosse fatto scappare una donna come Hermione la diceva lunga su quanto potesse essere babbeo, ma di certo lui di questo non poteva lamentarsi.
<< Draco ha ragione, Ron. Si va avanti. Voldemort è morto e noi non vogliamo che nasca un'altra guerra. Abbiamo sofferto tutti ed è arrivato il momento di voltare pagina al passato. >> Hermione lo guardava con un sorriso e gli occhi che le brillavano nella speranza che capisse.  
<< Draco? E da quando Malfoy è Draco? >> speranza vana ovviamente. Di tutto quel discorso lui aveva sentito solo Hermione chiamare per nome a Malfoy. 
<< all'incirca da quando sono nato, Donnola >> Draco sbuffò spazientito e con un braccio cinse la vita di Hermione e la strinse a sè.
<< e a puro scopo informativo io e Hermione stiamo insieme >> disse con un ghigno derisorio, che subito si spense alla gomitata che ricevette dalla donna.
<< tanto glielo avremmo detto lo stesso >> borbottò acchiappando la mora che cercava di allontanarsi da lui.
Non avrebbe di certo permesso al rosso di rovinare il rapporto che molto faricosamente era riuscito a creare con Hermione. Era stato difficile per loro abbandonarsi ed accettare quel nuovo sentimento che sembrava travolgerli. Rose e Scorpius non erano poi molto diversi da loro due. Anche loro fin dai tempi di scuola si odiavano, detestavano. A quei tempi a separarli però, non c'erano solo la rivalità tra le Case o incomprensioni e dispetti. Loro avevano combattuto una guerra da due fronti opposti. I pregiudizi sul sangue, erano all'ordine del giorno. E Draco, cresciuto da un padre più devoto a Lord Voldemort che non a prendersi cura della propria famiglia, ne aveva fatte passare di cotte e di crude al Trio Miracoli e in particolar modo alla sua Mezzosangue. Quello che prima era il peggiore degli insulti che potesse uscire dalle sue labbra verso Hermione, adesso era diventato niente di più che un nomignolo.
<< Rose con un Malfoy. Tu con Draco Malfoy. Ho bisogno di acqua. No, meglio una Burrobirra. Forse anche del Whisky Incendiario se c'è >> Ron si lasciò cadere su una sedia mentre Rose accorreva a prendergli da bere.
<< la mamma ha solo della Burrobirra. Niente alcolici forti.>> gli disse tendendogli il bicchiere.
<< me la farò andare bene >> rispose mentre trangurgitava il liquido.
Passarono diversi minuti in completo silenzio, poi Rose si avvicinò al padre e racchiuse le forti mani tra le proprie. 
<< allora papà? >> gli chiese con tono dolce sperando in cuor suo che il padre riuscisse ad accettare la sua relazione con Scorpius
<< se insistessi, riuscirei forse a farvi cambiare idea? >> chiese sconfitto alternando lo sguardo dalla  sua ex moglie a sua figlia.
<< mai >> risposero all'unisono, scuotendo le teste ricciute e facendo oscillare i boccoli castani e rossi.
<< allora non mi resta che accettare >> disse rassegnato. Non finì nemmeno di parlare che Rose gli buttò le braccia al collo e lo strinse in un abbraccio carico di affetto.
<< grazie papà >> gli sussurrò prima di staccarsi, voltarsi verso Scorpius e abbracciare anche lui. 
Hermione sospirò sollevata e si strinse maggiormente a Draco.
<< niente piccoli Malfoy, almeno per il momento, mi sono inteso? Non potrei reggere anche questo colpo >> chiese guardando minaccioso Scorpius che si affrettò ad annuire.
<< Può stare tranquillo signore >>
<< e ovviamente se vengo a sapere che mia figlia ha versato una sola lacrima per colpa tua, farai la conoscenza approfondita della mia bacchetta >> disse minaccioso per poi voltarsi verso Draco e dire << ovviamente questo vale anche per te Malfoy >>  
<< amo sua figlia e non intendo nel modo più assoluto farla soffrire >> rispose solenne Scorpius ricevendo un sorriso smaliante dalla sua Rossa. 
<< non credo si dover dar conto a te, Weasley riguardo la mia relazione con Hermione >> bhe infondo Draco Malfoy era pur sempre Draco Malfoy non ci si poteva aspettare mica che decantasse il suo amore verso Hermione di fronte ad altre persone. A Weasley per di più. 
<< allora io adesso torno a casa >> disse Ron prendendo la sua giacca e facendo per uscire dal salotto.
<< per cosa eri venuto Ron? >> Hermione lo bloccò. 
<< ahh già lo avevo quasi dimenticato, miseriaccia. Ero venuto per dirti che domani mattina porto Hugo alla partita di Quidditch di Ginny >>
Hermione annuì e poco dopo il rosso uscì di casa.
<< ce l'abbiamo fatta >> esclamò felice Rose alzandosi in punta di piedi per dare un bacio a stampo a Scorpius.
<< queste cose potreste possibbilmente farle in privato? insomma sono tua madre >> disse Hermione con finto tono arrabbiato cercando di nascondere un sorriso.
<< Certo. E a tal prorposito io e Scorpius andiamo a farci un giro prima che si faccia troppo buio. >> 
<< ok. La cena è alle 9. Scorpius, Draco ci fate compagnia? >> chiese Hermione ai due Malfoy
<< Scorpius per te va bene? >> domandò Draco al figlio che annuiva e si affrettava a ringraziare la signora Granger.
<< allora è fatta. Mi raccomando cercate di essere puntuali>>
I ragazzi annuirono ancora una volta e in seguito uscirono.
Intanto in casa Draco ed Hermione si erano seduti abbracciati nel divano.
<< ricordi quello che aveva detto Ron riguardo i piccoli Malfoy, prima? >> chiese Hermione sedendosi cavalcioni sull'uomo e prendendogli il volto tra le mani.
<< non credo che ci siano pericoli >> gli disse dandogli un piccolo e casto bacio sulle labbra.
<< io invece credo proprio di si >> gli rispose lei.
<< Rose è incinta? Aspetta un bambino?>> chiese con gli occhi sgranati.
<< no. Rose no >>
<< e allora?.... tu... sei incinta? >>
Hermione annuì e Draco con gli occhi che brillavano la baciò con foga.
<< sei felice? >> gli chiese la mora ma dal raro sorriso che il biondo aveva in volto quella domanda era del tutto superflua.
<< certo che si! vorrei una bambina. Bionda, con i tuoi ricci ribelli e il tuo sorriso>>  disse per poi riprendere a baciarla.
<< e ovviamente sarà una serpeverde >> aggiunse con un ghigno.
<< grifondoro >> << serpeverde >>
<< basta. La ameremo lo stesso vero? >> chiese Hermione mentre appoggiava il viso sul  petto di Draco 
<< certo che si >> gli disse accarezzandogli i capelli e posandovi un bacio sopra.
<< ti amo Hermione >>
<< anche io Draco >>
Dopo pochi minuti di silenzio Hermione alzò il capo dalla spalla del biondo e gli disse cercando di rimanere seria: << questa volta Ron ci rimane davvero secco >>  e tutti e due finirono per scoppiare a ridere.
Nove mesi dopo, nacque Maya Vega Malfoy e come Draco aveva tanto sperato aveva preso il colore dei capelli da lui e il sorriso e i ricci di Hermione. Era una bambina molto inteligente ma altrettanto furba e per la gioia di Draco e lo sgomento di sua moglie finì proprio nella Casa Verde e Argento. Questa volta, alla notizia che la figlia della Regina dei Grifoni finì a Serpeverde Ron ci rimase secco. Il pavimento aveva ancora la sua forma per la botta che aveva preso quando era svenuto.
   
 
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