Appare d’improvviso.
Dalla cenere d’un mondo distrutto.
Annientato per mano mia.
Le vesti sciupate poco la coprono.
Sangue e fango la macchiano.
Fianchi sinuosi e pelle morbida.
Seno procace e bel viso.
Capelli fluenti.
Occhi chiari, iniettati di paura.
Uno sguardo visto tante volte.
Un bell’esemplare di femmina.
L’istinto si risveglia, potrei farla mia.
Lì subito, tra il lordume.
Che lei voglia o meno.
Accade in guerra, si sa.
Anche Napa è eccitato, si avvicina famelico.
Un comando secco lo ferma.
Domanda perché la bestia.
Pezzente, feccia è e feccia rimarrà.
Non comprende che l’onore è vitale.
Proprio ed altrui.