Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: NotAdele_    08/10/2016    1 recensioni
Martha ha quattordici anni.
E nel 2016 non si sente ancora libera di parlare del suo problema. Ma ha scelto di raccontarsi.
E non se ne pente.
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Segreti (in)confessabili

Tutto è iniziato il nove giugno 2014, Martha non ricorda precisamente l'ora, ma sa con certezza che era mattina.
Nonostante non sia passato molto tempo ha solo un ricordo appannato di quella giornata. Doveva  fare una visita, a causa delle sue analisi del sangue ambigue, il pediatra per sicurezza voleva che facesse un controllo dallo specialista, e così quella mattina arrivò il momento della verità. Non sto a raccontare i particolari, quello che vi interessa sapere è che quello stesso giorno le è stata data l'esenzione per diabete e da lì è iniziata una lunga fila di prelievi e visite specialistiche.
Come ripete sempre il dottore, il suo è un caso particolare, una forma monogenica di glicemia, non importa quanti sforzi possa fare per la sua dieta, o quanto poco riesca a mangiare, è un problema che si porterà  dietro fino alla fine dei suoi giorni. Fortunatamente non è così grave da dover essere curato con dei farmaci, per ora basta un' alimentazione equilibrata per tenerlo controllato, e questo può sembrare positivo, ma quando si è golosi di natura come lei, risulta molto difficile.
Questa piccola premessa è per farvi capire quanto il cibo condizioni la sua vita, e ovviamente quella delle persone che le stanno attorno.
Solo a pensarci le viene da urlare, quando ha scoperto tutto questo, ci è stata male per mesi, ha sprecato tutto luglio a cercare un modo per uscire da questa situazione, non riusciva ad accettarlo, il cibo è sempre stato presente, fin da quando inizia a ricordare, univa la famiglia di domenica e alle feste, era il momento in cui parlava con i suoi durante la giornata e le è sempre piaciuto stare con suo padre quando si metteva ai fornelli.
Ovviamente dopo la "grande notizia" le cose sono cambiate, i suoi cercano di mangiare cose che di base non le piacciono, e i nonni e gli zii si sono armati di snack senza zucchero. Quando ad esempio ha la giornata libera, dove può mangiare come vuole, sua madre le chiede sempre cosa vorrebbe per cena, e anche se non le dice mai grazie, Martha lo apprezza veramente. Effettivamente la trattano come se fosse uno scrigno di cristallo, hanno paura che qualsiasi cosa potrebbe farla esplodere, e alcuni giorni le fa davvero saltare i nervi, pensa di essere grande abbastanza per capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, e non ha bisogno di tutti questi riguardi, ma poi quando usa la razionalità, si pente e capisce che lo fanno solo per farla vivere come sempre, senza intaccare il suo equilibrio psicologico.
Per lei quindi il cibo è, o meglio era, una forma di sfogo, tutti sanno che se mangi il cioccolato quando sei triste poi ti senti meglio, ed è quello che faceva fino a pochi mesi fa, quando falliva  in qualcosa, si buttava sui dolci, perché  le facevano dimenticare anche se per poco quello che non andava in lei. Ma adesso le cose sono cambiate, i suoi insuccessi si sono quadruplicati, e non ha il minimo sfogo, deve tenere tutto dentro, immagazzinare informazioni senza mai poter dire quello che pensa sul serio, perché tanto non interesserebbe a nessuno, se non alla sua famiglia, ma a volte non è sufficiente. Ci sono momenti in cui ha paura di esplodere, di scoppiare a piangere durante una lezione e di iniziare a esprimere tutto ciò che tiene ben custodito.
Il cibo per lei è come il rapitore nella sindrome di Stoccolma, le piace, ma sa che le fa male e questo la spaventa, fortunatamente ha assaggiato solo la minima parte delle conseguenze che una malattia del genere può portare, ma a volte anche queste piccolezze le fanno pensare di essere rinchiusa in una prigione, è quasi come  se fosse  segreto, non ha mai voluto che nessuno lo sapesse e i suoi genitori hanno sempre accettato la sua scelta. 
Qualche giorno fa ha deciso che lo avrebbe detto, ha scelto di liberarsi da questo peso, sa che ci sono molti problemi più seri nella vita, ma infondo ha solo quattordici anni.
Quindi il cibo per me lei è qualcosa che non può definire, ha troppi sentimenti contrastanti nella testa per dare una definizione, da una parte lo odia con tutto il cuore, perché se non avesse di questi problemi, probabilmente non le interesserebbe neanche così tanto, perché ciò che non si può avere è sempre meglio di quello che già si ha. 
Ma il secondo lato, quello che non prova rancore, continua a dirle che infondo l'odore di una crostata del suo papà, o la pizza della mamma, rimarranno per sempre gli odori della sua infanzia, i ricordi della sua vita, l'essenza della sua anima.






Hello it's me, not Adele!
Sono tornataaaaaaaa.
Testo mooolto sentimentale. Lascio a voi i commenti.
Grazie mille a quelli che leggono e recensiscono. 
Siete speciali❤️

Federica✨

















  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: NotAdele_