Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |      
Autore: Astrea Olsen    09/10/2016    0 recensioni
Sarah è una ragazza come tante, ma solo in apparenza. Ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire vedere la propria vita sconvolta da un evento improvviso e ha scelto di andarsene, di vagare da un posto all'altro, per non avere più niente da perdere.
Sherlock è un detective privato fuori dal comune. Brillantissimo nel risolvere i casi più complicati, ma un vero disastro in ciò che lo riguarda personalmente. Evita in tutti i modi i legami, perchè non vuole - o ha paura? - essere ostacolato da essi.
Sarah e Sherlock, due persone tanto simili, quanto diverse, si imbattono per caso l'una nell'altro a Londra, non sapendo che quell'incontro cambierà tutto, sconvolgendo le loro vite... come un uragano.
"Dopo l'uragano le persone non sono più le stesse, sono cambiate."
(Tutti i personaggi della serie appartengono alla BBC, ad esclusione di quelli inventati da me)
[Storia presente anche sul sito Wattpad]
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

# Ritorno a Londra


« I signori viaggiatori sono pregati di allacciare le cinture, tra pochi minuti l'aereo inizierà le manovre di atterraggio »

La voce squillante della hostess, diffusa dall'altoparlante, svegliò una ragazza dal sonno senza sogni in cui doveva essere sprofondata poco prima della partenza da... Toronto? Mosca? Non riusciva più a ricordarlo.

Quello era il classico inconveniente dello spostarsi di continuo: da un certo punto in poi, i luoghi di partenza e quelli di arrivo finivano per assomigliarsi un po' tutti.
Sotto di lei, Londra si ingrandiva sempre di più. Le fece un effetto strano vederla di nuovo, dopo tanti anni di lontananza. Era qualcosa che non riusciva a spiegarsi. Non era il classico "sentirsi di nuovo a casa", era più un...

« Signorina, si sente bene? »

La voce della hostess la scosse all'improvviso dai propri pensieri. Intorno a lei, l'aereo si stava velocemente svuotando. Possibile che non l'avesse sentito atterrare?
La guardò di sfuggita.
Era bionda, sulla trentina, e aveva paura di non essere notata, come testimoniavano la tonalità di rossetto molto accesa, il brillantino sui denti e l'elaborata acconciatura. Aveva curato particolarmente il trucco intorno agli occhi, ma non c'era niente che potesse mascherare a sufficienza il loro rossore; doveva fare abuso di qualcosa, probabilmente droghe e... No. Stava succedendo nuovo. Si impose di smetterla.

Mormorò un "Sì, sto bene" e si affrettò velocemente verso l'uscita insieme agli ultimi passeggeri. Al gate trovò una gran confusione, molta più di quanta se ne sarebbe aspettata e, vicino alla sala d'attesa, scorse un gran numero di agenti di polizia. Sembravano parecchio nervosi, che fosse successo qualcosa?
Appena la porta a vetri si chiuse alle sue spalle, l'aria fredda della sera la fece rabbrividire.
Intorno a lei, una miriade di persone si muoveva in tutte le direzioni, mentre la strada era affollata dal solito traffico londinese. Dopo qualche tentativo, riuscì a fermare un taxi ma, quando era sul punto di entrarci, accadde qualcosa di totalmente imprevisto. 
Un uomo, molto alto e avvolto in un lungo cappotto nero, sbucò all'improvviso al suo fianco e... prese posto sui sedili, seguito da un altro, probabilmente un amico.

« Ehi! Ma cosa... » cercò di protestare, ma ormai era troppo tardi: la portiera si chiuse e il taxi ripartì veloce. Rimase immobile a guardare il punto dove era sparito, a metà tra lo sconcerto e l'irritazione, ma l'aria sempre più fredda le ricordò il desiderio di trovarsi in un posto caldo, così riuscì a fermare un altro taxi appena in tempo. Una volta dentro, il tepore nell'abitacolo la fece subito riavere.

« Dove la porto, signorina? » domandò il tassista.
Fece un sospiro. « Al Kensington Hotel, Baker Street »




L'incendio divampava furioso intorno a lei, il calore era sempre più insopportabile.
No, non poteva essere lì. Non di nuovo.

Era circondata dalle fiamme, sporca di cenere; ad un' occhiata più attenta, poteva intravedere ferite aperte sulla propria pelle, nascoste dai vestiti strappati. Era successo di nuovo. Perchè anche quella volta?
Si alzò a fatica, desiderava con tutta se stessa di non doverlo fare, ma non aveva scelta.
Un lamento fievole giunse alle sue orecchie, facendole venire la pelle d'oca. Sapeva già cosa avrebbe trovato. Perchè? Perchè ogni volta quella scena? Non riusciva a sopportarlo. Non ce la faceva più.
Delle travi avvolte dalle fiamme caddero poco lontano da lei.
E fu allora che vide...

Spalancò di scatto gli occhi, ritrovandosi a fissare il soffitto della stanza.
"Di nuovo quel sogno, dannazione" pensò mentre accendeva la lampada sul comodino.

Respirava affannosamente, il cuore non la smetteva di battere frenetico. A momenti avrebbe potuto uscirle dal petto. Eppure avrebbe dovuto essere abituata, capitava ormai quasi ogni notte.
Lasciò correre lo sguardo per la stanza: tutto era come lo aveva lasciato poco prima di addormentarsi. Cercò a tentoni la bottiglia d'acqua sul comodino e bevve un lungo sorso. Mentiva a se stessa, stava mentendo a se stessa da un sacco di tempo ormai.
Perchè, per quanto ci provasse, o qualunque cosa dicesse o pensasse, non sarebbe mai riuscita a smettere di fare quel sogno.

Non ci avrebbe preso l'abitudine, non avrebbe smesso di farle effetto. Avrebbe continuato a vedere sempre la stessa scena, come un film in un eterno replay. E il peggio era che sarebbe stato sconvolgente. Sempre.
Prima di rimettersi a letto, prese una pillola, mandandola giù con un altro sorso d'acqua.

"Fa' che faccia effetto" sperò, venendo inaspettatamente accontentata.
L'ultima cosa che vide fu la luce della luna che filtrava attraverso le tende, poi i suoi occhi si chiusero di nuovo.

 

Angolo autrice:  Salve a tutti! L'idea di scrivere una storia su Sherlock Holmes mi ronzava in testa da un po' e dopo taaanta fatica, e numerose lotte col PC che non andava, sono riuscita a pubblicare questo primo capitolo! L'ho fatto abbastanza breve per usarlo come introduzione, ma dal prossimo inizieremo a entrare nel vivo dei fatti, quindi stay tuned!
 

Spero che vi piaccia questa nuova storia e spero anche che vi piaccia il nuovo personaggio anche se siamo soltanto all'inizio di tutto, ma soprattutto spero in un commento che mi faccia capire che cosa ne pensate (sono ben accetti anche consigli per migliorare eventualmente qualcosa!). 

Un bacione a tutti, al prossimo capitolo!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Astrea Olsen