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Autore: elfanika2    09/10/2016    2 recensioni
Sono passati due anni dalla morte di Shogo Makishima e dalla scomparsa di Kogami. Akane Tsunemori è riuscita finalmente a passare oltre e si prepara a qualcosa di inaspettato. il ritorno visto dal punto di vista di Shinya Kogami sotto forma di diario con un finale... inatteso.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tsunemori, Shinya Kogami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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24 maggio

 

È la prima volta che rimetto piede in Giappone, dopo un brevissimo periodo all'estero. Ho visto la guerra, ma mi è sembrata quasi meglio del Sibyl Sistem e della nostra vita qui. Sono venuto a vedere un po' come se la cavano tutti e anche se devo stare lontano dagli scanner stradali e dalle telecamere, dare un'occhiata in giro è piuttosto facile. Il mio fiuto da segugio non mi è mai stato così utile. Anche se sono un po' arrugginito, ricordo bene come agisce il Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Il primo che incontro è Ginoza durante una caccia ad un criminale latente. Dopo che ho ucciso Makishima sapevo che il paparino era morto, ma è stata dura comunque non poter andare al funerale. Ora che guardo Gino mentre gira con l'Ispettore realizzo che la conclusione era molto scontata, aveva problemi a controllare la sua tonalità anche prima che Masaoka morisse. Con lui c'è un giovane ispettore, una ragazza piccola e magra che corre verso un vicolo. Ho già sentito qualcosa su di lei, anche se so solo che si chiama Mika Shimotsuki. Non ne parlano molto bene, forse perchè in un due anni che è nella divisione non ha ancora dato prova di carattere o di un qualche tipo di abilità paritcolare. Vedo anche Kunizuka che sta molto vicina alla ragazza nuova, probabilmente sta cercando di proteggerla dai criminali che ci sono qui intorno. Anche se è strano la vedo molto nel ruolo di mamma protettiva. È sera tardi e rischio di farmi trovare, visto che sono in tre e stanno usando tutti il Dominator, quindi mi ritiro in una casa abbandonata e aspetto momenti più tranquilli per scoprire qualcosa sui nuovi Esecutori e sull'Ispettore che mi interessa rivedere.

 

25 maggio

Ho visto i due nuovi stamattina, mentre entravano in ufficio. Conosco entrambi di vista, vengono da un'altra divisione, probabilmente dalla due o dalla tre. So che si chiamano Hinakawa e poi al posto di Togane, che ho saputo voleva macchiare lo psicho pass di Akane, c'è un ragazzo di nome Kurata, che per un attimo da lontano scambio per Makishima con i capelli corti, anche se so che non è possibile. Poi scende dall'auto la persona che più sono curioso di vedere. Noto con una punta di orgoglio che non è cambiata affatto. Tiene ancora i capelli tagliati corti, indossa sempre il solito completo nero e la giacca del dipartimento, l'aria si è fatta pungente. Anche se non può saperlo, mi passa accanto senza guardarmi e sento un odore strano su di lei, un odore che mai le avrei attribuito. Sigarette. Tsunemori ha iniziato a fumare? Mi sembra molto improbabile, forse è l'odore delle sigarette di qualcun altro che le è rimasto addosso. Ora riconosco l'odore e la marca, quasi mi viene da ridere. Sono Spinel, come quelle che fumo io.

Mi accendo una sigaretta e mi appoggio al muro dietro al quale sono nascosto. Guardo dalla porta di un edificio abbandonato la scena e per un attimo si ferma e si guarda intorno confusa. Che mi abbia sentito o visto? No è impossibile dalla sua posizione, poi capisco che ha sentito l'odore di fumo. È più scaltra di quando l'ho lasciata, più intuitiva e decisa dal modo in cui cammina. Però c'è qualcosa che contrasta con questa nuova personalità di Akane ed è il suo sguardo. Ha un'espressione quasi triste mentre entra in ufficio. La seguo con lo sguardo e sento le dita bruciare. La sigaretta è finita e c'è rimasto solo il filtro che tengo tra le dita, che me le annerisce. Soffoco un'imprecazione tra i denti e lo getto a terra, spegnendolo con il tacco della scarpa. Mi allontano, ma tornerò più tardi, ora devo trovarmi qualcosa da mangiare.

 

26 maggio

Ieri non sono tornato verso l'ufficio alla fine. Stavo uscendo di casa stamattina quando per poco non vado a sbattere contro Tsunemori che corre, evidentemente in ritardo, per fortuna non mi nota. Oggi non lavorano di mattina e decido di seguirla da lontano per farmi un po' gli affari suoi. Non ho molto da fare senza un lavoro né una passione quindi diciamo che indagare è l'unica cosa per cui sono da sempre portato. La vedo incontrarsi nella piazza principale, sotto un holograph illumination con un ragazzo più alto di lei di una decina di centimetri, capelli scuri e occhi chiari. Si abbracciano e lui la bacia sulle labbra. Stanno insieme. Una strana sensazione di disagio mi pervade alla vista di quei due insieme e non ne capisco il motivo. Mi accendo una sigaretta e continuo a osservarli parlare e lei sembra molto felice, lui le cinge la vita con un braccio e fanno una passeggiata. Quando sto per lasciarli stare, in fondo hanno diritto a un po' di privacy, lui si gira nella mia direzione e mi fermo. La cosa che mi colpisce di quel ragazzo sono gli occhi, di un grigio chiarissimo, quasi bianchi e il suo sguardo, quello di un predatore che ha messo alle strette la preda. Tuttavia non è rivolto a me ma proprio a Tsunemori. Ho intenzione di indagare e lascio cadere la sigaretta, allontanandomi a passo spedito.

 

27 maggio

La giornata è iniziata decisamente in modo pessimo. Per fare delle ricerche mi sono spinto un po' più in città e per un soffio non vengo intercettato da una divisione di polizia. Questa però non è la parte peggiore, quando riesco a trovare qualcuno a cui chiedere informazioni, ovvero il professor Saiga, mia vecchia conoscenza, vengo visto da Ginoza. Ovviamente questo diventa un problema quando l'esecutore vede bene di corrermi dietro e mi da un pugno in faccia. Decido di non rispondere al colpo solo perché non voglio attirare l'attenzione. Mi riempie di domande su che fine avevo fatto e sopratutto sul motivo del mio ritorno. Quando gli parlo di Tsunemori, mi dice che sono solo paranoico, però noto che mi nasconde qualcosa, quasi come se fosse sollevato di sapere che non solo lui ha avuto quell'impressione. Il professore sembra quasi divertito dalla scena e mi dice che si aspettava il mio ritorno negli ultimi tempi ed è contento di non essersi sbagliato. Per un po' parliamo del più e del meno e chiedo ad entrambi di indagare su questo ragazzo. Mi promettono entrambi di fare ricerche e soprattutto di non avvisare nessuno del mio ritorno. Dico loro che seguirò Akane per assicurarmi che non le succeda niente. Saiga mi dice con un sorrisetto che ho un problema grave di fiducia e io mi stringo nelle spalle, in fondo non ha torto. Ci salutiamo con un cenno e un caffè bollente.

 

4 aprile

Nei giorni passati non è successo nulla di interessante, ho seguito l'Ispettore e non ha fatto nulla di particolare, anche se si incontra spesso con il suo ragazzo. Saiga e Ginoza sono venuti nella casa abbandonata in cui sto all'ora di pranzo, con una busta di cibo cinese e un dossier di informazioni. Quando lo leggo mi concedo un piccolo sorrisetto di vittoria perchè avevo ragione. Questo ragazzo è un soggetto a costituzione remissiva, come Makishima. Dubito però che Akane non se ne sia accorta, sono certo che abbia dato un'occhiata al suo profilo prima di fidanzarsi con lui. O almeno è quel che avrei fatto io, ma forse io sono un criminale latente ed è un comportamento che ci si aspetta da me e non da lei. Ad ogni modo non credo che si sia fidata ciecamente di qualcuno di cui non sa nulla. Questo ragazzo è comparso circa 10 anni fa nella rete del Sibyl quindi cosa ha fatto nei suoi primi 11 anni di vita?

Capiamo piuttosto in fretta che ha falsificato al sua identità anche se non capiamo come, se non aiutato da un hacker dalle incredibili doti. Ginoza promette di fare un indagine e in particolare una ricerca con il riconoscimento facciale per vedere se compaiono più identità, ma pensiamo tutti che se si è dato tanto da fare, non sarà cosi facile scoprire qualcosa. Ginoza scappa via, chiamato dall'altro Ispettore per un caso e io torno a seguire Akane. Oggi sembra più seria del solito incontrando il suo ragazzo, cammino dietro di loro a una certa distanza per vedere dove vanno anche stavolta. Quando vedo verso che negozio si dirigono per poco non inciampo dalla sorpresa. Un negozio di abiti da sposa. Akane ha intenzione di sposarsi con quel tipo. Un brivido mi scuote da capo a piedi ma sono certo che non sia colpa del freddo pungente della giornata. Tutti mi sarei aspettato, ma non questo. Ginoza prima di andarsene mi ha lasciato un bracciale che copia lo psicho pass degli altri vicini a me, un altro giocattolo che hanno trovato dopo aver chiuso il caso Makishima. Lo indosso e li seguo all'intero del negozio, senza farmi riprendere dalle telecamere. Passo tra gli scaffali e sbircio quel che stanno facendo. Ogni tanto lei esce con un abito diverso ed è decisamente bella vestita di bianco. A che sto pensando? Scaccio questa idea immediatamente e esco dal negozio in fretta. Mi stanno facendo un brutto effetto queste coppiette felici.

 

6 aprile

Ginoza mi ha mostrato stamattina presto l'invito al matrimonio. Si è detto sorpreso di averlo ricevuto, io invece lo trovo normale,visto che si tratta do Tsunemori. Ha invitato anche gli altri esecutori, che sono rimasti basiti dalla notizia e stavolta li capisco benissimo. Mi ha portato un dossier e lo leggo sorseggiando una tazza di caffè. L'identità che ha non è falsa, peggio. È stato in un orfanotrofio illegale ed è scappato all'età di 11 anni. Dai suoi primi appunti di quando era solo un ragazzino si evince che è determinato a far crollare la società ed eliminare chiunque la rappresenti. Compreso un Ispettore della Pubblica Sicurezza. Devo avvertire Akane, ma non posso avvicinarla ora, rischio di farmi respingere senza che voglia ascoltarmi. Con un minimo aiuto riesco a mandare i documenti ai computer dell'ufficio e a convincere Karanomori ad aiutarmi a diffonderli. Sono attendibili, quindi gli esecutori si fideranno del file e ne parleranno con Akane, anche se dubito che li ascolterà.

 

26 aprile

Akane Tsunemori si sposa oggi, gli esecutori mi hanno detto che la cerimonia in chiesa inizia a mezzo giorno. Come immaginavo non ha ascoltato nessuno e ha proseguito dritta per la sua strada, come se non fosse successo nulla. La ammiro davvero, ma non posso permettere che faccia questa pazzia, metterebbe in pericolo gli altri e per quanto apprezzerei vedere il Sibyl cadere, so anche che lei pagherebbe con la vita la sua testardaggine e non posso lasciarla fare, non stavolta. Ho capito solo tempo dopo quanto impegno ci ha messo nell'impedire che io uccidessi Makishima e nel salvarmi quando ormai avevo già scelto la strada verso l'abisso e devo perlomeno provare a ricambiare i favore e metterci la stessa ferrea volontà. Indosso i miei abiti di quando ero esecutore, sistemandomi con la massima cura, indosso anche il bracciale che mi ha dato Gino per evitare problemi.

Mi reco a casa sua e come mi aspettavo è lì che si prepara e Yayoi la aiuta ad infilarsi l'abito bianco e il velo. Non mi ha visto ed è una fortuna perché mi prenderebbe in giro a vita per la mia espressione idiota, completamente sorpresa. È davvero bella, più di quanto mi sarei aspettato. Yayoi mi vede e sgrana gli occhi molto stupita, io le faccio cenno di fare silenzio e lei annuisce, poi si allontana dalla stanza con una scusa, chiudendo la porta alle mie spalle.

“ Non avrei mai detto che il bianco fosse il tuo colore, Ispettore” ha in mano il rossetto, ma lo lascia cadere, colta di sorpresa. Si gira e mi ritrovo a pensare come uno stupido che sembra un fiore di ciliegio, bello e delicato. Poi la guardo negli occhi e mi pento per averlo pensato. Ha un'espressione stupita, ferita quasi mentre mi squadra.

“ Kogami” le sue labbra si muovono, ma non riesco a sentire la sua voce, è stato poco più che un sussurro. Sto per abbassare la guardia, per fortuna mi sposto appena in tempo per evitare una bottiglietta di profumo che si frantuma contro la porta. Mi aspettavo di peggio, ad esempio una scarpa. Si avvicina qualcuno ma lei dice ad alta voce: “ Tutto bene! Sono un po' maldestra mi è caduto il profumo. Dite a tutti che mi sto ancora preparando, non entrate o non finirò più” i passi si allontanano e sento gente che parla fuori.

“ Sono due anni che sei sparito e ti fai vedere proprio oggi? Immagino che tu sia a Tokyo da un bel po', vero?”

“ Ho un pessimo tempismo, Ispettore, dovresti saperlo bene”
“ Smettila di chiamarmi così. Non sei più un Esecutore. Sei un banale criminale e sei fortunato che io non abbia il Dominator con me o dovrei spararti” la sua voce vacilla un po'. So che non lo vuole, ma nonostante ciò lo farebbe. Il suo senso del dovere è forte come sempre e faccio un sorrisetto furbo.

“ Secondo te perché mi sono presentato proprio oggi?”
“ Smettila di prenderti gioco di me, Kogami. Quel dossier è opera tua” intuisce, sgranando gli occhi “ perché ti sei interessato al suo passato?”

“ Perché non sembrava un tipo a posto dall'istante in cui l'ho visto. Piuttosto tu ti ostini a stare insieme a lui e lo vuoi addirittura sposare. Dì un po', non ti sarai lasciata trasportare?”
Mi scocca uno sguardo adirato: “ Tu vieni a dire a me che mi sono lasciata trasportare? Tu che hai voluto fare per forza di testa tua e uccidere Makishima comunque, anche quando ti avevo dato una scelta valida?”

“ Sai benissimo che mi avrebbero ucciso a vista”
“ Avevo trovato il modo di salvarti la vita, ma tu sei stato troppo orgoglioso, volevi solo fare a modo tuo! Se mi avessi dato ascolto....”
“ Cosa sarebbe cambiato” chiedo in tono piatto, accendendomi una sigaretta, poi noto qualcosa in un angolo, qualcosa che prima non avevo visto. Il portacenere è pieno di sigarette, tutte infilate nei sostegni, nessuna fumata. Un lampo di genio mi attraversa la mente. Le guardava bruciare. D'un tratto non voglio che finisca la frase, che mi risponda perché non voglio sapere cosa mi sono perso.

“.... avresti potuto esserci tu oggi al suo posto, idiota.” lo dice con così tanta sofferenza che la guardo spiazzato. Mi ama. Questo sta dicendo. Ginoza me lo aveva detto una volta e io ci avevo riso su, pensando che fosse solo uno scherzo, ora mi rendo conto che non è affatto uno scherzo.

“ Allora perché lo stai sposando, spiegami”
“ Perché tu non c'eri. Ho provato a dimenticarti e a lasciar correre, a smettere di pensare a come sarebbe potuta andare se tu non fossi stato così testardo e mi avessi dato retta, ma non ha funzionato come vedi.” si asciuga il viso. Non mi sono neanche accorto che ha iniziato a piangere, sono ancora fermo al punto in cui mi dice praticamente che mi ama. La mia lingua va da sola e il mio cervello registra solo a metà, mentre continuo meccanicamente a fumare.

“ Se è così allora dovresti sapere che ho ragione e che non devi sposarlo. Ti vuole solo usare per rovinare la tua vita e quella di tutti gli altri.”

“ Prova a fermarmi, Kogami” a quel punto, non riesco a fermarmi, butto la sigaretta e con un paio di falcate la raggiungo e la bacio. Profuma di fiori di ciliegio ed è ancora più bella vista da vicino. Il mio cuore riprende a battere e intuisco finalmente che ero geloso quando la vedevo con quel ragazzo e che l'Ispettore mi piace, anche se non dovrebbe. Lei sgrana gli occhi, poi li chiude e mi bacia con dolcezza, accarezzandomi i capelli. Poi mi sfila il bracciale e controlla il psycho pass e sorride soddisfatta.

“ A quanto pare il tuo coefficiente di criminalità è appena calato sotto il cento. Il che significa che non sei più un criminale.”
“ Mi auguro che tu annullerai le nozze, ora.”
“ Al contrario. Ma ho un altro marito in testa”
Scoppio a ridere e mi lascio trascinare fuori da un Akane felicissima e il resto non ho voglia di scriverlo. Ma è stata una gran bella giornata nella quale potrei essermi accidentalmente sposato.

 

 

 

Angolo dell'autrice

salve a tutti, grazie per aver letto questa breve storia e mi auguro che vi sia piaciuta. È la mia prima fanfiction su questo fandom quindi siate clementi e recensite!

Un bacio

elfanika2

   
 
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