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Autore: Aku    02/04/2005    25 recensioni
Un racconto leggero che parla di Tasslehoff e Flint
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<<Hei, Flint

Breve (credo) prefazione

Questo è un racconto ambientato a Krynn, nel mondo di Dragonlance, la saga fantasy creata da Margaret Weis e Tracy Hickman. I kender sono degli esseri alti circa 120 cm, di corporatura esile ma contemporaneamente muscolosa, solitamente tengono i lunghi capelli raccolti in una coda di cavallo. Di carattere sono quasi sempre allegri e spensierati, casinisti e cleptomani, cosa che da’molto fastidio alle altre razze che li considerano per la maggior parte dei casi solamente una seccatura. I nani invece sono una razza ovviamente bassa di statura (sul metro e 40), con una corporatura robusta, come il loro carattere. Tenaci, in genere burberi e dalla scorza dura, sono dei valorosi guerrieri e dei buoni compagni di viaggio anche se molto orgogliosi e irascibili. Spero che queste informazioni possano aiutarvi a leggere questo racconto senza troppi interrogativi se non avete letto il libro. Buona lettura.

Un incontro

"Hei, Flint! Pensi che se provo a correre in discesa non mi fermerò mai più?" chiese Tasslehoff Burrfoot rivolto al nano davanti di sé. "Provaci, così magari ti sfracelli a fondo valle e io mi libero di te, finalmente!" sbuffò Flint. Un secondo dopo una figuretta arancione e azzurra gli sfrecciò accanto, e si affrettò ad acchiapparla per la coda di cavallo. Tas si mise a strillare che gli stava per strappare tutti i capelli, e così Flint lo mollò di colpo, e il kender finì lungo disteso sul suolo polveroso. Si rialzò con le lacrime agli occhi dal dolore, massaggiandosi la nuca. "Mi hai fatto male, sai! E comunque così arrivavo più velocemente giù!" asserì solennemente il kender. "Si, ma ci arrivavi sotto forma di frittella!!!" lo rimbrottò il nano, che continuò a borbottare per il resto del viaggio, mentre Tasslehoff rischiava continuamente di cadere perché procedeva saltellando. Alla fine giunsero in una radura, e il nano bofonchiò che per quella notte potevano fermarsi lì. Tas, allegramente, annunciò che andava a cercare della legna per il fuoco, e si avviò verso il bosco, ma dopo pochi passi si immobilizzò improvvisamente. "Flint…hai sentito?". Il nano rimase qualche istante ad ascoltare e poi sussurrò "Orchetti…come abbiamo fatto a non accorgercene prima?". Si avvicinarono al posto da cui venivano le voci disgustosi avversari finché non li videro chiaramente. Uno di loro giaceva morto con un pugnale piantato nel petto. Gli altri si trovavano sotto un albero, con l’aria dubbiosa e spaventata. Dall’albero provenivano una gran quantità di urla acute che si potevano interpretare come insulti molto fantasiosi. In quel momento un altro orchetto stramazzò a terra per una pietra che lo aveva colpito alla nuca. I due compagni uscirono dal loro nascondiglio e misero velocemente fine alla vita degli altri tre orchi. Una figuretta scese dall’albero sotto cui si trovavano gli orchi. Era una kender dai i capelli biondo cenere e gli occhi scuri e vivaci. La nuova venuta corse davanti ai due amici ed annunciò "Buongiorno, io sono Ethani Kaily Deeppockets, grazie per avermi aiutata con quegli orchi, a dire la verità non so proprio cosa volessero, io avevo solo preso per un attimo una delle loro borse, perché mi era sembrato che contenesse uova di drago, ma poi volevo comunque restituirla, ma loro mi hanno…ti senti bene?" Flint infatti non l’aveva ascoltata e si era lasciato cadere in ginocchio "Un altro maledettissimo kender! Non è possibile! Ah, Reorx, cos’ho fatto di male?" . Tasslehoff invece si fece avanti e strinse la mano di Ethani. "Io sono Tasslehoff Burrfoot, e lui è Flint Fireforge. Su Flint, non vorrai certo offendere questa fanciulla?". Ethani si mise a ridere e disse "Io sono stata qualche mese con gli elfi, sapete?" annunciò orgogliosa mentre si accingeva a recuperare il pugnale dal corpo dell’orchetto. Flint la guardò scettico "Tsè! Un kender che va a vivere con gli elfi! Adesso le ho sentite proprio tutte! E dove sei andata, dai Silvanesti? Neanche fossi andata dai Kagones…non eri con i Kagonesti, vero?" Ethani annuì solennemente ripulendo la sua arma con un fazzoletto. "Loro sono molto gentili con i kender. Là eravamo circa una decina, e io ero l’unica femmina, e così tutti avevano l’abitudine di chiamarmi fanciulla kender". Tas, che aveva seguito il racconto interessato, chiese "E cos’hai visto là? Non sapevo che esistesse un’altra razza di elfi! Sai la loro lingua?" "Certo, anche se non molto bene! Ad esempio, se tu vuoi…" "Non so quanto intendiate restare qui a parlare di cose futili" disse Flint ai kender, che intanto avevano aperto le borse e stavano esaminando i loro possedimenti ", ma sta per farsi buio, e io non ho intenzione di restare qui ad ascoltare due pomoli di porta che parlano di quello che hanno nella borsa. Io torno nella radura di prima ad accendere il fuoco". E si incamminò lamentandosi per i reumatismi. Tas alzò le spalle "Lui è fatto così. Tu dove stai andando?". La kender ci pensò un po’ "Uhmmm…noi siamo nel bosco di…no, nella pianura…" Tas la interruppe e, entusiasta, tirò fuori da una delle borse una gran quantità di mappe "Se ti sei persa, qui puoi ritrovare tutte le strade esistenti, guarda, noi siamo nella valle vicino a Kalaman, e quel punto rosso là è il monte Eder, cioè quella cima che si intravede a est. Tu stai andando a Kalaman?". Ethani ci pensò un po’ su, mentre seguivano Flint nella radura. "Perché no, potrebbe essere!" esclamò alla fine gioiosa con un fare spensierato tipico della loro razza. Tas sorrise "Bene, anche noi siamo diretti lì, Flint ha dei gioielli da vendere…" "Zitto!" lo interruppe scocciato il nano "Ti pare che sia il caso di andare a dirlo a tutti?" Tas lo guardò stupito. "A tutti chi?". Flint non gli rispose neanche, troppo impegnato a cercare di accendere il fuoco. In quel momento Ethani parve ricordarsi di qualcosa "Oh! Lucciola! Dove sei finito, Lucciooooolaaaaaa?". A quel richiamo un gatto bianco emerse da dietro un cespuglio. "Ti eri nascosto lì durante l’incontro con gli orchi?" "Bestia intelligente" sbuffò Flint "peccato che i gatti mi facciano starnutire". "Peccato. I gatti sono fantastici, vero?" Ethani grattò piano la testa dell’animale "Dicono che non sono fedeli e che sono troppo indipendenti. Io ho con me Lucciola da tre anni" "Tre anni?!?" esclamò Flint, che aveva già finito di accendere il fuoco e ora si stava pulendo le mani. Tasslehoff aveva preso una pannocchia dalla bisaccia di Flint e l’aveva messa sul fuoco. "Quel gatto segue da tre anni un kender?? Forse non è poi così intelligente…". Ethani fece finta di non sentire. Qualunque kender è ormai abituato a questo genere di frasi provocatorie. Anzi, era stata fortunata a trovare qualcuno che la accettasse, c’era gente che l’avrebbe scacciata anche in modo violento. Per fortuna non tutti sono così! pensò felice Ethani e, presa dalla sacca del nano (guarda caso) un’altra pannocchia, si unì alla cena di quello strano duo.

  
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