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Autore: Angel_SG    10/10/2016    1 recensioni
Dal testo:
"Non sobbalzo quando sento due mani accarezzarmi piano i fianchi e poi scendere sulla pancia fino al abbracciarmi totalmente.
Mi abbandono contro il corpo dietro di me e sento il suo profumo, profumo di buono, di amore, di gioia...di casa.
-Sei così bello che dovresti essere illegale – dice baciandomi leggermente il collo."
Twincest molto soft...don't like?Don't read! ;)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest
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Midnight Date

 

 

 

 

Continuo a battere nervosamente le dita laccate di nero contro il mio stomaco, stanotte sembra proprio che non ci sia verso di dormire.

Mi volto sull'altro fianco e tengo gli occhi chiusi, prendo dei respiri profondi, ma niente da fare.

Alla fine mi metto a pancia in su, guardando sconsolato il soffitto.

Getto le coperte di lato e mi alzo dal letto, esco dalla mia stanza e mi dirigo verso la cucina, muovendomi come un ninja per non fare rumore e svegliare qualcuno.

Quando finalmente arrivo al frigo prendo una bottiglietta di latte e mi metto di fronte alla finestra.

 

La luce della luna è quasi argentata, fugace complice di amori segreti...mi viene da ridere al pensiero che potrei scrivere una nuova canzone in quel preciso istante.

 

Non sobbalzo quando sento due mani accarezzarmi piano i fianchi e poi scendere sulla pancia fino al abbracciarmi totalmente.

Mi abbandono contro il corpo dietro di me e sento il suo profumo, profumo di buono, di amore, di gioia...di casa.

 

-Sei così bello che dovresti essere illegale – dice baciandomi leggermente il collo.

-Non sono nemmeno truccato – dico sorridendo e facendo il timido...cosa che lui non si beve.

 

-Sai benissimo l'effetto che mi fai senza tutta quella roba addosso – con una mano mi sposta i capelli tutti da un lato, lasciando il collo totalmente alla sua mercè.

 

Mi dà un bacio lento, umido e io so che perderò la testa a breve.

 

-Tom...la mamma – dico come avvertimento.

 

-Sta dormendo...- sento la pressione sui miei fianchi aumentare e mi ritrovo a voltarmi verso di lui.

 

E' lì di fronte a me, la luce della luna ci illumina abbastanza da farmi distinguere i suoi lineamenti, ma non ho davvero bisogno di vederlo, perchè conoscono ogni singola parte di quel corpo e di quel viso.

 

-Tom non dovremmo davvero...- dico ritraendomi un po', ma in realtà non sono molto convinto di quello che dico.

 

-Dovevi pensarci prima di passare la serata a provocarmi – dice sorridendo con fare malizioso e io sorrido con lui, conscio che ha ragione.

 

Ho flirtato con lui per tutta la serata, nonostante ci fossimo ripromessi che non avremmo fatto nulla per non rischiare di essere scoperti.

Lui si avvicina e cerca di baciarmi, ma io mi volto dall'altra parte sorridendo.

-Non è vero...sei tu che immagini le cose – di fronte alla mia palese bugia lui mi morde leggermente il collo e io mi lascio scappare un urletto.

 

-Non riesci proprio a non essere rumoroso, eh? - dice mentre si avvicina di nuovo a me. - Forza Bill, mamma è a letto...

 

-Sì, dove dovremmo essere anche noi – non sto facendo il ritroso...è semplicemente il nostro modo di giocare.

 

-Si allora andiamo, il mio letto è grande abbastanza per entrambi – lo sento sorride anche solo dal tono di voce che usa.

 

-Tom, aspetta...- lo sento venire verso di me e io indietreggio, fino a che non mi trovo con la schiena contro il ripiano della cucina.

 

-Shh...faccio piano, promesso – sento le sue mani scivolare sotto la maglia che uso come pigiamo e accarezzarmi piano la schiena e non posso fare a meno di sospirare.

 

-Non sono in grado di fare piano, ricordi? - dico prendendomi un po' in giro da solo.

 

Lui si avvicina alla mie labbra e stavolta non mi ribello quando le sento poggiarsi sulle mie.

Mi accarezza lentamente il labbro inferiore, tirando fuori la lingua cerca di farsi spazio ed io apro la bocca per permettergli di raggiungere il suo obbiettivo.

 

Il suo modo di baciarmi mi fa ancora tremare le gambe, manda il mio cervello in corto circuito e mi trovo a sperare che questa cosa non cambi mai.

 

Le sue mani scendo ad accarezzarmi le cosce e devo trattenere un gemito quando Tom stringe la presa e, con un solo gesto, mi solleva facendomi sedere sul ripiano della cucina.

 

-Tom non ne verrà fuori niente di buono, te lo posso assicurare...- dico già fuori controllo.

 

Le sue mani scivolano sul mio sedere e il modo in cui mi stringe e mi fa avvicinare a lui mi fa dimenticare che non siamo soli in casa.

Spinge in bacino con forza in mezzo alle mie gambe e io getto indietro la testa, mentre porto le braccia dietro il suo collo e me lo stringo più forte addosso.

 

-Ci dovremmo fermare...cazzo quanto mi mancano le nostre camere d'albergo...- dico cominciando a stuzzicare con la lingua il suo piercing al labbro.

-Si, hanno assistito a delle belle scenette – dice lui e mi guarda con occhi carichi di desiderio.

 

-Quali scenette Tom? - dico ridendo – In fondo “noi volevamo solo parlare”!

 

Scoppia a ridere, cercando di fare meno rumore possibile.

-Dio mio, ancora mi chiedo com'è stato possibile che nessuno si sia accorto del vero senso di quella canzone....

 

-Andiamo Tom, l'hanno capito tutti...è una più una questione di “tutti lo sanno, nessuno lo dice”...certo, non sanno con “chi” ho solo parlato...

 

Continuiamo a baciarmi per quello che sembra un secolo, quando un rumore colpisce la nostra attenzione.

Ci stacchiamo di getto e Tom mi prende per mano, apre lentamente la porta che dà sul giardino e usciamo da lì, richiudendocela alla spalle senza far rumore il secondo prima che la luce si accenda e che mamma entri nella stanza.

 

-E' la mamma...- bisbiglio e penso che Tom percepisca le mie parole più che sentirle.

Mi mette una mano sulla bocca e si posa l'indice sulle labbra per dirmi di fare silenzio.

Non guardiamo dentro, siamo dietro la porta, in ginocchio, per non farci vedere attraverso il vetro e ci guardiamo fissi negli occhi.

 

Anche quando vediamo la luce spegnersi e la casa tornare silenziosa stiamo lì fermi a fissarci per qualche secondo.

 

-Pensi che abbia visto qualcosa? - chiedo preoccupato.

-No, che dici...siamo usciti prima che lei entrasse...- mi sorride rassicurante e io mi rendo conto di come abbiano fatto migliaia di fan ad innamorarsi di lui.

 

-Vuoi rientrare? - chiedo sperando in un “no”.

-Stiamo un pò fuori, ti va? - dice guardandomi negli occhi.

Annuisco senza parlare e ci sediamo nella poltroncina ad altalena che c'è un porticato posteriore.

 

Tom mi attira e sé e io mi ritrovo premuto contro il suo petto, mentre lui mi cinge il petto abbracciandomi da dietro.

 

-C'è mancato un pelo...- dice Tom con una risatina nervosa.

-Si davvero...magari a casa è meglio calmarsi un po'...- dico dispiaciuto.

 

Restiamo un po' in silenzio, poi mi decido a parlare.

-Tom...pensi mai che quello che facciamo sia sbagliato?

-No, mai! - lo dice con un tono così sicuro e deciso che il mio cuore fa le capriole.

-Perchè? In teoria sarebbe anche illegale...- decido di andare più a fondo.

 

Tom avvicina la mano al mio viso e mi fa voltare verso di lui.

-Perchè non c'è niente al mondo che valga un secondo vissuto accanto a te...

 

Mi perdo nei suoi occhi e sono solo in grado di annuire.

 

-Ti amo...- dico sospirandolo fuori, come se dire quelle parole possa rendere il tutto più facile...ma non lo fa, lo rendo solo più difficile.

 

-L'idea era questa! - amo quando fa lo spaccone, ma ovviamente non glielo darò mai a vedere.

 

Restiamo una mezz'oretta seduti lì senza muoverci.

-Potremmo dormire qui fuori....- propongo sentendomi un inguaribile romantico.

 

Tom annuisce, prende una coperta dal dondolo accanto e ce la posa sopra.

 

-Possiamo farlo se vuoi...dormire qui intendo – dice dandomi un bacio sulla fronte.

 

-I tuoi ormoni da 17enne non dovrebbero vietarti di limitarti a dormire con qualcuno.

 

-Sì...ma quel qualcuno sei tu, anche i miei ormoni hanno un debole per te..

 

Sorrido, pensando che tra 4 giorni saremo di nuovo in viaggio e non avremo lo sguardo della mamma sempre addosso.

Le voglio bene, ma ho sempre troppa paura che sospetti qualcosa.

 

-Mi piace stare da solo con te di notte...- confesso senza imbarazzo, non c'è posto per l'imbarazzo tra noi due.

 

-Anche a me...potresti scriverci sopra qualcosa sai? Qualcosa che parli di noi...di me e te, abbastanza ambigua perchè sia vera, ma non abbastanza da far scaturire polemiche...

 

-La stavo già scrivendo – gli dico sorridendo

 

-Ah bravo e non mi dici niente – mi arruffa i capelli e mi dà un bacio sul naso.

 

-Ti amo Bill

 

-L'idea era quella – rispondo e scoppiamo a ridere.

 

Restiamo così, abbracciati, a goderci quella pace che solo la vicinanza ci può dare.

Forse quello che facciamo è sbagliato, magari immorale, non dovrei stargli così vicino, non dovremmo baciarci...non dovremmo fare un sacco di cose.

 

Lo guardo negli occhi e lui mi restituisce lo sguardo.

Quando sono con lui mi sento a casa, mi sento bene.

Quindi sapete che vi dico? Tutto anche essere un errore, ma lo riferei altre mille volte, perchè tutto ha senso solo se stiamo insieme.

 

Se tutto ciò che sono io e tutto ciò che mi scorre nelle vene.

 

Sorrido tra me e me e mi accoccolo meglio contro di lui.

Tom ha ragione...forse potrei davvero scriverci su qualcosa.

 

 

 

 

 

 

 

 

N.d.A

Buona sera a tutti, è la prima volta che scrivo su efp dei gemelli Kaulitz...questa OS era una robina senza troppe pretese che viene fuori da un momento di forte nostalgia per i tempi andati di Zimmer 483, una twincest non particolarmente forte, ma che voleva concentrarsi più sul piano mentale che su quello fisico, con qualche battuta di spirito arguta a condire il tutto.

 

Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate.

A presto

Angel_SG

 

 

 

  
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