09/05/2009
3 recensioni
Il manto scuro della notte era trapuntato da migliaia e migliaia di luminose stelle, stelle piccole e innocenti che osservavano gli avvenimenti della storia, da quelli più insignificanti a quelli più importanti. Ma esistono davvero momenti insignificanti? Se fosse così le stelle non perderebbero il loro tempo infinito ad osservarli, questo probabilmente vuol dire che nella vita anche il più sciocco dei momenti può essere importante, se non per il mondo intero, ma almeno per qualcuno sì.
Amanda respirò a fondo, non aveva alcuna voglia di alzarsi, di tornare a casa, di allontanarsi dal calore che il suo corpo le donava. Kyle la strinse maggiormente a se, posandole con delicatezza un bacio sul capo, inebriandosi dell'odore dei suoi capelli e godendo del sobbalzi al cuore che le provocava ad ogni contatto con le proprie labbra.
La ragazza inspirò ancora una volta, come per darsi forza.
-Qualcosa non va?
La premura del suo ragazzo la fece sorridere, chiuse gli occhi, assaporando il suono di quelle parole. Quando li riaprì, facendo leva sui bordi della vasca, si mise a sedere.
-Devi andare?
Kyle rimase sdraiato, per non ingombrare la vasca già troppo piccola.
-Già, si è fatto tardi. Se non mi muovo mia madre verrà a cercarmi
Si voltò e gli regalò un altro bacio, casto e semplice come il loro amore. Si alzò in piedi, cercando di non scivolare.
Eppure, per quanta attenzione avesse fatto, un piede messo al posto sbagliato la fece cadere, non per terra, ma di nuovo nella vasca.
Per la paura aveva serrato le palpebre e non le aveva riaperte fino a quando non fu ridestata da quella voce che tanto amava.
-A-Amanda?
Riaprì gli occhi e solo in quel momento si accorse della posizione un pò ambiqua che avevano assunto. Era completamente sdraiata sopra di lui, i loro corpi a stretto contatto e i bacini che cozzavano ad ogni più piccolo movimento.
Il viso di lei diventò scarlatto, ma mai quanto quello di Kyle. Il ragazzo aveva imparato nel tempo a contenere i suoi stimoli, ma quella posizione era fin troppo per le sue capacità di controllo e in quel momento non riusciva neanche a pensare a nulla di orribile che potesse aiutarlo.
-S-scusa
Amanda tentò di alzarsi, ma i suoi tentativi furono del tutto inutili e questo non fece altro che aumentare l'imbarazzo, imbarazzo e...eccitazione?
Incrociarono i loro sguardi e come due calamite congiunte non riuscirono più a distogierli uno dall'altro e la ragazza smise di muoversi, sentiva crescere dentro di sè qualcosa di strano ma piacevole.
Nello stesso istante congiunsero le labbra, in un primo momento fu solo uno dei loro tanti baci, poi pian piano qualcosa cambiò. Dischiusero le labbra e dettero vita ad un lento gioco di lingue, di sapori e di sentimenti. Non sapevano cosa stesse succedendo, ma non vi era bisogno di sapere, i movimenti erano spontanei, anche se gentili e insicuri. Kyle le prese la vita tra le mani e le accarezzò dolcemente i fianchi, sentendo la pelle bruciare sotto il suo tocco. Amanda gli accarezzò una guancia con una mano, mentre con l'altra tentava di reggersi sul suo petto, per poi accarezzare anche esso, ponendo le dita sotto la candida camicia. Si staccarono così all'improvviso che i loro polmoni fecero fatica a riprendere una repisrazione regolare.
Si guardarono e sorrisero entrambi, in un'intesa che non aveva bisogno di parole.
-Non ancora
Pronunciò le parole con un pò di esitazione, ma lui non ne ebbe, gli bastava solo averla vicina
-Non ancora
Confermò, regalandole ancora un bacio.
Le
stelle ci osservano e mai si stancheranno, perchè ogni
momento ha il suo valore da custodire.