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Autore: cool_stuff    14/10/2016    0 recensioni
[Monsta X]
[Monsta X]"Per tre mesi dopo la comparsa dei soldati, i sette ragazzi si erano organizzati formando “il Clan”; avevano imparato a conoscersi meglio e a fidarsi gli uni degli altri.
Avevano voglia di vivere, di ricominciare, insieme."
-Tratto dal primo capitolo-
[Quando ho provato a dare un senso al video di All In che mi è piaciuto da impazzire...
Aggiornerò ogni venerdì per mantenere una certa continuità (?) BUONA LETTURA e fatemi sapere cosa ne pensate~]
Genere: Malinconico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Altri
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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[BUONSALVE A TUTTI! Spero questo capitolo vi piaccia e che cercherete di seguire le mie follie e i miei parti per comprendere il video di All In~ Al prossimo capitolo!] NATIONAL ANTHEM

Era un giorno come un altro nella cittadella. Le nuvole continuavano a non dare la minima speranza di poter rivedere il sole mentre non si alzava neanche una folata di vento ogni tanto. Paradossalmente l’aria era stranamente umida e calda, quasi fittizia. 
Le strade sarebbero state totalmente vuote se non fosse stato per il Clan, oramai stanchi di rimanere chiusi nella vecchia cantina della baracca di Jooheon, i sette ragazzi avevano deciso all’alba di scendere per le vie per provare a divertirsi. Facevano baccano, ridevano, scherzavano, urlavano senza badare alle vite degli altri abitanti, sapevano bene che nessuno sarebbe uscito dai loro gusci per dir loro di far più piano.
Decisero di fare una sosta, sotto il ponte che comunicava le due strade principali. Chi in piedi, chi seduto a terra o su dei cassonetti, erano tutti li.
-Dobbiamo programmare una riunione- disse Shownu continuando ad avere il sorriso sulle labbra –dobbiamo essere pronti a qualsiasi attacco dei- ma fu bruscamente interrotto dal pugno di Kihyun sulla sua spalla destra.
-Dimmi un po’ sei impazzito? Lo sai che siamo costantemente controllati. Vuoi che ci scoprino?!-
Il sorriso sul volto del più alto scomparve, come del resto anche quello degli altri.  “Riconquistare la vita persa” era il loro motto. Alle volte sembrava così naturale far finta di nulla, ingannarsi facendo finta che nulla fosse successo. Ma poi qualcosa arrivava. Una fitta invadeva i loro cuori facendoli svegliare da quel sogno così dolce e pieno di speranze e da un momento all’altro erano di nuovo catapultati nel mondo senza luce di cui tanto avevano timore. 
Minhyuk, seduto al fianco di Hyungwon con un braccio sulle sue spalle tirò fuori un sospiro. Normalmente, per la stagione in cui si trovavano, si sarebbe dovuta intravedere una piccola nuvoletta bianca che volava via dalle sue labbra, al contrario, in quel momento, non uscì nulla. L’aria pareva solo immobile, pesante, come se costretta in uno spazio troppo piccolo.
-Kihyun ha ragione. Lo sappiamo tutti che le strade non sono sicure. Se cadiamo noi sarebbe la fine.-
Shownu chinò il capo verso Minhyuk per una frazione di secondo in segno di scuse e rispetto, così cadde il silenzio. Per un paio di minuti nessuno ebbe né il coraggio né la forza neanche per guardarsi negli occhi, poi una voce seppur sottile si levò, dolce, commossa e piena di vita:

“The autumn skies are void and vast,
high and cloudless;
the bright moon is like our heart,
undivided and true.”

Presto altre sei voci si unirono all’unisono a quella di Wonho, che fino ad allora era rimasto in piedi vicino al muretto di fronte, cantando quello che era stato l’inno della loro patria che tanto amavano ma che ora andava via via sempre più sgretolandosi.
Il lieve momento però fu interrotto dopo qualche secondo da una persona che i ragazzi neanche avevano visto arrivare.
Era un adulto sulla cinquantina, castano e dai lineamenti ben marcati, sembrava furibondo. 
-Hyungwon!- disse l’uomo dirigendosi con passo deciso verso il gruppetto.
-Quante cazzo di volte ti devo dire che non devi mai uscire senza il mio permesso? Eh?-
Il ragazzo si scostò da Minhyuk come se il contatto con la sua pelle lo avesse appena scottato, e si alzò in piedi altrettanto velocemente.
-Padre, io-
Lo schiaffo arrivò subito dopo, in pieno volto. 
Non era la prima volta che il padre alzava le mani su di lui, anzi.  Spesso gli altri erano costretti ad osservare i lividi violacei che sottolineavano il viso magrolino di Hyungwon, o anche tagli e graffi. 
In quel momento, per quelle vie, nessuno ebbe il coraggio di muoversi o fiatare per cercare di soccorrere l’amico.
-Tu e questa fottuta banda di froci. Ne ho fin sopra la testa delle tue stronzate! Se solo ci fosse stata tua madre… Sarebbe davvero delusa da te.-
Minhyuk sentì il proprio fiato rompersi. Conosceva i genitori di Hyungwon fin da quando era bambino. Un tempo avrebbero fatto qualsiasi cosa per preservare la felicità del figlio. La madre era sempre stata una donna piena di esuberanza e gentilezza, amabile con tutto e tutti e come il suo bambino, odiava doversi arrabbiare, tantomeno cadere nella tristezza. Suo marito l’amava davvero e quando morì, si chiuse in se stesso, nel fumo e nell’alcol. 
Quando scoprì che il figlio aveva una relazione con un altro ragazzo fu come se il suo intero mondo fosse crollato per una seconda volta, così cercò in tutti i modi di separarli, ma senza successo.
Dopo aver tirato un calcio ad una lattina abbandonata per strada ed aver urlato un altro paio di parolacce senza senso, girò i tacchi e se ne andò sbattendo forte i piedi per terra.
Mentre gli altri cinque ragazzi si guardarono cupi negli occhi, Minhyuk si avvicinò piano verso la sagoma ancora di spalle ed immobile del suo ragazzo. Gli mise una mano sulla spalla stringendo leggermente il tessuto bluastro della maglia.
-Won… lascialo st-
-Va tutto bene.- disse lentamente Hyungwon.
-Amore me lo puoi dire se stai male, lo sai.-
-Non ho nulla da dire. Sto bene. Ora voglio tornare a casa, ci vediamo dopo.-
Detto questo si liberò dalla presa del biondo e si incamminò di fronte a se senza aggiungere parola. 
-Ehm… Vado anche io… Devo controllare come sta mio padre- aggiunse Shownu guardandosi la punta delle scarpe bianche.
Minhyuk gli rispose solo con cenno della testa. 
-Ehi leader… Vedrai che starà bene.- disse a voce alta I.M al centro tra Wonho e Kihyun –salutaci tuo padre Shownu. Prenditi cura di lui.-
-Lo faccio sempre.-
  
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