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Autore: Zavocado    14/10/2016    0 recensioni
Rachel ha sempre voluto un fratellino, ma doveva essere assolutamente perfetto sotto ogni punto di vista.
Storia facente parte della serie Anderberry..
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Hiram Berry, Leroy Berry, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Rachel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Rachel  non aveva mai detto a nessuno il vero motivo per cui cantava sempre a voce alta in casa.

 Era tutto troppo tranquillo solo con lei ed i suoi papà e nessun altro bambino in giro che facesse tanto rumore insieme a lei.

Così aveva deciso di fare da sola tanto rumore, come una dozzina di bambini di sette anni, cantando a squarciagola.

Aveva detto così tante volte ai suoi papà che dovevano portarle un fratello , ma sembrava che loro non l’ascoltassero mai.

Naturalmente non le avevano mai creduto quando diceva semplicemente che le piaceva cantare più forte che poteva.

Due anni fa quando le chiesero cosa avrebbe desiderato per Hanukkah , lei aveva iniziato immediatamente a descrivere loro il perfetto paio di scarpette da tip tap e poi, come se ci avesse ripensato, aggiunse un fratello.

Immaginò che fosse questo il motivo per  cui aveva ricevuto solo le scarpette da tip tap, dei vestiti colorati  ed una scatola gigante di stelle dorate adesive, ma niente fratello.

Non era stato il suo primo desiderio per le feste, così i suoi papà non avevano pensato che fosse seria.

Lo scorso anno iniziò molto presto, cercando di trovare il fratello tra gli altri bambini del vicinato, al supermercato o dal salumiere , che aveva due fratellini.

Fece dei disegni di tutta la famiglia con un bambino accanto, che le assomigliava ( perché i fratelli si supponeva dovessero somigliarsi e lei voleva che tutti ,non appena lo avessero visto, sapessero che era il suo fratello e non il loro) e aveva parlato di quanto lui avrebbe amato cantare.

L’ultima notte di Hanukkah , i suoi padri la bendarono e la portarono al piano di sotto , mentre lei si divincolava per l’eccitazione.

Doveva finalmente essere lui.

Avevano di sicuro trasformato il seminterrato in una cameretta per il suo nuovo fratello ed ora stava, finalmente, per incontrarlo.

Ma quando le tolsero la benda, lei rimase sbalordita nel vedere tutti i mobili nuovi, un piccolo palco ed un nuovo sofisticato e costoso microfono.

I suoi papà pensarono che fosse totalmente sopraffatta della gioia quando iniziò ad urlare, ma quando iniziò a singhiozzare e a balbettare chiedendo dove fosse il suo piccolo fratello, i suoi papà si scambiarono uno sguardo triste , di nascosto, ed iniziarono a cantare insieme la sua canzone preferita di Barbra Streisand per tirarle su il morale.

Quest’anno , però, pianificò tutto sul suo diario con le stelle dorate.

Per ogni giorno aveva scritto alcune piccole cose che avrebbe potuto dir loro sull’aver un fratello.

Ogni giorno di ogni  weekend aveva tre commenti o dei lunghi monologhi su quando fosse splendido avere un fratello.

Per il suo compleanno disse loro di portarle una lunga lista di giocattoli per maschietti e dei vestiti per lui; e poi disse loro che voleva solo un fratello quando le vacanze si avvicinarono.

Quando lei notava che sembravano nervosi  quanto più si avvicinavano a Dicembre e ad indicare tastiere, spartiti e bambole e vestitini, quando erano in giro, lei iniziava a cantare a squarciagola fin quando non smettevano.

Quando la settimana di Hanukkah incominciò Rachel cercò di essere paziente e per i primi cinque giorni i suoi papà non le diedero nessun regalo.

La notte del sesto giorno, le diedero un nuovo servizio da te e lei cercò di non mostrare quanto le fosse piaciuto.

Il ragazzino in fondo alla strada non la faceva mai partecipare alle sue feste del tea, perché diceva che lei era troppo prepotente e rumorosa , quindi ne voleva organizzare una lei da sola.

Ma Kurt non avrebbe partecipato alle sue feste del tea, e non era divertente giocare con gli adulti; e quando sottolineò la cosa ai suoi papà, loro si scambiarono uno sguardo luminoso e misterioso dicendole che ci sarebbe stata un’altra parte del regalo che avrebbe però ricevuto la notte di Hanukkah.

Per un momento , aveva sperato che fosse proprio quello che voleva, ma nessuno dei suoi papà aveva la pancia grande come quella delle mamme dei suoi amici quando aspettavano un bambino , così pensò che non fosse quella la sorpresa.

I giorni successivi girovagò per casa di malumore, cercando di capire cosa potesse essere l’altra sorpresa, ma da Venerdì mattina era ancora all’oscuro di tutto fin quando i suoi papà la fecero salire in macchina dicendole che avrebbero fatto un lungo viaggio in macchina.

Rachel era ancora più confusa dopo le loro parole e fece tantissime domande per i successivi venti minuti, fin quando loro non cedettero.

“Diglielo Leroy” disse il suo papi esasperato, “dobbiamo stare in macchina ancora per più di un’ora”

 “No, glielo dici tu. Sei più bravo di me a raccontare storie” disse invece il papà, controllando la strada mentre papi si voltava verso di lei.

“Me lo dite adesso?” domandò Rachel,  sporgendo il labbro inferiore ed incrociando le braccia per mostrare loro quanto fosse dispiaciuta.

“Stiamo andando alla “casa del bambino” di Westerville per cercare un piccolo bimbo per la nostra…”

“STO PER AVERE UN FRATELLO?”

I suoi papà risero sonoramente mentre lei strillava dalla gioia e saltellava dappertutto, così tanto che il suo seggiolino cominciò a dondolare.

“Hey! Fai attenzione Rachel” la rimproverò il suo papi, “ C’è tanto ancora da fare prima di poterlo portare a casa con noi. Probabilmente non sarà stasera e dobbiamo anche assicurarci che voglia venire a vivere con noi”.

“Ma certo che vorrà vivere con noi” disse Rachel , ruotando gli occhi , chiedendosi quanto sciocchi fossero a volte i suoi papà, “ perché il mio fratello non dovrebbe voler vivere con noi?”

Prima che uno dei suoi papà potesse continuare a spiegarle tutto, Rachel era già andata fuori di testa, descrivendo la perfezione di suo fratello che era in loro attesa li a Westerville.

I suoi papà alzarono semplicemente gli occhi al cielo mentre lei gli diceva di quanto lui sarebbe somigliato a lei e di come avrebbe finto di essere suo marito durante le feste del tea e di come Kurt non sarebbe stato invitato perché lui non aveva mai invitato lei, e di come dovesse essere più piccolo di lei e che era meglio per loro che fosse più giovane perché altrimenti sarebbero stati grossi guai.

“Ci siamo” le dissero , nervosamente, i suoi papà , scendendo ed aiutandola ad uscire dal seggiolino mentre lei continuava a blaterare sul suo nuovo fratello.

 Quando una donna dall’aspetto severo arrivò per parlare con i suoi papà e per poi farli entrare, il suo papà  la prese da parte inginocchiandosi davanti a lei.

“Rach, so che sei eccitata, ma questi ragazzi che incontreremo non hanno avuto una vita facile…”

“Che cosa vuoi dire?” sussultò spaventata “ Chi sta facendo del male al mio fratello? Posso chiamarlo Robert?”

“No, ha già un nome , Rachel!” disse il suo papà con calma e sembrò così serio che un po’ dell’eccitazione di Rachel sparì.

“Ho bisogno che ti comporti da signorina mentre siamo dentro , okay? Fa la brava, non cantare.

Questi ragazzi hanno più o meno la tua età e molti di loro avevano già una famiglia prima di noi”.

Rachel ancora non capiva completamente quello che gli stava dicendo , ma poté vedere quanto il suo papà fosse preoccupato che lei potesse dire qualcosa di brutto e spaventare i ragazzi.

“Va bene, papà” ammise tranquilla.

Il suo papà le strinse forte e la portò nella stanza dove il suo papi era entrato prima.

Non appena varcarono la soglia, Rachel spalancò gli occhi.

C’erano bambini dappertutto.

Bambini agitati, rumorosi e sporchi che si rincorrevano spingendosi l’un l’altro e facevano cosa da… maschi.

Il suo papi era seduto ad un tavolo con alcuni bambini davvero piccoli , a colorare ed a parlare con loro.

Ma erano troppo piccoli.

I bambini che si rincorrevano e quelli seduti in un angolo a giocare con i videogiochi furono immediatamente scartati dalla sua lista.

Nessuno di questi ragazzi era suo fratello.

Non riusciva a trovarlo da nessuna parte e stava quasi per voltarsi verso il suo papà per dirgli che il suo fratellino non era li , quando una testolina piena di ricci neri catturò la sua attenzione.

Un ragazzino , che doveva avere più o meno la sua età, era seduto in un angolo all’estrema sinistra della stanza, da solo.

Stava giocando tranquillamente con alcuni soldatini, facendoli camminare invece di lanciarli o di farli picchiare l’un l’altro.

Quando si voltò un po’ di più verso di lei, Rachel vide che , al collo, portava un papillon rosso brillante e la camicia a righe bianche e nere che indossava.

Prima che il papà di Rachel potesse fermarla, lei si allontanò e si diresse verso di lui, inginocchiandosi di fronte al ragazzo.

Il ragazzo alzò la testa spaventato e Rachel gli sorrise allegramente, ricordando le parole del papà di essere gentile .

“Mi piace il tuo papillon” gli disse, allungando una mano per sistemarglielo , ma lui si tirò indietro per la sorpresa , facendo cadere uno dei soldatini.

Rachel lo raccolse e gli diede un’occhiata mentre lui arrossiva.

“La maggior parte delle persone dice grazie quando qualcuno gli fa un complimento” sbottò Rachel dopo aver aspettato che lui dicesse qualcosa per qualche minuto.

Aveva pensato che lui fosse suo fratello , ma forse si era sbagliata.

Sembrava che non fosse nemmeno capace di parlare.

“S.. scusa” balbettò il ragazzo, sorridendole timidamente mentre si spostava un riccio dalla fronte, mettendo in mostra delle piccole sopracciglia a punta.

“Uh.. mi chiamo Blaine”.

“Rachel Berry” replicò .

Gli allungò il soldatino .

“Posso giocare con questo qui?”

“C… certo” disse Blaine sorpreso, sembrando completamente colpito che qualcuno volesse giocare con lui.

A quanto pareva non capiva come dovesse funzionare tutta la cosa della sorella maggiore.

“Lui è suo.. uh..”  si guardò intorno velocemente per essere sicuro che nessuno stesse prestando loro attenzione e sussurrò “ Sono marito e marito”

“Così come i miei papà” Rachel aveva praticamente urlato, ricordandosi poi che si supponeva che dovesse fare la brava.

Dopo aver lanciato uno sguardo di scuse ai suoi papà, si sedette accanto a Blaine.

“Si sono già sposati? Spero di trovare marito un giorno quando sarò una signorina. I miei papà sono davvero degli ottimi mariti. Spero di trovarne uno come loro”.

Blaine guardò oltre le sue spalle e Rachel, seguendo il suo sguardo, vide i suoi papà che li guardavano da lontano.

Blaine si voltò di nuovo verso Rachel e molto seriamente disse:

“Un giorno avrò il marito più bello al mondo. Avremo un sacco di papillon e canteremo insieme e avremo una piscina piena di gelatina alla ciliegia.”

Rachel lo guardò stupita.

“Oh mio dio. Io e mio marito vivremo con voi per tutto il tempo. Mio marito mi comprerà un sacco di stelle dorate e verrà a vedermi cantare a Broadway, e diventerò il tuo migliore amico.”

Blaine storse il naso.

“Perché non può essere mio marito il mio migliore amico?”

“Perché è tuo marito” gli disse Rachel come se fosse la cosa più ovvia al mondo, “ I mariti sono mariti, i migliori amici sono i migliori amici.  Duh!

“Huh.. “ mormorò Blaine, “ Non credo sia così semplice. Sposerò il mio migliore amico e saremo mariti sempre e per sempre.”

“Ma io voglio essere la tua migliore amica” sbuffò Rachel infastidita, “non posso essere tua sorella se non sono la tua migliore amica”.

“Diventerai mia sorella?” Blaine la guardò a bocca aperta.

“Certo che lo sarò” disse Rachel, “ Sei il fratellino che siamo venuti a prendere” disse iniziando ad elencare tutti i punti della sua lista.

“ Mi assomigli un po’, ti piacciono i bei vestiti” disse tirando un po’ il papillon e Blaine arrossì di nuovo.

“Hai dei bellissimi occhi e non sei disgustoso come molti ragazzi. Hai detto che ti piace cantare e… quanti anni hai?” chiese Rachel all’improvviso.

Rachel non sapeva se a questo punto importava ma avrebbe reso le cose un po’ più difficili da spiegare quando lo avrebbe presentato come il suo piccolo fratellino se poi , in realtà, lui era più grande di lei.

“Ho sette anni” disse Blaine stordito e chiaramente sopraffatto da tutto quello che lei gli aveva appena detto.

Rachel si morse leggermente il labbro.

Anche lei aveva sette anni.

Poteva essere un problema anche se avrebbe compiuto otto anni ad Aprile.

E se lui fosse stato più grande?

“Quando è il tuo compleanno?” insistette Rachel, quando vide i suoi papà avvicinarsi a loro.

“15 Ottobre”.

“Papà.. lui è perfetto “ urlò , dimenticandosi completamente di dover stare tranquilla o carina o solo se stessa.

“Lui è tutto. Possiamo tenerlo e portarlo a casa con noi? Possiamo dividere la mia stanza? … possiamo…”

“Ciao” il suo papà salutò Blaine, mentre si sedeva accanto a loro.

Il suo papi la zittì.

“Io sono Hiram e questo è mio marito Leroy e vedo che hai già conosciuto mia figlia, Rachel “.

“S… si , signore” balbettò Blaine nervosamente, “ è davvero rumorosa”

I suoi papà risero forte a queste parole e Rachel guardò Blaine.

I fratelli piccoli non dovrebbero prenderla in giro.

“Stai giocando alla guerra?” chiese suo papi mentre si sedeva sul pavimento con loro.

“Al matrimonio” lo corresse Blaine, ruotando gli occhi.

“Sono sposati adesso” disse loro , agitando i due soldatini.

“Li stavo mandando in luna di miele”.

“oh.. che stupido” disse il suo papi, ridacchiando un po’.

“E dove andranno in luna di miele?”

Blaine lo guardò con occhi socchiusi e dall’espressione del suo viso si capì che stava pensando che i due uomini stessero scherzando.

“Credevo che voi foste due mariti. Dovreste saperlo che stanno andando sulla luna no? In quale altro posto potrebbero mangiare tutto il miele di cui è fatta la luna? Dio!!”.

I suoi papà scoppiarono a ridere di nuovo e Blaine li guardò.

“Cosa c’è di così divertente?” chiese con aria seccata.

Rachel si sistemò in grembo al suo papà e li guardò continuare a giocare con i soldatini mentre li mandavano in luna di miele.

Sperò che Blaine avrebbe voluto vivere con lei ed i suoi papà, perché sapeva che non avrebbe mai trovato un fratellino perfetto come Blaine.
 
 
 
 
OS diversa dalle solite finora tradotte di Zavocado.. una cosina mooolto fluffosa su come la "rumorosa" Rachel ed il "perfetto" Blaine diventano fratello e sorella..

Sequel di A whole new world e di It'll linger

https://www.fanfiction.net/s/7899894/1/The-Perfect-Brother link della storia
A presto con una nuova storia della serie Anderberry  
  
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