Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Ricorda la storia  |      
Autore: Arya Tata Montrose    15/10/2016    1 recensioni
[Scritta sulla base del manga fino al capitolo 83, non tiene conto dei successivi]
Armin è morto, è sua la bara che sfila nel mezzo del corteo, sorretta dai suoi amici. È il suo il sogno che ora grava sulle loro spalle e non piangono, perché lo faranno quando lo avranno realizzato.
###
Un po' malinconica ma spero che l'apprezzerete. Un piccolo tributo ad Armin, scritto più di tre mesi fa dopo aver letto il capitolo 83
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Armin Arlart, Christa Lenz, Conny Springer, Eren Jaeger, Mikasa Ackerman
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Centoquattro



 
 
I soldati in uniforme erano radunati tutti in quella strada, quella che dall’ingresso del Wall Sina portava al palazzo reale. I ranghi erano serrati, ogni militare era in riga ai lati della lunga via e dietro di loro si accodavano persone e persone giunte da ogni parte delle Mura. I più fortunati, coloro che vivevano lì, assistevano al silenzioso corteo dall’alto delle loro finestre. 
 
 
I soldati della Legione Esplorativa – coloro che ancora c’erano, che respiravano, che avevano rivisto la loro casa – sfilavano uno ad uno al centro, portando una gemma su di un cuscino color porpora su cui era ricamato il nome del valoroso caduto, coperta da un fazzoletto con l’effige della Legione.
Un passo dopo l’altro, senza voler versare lacrime per i loro amici e compagni che li avevano abbandonati – come potevano mancare loro di rispetto così? Avrebbero risparmiato le lacrime per quando sarebbero stati liberi anche grazie a loro –, fino al castello. 
Il Caporale Ackerman stava loro in testa, portando il ricamo del Comandante Erwin. Un passo dopo l’altro, soldato dopo soldato, un canto s’era levato a mezza bocca. Prima Levi e poi tutti gli altri, soldati e civili, che presenziavano a quella cerimonia per onorare tutti i loro compagni.
 
Do you hear the people sing?
Singing the song of angry men?
It is the music of the people
Who will not be slaves again!
When the beating of your heart
Echoes the beating of the drums
There is a life about to start
When tomorrow comes.
 
Quello che rimaneva del 104° Corpo di Addestramento Reclute stava in mezzo al viale lastricato, in fondo al corteo, scrutato da migliaia di occhi, alcuni lucidi, altri spaventati. Non guardavano né avanti né a chi invece aveva occhi solo per loro; no, il loro sguardo era fermo ai loro piedi, a vegliare su ogni passo perché le gambe non cedessero sotto l’enorme peso che portavano. Il peso di una bara, il peso di ciò che quel contenitore di legno, coperto di fiori e dell’effige della Legione Esplorativa aveva in custodia. Il peso dei sogni e delle idee di quello che era stato un grande uomo, soldato, amico, fratello – e che lo era ancora.
 
Will you join in our crusade?
Who will be strong and stand with me?
Beyond the barricade
Is there a world you long to see?
 
Dietro quella apparentemente insormontabile barricata che erano le Mura, Armin aveva sempre sognato di vedere il mare. Si era arruolato nella Legione non solo per amore dei suoi amici che per lui erano come fratelli: Armin aveva un sogno, degli ideali. 
Passo dopo passo, la canzone si faceva più forte, sempre più voci si univano al coro. 
 
Then join in the fight
That will give you the right to be free!
 
Armin aveva preso parte alla battaglia, aveva seguito il suo sogno, il suo cuore, i suoi amici per un unico, grande, immenso sogno. Armin voleva essere libero di volare, di vedere, di scoprire, imparare. Armin voleva essere libero dalla paura di poter morire in ogni istante senza aver fatto nulla per cambiare.
 
Alcuni avevano la voce rotta dalla commozione, altri già non riuscivano a trattenere le lacrime. 
Sasha, Connie, Jean, Mikasa ed Eren avanzavano, ora con lo sguardo alto e lucido. Loro non avrebbero pianto. Loro avrebbero restituito quelle lacrime a quel mare che Armin sognava quando l’avrebbero trovato, quando avrebbero liberato il mondo dal loro oppressore.
 
Do you hear the people sing?
Singing the song of angry men
It is the music of the people
Who will not be slaves again!
When the beating of your heart
Echoes the beating of the drums
There is a life about to start
When tomorrow comes!
 
Il sole stava tramontando alle loro spalle e loro erano in procinto di vedere la regina e il resto della Legione accoglierli. 
D’improvviso, sotto al canto commosso del popolo, s’udirono dei tamburi e la gente prese a cantare con maggior convinzione, con più voce e così anche i superstiti della 104. Anche se le loro gole bruciavano d’arsura e di pianto, anche se le loro spalle volevano cedere ed i loro piedi fermarsi, loro continuavano ad avanzare, a cantare a squarciagola e a non far vacillare nemmeno per un secondo il loro amico. Lui l’aveva fatto tante volte e altrettante volte aveva superato il muro della paura e li aveva salvati. Come quella volta. Loro non potevano che essergli grati.
 
Will you give all you can give
So that our banner may advance
Some will fall and some will live
Will you stand up and take your chance?
The blood of the martyrs
Will water the meadows of Walls*
 
Armin aveva dato tutto fin da quando era piccolo: lui sognava di uscire e pur di proteggere i suoi ideali si era fatto pestare tante volte da chi aveva una mente più chiusa e spaurita della sua. 
Aveva portato avanti con orgoglio la loro bandiera, l’effige della Legione che lo stava guidando verso la libertà, che lo stava aiutando a spiccare il volo verso quel mare che tanto sognava. 
Armin era tra i caduti e loro erano tra i vivi. Ora toccava a loro portare avanti il suo sogno, il suo volo verso la libertà. Lui era un martire caduto per abbattere finalmente quelle mura che lo facevano sentire in gabbia. Il suo sangue, quello di Petra, Erd, Aruo, Gunther, Erwin, Marco, quello di Annie che lui era certo fosse solo una sfortunata marionetta; e poi ancora quello di Thomas, Mina, Dazz e tutti coloro che avevano contribuito a portarli così lontano, tutti coloro i cui nomi quella sera stavano sfilando davanti a tutti stava innaffiando la loro inesorabile vittoria.
 
Do you hear the people sing!
Singing the song of angry men?
It is the music of the people
Who will not be slaves again!
When the beating of your heart
Echoes the beating of the drums
There is a life about to start
When tomorrow comes!
 
Con l’ultima parola, Armin, Mikasa, Eren, Sasha, Connie e Jean giunsero finalmente al cospetto di Historia. La ragazza sorrise e salutò Armin a sua volta. Era merito suo se lei era viva, se non dovevano più avere paura che Reiner o Berthold apparissero all’improvviso per farsi beffa ancora una volta della vita umana.
Historia si abbandonò all’ultimo sospiro prima di voltarsi verso il giardino del suo palazzo, dove Armin e tutti gli altri sarebbero stati seppelliti. Assieme ai suoi compagni di addestramento, calò la bara nella tomba e gettò la prima rosa che lo salutò. Seguitarono poi gli altri, uno ad uno e non una lacrima rigò il loro volto. Sarebbero stati forti per lui, avrebbero rafforzato le loro ali per volare oltre le mura fino a realizzare il sogno di Armin.
 
 
Tornarono indietro e, sulle gradinate, con tutti davanti a loro, si presero per mano. Intonarono l’ultimo canto, in attesa che il sole sorgesse di nuovo e fosse pronto a donar loro la nuova vita tanto agognata.
 
 
Do you hear the people sing
Lost in the valley of the night
It is the music of a people
Who are climbing to the light
 
For the wretched of the earth
There is a flame that never dies
Even the darkest night will end
And the sun will rise.
 
They will live again in freedom
In the garden of the Lord
We will walk behind the plough-share
We will put away the sword
The chain will be broken
And all men will have their reward!
 
Will you join in our crusade?
Who will be strong and stand with me?
Somewhere beyond the barricade
Is there a world you long to see?
Do you hear the people sing?
Say, do you hear the distant drums?
It is the future that we bring
When tomorrow comes!
Will you join in our crusade?
Who will be strong and stand with me?
Somewhere beyond the barricade
Is there a world you long to see?
Do you hear the people sing
Say, do you hear the distant drums?
It is the future that we bring
When tomorrow comes!
Tomorrow comes!
Tomorrow comes!









 
Angolino autrice
Buonasera :3 
Dopo più di tre mesi, finalmente mi decido a pubblicare questa song-fic ispirata barbinamente a Les Miserables (il musical/film del 2012). Era stata scritta per una mia amica e sinceramente ho pianto nello scriverla e a distanza di più di tre mesi ho ancora in testa questa benedetta canzone. 
Ah, non so se avete notato, ma in un verso c'è un asterisco accanto alla parola "Walls". Ecco, lì l'asterisco c'è perchè ho cambiato la parola "France" per... beh, evidenti motivi di narrazione. Mica potevo fargli cantare della Francia quando manco sanno che cosa sia, no? e tutta l'atmosfera della fic va a puttane per il mio angolino demente, eh vbb.
Spero davvero che vi possa essere piaciuta quanto è piaciuta alla mia amica e niente, sta sera, dopo questo "grande ritorno", me ne torno nel mio piccolo antro a macchinare altra roba.
A presto voi sperate di no
Tata
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: Arya Tata Montrose