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Autore: Spensieratezza    15/10/2016    4 recensioni
Sam è un ragazzo molto particolare. Ha sbalzi di umore perenni, per questo gli è stato diagnosticato un disturbo bipolare, ma Sam è davvero bipolare? Qualcos'altro contagia la sua mente, facendola vacillare e distorcendola. Lui lo chiama il mostro e purtroppo Sam non ha nessun fratello che può salvarlo da sè stesso questa volta, ma anche questo sarà vero? Sam scoprirà ben presto che niente è davvero quello che sembra nella sua vita e quando scoprirà la verità, la sua vita verrà sconvolta totalmente
Genere: Angst, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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Ci erano voluti ben tre giorni per riuscire a lasciare il villaggio muniti di armi e di vampiri e Sam ora era in mano di quegli aguzzini da ben QUATTRO GIORNI.

Dean cercava di non pensarci. Non voleva pensare al suo fratellino nelle mani di quel bastardo di Alistair. Quel figlio di puttana doveva solo pregare di non avergli fatto del male, perché lo avrebbe fatto rimpiangere di essere nato, se fosse successo.

 Quando finalmente raggiunsero quel villaggio, non andò tutto rose e fiori, ma se lo era immaginato.

Il posto era pieno di demoni che cercarono di contrastarli in ogni modo e di non farli arrivare alla casa in cui erano rinchiusi i ragazzi.

Alla fine riuscirono ad irrompere in quella catapecchia, ma Bobby dovette restare indietro, perché venne ferito.

“Occupatevi di lui.” Disse Dean alla fidanzata di Benny. Annabelle. Una ragazza dai lunghi capelli biondi, l’aria delicata ma la forza di un macigno.
 
Entrò nella catapecchia e riuscirono a fare fuori i demoni che avevano il compito di controllare i ragazzi, ma quando guardarono i ragazzi…
 
 
“Diosanto, sembrano in una sorta di trance…che facciamo? Non sanno neanche dove si trovano.” Disse uno dei vampiri.

“Hanno giocato con la loro mente, niente che un po’ di buon riposo non può sistemare. Sam, Sam, ehi, fratellino.”

“Mmmm..”

“Sammy, ti ricordi di me?”

“Non so chi tu sia..ma lasciami dirti che Sammy è proprio un nome buffo..” disse Sam ridacchiando, pensando che Dean si chiamasse Sam.

“Sammy, sono io, Dean. Tuo fratello.” Disse Dean, prendendogli il viso tra le mani.

Sam sgranò gli occhi.

“Dean…Dean..sei venuto a salvarmi..” disse con gli occhi lucidi.

“Sempre. Lo farò sempre, Sammy.” Disse, abbracciandolo stretto, mentre il fratellino ricambiava teneramente l'abbraccio. I due fratelli erano commossi.

“Perché mi trovo qui? Io non ricordo…non..”

Dean e i vampiri si guardarono.

“È ancora molto confuso. Aiutatemi, dobbiamo portare lui e questi ragazzi dalle loro famiglie…”
 


“NO. NON LO FARETE.”disse una voce, che sembrava molto meno demonesca e molto più umana.

“E tu chi cazzo sei?” lo aggredì uno dei vampiri.

Era un ragazzo di colore che aveva tutto l’aspetto di chi era incazzato a morte.

“Mi chiamo JAKE. Non vi permetterò di mandare al diavolo il piano del grande Alistair. Lui aveva un piano. Un piano per tutti noi. “

“Sei solo uno stupido. Per Alistair, voi altri non siete che carne da macello. Guarda cosa ha fatto ai tuoi compagni.” Disse Dean.

“Lui disse..disse che la scelta era tra me e Sam…per essere il grande LEADER..io gliel’avevo detto che lui non era in grado…che era un debole..”

“Sei certo di chiamarti Jake? E non piuttosto Lucifero? No perché sembra come una storia già sentita…e..”

“AAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRGHHHH” Jake era letteralmente impazzito e cercò di aggredirli, anche se venne bloccato rapidamente da tutti loro.
 
“State attenti. Quest’uomo è pazzo.” Disse Dean. Purtroppo anche se lo disse, Jake riuscì a prenderli lo stesso di sorpresa, fingendo un crollo disperato e nervoso di rassegnazione per poi colpire con un calcio i due vampiri e liberandosi all’istante.

“È colpa tua. Tutta colpa tua.” Disse Jake rivolto a Sam, che sfortunatamente era rimasto in piedi.

Prese il suo coltello e colpì Sam alla schiena, duramente, recidendogli probabilmente la spina dorsale.
 

“NOOOOOOO.” L’urlo di Dean fu straziante e gigantesco, mentre Jake scappava via come l’ultimo dei vermi.
 
Dean cercò di tenerlo sveglio in tutti i modi.

“Ascoltami, Sammy. Ascoltami. La ferita non è profonda..non è così grave, credimi. Mi prenderò cura di te, come ho sempre fatto. Mi prenderò cura di quella spina nel fianco del mio fratellino. È quello che faccio, no?”

Sammy non rispondeva ma lo guardava negli occhi. Non distolse lo sguardo neanche quando questi ultimi si riempirono di lacrime, perché voleva che l’ultima cosa che vedesse prima di morire, fosse Dean.

Poi non ce la fece più e li chiuse.

“SAMMY. NOOOOOOOO.”
 
 
 
 
 
 
*

Dean tremava tutto. Non aveva smesso di tremare neanche quando chiese ai vampiri di andare a controllare Bobby. Lui non poteva farlo in quelle condizioni.

Quando tornarono, gli riferirono che Bobby era ancora svenuto, ma non era in pericolo di vita. Benny era tornato con loro, chiedendo a Dean perché non fosse venuto direttamente lui a chiederlo, poi vide Sam e sbarrò gli occhi.

“Dio mio…è…”

“NO. SAM NON Può MORIRE.” Urlò Dean.

“Dean…è…troppo tardi..per..sai..se fossi venuto prima..io forse…” disse Benny imbarazzato pensando che Dean voleva che lo trasformassero.

Dean sbarrò gli occhi.

“No! Non voglio che Sam diventi un vampiro! Ma tornerà! Tornerà comunque!”

“Dean…”

“Ti prego, Benny,aiutami a caricarlo sull’impala, senza.. .senza farlo vedere a Bobby. Non dirglielo. Neanche se dovesse risvegliarsi, ti prego. Non deve saperlo. Ho solo bisogno..di un po’ di tempo..”

“Dean, che cosa vuoi fare?”

“Ti prego, non farmi domande..non sono nelle condizioni di parlare in questo momento.” Disse Dean.
 
 
 
   
 
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