Sanji quando la vide, non riuscì a trattenere un gemito misto tra  disapprovazione e paura,mentre la mano finiva tra i  capelli lasciando cadere a terra la sigaretta che poco prima stava stringendo quasi con gelosia.

Come aveva fatto ad arrivare lì, da lui,

Ma sopratutto, doveva andarsene e subito, non era al sicuro e la paura che potesse accaderle qualcosa era tanta.

<< Cosa...Cosa ci fai qui, Nami ? >>

La navigatrice sfidò il cuoco con lo sguardo, poi tentò di sorridere rassicurante.

<< Sono venuta a prenderti, non sono sola, Rubber è da qualche parte >>.

C'era anche lui ? Cosa speravano di fare.

<< Ci sono anche Chopper e Carrot, ma ci siamo persi di vista, non so bene dove siano ora >>.

Sanji andò in panico, ma ora l'unica cosa che voleva era che lei fosse al sicuro, doveva andar via da quel posto e alla svelta.

<< Non puoi rimanere, è pericoloso >>

<< No, Sono al sicuro Sanji perchè ci sei tu >>.

Rispose tranquilla, forse un tempo poteva essere al sicuro con lui, ma ora no.

<< Nami, sei già fortunata che non hai incontrato uno dei miei fratelli, o forse peggio mio padre >>.

Le disse duramente, quello sguardo così irritato, troppo duro che non gli stava bene addosso fece quasi paura a Nami, ma per diamine, era Sanji, non poteva avere paura di lui.

<< Ma ho incontrato te >>

<< Certo, non cambia più di tanto, sono anch'io un Vinsmoke se ben ricordi >>.

Nami gli sorrise.

<< No, tu non sei un Vinsmoke, tu sei il solito Sanji >>

<< No Nami, non è così. Vuoi capire che con me non sei al sicuro ? Sai che i Vinsmoke avanti ad una donna non hanno scrupoli nell'ammazzarla di botte o peggio violentarla senza pietà >>

<< Ma tu non faresti mai una cosa del genere, Sanji ti ho visto quasi morire quando ti sei trovato ad un nemico che era donna >>.

Sanji ora aveva messo entrambe le mani tra i capelli, si sentiva disperato, ogni minuto che passava lei poteva essere in pericolo.

<< Nami, ti prego ascoltami, non voglio che ti succeda qualcosa. Io non sono più il Sanji che conoscevi >>

<< Non mi metti paura, tu sei il Sanji che al mattino si sveglia prima di tutti per prepararci la colazione, sei il Sanji che sorride mentre cucina e che si lascia sfuggire qualche lacrima se sbaglia una ricetta, ma non cade mai, perchè sei forte e sai rialzarti... Questa volta non ti sei fidato di noi e hai cercato di combattere da solo, una battaglia che ì tua ma anche nostra, perchè siamo amici e Non puoi lasciarci, non puoi lasciare me >>.

Nami cercò di calcare le ultime parole,mentre il cuore le batteva forte, era vero lui era farfallone e faceva fin troppe smancerie anche a lei, ma era anche vero che ultimamente quelle smancerie non le dispiacevano più di tanto.

Non poteva perderlo, lui sapeva sempre darle una parola di conforto quando ne aveva bisogno, anche se a volte si sentiva debole ma solo perchè desiderava che lui la proteggesse.

<< Vieni con me Sanji >>.

Ora le lacrime avevano preso a rigarle il volto << So che hai il loro sangue, ma tu non sei come loro. Sei il Sanji di sempre, lo so, perchè sento che anche ora stai cercando di proteggermi con le tue parole, cerchi di spaventarmi, ma non ci riesci perchè il Sanji che conosco difende prima gli altri e poi se stesso. Ma ora, ti prego, lascia che sia io a salvarti, vieni via con me >>.

Le lacrime ora scorrevano come un fiume in piena, a Sanji non piacevano, non piaceva vedere quel viso così bello rigato dalle lacrime, le asciugò piano, e le baciò la fronte.

Nami smise subito di piangere quando la mano di Sanji si allacciò alla sua, aveva deciso che qualunque cosa sarebbe successa, non avrebbe mai lasciato quella mano, l'avrebbe protetta fino alla fine.

<< Andiamo insieme a chiudere tutti i ponti con i Vinsmoke >>

<< Si, Sanji, andiamo >>.

Insieme avrebbero vinto, insieme con Rubber sarebbero tornati a solcare i mari e a realizzare i loro sogni.