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Autore: CastielImpala67    17/10/2016    2 recensioni
Dean non sa più come trattenere i suoi sentimenti contrastanti e confusi per Castiel, così gli scrive l'ennesima lettera in cui cercherà di spiegarsi e scusarsi, ma che andrà, ancora una volta, bruciata e persa nel nulla.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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Ciao a tutti! Ho deciso di scrivere questa piccola sciocchezza immedesimandomi in Dean e nel suo denial costante lol.
L’ho scritta ascoltando “Breathe me” di Sia.
Ecco a voi il link: https://www.youtube.com/watch?v=ghPcYqn0p4Y
Tuttavia, mi è venuta in mente ascoltando Photograph di Ed Sheeran ed anche qui, ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=nSDgHBxUbVQ
Si rifà all’ultima puntata dell’undicesima stagione e alla prima della dodicesima.
E’ solo una cacchetta but enjoy it!
E lasciate un parere, se vi va! :)
 
 
 
Ehi Cas,
ciao.
Volevo scriverti, volevo scriverti come faccio sempre, di solito, quando mi capita.
Sai, spesso mi capita di pensarti. Molto spesso, in realtà.
Non so esattamente perché ti sto scrivendo, credo solo di doverlo fare, SENTO, di doverlo fare.
Questo è l’unico modo in cui riesco ad esprimere ciò che sento. Non mi sento giudicato, da nessuno. So di poter scrivere quello che voglio, di poterti scrivere e salutarti, sempre.
E quindi ehi Cas, ciao.
Credo proprio che questa sarà una di quelle tante lettere che ti ho scritto e che verranno bruciate subito dopo. E non lo so perché, non lo so, credimi.
Davvero, non vorrei che fosse così.. difficile. Non vorrei essere così.
Vorrei poterti dire quello che voglio dirti, in qualsiasi momento, senza pensare alle conseguenze.
E sai, credevo davvero di poter morire, ero pronto a farlo ma non ero pronto a perdere te. A perdere i tuoi occhi di quel blu così sconfinato. Credimi Cas, non lo ero. E giuro che ti avrei stretto più forte in quel momento se non fosse stato per gli altri, credo, o per me probabilmente.
Perché sono io il problema, sono sempre io e ti chiedo scusa.
Scusami tanto, non vorrei, non vorrei davvero essere così. Tu meriti di meglio Cas, hai sempre meritato di meglio. Mi sento un tale peso per te, mi sento così male.
Vorrei essere chiaro, sincero, con te e con me stesso.
E quando ti ho rivisto.. Mi eri mancato così tanto, Cas.
Davvero credevo di essere pronto abbastanza?
Davvero credevo che sarebbe stato così facile perderti?
Andarmene e basta, sono sempre così egoista.. e non ho pensato a te.
A come saresti stato tu, senza di me, senza di noi.
E quando mi hai visto, mi hai stretto a te, così forte, giuro di averti amato in quel momento.
Sì, l’ho detto, l’ho scritto Cas, ti ho amato.
E ti amo.
Sei l’unica vera persona che io abbia veramente amato in tutta la mia vita.
E te ne sono così grato, sono così grato che tu riesca a farmi sentire in questo modo. A farmi sentire qualcosa.
Prima era tutto così spento, così buio.
E Cas, davvero, io avrei voluto dirtelo e non mi interessava che ci fosse mia madre davanti a noi.
Io dovevo dirtelo.
Me lo riprometto ogni volta.
Te lo prometto, ogni volta che scrivo queste lettere bruciate.
Questi pensieri persi.
E si perdono sempre ed io con loro.
Vorrei urlartelo a volte.
Urlarlo in faccia a Sam quando mi chiede se io abbia mai pensato di sistemarmi in qualche modo.
Certo che ci ho pensato, ci penso ogni giorno, Cristo Santo.
Ma non sarebbe giusto.
Sarebbe così sbagliato.
Così giusto, però.
Perché tutto quello che voglio deve sempre fare così male?
Perché devi fare così male, Cas?
Non voglio mentirti, a volte ho desiderato di non averti mai conosciuto.
Non fraintendermi, tu sei la cosa migliore che ho e l’unica cosa che mi rende migliore.
Ma non sarebbe dovuta andare così, non lo so Cas.
Sono qui a scriverti e ancora non so dirti perché.
Prima è passata in radio Photograph, quella canzone mi ricorda te, volevo dirtelo.
Volevo anche dirti che ti amo, non mi interessa se te l’ho già scritto.
Ed è così bello pregarti per far sì che tu appaia accanto a me, vorrei farlo sempre.
Mi sforzo di non pregarti, Cas. Non voglio disturbarti. Non lo vorrei mai.
Ma tutto questo continua ad essere sbagliato, per entrambi.
Vorrei solo essere in grado di cambiare le cose, di cambiare me stesso.
E darti quello che ti meriti, essere l’uomo che tu meriti.
Queste parole durano sempre così poco che non hanno neanche il tempo di realizzarsi completamente.
Sono parole perse, che vanno, si perdono nel vento.
Ho paura, ho paura che tutto questo un giorno diventi reale e di perderti.
Non potrei mai perdonarmelo. Non ce la farei.
A presto Cas,
alla prossima lettera bruciata.
   
 
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