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Autore: Borderline28    17/10/2016    2 recensioni
Un bar, una serata, mille equivoci, odio che si trasforma in qualcosa di molto diverso; questo è l'incontro davvero "particolare" tra due ragazze. I loro nomi sono Cara e Faith, il giorno e la notte, il bianco e il nero.
Buona lettura!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cara non amava troppo il suo lavoro, d'altronde era solo un impiego momentaneo prima di passare alla sua vera passione, il sociale. Gia’ passione un po' diversa dalle solite, il suo corso di studi per diventare assistente sociale le piaceva molto ma aveva bisogno di continuare a fare la barista per potersi pagare gli studi.

Il bar in cui lavorava la sera era uno dei più conosciuti nell’ambiente LGBT, era molto tranquillo e frequentato un pò da tutti. Ogni tanto ospitava qualche evento perlopiù di musica alternativa è ormai le persone si conoscevano tutte tra di loro.

I capi di Cara però, Matt e Liz erano ancora pieni di debiti nonostante le cose stessero cominciando ad andare davvero bene. 

Fu per questo che decisero di lanciare una nuova serata.

Liz che tra le altre cose era la migliore amica di Cara, arrivò da lei con lo sguardo basso.

 

“Oddio sono stanca morta e non vedo l’ora di andare a casa e.. Un attimo.. Perché Liz ha quella faccia? E’ la tipica faccia di quando sta per dirmi qualcosa che non mi piacerà, forse mi devo preoccupare.”

 

“Tu sputa il rospo che ti conosco fin troppo bene, che cos hai fatto?” Esordi’ incrociando le braccia.

 

“Ei C, non ti arrabbiare, cioè ok il capo sono io però so che mi ucciderai.. Insommaaaaa.. Ti ricordi quando ti ho detto che abbiamo bisogno di qualche soldo in più? Ecco, essendo diventati ormai uno dei posti più ricercati nell’ambiente a parte l’altra discoteca a tema, insomma..”

 

“LIZ MUOVITI PARLA!”

 

“Ecco insomma tra due settimane cominceremo a ospitare una serata dello staff di quelle ragazze che tu proprio non sopporti.”

 

L’espressione di Cara cambiò, diventando tra il sorpreso e il no non ne voglio proprio sapere niente.

 

“Però dai non fare cosi’ dimmi qualcosa ti pregooooo!” La esortò Liz piagnucolando.

 

“Tu mi stai dicendo che dovremmo ospitare qui “Le Veneri” e tutto il loro seguito di sbruffone????? Ok voglio ucciderti al momento ma capisco il perchè e proverò ad essere tollerante. Ma sappi che Lei non mi deve neanche rivolgere la parola.”

 

Cara conosceva molto bene quello staff, in passato aveva frequentato molto spesso le loro serate fino a che una sera durante un evento, girando l’angolo aveva visto la sua ragazza baciare Faith, la fondatrice delle Veneri. 

Ok lei con quella ragazza ci stava solo da pochi mesi ma non aveva potuto sopportare la cosa e aveva subito lasciato la fortunata dei tempi e non era mai più andata a una loro serata. 

Certo è che Faith l’aveva poi incontrata spesso e volentieri ma i loro sguardi erano sempre stati di fuoco, come se potesse scattare una rissa da un momento all’altro.

 

****

 

Le due settimane passarono piuttosto velocemente e Cara dopo averci riflettuto meglio non vedeva l’ora di rincontrare quella bionda presuntuosa, ma questa volta nel suo ambiente, in mezzo alla sua famiglia dove non temeva nulla.

 

Erano le 22.30 spaccate, il locale mezzo vuoto quando Faith entrò altezzosa come non mai con a seguito la sua cricca.

Aveva lunghi capelli biondi che dolcemente le cadevano sulle spalle, la loro ondulazione li faceva sembrare morbidissimi. Era molto alta, più di qualsiasi persona all’interno del locale.

Indossava una giacca di pelle nera, canotta aderente che mostrava le sue poche forme ma perfette e la sua linea impeccabile, jeans strappati aderenti che le arrivavano alle caviglie  e ovviamente come sempre Vans, questa volte nere anch’esse.

Cara dal canto suo, nonostante fosse l’opposto di Faith, non era comunque da meno, aveva i capelli scuri, color cioccolato, erano estremamente lisci e le arrivavano poco sopra le spalle, era alta nella media ed era magra ma formosa.

Indossava jeans attillati e una camicia di lino semitrasparente che faceva intravedere le sue forme sensuali.

Quando Faith varcò la soglia ci fu un attimo in cui sembrò che la stanza si congelasse mentre il loro incrociarsi di sguardi la scioglieva.

 

“Una vodka liscia.. Con ghiaccio ovviamente.” Disse Faith raggiunto il bancone.

 

“Subito.” Replicò Cara sogghignando una volta giratasi a prendere la bottiglia.

 

Verso’ il liquido e glielo poggiò sul bancone.

 

“Mah ti sembra di aver messo il ghiaccio? A malapena si vede.”

 

Cara si trattenne dal non strangolarla.

 

“Forse perchè la vodka è trasparente e il ghiaccio anche? Buona serata. 

Avanti il prossimo. A chi tocca?”

 

Faith rimase a bocca aperta con il bicchiere tra le mani. Nessuno osava mai risponderle  in quel modo. 

 

Cara invece indifferente le fece segno di spostarsi e fare passare i clienti successivi.

Dentro di lei si fece spazio una sensazione particolare che aveva sentito poche volte nella  vita, soddisfazione misto a una vendetta quasi riuscita, un cocktail letale per il suo ego. 

Non poteva continuare a lavorare per tutta sera così lucida però, Faith sarebbe tornata al bancone durante la serata e non poteva servirla nuovamente senza fare trasparire neanche un briciolo di rabbia, fu così che si fece qualche cicchetto (perse il conto a un certo punto) insieme ai clienti abituali. 

Dopo qualche ora dall'inizio del tutto, decise di prendersi una pausa e approfittarne per buttare il primo sacco di spazzatura, si diresse nel cassonetto più lontano, nel vicolo presente nel finale della strada sulla destra. Questo anche perché aveva voglia di stare un po' da sola e prendere un po' d'aria. Già sovrappensiero, salto' di paura quando sentì una voce alle sue spalle.

 

"Insomma non si può stare neanche in santa pace. Oltretutto di tutte le persone che potevano interrompere il mio momento di quiete proprio tu?"

 

Non poteva crederci. Si girò e vide nella penombra appoggiata al muro Faith. La luce del lampione illuminava solo le sue gambe, una appoggiata al muro e l'altra a terra, uscì dalle tenebre spingendosi sulla gamba piegata e buttando la sigaretta appena finita con aria strafottente.

 

"O forse sei tu che stai rovinando il mio? Forse non hai capito che non mi devi parlare. Io con le sfascia coppie non voglio averci nulla a che fare; soprattutto se si parla della MIA di relazione." Le rispose senza guardarla in faccia mentre con violenza buttava il sacco nero nel cassonetto.

"E ora scusami ma non ho intenzione di passare un minuto di più qui." 

Mentre lo diceva cominciò a camminare. Sicuramente l’alcol che aveva in corpo non la aiutava a mantenere la calma e apparire indifferente com era riuscita a fare fino a quel momento.

 

"ASPETTA! Non ti permetto di parlare così di me. Tu non mi conosci e ti permetti di giudicare? Non è che solo perché faccio parte di uno staff che organizza serate vuol dire che vado in giro a farmi chi mi pare e sopratutto, girano tante voci sul mio conto ma non sono vere. Quindi di qualsiasi cosa tu stia parlando sappi che stai sbagliando persona.”

 

Cara spalancò gli occhi, incredula. 

“Tu mi stai dicendo che mi sono sognata la lingua della mia ex ragazza ormai che si infilava nella tua?”

 

“Ma di che cosa stai parlando? Tu sei fuori, un’altra psicopatica, come se non ne avessi già avute abbastanza. Io me ne va..”

Cara la fermò per un braccio, successe tutto in una frazione di secondo, la girò, la spinse contro al muro situato subito dietro di loro e la baciò, con violenza, con forza e prima di staccarsi le morse il labbro inferiore.

“Vuoi forse dirmi che questo non è un bacio? Perchè è esattamente quello che ho visto accadere tra te e Molly sei mesi fa.”

 

Il cuore le batteva fortissimo. Che cosa aveva fatto? Lei la odiava. Perchè l’aveva baciata? 

Ma soprattuto perchè le era piaciuto?

Erano tutte domande a cui non riusciva a dare una risposta in quel momento.

Faith d’altra parte era in una situazione davvero simile, anche lei non aveva mai sopportato Cara ma il bacio le era piaciuto e anche tanto; sentiva in fibrillazione ogni centimetro del suo corpo.

Tutte le ragazze che incontrava la temevano o la ammiravano o la idolatravano quindi non era mai riuscita a trovare qualcuno che prendesse la situazione in mano così come aveva fatto Cara che tra le altre cose baciava davvero bene e in modo passionale.

Tutte e due al contatto tra le loro labbra avevano sentito un brivido scendere per tutto il corpo.

Faith fece passare qualche secondo prima di rispondere perchè ancora sconvolta da quello che era appena successo, cercò di riacquistare tutta la sua sicurezza.

 

“Io conosco una sola Molly. Ha cominciato a scrivermi su Facebook mesi fa e io non le ho mai risposto se non all’inizio con frasi di circostanza, finchè una sera l’ho incontrata a uno dei miei eventi e mi è saltata al collo. Se credi di aver visto, ti sbagli nuovamente visto che appena ho capito la sua mossa l’ho spinta via e me ne sono andata. Sono una persona con dei principi e non mi sarei mai abbassata a baciare una persona fidanzata....”


Cara la guardò incredula e si sentì davvero confusa. In effetti ora che provava a ripercorrere quel ricordo che aveva accantonato per mesi, le venne in mente che appena vide Molly che teoricamente stava baciando Faith quella sera, scappò via fortissimo per non scoppiare in lacrime davanti a tutti, quindi non aveva visto il resto della scena. Oltretutto dopo qualche mese dalla rottura con Molly era venuta a sapere da amiche in comune che si era messa insieme alla proprietaria di un noto bar famoso della città e secondo il racconto di Faith era più che palese che fosse attratta dalle posizioni di “potere”. 

Questo ragionamento avvenne in pochi secondi e non riuscì a rispondere nulla quindi Faith riprese a parlare per finire il discorso.

 

“Anche perchè se proprio l’avessi dovuta baciare non avrei fatto quello che credi di aver visto tu, anzi..”

Si fermò, si avvicinò a Cara e si abbassò donandole un lento bacio a stampo per poi passare a leccarle il labbro inferiore lentamente per poi farsi largo ed entrare per continuare un bacio sensuale che in poco divenne più passionale, desideroso di diventare qualcosa di più. 

Questa volta fu Cara a finire contro al muretto. 

Faith durante il bacio, l’aveva sollevata per le gambe appoggiandola delicatamente alla superficie continuando poi a tenerla sollevata mentre le lambiva le labbra carnose. 

 

Dopo un paio di minuti Cara si divincolò. Tutto questo era troppo, e non poteva affrontarlo o rischiare di fare cose di cui si sarebbe potuta pentire.

 

“Io devo andare, mi dispiace, devo andare..”

Corse via per tornare al bar, dicendo che stava male a Liz se ne andò, abbandonando il locale dalla porta sul retro.

Faith provò a raggiungerla ancora sconvolta per tutta la situazione ma non ci riuscì.

 

"Sono proprio nei casini.” Pensò la castana mente continuava a camminare.

Ancora non sapevano nulla una dell’altra. 

Non sapevano che  le loro vite erano destinate a incontrarsi, da sempre. 




Angolo autrice:
Questa storia nasce come Oneshot ma nel caso in cui dovessi avere abbastanza riscontri positivi potrei pensare di far partire una storia. 
F come sempre è per te, scusa l'attesa, spero ti piaccia.
Tanti baci, C. 

  
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