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Autore: jimmybloodhand    18/10/2016    0 recensioni
Un aereo viene scombussolato da alcuni avvenimenti particolari
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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《Preghiamo i gentili passeggeri di rimanere calmi e seduti, tenteremo un atterraggio di emergenza nelle immediate vicinanze o dove sarà possibile. Per adesso vi preghiamo di restare seduti con le cinture allacciate》
Come non detto, il panico invade la cabina: gente che urla, si agita e comincia a fare sermoni con la Bibbia in mano sperando in qualche maniera di trovare una vita più felice dall'altra parte; magari andando in paradiso o cazzate di questo tipo. 
Io mi limito ad allacciarmi la cintura e mandare un messaggio a mia moglie usufruendo del servizio wi-fi offerto dalla compagnia aerea: "Tenteremo un atterraggio di emergenza, andrà tutto bene, ti amo"
E spengo il telefono.
D'improvviso un'esplosione, la gente salta per aria e tutti quanti quelli che erano in piedi sbattono contro gli oggetti in cabina, comincia a vedersi il primo sangue di questa faccenda.
《Per favore aiutatemi! Ha sbattuto la testa ed è svenuto! Sta perdendo sangue!》una hostess le si avvicina, controlla la situazione e poi esclama al suo interfono《È richiesto un medico in cabina, se ce n'è uno è pregato di segnalarlo, un signore ha bisogno di immediata assistenza medica》
Slaccio la cintura e mi alzo in piedi《Sì, io sono un medico》
Raggiungo l'uomo steso a terra mentre l'aereo continua a sobbalzare e avere turbolenze, rimanere in piedi non è affatto facile.
《Signora ha controllato se respira?》
《No, non ancora, la prego faccia qualcosa》
Afferro il polso sinistro di quel pover'uomo che di anni non ne ha nemmeno 35 per sentire se c'è battito. Ma niente. 
《Signora sa dove ha sbattuto? Ha un'ampia e profonda ferita alla tempia》
Poco distante da noi c'è una valigia con uno spigolo sporco di sangue, ecco il nostro colpevole.
《Sì, stava prendendo la valigia e questa gli è caduta addosso》
《Ma signora ci avevano detto di restare seduti con la cintura allacciata!》
《Glielo avevo detto anche io, ma ha detto di dover prendere una cosa》
《Va bene signora ora vedo che posso fare, ha qualcosa che possa comprimere la ferita?》
《Le posso dare la sua cravatta, può andare bene?》
《Sì è perfetta, me la dia》
Utilizzando la cravatta di questo pover'uomo riesco a comprimere la ferita e per il momento fermare l'emorragia, adesso bisogna provvedere a salvargli la vita.
Comincio col massaggio cardiaco《Uno...due...tre》ogni venti massaggi una respirazione bocca a bocca. Ma dopo tre tentativi... nessun risultato.
Noto negli occhi di quella che deve essere la sua compagna o cose del genere, un'immensa tristezza che trasparisce dai suoi occhi gonfi di lacrime e dolore.
《Allora? Niente?》
Abbasso lo sguardo in segno di disappunto per ciò che è appena accaduto. 
《Mi dispiace signora, non c'è stato niente fa fare, era già trapassato prima che arrivassi io》
La signora scoppia in un pianto fragoroso e si accascia sul corpo di quel povero ragazzo che aveva ancora tutta la vita davanti, e che il destino si era ingiustamente preso.
《Posso sapere come si chiamava signora?》
Lei alza gli occhi rossi e pieni di lacrime e mi guarda con profonda malinconia《Si chiamava Gianmarco, stavamo andando in viaggio di nozze, non è giusto che dio si sia ripreso così presto e proprio in questo frangente una persona che aveva ancora moltissimo da dare! DIO IO TI ODIO!》
E nuovamente si accascia sul quel corpo privo di vita a piangere, e piangere, con disperazione e odio. 
In cabina è calato un silenzio gelido.
Due hostess aiutano la signora a sollevare il ragazzo e più delicatamente possibile spostandoli nella zona riservata agli inservienti di volo, per non separarli ma tenerla comunque al sicuro.
Io mi rialzo e mi dirigo verso il mio posto, allaccio la cintura e mi infilo gli auricolari, è l'unica cosa in grado di calmarmi dopo aver perso un paziente, anche se il mio intervento si era rivelato incredibilmente vano. 
All'improvviso l'immenso aereo di linea comincia a cadere in picchiata, i carelli con cibi e bevande si ribaltano un cabina e molti passeggeri sbattono contro il sedile posto loro davanti, spaccandosi il naso. 
Il fumo invade la cabina. 
A quel punto capisco che la mia ora è arrivata, come quella del povero Gianmarco, fortunato abbastanza da morire sul colpo per non assistere alla propria morte.
Non ho rimpianti, se non quello di lasciare una donna fantastica. 
   
 
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