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Autore: floricienta    18/10/2016    4 recensioni
“Te l'avevo detto.” disse ancora Sorey, senza smettere di sorridere da orecchio a orecchio.
“Non è vero.” rispose Mikleo, conciso.
L'umano scoppiò a ridere e si gettò sull'erba a braccia spalancate, la mela era ancora stretta nella sua mano destra.
“È stato un bel volo!”
Una breve storia riguardante un episodio avvenuto tra Sorey e Mikleo da piccoli, perché sappiamo tutti che Mikleo ha sempre avuto il complesso dell'altezza!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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SOLO UNA QUESTIONE DI ALTEZZA


“Ecco qua!”
Sorey sventolò davanti al volto di Mikleo una mela a metà tra il rosso e il verde, tutto soddisfatto della sua conquista. Il serafino, invece, era ancora seduto sull'erba fresca, dolorante a causa del suo fallimento avvenuto solo qualche minuto prima.
Aveva voluto dimostrare a tutti i costi al suo compagno di giochi che sarebbe riuscito ad afferrare la mela più succulenta e che l'avrebbe usata come ingrediente in un prossimo dolce freddo durante le proprie esercitazioni per controllare i propri poteri.
Tuttavia, oltre al fatto che non eccelleva in altezza, i suoi otto anni non gli avevano permesso di arrivarci neanche saltando il più possibile per raggiungere il ramo. Per questo si era arrampicato, finendo con il cadere con il fondoschiena a terra in meno di un battito di ciglia.
La pressione degli occhi di Sorey – briosi ed esaltati – su di lui gli avevano fatto dimenticare tutte le trappole che sapeva perfettamente evitare nelle rovine in cui si intrufolavano senza problemi alle spalle del nonno.
“Te l'avevo detto.” disse ancora Sorey, senza smettere di sorridere da orecchio a orecchio.
“Non è vero.” rispose Mikleo, conciso.
L'umano scoppiò a ridere e si gettò sull'erba a braccia spalancate, la mela era ancora stretta nella sua mano destra.
“È stato un bel volo!”
La semplice prova di Mikleo si era trasformata in una sfida quando Sorey aveva deciso di salire sull'albero al suo posto per accaparrarsi del frutto.
Perciò, il piccolo serafino aveva tentato un'altra volta, finendo solo con il graffiarsi la guancia a causa di qualche scheggia del legno, con un Sorey preoccupato ai piedi dell'albero che gridava ai quattro venti di scendere prima che si facesse di nuovo male.
Mikleo non voleva passare ancora come quello che non riusciva a prendere le cose più in alto solo per la propria statura, quindi aveva continuato la scalata.
Ne andava del suo orgoglio.
Però, dopo essere caduto nuovamente, era stato il turno di Sorey.
L'aveva osservato muoversi agilmente tra un ramo e l'altro e si era accorto che non era spinto da un senso di superiorità; al contrario, voleva solamente aiutarlo come il migliore degli amici.
E Sorey lo era.
Il migliore.
Tuttavia, non aveva nessuna intenzione di cedere così presto.
Era stato difficile resistere di fronte al viso genuino di Sorey, ma, ormai, si poteva dire abituato, conoscendolo e stuzzicandolo da quando non erano che neonati in fasce.
“Ti fa ancora male?” chiese ad un tratto l'umano, rimettendosi seduto.
“No, sto bene.”
No, era impossibile avercela con lui per più di cinque minuti. Non importava quanto sforzo ci si mettesse, la sua purezza non permetteva di rimanere impassibili.
Dentro di sé, Mikleo, sperò di non perdere mai un amico come lui, non avevano senso i strani discorsi che il nonno gli aveva accennato sul futuro.
Il serafino lo prese per il polso, fregandogli la mela in un battibaleno per poi darle un morso.
“Ehi! Quella era per il mio dolce!”
“Chi ti dice che l'avresti mangiato tu?”
Sorey ingrossò le guance teneramente.
“Mikleo!”
Il serafino lo guardò di sbieco con un sorrisetto furbo in volto, addentando di nuovo il frutto.
“Me la fai assaggiare?” fece ancora l'umano, puntando le mani sull'erba.
Il suo viso esprimeva una fanciullezza che non sarebbe mai stata perduta.
Mikleo sbuffò e porse il frutto all'altro che non ci pensò due volte a rubarlo completamente.
Quella che ne scaturì fu una lotta di supremazia per riavere quella mela, nonostante il suo sapore acidulo e per niente dolce, il tutto condito dalle risate dei due bambini che si divertirono per il resto del pomeriggio a raccoglierne altre dagli alberi. Solo alla sera ricevettero una sgridata dal nonno perché erano tornati sporchi e pieni di graffi.
Tuttavia, le loro espressioni quando si addormentarono esausti erano talmente contente e complici che neanche lui riuscì a rimanere arrabbiato con entrambi per poco più di qualche minuto.


ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti! Sono tornata in questo fandom grazie ad una flash challenge indetta in un gruppo che seguo su Facebook. Appena mi sono stati assegnati i prompt, mi sono sbucati davanti Sorey e Mikleo dolcissimi in questa storiella breve breve e dolcissima anche questa e tutto dolcissimo!
Questo è solamente un momento senza troppe pretese xD dove due bambini passano da un sentimento all'altro in uno schiocco di dita perché si vogliono tanto bene :3 aww che bellissimi che sono! Dovrò tornare presto a giocarci xD
Detto questo grazie a tutti quelli che la leggeranno e sarò ben lieta di ricevere qualche commento!
Un abbraccio a tutti.
Flor ^w^

 

  
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