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Autore: Chausiku    18/10/2016    1 recensioni
Un ritorno a casa che non ci aspetterebbe. L'inizio di un thriller e la fine di uno spuntino.
Genere: Fluff, Horror, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno a casa

 

 

La porta di quella vecchia casa che tu affettuosamente chiami catapecchia si spalanca silenziosamente sui cardini ben oliati e vieni accolto dal soffice terpore che permane giorno per giorno insieme al profumo dolce e piccante degli incensi che ami tanto, salvandoti dal temporale quotidiano.

Ma appena entrato il tuo corpo si blocca ghiacciato alla vista dello scempio che ti riempe gli occhi ed urli. E urli dentro, e forse anche fuori, alla vista di quel corpo che amavi e che stringevi durante la notte per la sua morbidezza e per il suo calore e la sua freschezza. Adesso, mentre la porta si chiude dietro di te con un cigolio sinistro e il plic dell'acqua che si scontra goccia per goccia con il pavimento, il rumore della pioggia ti angoscia e i tuoni ti appaiono come fucilate nella notte tu, tu osservi quel corpo adorato a cui ora rimane poco della sua integrità di un tempo.

Fissando la scia dei suoi resti pensi che solo un animale potrebbe aver fatto una simile tragedia perchè solo una bestia snaturava in quel modo una cosa così delicata.

E con i passi scanditi da quei lugubri plic attraversi quella casa che da adorata si era trasformata nella scena di un delitto, e percorri i corridoi e cammini tremando per il freddo che ti è entrato nelle ossa e per la tensione del voler scoprire e del voler sapere. Cammini seguendo quella scia, quell'imbottitura che pian piano aumenta di intensità fino a quando entrato nel salone - delle tue più belle giornate - guardi fisso in un angolo buio, il più buio, come calamitato da un bisogno, da una consapevolezza, dall'istinto, dall'abitudine.

E lo vedi lì.

Nascosto per cercare di nascondersi, di non farsi vedere perchè sa anche se non lo vuole capire che quello che fa ogni volta è sbagliato. E allora se ne sta lì con il ventre a terra tremando anche lui e ti guarda con quegli occhi nella quale potresti perderti, e lo fissi. Ma nel momento il cui un tac tac gioioso della sua coda si sostituisce al silenzio sai di aver perso quella sfida incombattibile fra lui e te. Perchè davanti agli occhi della metà del tuo cuore non puoi che perdonare e ti abbassi sulle ginocchia con le braccia aperte aspettando che si rialzi per venirti a salutare, che ti faccia le feste e che migliori la tua vita.

  
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