Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Diana924    20/10/2016    2 recensioni
La vita di Blaine Anderson scorre tranquilla, un lavoro normale, i soliti amici, niente di eclatante. Questo finché non viene coinvolto in qualcosa di più grande di lui, che non vorrebbe fare ma che sa di dover fare.
( AU!Modern&AU!Spy) principalmente Klaine
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Santana/Sebastian, Sebastian/Thad
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Autore: Diana924
Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian, Santana/Brittany, Sebastian/Thad
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro, diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.




Blaine aveva passato i giorni seguenti rilassandosi a letto, facendo una passeggiata in giro per Parigi e consultandosi con Kurt e Rachel in merito al da farsi.
Rachel lo aveva avvisato di essere riuscita a decrittare il codice ma c’era qualcosa che l’aveva lasciata perplessa, era come se avesse ricevuto un aiuto esterno, era bastato trovare una cifra perché tutto il codice le si visualizzasse davanti agli occhi. Avevano chiamato Schuester il quale aveva ordinato loro di essere cauti e a Blaine di andare all’appuntamento, in quanto a Cooper … secondo lui dopo tutto quel tempo era inutile sperare, aveva chiesto di poter parlare solo con Kurt ma Blaine aveva capito cosa volesse dire.
<< Io … so che è infantile ma ho sempre pensato che lo avremmo ritrovato vivo, come nei film, o che avremmo comunque trovato il corpo >> aveva detto quando Kurt aveva chiuso il telefono, Rachel almeno aveva avuto la magra consolazione di sapere che Finn sarebbe tornato, in una bara ma Finn era tornato. Doveva trovare le parole per dirlo ai suoi, per dirlo a Sam e Tina e proprio per quello continuava, per Cooper.
<< Io verrò con te, dopo un’ora fingerai di aver ricevuto una telefonata e ce ne andremo entrambi, Rachel ci aspetterà di fuori con la sua macchina e quando usciremo ci accompagnerà al laboratorio, crakkerà il sistema ed entreremo, preleveremo solo quello che ci serve e poi chiameremo chi di dovere >> gli aveva spiegato Kurt e lui aveva annuito, sembrava un ottimo piano.
<< Secondo te gli altri sospetteranno qualcosa? Avrebbero potuto prendere informazioni, specie Nick Duval >> aveva fatto notare lui quel pomeriggio mentre si vestivano, erano rimasti d’accordo con Rachel che la mora li avrebbe seguiti un’ora dopo, la strada la conosceva e non doveva dare nell’occhio. a causa delle telefonata avevano dovuto trovare un nuovo hotel e Rachel aveva trovato il Vernet. Secondo la guida era tra i più esclusivi e quel che più contava dal registro degli ospiti risultava che John Hill vi si era trasferito poche ore dopo la telefonata, un giochetto da ragazzi secondo Rachel.

Si erano recati lì mezz’ora in attesa di ricevere la telefonata che li avvisava, come previsto Sebastian sapeva esattamente dove si trovassero si disse quando vennero chiamati, come le volte precedenti Kurt gli sistemò la cravatta e poi uscirono, Blaine finse di non accorgersi del secondo in più che l’altro aveva utilizzato e del suo sguardo a metà tra il determinato e il triste.
Il viaggio fu più veloce del solito e Blaine ne approfittò per osservare Parigi, lui, Sam e Tina avevano pensato di andare in Europa finito il liceo ma poi avevano avuto altri progetti tra cui il trasferirsi a New York e avevano differito quel viaggio, avrebbe dovuto consigliarla a Sam come viaggio di nozze per quando lui e Mercedes si sarebbero sposati.
Tutto quello era strano, non vide nessun’altro quando uscirono dall’auto, solo una tenda che si stava muovendo, evidentemente qualcuno li stava tenendo d’occhio, forse Santana o Hunter, uno era un killer su commissione e l’altra una signora della droga, sicuramente entrambi erano abili con le armi, aveva avuto un assaggio delle abilità di Hunter la prima volta che si era recato in quel posto, quando era morto Trent Nixon.
Non c’era nessuno ad attenderli, solo Brittany che li accolse con un sorriso e un abbraccio, sembrava così fuoriposto in quell’ambiente pensò per un istante Blaine, chissà perché Sebastian avesse voluto una ladra nel suo staff, poteva capire un killer e una signora della droga ma non una ladra.
<< John, vieni, il capo ti sta aspetta di sopra, venite con me >> disse prima di saltellare per le scale, il tempo di scambiare uno sguardo con Kurt e Blaine la seguì imitato dal castano.
La bionda li condusse fino alla biblioteca e si chiuse la porta alle spalle con una risatina divertita e Kurt gli lanciò uno sguardo spaventato: o erano in anticipo o quella era una trappola perché erano soli nella stanza, fecero qualche passo e ne ebbero la conferma.

<< Monsieur Hill, è un piacere che sia venuto, gli altri partecipanti alla nostra asta … hanno ricevuto un’altra data, e ora se non le dispiace vorrei farle qualche domanda. Per chi lavora monsieur Hill? FBI? CIA? Interpol? Surete? >> chiese una voce alla loro destra, Sebastian sapeva come fare un’entrata ad effetto pensò per un istante Blaine osservando l’altro seduto in poltrona con accanto Hunter però in piedi, prima di rendersi conto che era finita, l’altro li aveva appena scoperti, nonostante tutte le loro precauzioni li aveva appena smascherati.
<< Non capisco cosa … esattamente cosa vuole? Ha avuto il mio nome e fino a due giorni fa andava tutto bene. Se lo desidera posso chiamare i miei superiori >> replicò ringraziando il corso teatrale, aveva partecipato a spettacoli per tutto il liceo e al college e ora finalmente quelle ore gli sarebbero state utili.
<< La smetta, abbiamo visto John Hill, e non sei tu … americani, davvero le loro intelligence sono diventate così scarse? Lo era anche il Pentagono quando servivi il tuo Paese Hunter? >> chiese Sebastian rivolgendosi ad Hunter e sfiorandogli con un gesto distratto il polso.
<< Ultimamente prendono tutti, vede … chiunque tu sia, questa è una foto di John Hill, e non assomiglia nemmeno lontanamente a te >> dichiarò Hunter prima di mostrare loro una foto di Cooper, lo sapevano, sapevano tutto, quasi tutto.
<< Potrebbe essere un’omonimia, o un caso, o forse è lui che vi ha ingannato >> tentò Blaine.
<< Potrebbe, ma … tu non sei John Hill, e nemmeno lui lo è, diciamo che è stato il primo a presentarsi con quel nome. Ora, non so per chi lavorate ma ho un aereo da prendere e dei clienti che mi attendono e intendo rimanere libero ancora a lungo. Adieus mes chers, voues etes trés charmants >> replicò Sebastian prima di far cenno da Hunter di seguirlo, per quanto Kurt fosse abile era evidente che l’altro fosse più bravo, ebbe appena il tempo di fargli cenno di abbassarsi che Blaine sentì fischiare i proiettili sopra la sua testa.

<< È  chiusa dall’esterno e io non sono uno scassinatore >> lo avvisò Kurt che dopo cinque minuti si era messo a controllare le porte. Era stato un fallimento totale pensò Blaine, erano stati scoperti e ora erano chiusi in quella stanza. Solitamente nei film c’erano entrate segrete, librerie che si muovevano e le spie avevano gadget stratosferici ma quella era la vita reale e loro avevano solo la pistola di Kurt.
Provò con l’altra porta ma anche quella era chiusa dall’esterno, rimaneva solo la finestra ma era una follia pensò Blaine. << Non puoi provare a far saltare la serratura con la pistola come fanno nei film? >> propose a Kurt speranzoso.
<< Non funzionerebbe e rischieremmo di richiamare l’attenzione dei vicini >> gli fece notare Kurt, erano così vicini pensò Blaine per un istante.
<< Io … cosa facciamo ora? >> chiese lui osservando il castano, avevano sbagliato tutto, forse Sebastian aveva sempre saputo tutto e si era divertito a giocare con loro come un gatto col topo.
<< Aspettiamo, e cerchiamo di capire come sia stato possibile che sapesse di noi >> replicò Kurt mentre continuava a guardare la porta.
<< Kurt … devo dirti una cosa >> disse, ora o mai più, se avevano fallito e forse non avrebbe più rivisto il castano almeno voleva togliersi una soddisfazione. Kurt lo guardo sorpreso e stava per dire qualcosa quando Blaine fu più veloce e unì le loro labbra, non era il miglior bacio della sua vita ma almeno finalmente era riuscito a baciare Kurt, peccato che accadesse in una situazione simile si disse.

*** 

Quando si separarono Blaine non sapeva cosa dire.
Aveva baciato Kurt ma la situazione non era delle migliori e non sapeva come avrebbe reagito il castano, che ci fosse qualcosa era evidente ma forse l’altro voleva solo un’amicizia o temeva per la sua vita. Poteva aver rovinato tutto ma sentiva che quella era la cosa giusta, era sbagliato il tempo, era sbagliato il luogo ma almeno lo aveva fatto.
<< … riprenderemo questo discorso quando saremo fuori di qui, e sarà un lungo discorso >> gli rispose Kurt con un’occhiata maliziosa, dunque gli era piaciuto pensò esultante ma aveva ragione, prima dovevano uscire di lì e informare Schuester che la copertura era saltata.

<< E ora? Cosa facciamo? >> chiese mentre l’altro si guardava intorno.
<< Dalla finestra >> fu la semplice risposta del castano prima di tendere la mano nella sua direzione.
<< Dalla finestra? >> chiese sorpreso e anche un po’ spaventato stringendo la mano di Kurt tra le sue
<< Dalla finestra, ora! >> replicò Kurt prima di aprire la finestra e lanciarsi, gli andò incontro controvoglia, già si aspettava di sentire le sue ginocchia impattare con il marciapiede.
Rachel stava ascoltando la sua compilation di canzoni di Funny Girl in versione casuale quando dopo aver controllato l’orologio per la terza volta aprì il tettuccio della macchina e attese, uno, du, tre … e sentì due tonfi, in perfetto orario si disse mentre Blaine appariva disorientato e Kurt si guardava intorno. << Taxi signori? >> chiese con un sorriso prima di girare la chiave.
<< Sbrigati Rach, la copertura è saltata, dobbiamo andare ad Orly il prima possibile >> le rispose Kurt e subito la mora premette sull’acceleratore.

<< Perché Orly? >> chiese Blaine mentre cercava di riprendere fiato, troppe emozioni quella notte.
<< Perché è un aeroporto da cui partono anche aerei privati ed è da lì che è arrivato Hunter >> rispose Kurt mentre il cancello si avvicinava troppo velocemente. << Rachel, rallenta, o rallenti subito o acceleri >> le disse Kurt e la mora dopo qualche istante trovò la seconda opzione più divertente.
<< No, eh? Questo no !!! >> urlò Blaine mentre il cancello si avvicinava sempre di più, quando tutto quello sarebbe finito avrebbe avuto bisogno di una vacanza, una lunga, rilassante vacanza.




Ci stiamo avvicinando al gran finale, per il momento i nostri sono stati scoperti ma cosa più importante: bacio KLAINE !!!! Certo, non è il bacio ultra romantico o ultra passionale dei film di 007 ma almeno si sono baciati. Esattamente dalla seconda parte si torna nel presente e finisce il lungo flashback, motivo per cui la scena iniziale è stata ripresa in maniera integrale. L'hotel è stato cercato tramite booking, perchè l'unico hotel chic di parigi che conosco è il Crillon.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Diana924