L'aveva conosciuto un pomeriggio di primavera, qualche anno prima.

Quando era entrato dove stava allora, non aveva potuto più distogliere lo sguardo da lui: grandi occhi verdi, dolci, malinconici. I capelli simili alle Rodophyta ferite dal sole.

La voce giungeva ovattata, come il rullare della sabbia sott'acqua, quando le onde più dolci giungono ad accarezzarla, vicino alla riva.

Gyo sapeva sempre riconoscere l'amore, quando lo vedeva.

E in quel ragazzo lo vide: il suo primo amore.

La scelta venne quasi naturale, così come naturale fu essere accolto a casa sua.

Gyo aveva capito che non era un ragazzo di molte parole, ma sembrava che dalla sua bocca rossa i suoni giungessero come cascate irrequiete e nervose.

Gli era difficile parlare con chi gli era nuovo?

A Gyo non importava, anche lui apriva bocca con parsimonia.

Usava più gli occhi, si muoveva lento nel suo ambiente, studiava e apprezzava.

In quei pochi mesi che rimasero assieme da soli, impararono a conoscersi l'un l'altro: Gyo non aveva gusti difficili in fatto di cibo e amava indistintamente ogni stagione, anche se la pioggia lo rasserenava col suo suono che ricordava un po' il canto del mare.

Al ragazzo, invece, la pioggia pareva rannuvolare ogni cosa: occhi, pelle, tutto il suo essere parevano perdere colore, come se fosse imbevuto di un'acqua velenosa, troppo ricca di cloro per essere sopportata.

Ma Gyo non poteva far altro che stare con lui, rendere nota la sua presenza e amarlo, da lontano.

E un giorno, tutto cambiò.

E il ragazzo tornò ad avere colore, anche nei giorni di pioggia.

L'acqua attorno a lui si addolcì e divenne simile a quella degli antichi oceani, quella vergine.

E i suoi occhi presero a brillare di una luce che Gyo mai aveva visto.

Il ragazzo che, da sempre, era stato solo, in quella grande casa non fu più solo.

Giunsero quattro ragazzi a vivere con lui.

E ogni cosa cambiò.

Gyo sapeva che il suo era un amore impossibile.

E non perché fosse 'solo' un pesciolino rosso. E il ragazzo un umano.

Ma perché negli occhi che tanto Gyo aveva amato, egli aveva visto l'amore del ragazzo per quegli altri umani.

Il suo ragazzo non sarebbe potuto essere mai suo.

Ma, almeno, non sarebbe più stato solo.

FINE

Note: Gyo deriva da Kingyo, in giapponese pesce rosso (pesce dorato, letteralmente^^)
La Rodophyta è un'alga rossa.