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Autore: Donatozilla    20/10/2016    6 recensioni
Alex Rage è un normale ragazzo di diciotto: intelligente, amante delle moto, con un fratello maggiore che gli vuole bene ma con grosso problemi economici. Ma la sua vita... cambierà in modo molto radicale!
Genere: Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
- Questa storia fa parte della serie 'Alex Rage il Ghost Rider'
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San Francisco…. Un ragazzo sui diciotto anni dai capelli biondi e gli occhi marroni, stava ritornando a casa dopo una passeggiata. Il suo nome era Alex Rage e viveva da solo insieme a suo fratello di ventiquattro anni James Rage. I due si trovavano in grossi problemi finanziari, e Alex era stato licenziato da qualche giorno dal suo impiego di segretario perché ‘non faceva nulla’. Tutte stronzate. Era solamente una scusa per poterlo cacciare via. Alex era un ragazzo intelligente e amante delle moto, per questo si era comparto con i pochi soldi che aveva un moto vecchia ma abbastanza figa. Alex sospirò ed entrò in casa, vedendo il fratello seduto sul divano ad aspettarlo. “Ciao Alex” salutò James. Aveva i capelli castani e gli occhi verdi, ed era di statura un po’ alta. “Ciao James” rispose Alex. James si alzò dal divano dicendo “Sai… credo di aver trovato un lavoro che ci aiuterà con i nostri problemi economici” “Ah sì?” chiese Alex curioso “E dove andrai a lavorare?” “Nel ristorante della nostra città: il Freddy Fazbear pizza” “Il Fazbear?” chiese Alex “Non è quel postaccio con gli animatronics?” “Sì quello! E a quanto pare quelli non saranno più animatronics ma humatronics!” “Humatronics… non mi interessa. Quindi tu vuoi lavorare lì vero?” “Certo… così risolveremo i nostri problemi” “Sai che ti danno pochi soldi a settimana?” “Bhe facendo un rapido conto entro qualche mese, potremo avere parecchi soldi per pagare i debiti. Il mio turno inizierà stanotte alle 24 e lavorerò fino alle 6. Quindi dovrai occuparti tu della casa” “D’accordo… comunque cominciamo a preparare il pranzo. Ho una fame” “A chi lo dici” rispose James ridendo. Quella sera alle 24… James si trovava dentro l’ufficio, mentre osservava le telecamere. Poteva vedere sul palco Freddy, Bonnie e Chica. Entro qualche giorno sarebbero stati cambiati e sarebbero divenuti dei robot dalle sembianze umane. Il prossimo passo per la robotica. Il telefono cominciò a squillare, ma James chiuse la chiamata pensando ad uno scocciatore. Di sicuro se avesse sentito la chiamata ciò che sarebbe successo in seguito, non sarebbe mai avvenuto. Passò un ora, e tutto era normale. James sbadigliò annoiato… perché non aveva pensato alla noia che quel lavoro avrebbe provocato. Cambiò telecamera e sbarrò gli occhi vedendo una cosa sconcertante: Bonnie si era spostato dal palco e ora si trovava nl corridoio. “Cosa… che… che diavolo?!” disse James. Cominciò a sudare freddo… come aveva fatto a muoversi? Era dannatamente impossibile! Cambiò telecamera e vide Chica nella sala delle feste. La gallina fissava la telecamera in modo famelico, e ciò fece aumentare la paura di James. Sentì dei passi accanto alla porta sinistra, e con la mano tremante accese la luce mostrando Bonnie che fissava James. Quest’ultimo lanciò un urlo e chiuse di scatto la porta. Sentì il coniglio colpire la porta con dei pugni, e pregò il cielo che se ne andasse. Sentì dei passi accanto alla porta destra, e senza neanche vedere chi fosse chiuse subito la porta. Le lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi, pregando di essere salvato… poi… *KA-THOOOM*. Bonnie sfondò la porta e cominciò ad avanzare verso James. Quest’ultimo presa la sedia, e la spaccò in testa a Bonnie sperando di poterlo fermare…. Invano. Il coniglio prese James per il polso e cominciò a trascinarlo fuori dall’ufficio. James gridava e si dimenava ma era tutto inutile. Fu portato in una stanza piena di maschera di animatronics, e fu immobilizzato su un tavolo. James vide entrare nella stanza anche Chica, Fredy e Foxy che si avvicinarono al tavolo. “STATE LONTANI DA ME!!!” disse James… ma i robot non lo ascoltarono. Presero una maschera… e la misero violentemente sulla sua faccia. “AHHHHHHHHH!!!!” urlò James sentendo gli spuntoni della maschera penetrargli nella carne. Il dolore era immenso e pregava che il dolore finisse… poi… “FERMI TUTTI POLIZIA!!!”. Cominciò a sentire delle voci e degli spari, mentre gli animatronics urlavano facendo sentire le loro vochi meccaniche. Poi tutto divenne buio. Alex entrò i fretta e furia in ospedale. La polizia lo aveva avvisato che gli animatronics avevano avuto un malfunzionamento, e avevano ferito suo fratello. Corse verso la camera di James dicendo Dottori! Come sta mio fratello?! Come….” “Signore non può entrare” disse un infermiera bloccando Alex. “Ma è mio fratello! Devo…” “Signore esca ho detto!” disse nuovamente l’infermiera spingendo fuori dalla stanza Alex, e chiudendo la porta. Il ragazzo lanciò un urlo di rabbia ed uscì dall’ospedale furioso come non mai. Senza accorgersene entrò in un vicolo e si buttò a terra mettendosi le mani in faccia. Suo fratello… era in pericolo di vita… e speravo che quel dannato ristorante venisse chiuso per sempre! Ad un tratto un uomo si avvicinò ad Alex. Era vestito elegantemente, non aveva capelli e gli occhi erano… rossi. “Salve Alex” disse l’uomo. Alex alzò lo sguardo dicendo “Chi sei tu?” “Uno che vuole semplicemente aiutarti… so che tuo fratello è in pericolo di morte e io voglio aiutarti” “Come… fai a sapere il mio nome e che mio fratello è in pericolo? E poi tu chi sei?” “Ti rispondo subito ragazzo… io sono il tuo nome e la situazione di tuo fratello perché so tutto… e il mio nome… è Mefisto”. Alex sorrise nervoso dicendo “Mi prendi per il culo… Mefisto? Il re dell’Inferno? Ma per favore non fami ridere” “Vuoi una prova?” chiese l’uomo sorridendo maligno. Puntò la mano contro il muro e subito, accadde qualcosa… il muro prese improvvisamente fuoco ed Alex sbarrò gli occhi. Mefisto chiuse la mano in un pugno e le fiamme divennero più grandi facendo sobbalzare Alex. L’uomo poi riaprì la mano e le fiamme scomparvero, e dopo aver fatto ciò fissò Alex dicendo “Ci credi ora?” “S-sì…” rispose Alex senza parole. “Bene… Alex ragazzo mio, come ti ho già detto posso aiutarti a salvare tuo fratello… ma ad una condizione… in cambio dovrai darmi… la tua anima” “La mia… la mia anima?” “Sì! Mi pare un prezzo giusto no? La tua anima in cambio della salvezza di tuo fratello… ma non preoccuparti… la tua anima verrà sostituita… da qualcos’altro”. Alex esitò… che fare? Poi prese la sua decisione “Accetto!” “Perfetto! Firma qui prego” rispose Mefisto creando dal nulla un concreto con una penna. Alex la prese e scrisse il suo nome sul contratto, e prima di scomparire il nome di Alex prese fuoco. “Perfetto Alex… ora secondo i patti tuo fratello si salverà… e ora addio” disse Mefisto e scomparve nel nulla. Alex rimase un attimo immobile, e ad un tratto ebbe un capogiro che passò subito. Poi ricevette una chiamata e rispondendo disse “Pronto?” “Signor Rage?” disse la voce del dottore “Buone notizie… suo fratello è salvo”. Alcuni giorni dopo James tornò a casa, per la felicità di Alex. James aveva varie cicatrici in volto ma cominciò a farci l’abitudine. La pizzeria non era stata chiusa, dato che il proprietario riuscì a convincere i poliziotti a non far chiuder il locale, così il proprietario continuò a far soldi trasformando pure gli animatronics in Humatronics. Una sera, Alex camminava per strada. Nessuno si trovava per strada e tutto era calmo… troppo calmo. Alex si ricordò del patto fatto con Mefisto: quest’ultimo gli aveva detto che avrebbe sostituito la sua anima con qualcos’altro… ma cosa? “Uff… che caldo” disse Alex cominciando a sentirsi accaldato… fin troppo accaldato. “Ugh…” disse Alex cadendo in ginocchio. Cominciò a sentire il suo viso andare a fuoco… letteralmente. Infatti delle fiamme cominciarono a circondare il suo viso facendolo urlare dal dolore. Si mise le mani in faccia, tentando di spegnere le fiamme invano. “AAHHHHHHHHHHHHHHHHRGH!!!” urlò Alex. Le sue urla pian piano cominciarono a divenire qualcos’altro: risate. Risate demoniache. Infine Alex si era completamente trasformato: adesso la sua testa era un teschio che andava in fiamme, con gli occhi vuoti e le mani da scheletro anch’esse in fiamme. Il nuovo mostro lanciò un fischio e subito cominciò a sentirsi il rombo… una moto. La moto di Alex. La moto arrivò a gran velocità verso il mostro, come un cagnolino solo che… la moto era diversa. Le ruote erano in fiamme e sembrava come nuova e non più usata. L’essere salì in sella alla moto e prima di partire annusò l’aria: sentiva un odore… anzi no… una puzza… una puzza di colpevole! E allora partì a gran velocità. “Dammi i tuoi soldi puttana!” disse un uomo con un coltello in mano mentre minacciava una donna accanto ad un cantiere. Questa lanciò un urlo terrorizzata… ma nessuno arrivò. Poi… “GRAAAAAAR!!!” un ruggito demoniaco scosse l’aria facendo voltare l’uomo. Sia lui che la donna videro arrivare a gran velocità il mostro in fiamme che si fermò a pochi metri da loro. Scese dalla sua moto e osservò intensamente il criminale che lasciò la presa sulla donna, che riuscì a scappare. Questa si nascose dietro un palazzo, e tirò fuori il telefonino in modo da poter filmare ciò che stava accadendo. Il mostro fissò ancora l criminale e infine disse “Tu… colpevole!”. L’uomo indietreggiò… doveva scappare. Fece dietrofront e fuggì via, mentre il mostro vide accanto a se una catena. La prese e con esse prese la gamba del criminale, trascinandolo verso di se. Poi lo prese per la cottola e lo guardò fissò negli occhi. Il criminale, tentò di accoltellare la spalla del mostro, fallendo dato che il coltello si sciolse a causa del calore emanato. “Tu…” disse il mostro “Hai l’anima sporca del sangue degli innocenti…” i suoi occhi si illuminarono “Senti il loro dolore!” “AHHHHHHHHHHHH!!!!” urlò il criminale mentre i suoi occhi presero fuoco.. sentiva tutto il dolore che aveva inflitto alle sue vittime fino a quel momento… e soffriva… infine smise di muoversi… era morto. Il mostro lo lasciò cadere a terra, poi prese la catena e la mise sulla sua moto, per poi salire sopra quest’ultima e partire a gran velocità. Il mostro si fermò al cimitero delle auto, e lì ricominciò a tornare Alex. Quest’ultimo lanciò un urlo e si accasciò al suolo, respirando affannosamente. Si rialzò e guardò la sua moto osservando il suo riflesso… no… non c’era il suo riflesso lì… c’era il mostro che lo aveva posseduto. “C-che cosa sei?” chiese Alex. “No… non è la domanda giusta Alex” rispose la creatura “La vera domanda è…. Cosa siamo? Siamo un unico essere Alex. Io e te” “Un… unico essere?” “Esatto ragazzo! Un unico essere da adesso in poi!” “Come… fai… ad essere dentro di me?” “La risposta è molto semplice Alex. Ricordi quando hai fatto quel patto con Mefisto? Lui ti disse che avrebbe sostituito la tua anima con qualcos’altro… quel qualcos’altro Alex sono io!”. Alex sussultò dicendo “Tu… tu quindi sei un demone?!” “Più o meno” rispose la creatura “Io sono uno Spirito della Vendetta… uno spirito che uccide colore che hanno macchiato la loro anima del sangue degli innocenti!” “Intendi dire… i colpevoli?” “Esatto ragazzo! Prima che entrassi nel tuo corpo, mi ero unito ad altri esseri umani…. Motociclisti come te! E con coloro con cui mi univo diventavamo… Ghost Rider! Sono passato di persona in persona… e ora mi sono unito a te… tu sei il mio ospite definitivo!” “Io… non volevo questo…” disse Alex. “Avanti ragazzo! Noi faremo tutto ciò per una buona causa! Estirperemo il male dal mondo! Io e te ora siamo il nuovo Ghost Rider! Epoi… se vuoi incolpare qualcuno per questa tua nuova situazione incolpa… gli animatronics… bhe humatronics ora!” “Gli humatronics…” “Sì loro… loro hanno quasi portato alla morte tuo fratello… ed in questo modo tu hai fatto un patto con Mefisto, in modo che salvasse tuo fratello… ed ora io sono dentro di te…” “Gli humatronics…” ripeté Alex dirignando i denti “è tutta colpa loro!” “Sì Alex! Esatto! È colpa loro! Non vuoi vendicarti?” “SI’!” urlò il ragazzo. “Bene… uccideremo quegli humatronici! Poi però dovremo collaborare per poter punire i colpevoli, d’accordo?” “D’accordo!” rispose Alex. “Ottimo… ora sarà meglio che tu torni subito a casa ragazzo… tra poco tuo fratello si sveglierà e dovrai farti trovare a casa!”. Qualche minuto dopo… Alex si trovava a casa a fare colazione, e James si era svegliato e stava guardando un video. “Ehi Alex! Vieni a vedere!” “Uh?” disse Alex avvicinandosi a James. Guardò il video: c’era lui.. o meglio… il Rider quando lo aveva posseduto mentre teneva per la cottola il criminale di quella sera. “Una ragazza dice di essere stata salvato da questo tipo in fiamme… ha fatto un video mentre fuggiva e lo ha caricato su YouTube. Ora questo video ha milioni di visualizzazioni!” “Immagino…” rispose Alex “La ragazza ha chiamato questo tipo Ghost Rider dato che assomiglia a quei tipi che qualche anno fa si trovavano a New York… mi chiedo se colpirà ancora… e dove si trovi” “Chi lo sa James…” rispose Alex per poi pensare insieme al Rider “Di sicuro si trova molto più vicino di quanto pensi”. THE RISE OF GHOST RIDER! CONTINUA IN: GHOST RIDER: NIGHTMARE DEMONS! Angolo dell’autore: ciao ragazzi! Ecco a voi il mio nuovo OC: Alex Rage alias Ghost Rider! Ora vi dico perché l’ho creato. Vedete Ghost Rider è uno dei miei personaggi Marvel preferito, e quindi ho deciso di creare un mio OC che divenisse Ghost Rider. E così ho creato Alex :D. E ora spero che la storia vi sia piaciuta e a presto!
   
 
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