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Autore: Naraku_74    11/05/2009    11 recensioni
[3x9] Piccola shot ispirata dalla canzone Was it a dream dei 30STM. Il gruppo di Sanzo si trova in pericolo. Ma da chi sono assediati?
“C’è qualcosa che non mi convince in questo villaggio.” Esclamò Goku guardandosi nervosamente attorno.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio, Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Was it a dream?
Rating: Giallo
Characters: Sanzo, Goku, Hakkai, Gojyo
Pairing: 3x9 (SanzoxGoku)
Legal Disclaimer: I personaggi ovviamente non sono i miei, ma appartengono a mamma Minekura e a tutti coloro che ne detengano i diritti. Questa è solo una fan fiction fatta per puro diletto personale e a parte passare qualche ora di svago non ci guadagno nulla. Bla bla bla…
Note: In teoria dovrei scrivere il secondo capitolo de Il bacio di Morfeo, ma l’ispirazione latita, per cui vi chiedo di pazientare ancora un po’. Per ricompensarvi, vi regalo questa piccola shot ispirata dalla canzone Was it a dream dei 30 seconds to mars (no, non sono un’emo e sì, sono la mia ultima ossessione).
Warnings: accenni yaoi
Ringraziamenti: come al solito, un grazie in anticipo a tutti voi lettori. E a Betta90 che mi ha permesso di utilizzare l’idea di base della sua “Assedio” per lo sviluppo di questa storia.




WAS IT A DREAM?

Was it a dream?
Was it a dream?
Is this the only evidence that proves it?



“C’è qualcosa che non mi convince in questo villaggio.” Esclamò Goku guardandosi nervosamente attorno. “Sembra ci siano solo donne in giro.”

“E che c’è di male? Guarda un po’ quanto ben di Dio…” Gli disse Gojyo dimenandosi sul sedile posteriore della jeep, non sapendo più dove buttare gli occhi.

“Non lo so, è solo… il modo in cui ci additano mormorando: ‘E’ il gruppo di Sanzo! Il gruppo di Sanzo’.”

“Hai ragione, scimmia. Hakkai, sbrigati a trovare una locanda, non mi piace per niente questa situazione.”

Non appena arrivarono nelle vicinanze dell’unico albergo però procedere in macchina fu impossibile. Vi era radunata davanti una folla di ragazze che ridacchiavano istericamente additandoseli l’un l’altra.

“Hai visto? E’ proprio Sanzo!”
“Già e quello? Quello è Goku!”
“Pensavo fosse più alto.”
“Gojyo, ehi Gojyo, sono quiiiii!!!”
“Hakkai, Hakkai per favore, fammi uno dei tuoi sorrisi!”
“Senti, pensi che riusciremo a vederli mentre…?”
“Lo spero! Guarda qua: ho preso 10 polaroid con 30 scatti cadauna!”

Fu con una certa difficoltà che riuscirono ad aprirsi un varco tra quella folla urlante e a raggiungere l’entrata. Una volta all’interno si accorsero che Gojyo mancava all’appello: era rimasto fuori cercando di rimorchiare un paio di donne da portarsi in camera, ma rientrò immediatamente non appena sentì il rumore della shoreiju di Sanzo che veniva caricata.

“Vi prego di perdonarle per la loro invadenza, ma da settimane si è sparsa la voce che il gruppo di Sanzo, dirigendosi verso ovest, sarebbe passato in questa cittadina e la voce si è sparsa, attirandole da tutti i villaggi confinanti.” Spiegò il proprietario dell'albergo profondendosi in un inchino.

“Ah.” Replicò Sanzo non del tutto indifferente alla questione. Era indispensabile trovare un modo per viaggiare in incognito: adesso non solo i demoni davano loro la caccia per sterminarli, ma sembrava che le popolazioni dei villaggi si dessero addirittura appuntamento per riuscire ad incontrarli.

“Avremmo bisogno di due camere doppie, per una sola notte.” Gli chiese gentilmente Hakkai, cercando di trattenere Gojyo che scalpitava per uscire di nuovo e bearsi di quel bagno di folla che lo acclamava come se fosse una rock-star.

§§§§

“Sanzooo… Non abbiamo chiesto a che ora servono la cena!” Si lamentò Goku uscendo dal bagno frizionandosi i capelli bagnati.

“Perché ti sei vestito?” Gli chiese in rimando Sanzo, sdraiato mollemente sul letto a fumarsi una sigaretta, solo con un ridottissimo asciugamano a coprirgli i fianchi.

“Uh… ecco… non sapevo se ti andava e quindi…” Gli rispose arrossendo e sedendosi accanto a lui. Da quando Sanzo l’aveva fatto entrare nel suo letto, non gli aveva mai lasciato prendere l’iniziativa. Era sempre Sanzo il primo a baciarlo o a dirgli di spogliarsi e lui non si era mai permesso di fare la prima mossa temendo di venire respinto. E’ vero che ogni volta che poteva Sanzo gli saltava addosso, ma non per questo aveva smesso di menarlo con l’harisen o di minacciarlo di morte quando era di pessimo umore. Sapeva benissimo che non lo amava, per cui faceva di tutto per far sì che non si stancasse di lui, almeno tra le lenzuola.

Le mani di Sanzo gli cinsero il collo, facendogli reclinare la testa come se si accingesse a bere un liquido prezioso, estraendolo dalle sue labbra con la lingua ondulata. Un gemito smorzato gli arrivò alle orecchie e pensò si trattasse di Sanzo. Aveva scoperto che emetteva ogni sorta di mugolio con quella voce profonda resa ancora più arrochita dal piacere, ma si ricredette quando vide balenare un lampo di luce rossa dietro le palpebre chiuse. Si separarono guardandosi confusamente quando un altro lampo li investì in pieno.

“Ma che diavolo…” Cominciò ad imprecare Sanzo sciogliendosi dalle braccia di Goku e guardandosi attorno cercando di capire cosa stesse succedendo. Non gli pareva fosse un temporale, non sentiva quell’oppressione al petto che sempre lo ghermiva quando iniziava a piovere.

Un secco colpo alla porta preannunciò l’ingresso di Hakkai, che si trascinava dietro Gojyo. Non appena lasciò la sua mano per chiudere la porta alle sue spalle, Gojyo rimase fermo con il braccio a mezz’aria come lo aveva lasciato Hakkai, lo sguardo perso nel vuoto ed un filo di saliva che gli colava da un lato della bocca.

“Ma che sta succedendo? Ci stanno attaccando?” Chiese Sanzo rivestendosi in fretta e guardando l’espressione stralunata di Gojyo.

“No.” Sospirò Hakkai, accompagnando Gojyo verso una sedia. Quando vide che rimaneva lì impalato senza alcuna intenzione di sedersi, gli premette una mano sulla testa per farlo abbassare.

“Ma che gli è preso?” Chiese Goku facendogli schioccare le dita davanti agli occhi. “Fa paura. Quasi quasi lo preferisco quando mi chiama stupida scimmia.”

“E’ in stato catatonico per lo shock.” Spiegò Hakkai più pacatamente che poté, nonostante si potesse sentire una nota vagamente isterica nella sua voce. “Un gruppo di quelle ragazze era appostato sotto la nostra finestra e quando lui se ne è accorto l’ha aperta per vedere se ce ne fosse qualcuna disposta a passare la notte con lui.” Si fermò per chiudere le tende sperando di far cessare quei gridolini isterici, ottenendo solo il risultato opposto. Un gruppo di quelle pazze scatenate era addirittura riuscito ad arrivare davanti alla porta della camera e la stavano forzando per entrare.

“Ma perché fanno così?” Chiese Goku bloccando la porta col suo peso prima di barricarla con una cassapanca.

“Sono… uh… fangirls.” Rispose sistemandosi nervosamente il monocolo con mani tremanti: quella storia era riuscita a scuotere persino lui. “Da quanto ho capito mentre attraversavamo il corridoio, la loro occupazione principale consiste nello scrivere storie yaoi su di noi. E Gojyo ne è uscito distrutto.”

Alla parola yaoi si scatenò il putiferio nella stanza. Gojyo sussultò violentemente, e cominciò a protestare urlando: “Ma come… non è possibile… da quando io… io… perché…?!”

Goku invece chiese incuriosito: “Cos’è lo yaoi? Si mangia?”

Sanzo iniziò a bestemmiare in tutte le lingue che conosceva, accendendosi una sigaretta, sistemandosi il sutra sulle spalle e colpendo più volte Goku con l’harisen nello stesso tempo.

“Sanzo!!!! Mi fai male! Invece di picchiarmi perché non mi spieghi cos’è lo yaoi?”

Nemmeno si curò di guardarlo. “E quei lampi? Hai idea di cosa siano, Hakkai?”

“Uh… ehm… ecco… sono i flash delle macchine fotografiche, temo.”

Sanzo spalancò brutalmente la finestra e sotto lo sguardo attonito degli altri tre cominciò a recitare la formula di purificazione del Maten Sutra: “On Mani Hat--”

Goku lo cinse da dietro tappandogli la bocca con una mano, scatenando l’ennesimo parapiglia tra le fangirls assiepate sotto la loro finestra e provocando una serie di flash a raffica.

Hakkai si affrettò a richiudere le imposte mentre Goku, aiutato da un Gojyo ancora leggermente inebetito, si affrettava ad allontanare Sanzo e cercava di farlo calmare.

§§§§

Un’ora dopo, Goku aveva finalmente capito cosa volessero quelle svitate che assediavano la loro stanza. I quattro erano barricati dentro senza possibilità di fuga, e Gojyo e Sanzo erano ormai sulla buona strada per risvegliarsi il giorno dopo con un’enorme emicrania post-sbronza, avendo svuotato completamente il frigo bar di tutti gli alcolici che conteneva.

“E perché ci stanno facendo delle foto?” Chiese ad Hakkai, che ancora non aveva del tutto recuperato il controllo sui suoi muscoli facciali e non riusciva ad imbastire un sorriso decente.

“Penso che le possano usare… uh… per le loro... ah… fantasie. Per caso… ehm… come dire… stavate facendo qualcosa di… ehm… yaoioso?” Azzardò imbarazzato a bassa voce, non volendo riattizzare nuovamente l’ira di Sanzo. In teoria lui non doveva sapere che Sanzo e Goku erano diventati amanti da settimane.

A Goku si illuminò lo sguardo: si alzò in piedi e spostato il mobile che bloccava la porta, uscì di corsa sbattendosela alle spalle.

§§§§

“Dov’è Goku?” Chiese Sanzo con voce impastata, riprendendosi dal torpore in cui era sprofondato.

“E’ uscito a fare non so cosa quando gli ho spiegato cosa potessero fare quelle maniache con una vostra foto.” Gli rispose Hakkai, continuando a passeggiare preoccupato per la stanza.

Sanzo imprecò tra i denti, scandagliando le maniche in cerca della sua pistola per tentare un’uscita per recuperare la *sua* scimmia, quando la porta si aprì di scatto ed entrò Goku, barcollante, i vestiti strappati in più punti, un graffio che gli sanguinava malamente dal sopracciglio sinistro ed il diadema messo pericolosamente di traverso.

“Goku!” Esclamarono all’unisono Hakkai e Sanzo vedendolo stramazzare a terra svenuto.

Sanzo istintivamente gli risistemò la tiara prima di prenderlo delicatamente in braccio per adagiarlo sul letto e, mentre Hakkai si prodigava con il suo ki per rimarginargli il taglio, notò che stringeva convulsamente qualcosa tra le mani.

“E questo cos’è?” Chiese ad Hakkai indicando il lembo bianco che spuntava dal pugno di Goku.

“Penso che sia una di quelle foto di cui ti parlavo.” Gli rispose Hakkai. “Visto che sembra che Goku abbia risolto il problema, io andrei a dormire.” Da quando Goku era riapparso infatti sembrava che tutto fosse tornato alla normalità: le urla erano cessate, non si erano più visti flash e nessuno picchiava insistentemente sui vetri o sulla porta.

“Ehi, portati via anche quella specie di kappa mummificato, grazie. Non lo voglio a russare nella mia stanza per tutta la notte.”

Non appena se ne furono andati, Sanzo si avvicinò al letto e tentò di prendere la foto che Goku aveva tra le mani, ma quando iniziò a sfilargliela Goku si riprese aprendo gli occhi di scatto e rafforzò la stretta.

“Fammi vedere.” Gli ordinò seccamente.

Goku negò con un cenno della testa, arrossendo. Non voleva che Sanzo la guardasse, poteva anche decidere di darle fuoco, invece lui voleva conservarla come una sacra reliquia.

Sanzo non ripeté l’ordine, si limitò a continuare a fissarlo intensamente fino a che Goku non riuscì più a sostenere il suo sguardo e con un sospiro di resa aprì le dita e Sanzo riuscì finalmente a vedere quella foto.

“Tsk.” Commentò facendo per accartocciarla.

“Sanzo? Posso tenerla?” Gli chiese timidamente posando una mano sulle sue. Aveva rischiato seriamente di perdere la vita in mezzo a quell’orda di invasate solo per poterla recuperare; era la foto che era stata scattata appena dopo che si erano baciati e l’espressione che aveva Sanzo non gliel’aveva mai vista prima: sembrava quella di un innamorato.

“Fa’ come credi.” Rispose dandogli le spalle per non mostrargli il sorriso che gli incurvava le labbra. Lo sguardo che aveva Goku in quella foto non era affatto diverso da quello che sfoggiava di fronte ad un piatto di nikuman. Se la scimmia voleva tenere a tutti i costi una foto in cui dimostrava quanto fosse idiota con quegli occhi adoranti che aveva sempre quando lui lo baciava, perché impedirglielo?



Was it a dream?
Was it a dream?
Is this the only evidence that proves it?
A photograph of you and I
A photograph of you and I
A photograph of you and I... in love...




~OWARI~

  
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