L’ultima volta che Roger incontrò Garp da uomo libero, lo stava aspettando all’angolo di una strada buia, appena prima di una delle basi in cui il viceammiraglio alloggiava durante i suoi giri di pattuglia. L’uomo si staccò dal muro, tirò giù il cappuccio del suo mantello, fece un gran sorriso e disse: “mi arrendo.”
Garp, che alla vista del Re dei Pirati era scattato automaticamente in guardia, strabuzzò gli occhi, sbalordito.
“Tu, cosa?”
“Hai capito benissimo.” Rispose il pirata tendendo e incrociando i polsi davanti a sè. “Arrestami.”
“Tu non puoi consegnarti!” Sbottò, invece, il viceammiraglio. “Dovevo essere io a catturarti!”
“Che c’è Garp? Non ti piace avere la pappa pronta?” Chiese Roger esibendosi nella sua celebre risata.
“Stupido pirata, che ti salta in mente?” Gridò il viceammiraglio, alterato, tirandogli un pugno che lo scaraventò contro un muro. “Ti giustizieranno!” 
“Ahaha! Sei preoccupato per me ora, Garp? Hai speso la vita a darmi la caccia, cosa pensavi che sarebbe capitato quando mi avresti preso!?”
“Io mi rifiuto di arrestarti così. Non è giusto.”
“Sciocchezze, Garp! Tu lo farai e te ne prenderai pure il merito. Racconta quello che vuoi: uno scontro epico, un agguato, un eroico sacrificio per salvare la mia ciurma, non mi importa.”
Il viceammiraglio, in risposta, sollevò il pirata dal bavero del suo mantello e lo schiacciò con violenza contro il muro. “Ma brutto…” Ringhiò. ”Tu non puoi decidere per me!” Poi, voltando appena il volto e lasciando la guardia scoperta, aggiunse: “ti catturerò un’altra volta.”
Roger tossì.
“Sto morendo, Garp.” Ammise. “Sono malato e non c’è cura. Lasciami la libertà di scegliere come andarmene. Non voglio sparire nel silenzio.” Garp allentò la presa.
“La Marina non ne sarà contenta, Roger.”
“Ahaha un motivo in più per farlo!”


NOTE: Una mia personale interpretazione di come siano andate le cose, anche se non ne sono così convinta di fatto mi piaceva, però, immaginarli in questa situazione.