Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: vanessie    21/10/2016    4 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 27

“L’identità di Mr.Y”

 

 

POV Nicole

Il sabato pomeriggio mi preparai per il nostro primo vero appuntamento. Aprii l’armadio e restai a riflettere seduta sul letto. Che potevo mettermi? Meglio andare sul semplice scegliendo dei pantaloni, oppure qualcosa di più audace scegliendo un vestito o una gonna? Era il nostro primo appuntamento, non volevo apparire troppo ardita, quindi alla fine optai per un paio di jeans stretti, una maglia bianca con un disegno e una felpa con cerniera arancione. Lasciai i capelli sciolti, misi degli orecchini colorati e poi mi truccai molto semplicemente. Ombretto chiaro, rimmel, rossetto. Quando Jonathan venne a prendermi, avevo appena preparato la borsa e il giubbotto. “Ciao vieni, devo solo mettere le scarpe e sono pronta” dissi “Aspetta un attimo” affermò riprendendomi per un braccio e dandomi un bacio. Quando ci staccammo infilai degli stivali bassi e il giubbotto. Andammo a prendere la metropolitana e parlammo “Insomma? Dove mi porti?” domandai curiosa “Al Kubota Garden” disse alludendo ad uno dei più bei parchi di Seattle, famoso per i suoi giardini giapponesi. “Wow” “Ti va di andarci?” “Sì certo” “Ho pensato che come primo appuntamento ci serviva un posto in cui poter parlare e poi…tu sei una ragazza che ama la natura, quindi credo che sia un bel posto in cui portarti” “Lo è. Mi sembra una bella idea. Non ci sono mai stata!” “Primo appuntamento, prima volta al Kubota Garden” “Esatto. Aspetta ti si è sciolta la sciarpa” dissi prendendo tra le mani la sua sciarpa e risistemandogliela. “Sei bellissima lo sai?” chiese improvvisamente, feci cenno di no con la testa “Non lo sai?” “Non mi considero tanto bella” “Fai male, sei bellissima” disse abbassando il tono di voce, mettendo una mano sul mio collo. Mi guardò negli occhi per un po’ e si prese le mie labbra, che gli concessi senza opporre resistenza. Sulla metropolitana c’erano ovviamente altre persone, non mi importava che assistessero a quello scambio di effusioni in pubblico. Non stavamo facendo niente di male, ero veramente innamorata di lui. “Cavolo, è la nostra fermata!” esclamò riaprendo gli occhi dopo un ennesimo bacio. Si alzò e mi trascinò giù tenendomi per mano. Ci recammo al Kubota Garden e iniziammo a fare il giro dopo aver pagato i biglietti. Wow, era meraviglioso, soprattutto per un’amante della natura come me!

 

Image and video hosting by TinyPic

 

I giardini giapponesi erano ben curati, ricchi di piante, alberi e fiori. Ogni cosa era al suo posto, ogni dettaglio era appositamente studiato e l’effetto d’insieme era a dir poco strepitoso. Feci tante foto con il telefonino, alcune al paesaggio, altre a noi due. “Sai potrei fare un articolo per il mio blog e postare delle foto!” esclamai “Beh sì, magari potresti incuriosire qualche studente e spingerlo a visitare questo parco” “Guarda, queste foto sono venute parecchio bene, le metterò sul blog” affermai mostrandogli gli scatti dal cellulare.

Image and video hosting by TinyPic

 

Image and video hosting by TinyPic

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Anche questa foto mi piace! Mettila!” mi suggerì.

 

Image and video hosting by TinyPic

 

Era favoloso poter condividere le mie idee con Jonathan. Nonostante tra noi le cose fossero cambiate, continuava a darmi consigli da amico, a capirmi, a spalleggiarmi. Misi il cellulare in borsa e continuai a camminare cingendogli la vita. Mise un braccio sulle mie spalle e con quel semplice gesto mi rese felice. Mi propose di cenare insieme ed io accettai, avevo tanta voglia di stare con lui, ogni minuto in più trascorso insieme era per me importantissimo. Ci sedemmo a tavola e, mentre aspettavamo l’arrivo delle nostre pietanze, gli accarezzai i capelli. Gli sfiorai l’orecchino che aveva sulla parte alta dell’orecchio destro.

 

Image and video hosting by TinyPic

 

“Martedì partirai per l’Irlanda allora!” esclamò. Giusto…e chi ci pensava più…dovevo andare per una settimana a trovare il mio fratello gemello, avevo tanta voglia di rivederlo, ma adesso che tra me e Jonathan era cambiato tutto…beh desideravo altrettanto restargli accanto. “Sì” risposi “Io vado via mercoledì mattina e torno dalla mia famiglia a La Push” disse “I tuoi genitori avranno una voglia matta di rivederti!” esclamai “Credo di sì, mancano anche a me” “Dovrai salutare tutti a La Push anche da parte mia. Fino alle vacanze di Natale non potrò tornarci” “Li saluterò” “John…non dire niente su di noi ok?” “Non avevo intenzione di farlo” “Beh volevo esserne sicura…insomma è appena successo e vorrei che restasse un nostro segreto per il momento” “La penso allo stesso modo” affermò. Cominciammo a mangiare e dopo cena tornammo verso l’università sempre con la metropolitana. Non c’erano posti a sedere, dunque restammo in piedi. Jonathan si appoggiò con la schiena alla struttura dietro di lui ed io mi appoggiai con la schiena sul suo petto. Si sorresse con la mano destra, con la sinistra mi tenne stretta a sé. Restai con la testa reclinata, mettendo la nuca sulla sua spalla. Di tanto in tanto roteavo gli occhi per guardarlo, di tanto in tanto lui mi dava un innocuo bacetto sulla tempia. Era stata una giornata ricca e intensa. Lui come al solito era stato perfetto con me. Mentre mi accompagnava all’appartamento chiese “Insomma, com’è andato questo primo appuntamento?” “Benissimo, è stata una giornata…bellissima” “Mi fa piacere, lo è stata anche per me” “Direi che lo possiamo considerare a tutti gli effetti il primo dei cinque appuntamenti” affermai, riferendomi al fatto che la sera precedente gli avevo confessato che seguivo la regola delle 5 uscite perfette prima di arrivare ad approfondire una relazione. “Non male, me la sono cavata bene quindi!” “Sì, piuttosto bene” scherzai “Domani ci vediamo Nikki?” “Certo, parto martedì e domani è domenica, voglio almeno trascorrere un altro po’ di tempo con te” “Va bene però facciamo così: indipendentemente da come andrà la nostra uscita di domani, promettimi che non la calcolerai come secondo appuntamento” disse stupendomi “Perché? Vuoi correre il rischio che domani sia perfetto ed io lo non tenga in considerazione nel conto dei 5 appuntamenti?” “Sì” “Per quale ragione?” “Perché 2 su 5 vuol dire che sono quasi a metà e io…non voglio correre troppo” affermò. Oh cappero, quanto era carino con me! Quale ragazzo esistente al mondo avrebbe spontaneamente rimandato il sesso? “Va bene, ci sto. Non lo considererò nel conto” risposi. Restai a baciarlo davanti casa. Il suo modo di guardarmi mi mandava in confusione del tutto. “Domani sarà l’ultima occasione per vederci prima della partenza per l’Irlanda” “Lo so Nik. Che c’è? Non sei contenta di andare da Kevin?” “Sì…è solo che…sarò lontana e…” “Riprenderemo a vederci quando tornerai” “Sì?!” chiesi dubbiosa “Sì, credi che non ti aspetterò?” “Voglio solo sentirtelo dire” ammisi. Lui mi accarezzò il viso “Sarò qui, sarò ovunque vorrai Nicole” “Ti voglio bene” dissi abbracciandolo. Era ovvio che la frase più adatta fosse ti amo, ma era prematuro dirglielo. “Quando tornerai però non ti farò sconti…dovrai tenere il conto esatto degli appuntamenti” disse per rompere quel clima di malinconia che si era creato. “Promesso” affermai prima di dargli l’ultimo bacio di quella notte.

La domenica la trascorremmo andando a prenderci una cioccolata calda nella tavola calda del campus universitario. Quando eravamo in pubblico non potevamo certo baciarci per ore intere, quindi ne approfittammo per parlare. I nostri argomenti di conversazione spaziarono dalla trama degli ultimi episodi di alcune serie tv che entrambi seguivamo, alla voglia di vacanze per riposarci dagli studi, agli aggiornamenti del mio smartphone che per qualche assurda ragione non riuscivo mai a portare a buon fine. Lui si offrì di dargli un’occhiata, quindi gli consegnai il cellulare e lo guardai armeggiare tra le impostazioni. “Hai tipo…4 milioni di aggiornamenti in coda, è per questo che non te li conclude mai!” “Uhm davvero? Non sono molto pratica con queste cose” “Comunque quando fai gli aggiornamenti stai collegata al Wi-Fi dell’università, almeno risparmi traffico dati” “Sì, ok” risposi. “Senti posso chiederti una cosa?” “Certo” dissi curiosa “Dopo pranzo ho letto il tuo blog, ho visto le foto del parco che abbiamo visitato ieri e ho letto il tuo articolo. L’ho trovato simpatico e interessante” “Bene, ma cosa vuoi sapere?” “Continui ad accennare a Mr.Y…posso sapere la sua identità?” “Vuoi sapere chi è?!” domandai divertita.

 

Image and video hosting by TinyPic

 

“Sì, sono curiosissimo da sempre su di lui, ricordi che tempo fa ne avevamo parlato?” “Mi ricordo, beh…Mr.Y in realtà…sei tu” confessai. “Io?!” “Sì” “Ohhhhhh e perché non sono mai arrivato a capirlo?” “Ho cercato di cambiare qualcosina per non farti insospettire, ma avresti dovuto notare tante analogie tra te e Mr.Y” spiegai “Ora che mi ci fai pensare…sì in effetti avrei potuto capirlo. Perché mi hai rinominato Mr.Y?” “Questo è top secret, non lo saprai mai” affermai. Lui rise e accettò il mio verdetto. Uscimmo dalla tavola calda e passeggiamo nel giardino del campus.

 

Image and video hosting by TinyPic

Finalmente potemmo baciarci un po’ più a lungo. Sentivo che la necessità di avere con lui un contatto fisico era cresciuta esponenzialmente. Non facevo che prenderlo per mano, che abbracciarlo, che baciarlo, che accarezzarlo. Purtroppo arrivò il momento di salutarci. Avrei rivisto Jonathan tra una settimana e mezzo, ossia il mercoledì successivo. “Mi dispiace partire proprio adesso John” “Ma no, dai vai tranquilla. Non vedi Kevin da una vita, goditi queste giornate con lui, avremo tutto il tempo che vorrai per stare insieme” “So già che mi mancherai” “Anche tu principessa Jasmine” “Mi piace tutto di te Jonathan…tutto e non voglio perdere ciò che di bello è venuto a crearsi tra noi” “Non perderai niente, ci vediamo presto e questa distanza per me alimenterà ancora di più la voglia che ho di stare con te” “Sì…succederà lo stesso a me” dissi. Ci scambiammo gli ultimi baci intensi e profondi. Girai la chiave nella toppa della porta e lo guardai ancora una volta negli occhi “Salutami Kevin e digli che mi manca!” esclamò “Lo farò” dissi prendendomi l’ultimo abbraccio “Ti voglio bene Nicole” “Ti voglio bene anch’io John” “Ok, adesso vai, altrimenti diventa…insopportabile” aggiunse staccandosi da me. Entrai in casa, ma quando la porta stava per chiudersi, decisi di riaprirla “John!” gridai per farlo voltare, visto che stava già camminando nel corridoio per andare a casa sua “Sì?!” “Hai mai fatto caso a quanto è grande la luna quando sorge e a quanto è piccola una volta salita in cielo?" gli domandai citando il film ‘Dear John’ che io adoravo. Lui sorrise, l’aveva riconosciuta quella frase. “È solo questione di prospettiva, in qualsiasi punto del cielo si trovi e in qualsiasi parte del mondo tu sia, se alzi una mano e chiudi un occhio, non è mai più grande del tuo pollice…” rispose sempre citando il film. “Jonathan, mentre starò via…so che è solo una settimana, ma tu…pensami ok?” “Guarderò la luna e ti penserò sempre Nikki” “Ti penserò anch’io. A presto!” “A presto!” rispose sparendo dal mio campo visivo.


NOTE:

Buongiorno, siamo arrivate al primo vero appuntamento di Nicole e Jonathan, lui conosce bene i suoi gusti e lei apprezza molto la scelta del parco. La felicità di poter stare insieme in maniera nuova è velata da una sorta di malinconia, dovuta al fatto che presto Nikki andrà in Irlanda a far visita a Kevin, è ovvio che questo non cambierà le cose tra loro, ma volevo trasmettervi quella voglia prepotente di stare sempre incollati l'uno all'altra che c'è all'inizio di ogni rapporto e che qui non poteva mancare. Nel prossimo capitolo dunque ci sarà il ricongiungimento Kevin/Nicole, che manca da tantissimo, e che porterà con sè molte nuove soprese...belle o brutte? Non vi resta che aspettare il prossimo venerdì, a presto,

Vanessie

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: vanessie