Ah, ammetto che guardando le vecchie foto mi sono sempre sentito bene, forse perché la mente umana, ricordando il passato, cerca sempre (spesso con successo) di pensare ai ricordi di fatti che ci hanno donato felicità, me compreso. Ovviamente però, se una persona andasse ad analizzare il suo intero passato vedrebbe sicuramente molti più fatti spiacevoli che piacevoli, ma è impossibile, non si può ricordare ciò che ci ha semplicemente fatto piangere o essere tristi o arrabbiati per poco, dei fatti spiacevoli accaduti in passato ce ne possiamo ricordare solo se sono fatti che ci hanno segnato profondamente, è però raro trovare qualcuno che abbia sofferto così tanto….
Io, personalmente, sono sempre stato attratto dal fatto che facendo soffrire fino al limite una persona essa potrà ricordarmi per sempre; tuttavia, non ho mai amato la violenza fisica, io preferisco agire con classe.
Nel caso tu non l’avessi capito, sono uno che ama rapire le persone e torturarle psicologicamente; amo fare ciò soprattutto con le donne, perché secondo degli studi le donne vivono in media più a lungo degli uomini, e ciò significa che la mia vittima avrà più tempo per ripensare a ciò che gli ho fatto. Non pensare che io sia malvagio, finche non avrai letto tutta la lettera, come ho già detto, voglio solo che la gente si ricordi di me, di chi sono stato, di cosa ho fatto…
Inizio scegliendo una vittima che sia all’oscuro di molte cose delle persone che gli stanno attorno, inizio poi ad informarmi su tutto ciò di cui la persona è all’oscuro e ne formulo per iscritto la maggior parte cercando di farle sembrare più tremende e traumatizzanti possibili, preparo la mia cantina in modo che possa essere confortevole ma non troppo per una persona, infine agisco! Rapendo finalmente l’agognata vittima.
Una volta legata ben stretta la vittima alla sedia nel mezzo di quella stanzetta che è la mia cantina, aspetto che si riprenda dalla dose di cloroformio che gli ho somministrato precedentemente e intanto accendo lo schermo del computer che ho installato proprio davanti alla sedia, non appena la persona si desta posso finalmente iniziare il mio lavoro, sullo schermo iniziano a girare immagini del passato della vittima, in particolare i suoi momenti più felici, nove volte su dieci la vittima chiederà “chi sei?”, ma io non risponderò, quale idiota potrebbe seriamente dire chi è ad una sua vittima? Se non hai capito ti sto torturando “amico”!
Comunque, torniamo a noi, dopo aver mostrato alla persona i suoi momenti più felici gli mostro i più tristi, raccontando per ogni immagine ciò che accadde in quel preciso ricordo, in modo da far già pre-deprimere la mia vittima stroncando poi la sua mente con le rivelazioni di cui egli o ella non sapeva niente, sulle quali mi ero precedentemente informato, portando così la persona dopo il tutto a rifiutarsi di accettare tutte le amare verità che gli ho rivelato, e tentare di trovare inutili scuse pur di non crederci veramente.
Mi sono capitati a volte anche casi particolari nei quali le persone si spingevano anche al limite pur di non ascoltarmi, una ragazza una volta tentò di staccarsi la lingua a morsi per pensare ad altro, fu un vero lago di sangue quella volta, ancora peggio quando una ragazzo tentò di suicidarsi sbattendo ripetutamente la faccia contro un muro durante la pausa cibo, il maledetto riuscì a scorticarsi la faccia al punto che non si distinguevano neanche più i suoi tratti, peccato, prima di ciò, era anche molto carino.
L’intero processo che ti ho appena raccontato dura di solito poco meno di una settimana, finito il tutto lascio libera la persona incappucciandola, e portandola durante la notte in qualche posto dove verrà trovata facilmente in giornata. Molto spesso, finito con quella persona passo ad un’altra, ma a volte mi piace cercare di sapere cos’è successo alla mia ex-vittima dopo la sua liberazione, molti subito dopo l’accaduto si sono suicidati, altri sono caduti in una profonda depressione, una ragazza è persino finita in manicomio; insomma, non una vastissima varietà, ma tant’è.
Vuoi sapere perché ti ho appena raccontato tutto questo?
Beh, sai, la verità è che per galanteria preferisco avvertire con tre giorni di anticipo la mia vittima, nonostante ciò non l’aiuterà comunque a salvarsi.
Esatto, tu sarai la mia prossima vittima, anche tu ti ricorderai per sempre di me, e mi raccomando, fai attenzione, potrei essere chiunque intorno a te in questo momento, chissà, forse in questo momento potrei essere qui, sulla soglia della tua camera, forse sto solo aspettando che tu finisca di leggere e che ti giri…..






Angolo dell'autrice: Hi!!! Questa storia ho tentato di farmela uscire più o meno a forza dalla mente, quindi chiedo pardon se ho sbagliato formulandola con termini sbagliati, (ma del resto non è facile quando vai alle medie scrivere storie con un vocabolario molto aristocratico) le recensioni sono naturalmente graditissime, e accetto volentieri critiche o commenti costruttivi, al prossimo incubo allora...