Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: luckie_controlofwhatIdo    21/10/2016    1 recensioni
Quando Blaine Anderson soggiornò al "Kellerman's Mountain Home" con la sua famiglia nel 1963, non si aspettava altro che giorni al sole e partite a croquet, ma quando lui e sua cugina Rachel conobbero gli istruttori di danza , i loro piani furono scombussolati. Le vacanze di Blaine in famiglia potrebbero quindi diventare il più bel momento della sua vita.Klaine Dirty Dancing .AU
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Hiram Berry, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il martedì prima dell’esibizione allo Sheldrake , si incontrarono di nuovo in gruppo nella stessa sala da ballo.

Avevano instaurato uno strano cameratismo negli ultimi giorni, un timido tentativo di amicizia che in circostanze normali non ci sarebbe stata.

Blaine scoprì che , nonostante  inizialmente fosse sembrata fredda e scostante, Quinn gli piaceva davvero.

Finn si era abbastanza ammorbidito nei suoi confronti, ma visto che era molto impegnato a far si che la coreografia fosse perfetta, non avevano avuto molto tempo per conoscersi meglio.

E poi c’era Kurt..

Kurt che era meraviglioso, concentrato e carismatico.

Sicuramente era molto sarcastico, ma , ogni volta che lui aveva abbassato la guardia, Blaine era riuscito a vedere anche quanto fosse gentile.

Per Blaine, le prove erano contemporaneamente meravigliose e miserabili.

Non aveva mai passato così tanto tempo con un ragazzo da cui si sentiva attratto e non sapeva come comportarsi.

Era entusiasta ogni volta che il gruppo si incontrava, ma trascorreva tutto il tempo.. sia durante che al di fuori delle prove.. in agitazione.

Il groviglio tumultuoso dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti era estenuante e lo sforzo di mantenere un’espressione impassibile era anche peggio.

Si ritrovò ad essere geloso di Rachel che andava in giro con una espressione luminosa e strana sul viso, che non vedeva dalla sua tumultuosa relazione con Jesse St.James durante il loro terzo anno di liceo.

Comunque in questo momento questa luce non era così evidente.

Rachel era li in piedi, le braccia sui fianchi mentre fissava Finn, anche lui accigliato .

Nessuno dei due stava prestando attenzione a Kurt, in piedi li vicino a loro, non troppo contento , mentre cercava di spiegare loro qualcosa.

Tutti e tre grondavano sudore.

Quinn e Blaine erano seduti su un angolo del tavolo.

Avevano chiacchierato un po’..

Quinn stava cercando di spiegargli alcune tecniche di base necessarie alla coreografia.. ma venivano continuamente interrotti dalla latente tensione che c’era nella stanza.

Guardarono in silenzio come Kurt sbottò con Finn e Rachel , per poi tornare verso il giradischi per far ripartire la musica.

Rachel, sul viso ancora un’espressione dura, tornò di nuovo tra le braccia di Finn per riprendere a ballare.

Kurt tornò da loro e batté sulle sue dita per farle riprendere la mano di Finn.

“Di nuovo” ordinò.

Invece di continuare a guardarli , Quinn saltò giù dal tavolo tendendo poi la mano verso Blaine.

“Vuoi provarci?”

“Io?... Niente da fare” protestò Blaine ridendo , tirandosi indietro quando lei gli afferrò il braccio.

“Li hai visti abbastanza” disse Quinn, “ dovresti conoscere i passi ormai. E ti dirò io tutto quello il resto che devi ancora sapere. Dai!”

Con riluttanza, Blaine scese dal tavolo ed allungò una mano.

Quinn la prese, posizionando entrambi meglio.

“Ricorda non partire all’uno” gli disse, “ Aspetta il due”.

Blaine annuì, abbassando lo sguardo sui piedi.

“Non guardare in basso. Guarda il mio viso.”

Blaine alzò lo sguardo e Quinn gli fece un sorriso incoraggiante.

Quinn contò due battute e quando Blaine si mosse seppe subito , senza che gli venisse detto, di essere fuori tempo.

“Scusa” esclamò.

“Non c’è motivo di scusarti” disse Quinn pazientemente.

“Non mi muovo fino al due”.

Quinn annuì e contò di nuovo.

Anche se Blaine riuscì a muoversi nel momento giusto, i suoi movimenti erano incerti e scoordinati.

Sapeva che Quinn gli stava mentendo quando lo elogiò con un entusiastico “Ottimo!” dopo aver fatto due battute.

Le lanciò uno sguardo scettico.

“No davvero” disse Quinn, “ Sei andato a tempo questa volta ed è solo il tue secondo tentativo. Di nuovo!”

Ballarono per altre due battute e quando fecero una pausa e Quinn lo lodò di nuovo per la sua performance, Blaine vide con la coda dell’occhio Kurt venire verso di loro.

“Blaine, la tua postura è terribile” disse Kurt appena si avvicinò loro , ma stava sorridendo.

“Cosa gli insegni Quinn?”

“Abbiamo ballato solo pochi minuti” replicò Quinn altezzosamente, “ Non ho avuto tempo di lavorare sulle  imperfezioni”.

Blaine aveva già iniziato ad allontanarsi , quando Kurt scosse la testa.

“No, continuate” disse.

Quinn si risistemò coraggiosamente e Blaine seguì il suo esempio con poco entusiasmo.

Non appena iniziarono di nuovo a ballare Kurt iniziò a girargli intorno, fermandosi al loro fianco, per poi fare un sospiro di disapprovazione.

“Blaine,, guarda qua” disse , “ Hai le braccia simili a spaghetti. Tendi le braccia.”

Anche se aveva il volto arrossato, Blaine tese le braccia come gli era stato detto.

Kurt gli strinse un braccio per controllare.

“Ottimo! Mantieni la posizione .. Continuate”.

Iniziarono a ballare di nuovo e Quinn , avendo notato, senza alcun dubbio, il suo rossore, gli sussurrò..

“Non c’è motivo di essere imbarazzato. Stai andando più che bene”.

Blaine annuì mentre Kurt si spostò di nuovo dietro di lui.

La stretta improvvisa della mano di Kurt sulla sua spalle, lo fece trasalire.

Kurt si avvicinò un po’ di più e pressò l’altra mano sulla schiena di Blaine all’altezza delle scapole nel punto in cui la sua camicia si stava bagnando per il calore e il nervosismo.

“Stai dritto” disse Kurt tranquillamente , “ la postura è importante”.

Lasciò la mano li e Blaine sentì il suono dei piedi contro il pavimento mischiarsi all’eco dei suoi passi.

Quinn scosse il braccio di Blaine leggermente e disse:

“Tendi il braccio”.

Blaine lo fece e Quinn sorrise raggiante.

“Hai visto? Guarda come stai andando meglio adesso”.

Kurt tolse le mani.

Blaine fece a Quinn un sorriso incerto , riuscendo a finire un’altra ripetizione .

Quando Quinn si fermò con grazie, Kurt si allontanò da Blaine

“Non dire a Max che ti abbiamo dato una lezione gratuita”. Disse con voce leggermente piatta, nonostante la battuta.

“Lo prometto”  disse Blaine.

Per fortuna, non fu costretto a balbettare altro perché furono interrotti da Rachel.

Fu immediatamente chiaro che lei e Finn stavano di nuovo litigando e la sua voce si alzò mentre lo indicava furiosamente.

“… non posso fare le presa, non sono sicura dei giri e la performance è tra due giorni. Sto facendo tutto questo per salvarvi il culo, quando tutto quello che davvero vorrei è prenderti a calci nel culo”.

Quando smise di parlare , spalancò gli occhi , portandosi una mano alla bocca per la sorpresa.

Anche Blaine sentì la mascella cadere.

Si era trovato ad essere il destinatario degli scatti d’ira di Rachel Berry più spesso di quanto vorrebbe ricordare, ma di solito riservava la parte peggiore a quando erano in privato, sia se stesse urlando contro di lui sia contro qualcun altro.

Avrebbe potuto contare sulla punta delle dita le volte in cui l’aveva sentita imprecare e non l’aveva mai sentita dire parolacce a qualcuno.

Leggermente terrorizzato , attese la reazione di Finn.

Non la sentì mai.

Perché Kurt, battendo le mani, esclamò:

“Bene! Penso che probabilmente sia arrivato il momento di prendersi una pausa.  Che ne dite?”

Attraversò la stanza velocemente, per appoggiare un braccio sulle spalle tese di Rachel.

“Rachel, ho bisogno che provi il vestito un’altra volta. Io e Quinn andiamo a prenderlo nella sua stanza, poi ci vediamo tra quindici minuti nei camerini vicino all’auditorium..

Finn, tu hai una lezione tra mezz’ora giusto? Possiamo fare gli ultimi ritocchi del ballo domani.

E forse Rachel io e te potremmo lavorare a qualche giro dopo aver sistemato il tuo vestito”.

“Va bene” disse Rachel tirando su col naso.

Finn non sembrava entusiasta , ma il suo viso si distese leggermente.

Rilassò la mascella abbastanza per dire:

“Si.. Va bene. Ho una lezione tra poco”.

“Bene “ disse Kurt vivacemente, “ Perché , ovviamente , in questo momento , non riusciremo a fare altro”

Sia Rachel che Finn si accigliarono profondamente.

“Okay! Ai camerini tra quindici minuti?”, lanciò uno sguardo significativo a Blaine e a Quinn.

Blaine si mise immediatamente in azione.

Si precipitò al fianco di Rachel , guidandola verso le scale.

“Andiamo” disse , “ Se facciamo veloci , abbiamo anche il tempo di passare in camera a salutare Hiram e Shelby . E gli diciamo che li incontriamo a cena dopo aver fatto una passeggiata. O qualcosa di simile.”

Rachel annuì , chiaramente ancora agitata.

Scese giù per le scale, spinse la porta e sbadatamente urtò una anziana signora che stava passando.

La signora lasciò cadere l’enorme borsa, riversando il contenuto sul terreno.

“Oh!” esclamò Rachel, “Signora Schumacher! Mi dispiace tanto”.

Si chinò immediatamente ed iniziò a raccogliere tutte le cose cadute.. rossetti e fazzoletti e qualcosa che sembravano tanti portafogli.

Blaine non pensava che la Signora Schumacher fosse così sciocca quando l’aveva incontrata qualche giorno prima, ,ma ora non ne era più così sicuro.

Si calò per prendere un altro portafogli .. questo aveva decisamente uno stile più maschile.. ed una bottiglia di qualcosa che credeva fosse lozione per le mani.

“Ecco fatto!” disse, “ Per favore accetti le nostre scuse”.

La signora Schumacher prese le sue cose con un sorriso sul viso , infilandole nuovamente nella borsa.

“Oh.. solo cianfrusaglie.. solo cianfrusaglie. Grazie infinite. Siete entrambi così educati!”

Strinse il braccio di Blaine e se ne andò per la sua strada.

Blaine guardò Rachel, inarcando le sopracciglia.

“Rachel so che sei arrabbiata ma ti prego non travolgere altre vecchiette”.

Rachel portò le mani al viso .

“Voglio solo che sia tutto perfetto” mormorò, “ ma non conosco la coreografia bene. Non vorrei salire su quel palco e rovinare tutto, e non solo.. metterei me in imbarazzo, ma non voglio deludere tutti”.

Aggrottando le sopracciglia per la preoccupazione, Blaine la tirò in un veloce abbraccio.

“ Beh.. non potresti salire su quel palco se il tuo abito non è pronto . Occupiamoci di questo e poi ci preoccuperemo per il resto, okay?”

“Va bene” disse tirando su col naso, ancora appoggiata alla sua spalla; poi si staccò e con una nuova determinazione disse :

"Posso farlo."


Kurt e Quinn erano già in attesa nel corridoio fuori gli spogliatoi quando Blaine e Rachel arrivarono.

Quinn aveva un suo abito che Kurt.. che come avevano scoperto era piuttosto bravo con ago e filo.. aveva adattato alle misure di Rachel.

Quinn spinse Rachel nella stanza per aiutarla a cambiarsi ,lasciando Blaine in corridoio con Kurt.

Kurt si accasciò immediatamente contro il muro , tirando indietro la testa, mentre chiudeva gli occhi sospirando.

“Come vanno le cose con Finn?” chiese Blaine facendo del suo meglio per ignorare come quella posizione mettesse in evidenza il collo lungo di Kurt.

“Gli passerà” disse Kurt , “  Gli passerà anche se dovessi costringerlo di persona. Che ci credi o no, penso che in realtà abbia una cotta per tua cugina.

Quindi non gli piace quando si sente frustrato per colpa sua.

Inoltre non sa come comportarsi quando lei è arrabbiata con lui.”

Blaine mormorò pensieroso.

“Beh.. anche lei è molto presa da lui. Credo che uno dei motivi per cui è così preoccupata che la performance sia perfetta è che non vuole deluderlo.”

Kurt ruotò gli occhi.

“Certo che hanno uno strano modo di dimostrare affetto”.

Blaine non poté fare a meno di lasciarsi scappare una leggera risata.

Strisciò i piedi sulla moquette per un attimo , poi Quinn si affacciò dalla porta per fargli sapere che Rachel era pronta.

Quando entrarono, Rachel era in piedi al centro della stanza, a piedi nudi con indosso un vestito rosso.

Blaine era rimasto scandalizzato quando aveva visto per la prima volta il vestito, ma una delle prime modifiche che Kurt aveva fatto era stata quella di cucirgli la scollatura per renderlo più pudico.

Kurt fece un paio di giri intorno a Rachel, fermandosi poi ad aggiustarle di nuovo i lacci che si stringono attorno al suo collo per fermarli con uno spillo.

Quinn si era spostata per sedersi su un malconcio divano dall’altra parte della stanza e Blaine la seguì e si unì a lei sul divano.

“Allora” disse Blaine, “ pensi che ce la faranno?”

Quinn sorrise rigidamente ma poi il suo viso cambiò espressione.

“Non hanno molta scelta adesso. Lo spero. Sia Finn che Kurt mi hanno dato buona parte di quello che era rimasto dei loro stipendi. Se le cose non andassero bene, Lo Sheldrake potrebbe rifiutarsi di pagarli . E poi mi sento già uno schifo perché ho bisogno di così tanti soldi per rimediare al mio stupido errore…”

“Quinn… sono i tuoi migliori amici .. Sono sicuro che sono più che felici di darti una mano .”

“Non avrebbero dovuto” borbottò Quinn.

Guardò Kurt e Rachel che sembravano impegnati in un discorso sulla lunghezza della gonna.

Quando si voltò, abbassò la voce e parlò di nuovo con una calma determinazione.

“Ascolta Blaine. Voglio che tu sappia una cosa… Non vado a letto con tutti, non importa quello che Noah può averti detto”.

Blaine arrossì .

“Non ho mai pensato..”

“Pensavo mi amasse” lo interruppe Quinn , “Davvero pensavo che ci fosse qualcosa di speciale tra noi, altrimenti non avrei mai…” Comunque.. volevo solo che lo sapessi.”

Quinn abbassò lo sguardo e Blaine allungò una mano per toccarle una spalla.

Non sapeva cosa dire.. e si sentì sollevato quando lei alzò di nuovo lo sguardo.

I suoi occhi erano pieni di lacrime.

“Ho davvero tanta paura” sussurrò.

Blaine le accarezzò la spalla.

Avrebbe voluto poter fare di più, abbracciarla magari; ma vide quanto per lei fosse così difficile lottare per mantenersi calma.

Nessuno dei due poteva fare qualcosa, Rachel non sapeva nulla.

Una veloce occhiata verso di loro, fece capire a Blaine che Kurt l’aveva fatta voltare in modo che lei stesse guardando dall’altro lato, mentre lui lanciava sguardi preoccupati verso il divano.

Blaine scosse la testa leggermente verso di lui e si voltò di nuovo verso Quinn.

“Andrà tutto bene” disse a voce bassa, stringendole la mano.

“Non ti preoccupare. Starai bene”.

Quinn lo guardò, gli occhi ancora pieni di lacrime.

“Grazie”.

Prese un profondo respiro , asciugandosi rapidamente gli occhi.

“Girati Rachel” disse poi , “Fammi vedere come ti sta”.

 



Quando la mattina dopo Blaine si svegliò, si ritrovò con le gambe attorcigliate alle lenzuola e col bacino pressato duramente nel materasso.

Si lasciò scappare un brusco e sorpreso "Uhu" quando si rese conto di quello che stava succedendo... o più precisamente di cosa fosse appena successo.. e cercò di dare un senso agli ultimi residui del suo sogno.

Blaine dovette ammettere di conoscere poco tutto quello che riguardava l'aspetto fisico dell'essere attratto dagli altri uomini, ma sembrava che il suo corpo non avesse problemi a portare le cose alla loro naturale conclusione senza nessun dettaglio , soprattutto quando veniva stimolato dal ricordo della sensazione di una forte mano premuta con decisione sulla sua schiena.

Blaine gemette seppellendo il viso nel cuscino.

Gli stava sfuggendo tutto di mano.

Sapeva .. dopo una chiacchierata medica e piuttosto imbarazzante con Hiram qualche anno prima.. che fosse perfettamente normale per un ragazzo eccitarsi durante  la notte.

Non era successo comunque spesso che si fosse ritrovato “in calore” tra le lenzuola.

Poteva solo incolpare la settimana passata e l’aver trascorso così tanto tempo guardando il corpo di Kurt muoversi mentre ballava, parlare con lui ed ora sentire le sue mani…

Blaine fece un altro sospiro frustrato.

Per fortuna tra 48 ore ci sarebbe stato lo spettacolo allo Sheldrake e tutto sarebbe finito; non avrebbe dovuto più interagire con Kurt, non importava quanto lui gli piacesse o quanto credesse che , in altre circostanze, loro sarebbero potuti essere amici.

Si liberò del groviglio di lenzuola facendosi una nota mentale di svignarsela dagli altri  a colazione e di chiedere un cambio di lenzuola.

Avevano deciso di incontrarsi di nuovo in gruppo per l’ultima prova nel tardo pomeriggio.

Rachel riuscì a svignarsela in tempo, mentre Blaine rimase incastrato in una discussione con Hiram ed uno dei nuovi amici di Hiram sui suoi piani per il futuro.

Comunque riuscì a svignarsela e si diresse verso la sala da ballo, arrivando però con circa venti minuti di ritardo.

Fu per questo che Blaine rimase sorpreso quando vide che Kurt era l’unica persona li quando raggiunse la cima della scale.

“Sono.. sono il primo?” chiese guardandolo  confuso il suo orologio.

Come aveva fatto ad arrivare prima di Rachel?

“No” disse Kurt, “l’ultimo in realtà”.

“Hanno già finito?” chiese incredulo Blaine.

“Neanche per sogno” rispose Kurt con tono agitato.

“Finn e Rachel sono andati a far pratica per le prese per conto loro. Questa sala non sempre è il posto ideale”.

“Cosa intendi?”

“A volte il miglior posto per far pratica per le prese è l’acqua” disse Kurt .

Blaine aggrottò la fronte a questa strana risposta.

“Sono andati in spiaggia?”

Kurt lo stava guardando cautamente ora.

“No. C’è una piccola insenatura non lontano da qui se vai in macchina. Guarda. So dove si trova se vuoi… controllarli”

“Oh” disse Blaine .

Non poteva negare che l’idea di Rachel e Finn soli in una piccola baia isolata lo metteva a disagio.

Ma dall’altra parte non riusciva a trovare un modo per giustificare l’essere andato li senza sembrare una specie di militare supervisore ed invadente.

L’aveva anche detto Rachel: erano adulti ormai.

Fece del suo meglio per ignorare la spiacevole sensazione allo stomaco  per la preoccupazione.

“No, grazie. Sono quasi sicuro che Rachel mi ucciderebbe se mi presentassi lì. Dov’è Quinn?”

“Non si sente molto bene, così è tornata in camera a stendersi un po’”.

“ Mi dispiace” disse Blaine comprensivamente.

Un’idea balenò all’improvviso nella sua mente, un’idea che fece battere più velocemente il suo cuore.

Le parole scivolarono fuori dalla sua bocca ancora prima di decidere veramente cosa dire.

“Quindi… questo vuol dire che hai un pomeriggio libero? Posso sfidarti ad una partita di ping pong? Rachel non vuol più giocare contro di me”.

Sembrò che Kurt stesse sorridendo nonostante si stesse sforzando di non farlo.

“Ping pong?”

“Si è arrabbiata con me perché ho smesso di farla vincere”

“Questo è molto scortese da parte tua” sottolineò Kurt .

“Così come il suo gongolare” ribatté Blaine

Kurt sbuffò e l’espressione divertita sul suo viso stava rapidamente svanendo.

“Non posso “ disse, “ Non ci è permesso partecipare alle attività ricreative a meno che non stiamo aiutando a svolgerle. Inoltre la Signora Zimmer ha prenotato una lezione di danza all’ultimo minuto e quindi devo restare qui.”

Blaine rimase a bocca aperta.

“Non vi è permesso partecipare … ma .. allora .. cosa fai? Non è giusto”.

Scrollando le spalle, Kurt si diresse verso degli scaffali sulla parete pieni di dischi.

“Lavoriamo. Aiuto spesso in cucina..”

“No.. voglio dire.. cosa fai per divertirti?”

“Stiamo tutti insieme, balliamo..” disse Kurt, “ A volte leggo. Ascolto dischi..”

“Oh, davvero?” chiese Blaine con interesse , “ che genere di dischi?”

“Tutti i generi, credo. Mi piacciono molto i musicals”

“Anche a me “ esclamò Blaine.

“Ti piacciono i musicals?” gli chiese Kurt, con tono incredulo.

Le sue mani si fermarono per un momento prima di riprendere a sistemare i dischi in pile differenti.

“Si” disse Blaine, “ mi piacciono.. perché me lo chiedi con quel tono?”

“ Ho solo pensato che fossi più il tipo di persona interessato.. oh non lo so .. al football..” disse Kurt agitando una mano verso di lui, sempre con sguardo basso.

“Mi piace il football” rispose Blaine, tirandosi su a sedere sul solito tavolo sotto la finestra, “Ma mi piacciono anche i musicals. Non sarei potuto sopravvivere vivendo con Rachel se non mi fossero piaciuti. Dovresti vedere la sua collezione di dischi”.

“Posso solo immaginare” disse Kurt con disinvoltura.

“Allora..qual’è il tuo preferito?”

Blaine stava per rispondere, quando si interruppe bruscamente.

Si sentì sotto esame e non voleva dare la risposta sbagliata, non quando sembra che Kurt lo stia ascoltando con interesse.

“uh.. mi piace Camelot”

Kurt annuì continuando ad impilare i dischi, e Blaine fu sollevato nel vedere che Kurt non sembrava molto deluso.

Poi , con sua grande sorpresa, Kurt aprì la bocca ed iniziò a cantare..

If ever I would leave you, it wouldn’t be in summer. Seeing you in summer, I would never go…

(“Se mai ti dovessi lasciare non sarebbe in estate.. vederti in estate.. non me ne andrei mai…”)

Furono giusto pochissimi versi cantati con voce sempre più bassa fino a spegnersi; cantate alcune ottave più altre rispetto alla voce baritonale di Robert Goulet .

Il tutto lasciò Blaine ad occhi spalancati.

“Kurt” disse Blaine.

Kurt lo guardò mormorando qualcosa interrogativamente.

“E’… Questa è la tua voce quando canti?”

Kurt irrigidì le spalle ancora prima che Blaine finisse la domanda.

"No Blaine stavo fischiettando" replicò , il tono di voce pieno di sarcasmo.

"Smettila!" insistette Blaine " Dovresti cantare qualche altra cosa"

"No"

"Ma... la tua voce è incredibile!"

"Sorprendentemente unica forse" disse Kurt aggrottando la fronte.

"Canta qualche altra cosa" chiese Blaine .

Pensò un momento ,poi aggiunse un "per favore?"

Abbandonando i dischi , Kurt si voltò verso Blaine , incrociando le braccia.

"No".

"Oh.. andiamo" lo adulò Blaine, " la tua voce è eccezionale".

L'espressione corrucciata sul viso di Kurt sembrò svanire leggermente , mentre cercava il viso di Blaine , anche se il suo viso rimase critico.

Senza preavviso , lasciò scivolare le sue braccia lungo i fianchi e li in piedi iniziò a cantare di nuovo, la voce alta e cristallina.

I could have danced all night, I could have danced all night, and still have begged for more.

I could have spread my wings and done a thousand things I’ve never done before.

I’ll never know what made it so exciting, why all at once my heart took flight.


("Avrei potuto ballare per tutta la notte , avrei potuto ballare per tutta la notte..

pregando per poterlo fare ancora.

avrei potuto spiegare le ali e fare mille cose che non ho mai fatto prima.

Non ho mai saputo cosa lo rendesse così interessante, perché tutto in una volta

il mio cuore ha iniziato a volare")

Questa volta , si fermò bruscamente a metà verso, guardando Blaine con le sopracciglia arcuate. 

"My Fair Lady" disse Blaine quando gli risultò chiaro che Kurt non avrebbe continuato.

"Ok... forse conosci qualche musicals" concesse Kurt con un sospiro.

"Ma.. penso che adesso sia il tuo turno".

"Il mio turno?" Kurt annuì , avvicinandosi a lui.

"Se non ricordo male qui c'è qualcuno che ha fatto parte di un glee club"

Blaine si sedette più dritto.

"Vuoi che canti?"

"Ho cantato per te" disse Kurt , " Saremmo pari".

Blaine si sarebbe aspettato di sentirsi molto più nervoso considerando soprattutto il fatto che fosse abbastanza arrugginito; invece si sentì emozionato.

Aveva sempre amato esibirsi.

A dire il vero aveva già iniziato ad intonare qualcosa in mente .

Sorrise improvvisamente quando trovò un brano... non avrebbe cantato al suo meglio perché non aveva riscaldato la voce, ma nemmeno Kurt lo aveva fato.

Con un profondo respiro, iniziò a cantare .

Could be… who knows? There’s something due any day. I will know right away soon as it shows.

("Potrebbe essere.. chi lo sa? C'è qualcosa di previsto ogni giorno. Lo saprò non appena lo vedrò")

Incapace di fermarsi allargò le braccia mentre cantava la strofa successiva, creando così una coreografia, fingendo anche di suonare alcuni immaginari strumenti.

It may come cannonballing down through sky, gleam in it’s eye, bright as a rose. Who knows?

("Può essere sparita già attraverso il cielo, splende nei suoi occhi , luminosa come una rosa. Chi lo sa?")

Era pronto a continuare , ma Kurt alzò una mano per fermarlo.

"Va bene, va bene" borbottò, "hai reso l'idea. Messaggio ricevuto"

Blaine si sarebbe potuto offendere , ma poté vedere un leggero sorriso sulle labbra di Kurt.

"Non giudicare mai un libro dalla copertina" lo ammonì Blaine , sorridendo.

"Suppongo di no " disse Kurt.

Fece una piccola pausa prima di aggiungere, " Hai una voce bellissima".

"Grazie " rispose Blaine e poi si fissarono l'un l'altro di nuovo per alcuni lunghissimi secondi.

O forse, Blaine pensò mentre Kurt indietreggiava , sembrando agitato ,mentre lanciava un'occhiata all'orologio sulla parete.

Blaine lo stava guardando e Kurt mantenne con gentilezza il contatto visivo.

O forse stava solo cercando di capire cosa ci fosse di sbagliato in lui .
 
Forse quest'ultimo , visto quanto fosse a disagio Kurt in quel momento; poi Kurt si schiarì la gola.
 
"La Signora Zimmer sarà qui tra pochi minuti" disse, " Forse dovresti andare.
 
Sarebbe meglio che fossi da solo quando arriverà".
 
"Oh! Certo" mormorò Blaine, scivolando giù dal tavolo.
 
La scossa di adrenalina scaturita dal canto svanì velocemente e Blaine infilò le mani in tasca.
 
"Non voglio metterti in difficoltà".
 
"Grazie" disse Kurt .
 
La sua voce era bassa mentre tornava verso i dischi .
 
Qui spostò una pila per potersi sedere accanto al giradischi e spostò le altre di nuovo sugli scaffali.
 
Blaine si fermò un attimo in cima alle scale.
 
"Penso che ci vediamo domani?" disse.
 
 "Ci vediamo allora" rispose Kurt senza nemmeno guardarlo.
 
Blaine aggrottò la fronte e si voltò per andarsene.
 
 
 
Blaine e Rachel arrivarono in camera di Kurt e Finn la sera seguente quando Hiram e Shelby andarono via per il bingo.
 
Rachel era in ottima forma, ma iniziò a lamentarsi per un forte mal di testa , poco prima di cena.
 
Cenare non l'aveva aiutata, si lamentò più tardi mentre esprimeva più volte l'intenzione di rimanere in camera per rilassarsi quella sera.
 
Blaine si offrì, naturalmente, di farle compagnia; cosa che speravano servisse ad impedire ai loro genitori di tornare in camera per controllarla.
 
Con un pò di fortuna , avrebbero pensato che sia Rachel che Blaine stessero dormendo dietro le porte chiuse delle loro camere da letto quando sarebbero tornati  e che non si accorgessero quindi che entrambi se ne fossero andati .
 
Kurt e Finn essendo fratelli e volendo condividere l'alloggio , dormivano in una camera con una sola stanza al limitare del bosco, leggermente separata dalle altre camere del personale.
 
Come la maggior parte degli edifici del personale, la loro camera era in pessimo stato; le zanzariere strappate e la porta che quasi fuoriuscì dai cardini quando Kurt l'aprì per farli entrare.
 
Blaine si guardò intorno dopo essere entrato , cercando di farlo in maniera non troppo evidente.
 
C'erano due letti contro la parete sia alla sua sinistra che alla sua destra, un giradischi su di uno striminzito tavolino di fronte alla porta ed alcune sedie e delle cassettiere nascoste negli angoli.
 
Sembrava una stanza vissuta, un paio di camicie , qualche rivista , alcuni dischi e qualche scarpa gettata qua e là.
 
Doveva ammettere , una parte era più disordinata dall'altra.
 
Kurt strusciò i piedi , massaggiandosi a disagio e in modo assente un braccio.
 
"Immagino che.. non sia veramente una bella camera" disse, "probabilmente tu hai una camera bellissima".
 
"No" esclamò Blaine gesticolando vagamente. " E' una bella camera" .
 
"ummhmm.." mormorò Kurt in risposta scettico.
 
Indicò una sedia posta ai piedi del letto nel lato più ordinato della camera.
 
“Puoi sederti li se vuoi. Sono riuscito a far spostare a Finn la sua collezione di magliette per il momento.
 
Rachel laggiù c’è uno specchio se vuoi truccarti”.
 
“Grazie” disse Rachel rigidamente.
 
“La luce non è proprio l’ideale. Ma ce la farò.”
 
Si sistemò di fronte allo specchio appoggiato alla parete su di una cassettiera dall’altra parte della stanza.
 
“Allora” disse Kurt , fermo al centro della camera , “ Lo Sheldrake è a circa venti minuti di distanza. So che non vuoi aggirarti qui attorno col tuo vestito Rachel, quindi dovrai cambiarti in macchina.

Finn è uscito per fare benzina alla macchina, dovrebbe tornare presto”.
 
“Va bene” disse Rachel sistemandosi, con disinvoltura, il trucco su un occhio.
 
 “ A patto che tutti promettiate di non guardare”, aggiunse severamente.
 
“Oh.. lo prometto. Blaine ,  io e te seguiremo tutto da dietro le quinte. Dovremmo andar via non appena lo spettacolo finirà.. A loro non piace che gironzoliamo e poi,  tutti vorremmo tornare per vedere cosa sta facendo Quinn…”
 
“Naturalmente” disse Blaine.
 
La porta si aprì e Finn entrò.

“Ok.. la macchina è pronta per andare” annunciò.

Catturò e mantenne lo sguardo su Rachel attraverso lo specchio.

“Ciao Rachel” disse, aggiungendo il nome di Blaine diversi secondi dopo.

“Ciao Finn” rispose Rachel , quasi sussurrando.

Blaine si chiese , e non per la prima volta, se qualcosa più di una semplice prova di ballo fosse successa il giorno prima.

Rachel era tornata con uno sguardo sognante ed era chiaro che si fossero riconciliati.

“Ciao” disse di nuovo.

“Okay” intervenne Kurt ad alta voce.

“Finn .. dov’è la tua cravatta?”

“Eh?”

“La cravatta Finn. Si mette attorno al tuo collo facendo poi un fiocco sul davanti. Dov’è?”

“Oh!.. Penso di averla lasciata qui da qualche parte”.

Mentre Finn e Kurt iniziarono a rovistare nei cassetti e tra i mucchi di vestiti, gli occhi di Blaine vagarono furtivamente per la stanza.

Rachel non gli stava prestando attenzione.. era brava a truccarsi per uno spettacolo dopo tutti questi anni ed era passata a sistemarsi i capelli.

Oltre a quello che Blaine aveva già visto, ma non c’era molto altro.

Non c’era nessuna decorazione , né foto di famiglia o di amici o di qualche loro idolo.

I letti erano rifatti con quelle che sembravano dello stesso materiale di tutte le lenzuola che decoravano tutti i materassi del Kellerman.

Lo sguardo di Blaine si abbassò.

Poteva vedere una fila di scarpe sotto il letto vicino al quale era seduto e quello che sembrava l’angolo di una rivista.

Blaine distolse lo sguardo, ma i suoi occhi tornarono bruscamente indietro.

Si guardò di nuovo attorno per accertarsi che gli altri fossero ancora  presi da quello che stavano facendo , poi si chinò appena un po’.

La copertina era per la maggior parte coperta dal buoi sotto il letto e da una scarpa quindi, in un primo momento non era sicuro di aver visto bene.

Ma quando guardò attentamente , fu difficile non notare il logo in bianco e nero.

Uno, lesse.

E a piccole lettere maiuscole sotto questo, perdendosi nell’ombra, “.. il punto di vista omosessuale..”

“Trovato” urlò Finn, facendo saltare e scattare Blaine di nuovo a sedere.

“Non so come sia finito sotto il mio letto”.

Si rialzò trionfante dall’altra parte della stanza, con in mano un papillon nero.

Kurt si lasciò scappare un sospiro esasperato.

“Finn .. quando imparerai ad avere più cura delle tue cose? Si è sgualcito”.

“Affatto”.

“Beh, questo è sorprendente. Vieni qui. A Rachel serve lo specchio, quindi te lo sistemo io”.

Respirando a fatica , Blaine osò alzare lo sguardo su Kurt, che era concentrato sul cravattino di Finn.

Era come guardare una persona diversa, i suoi lineamenti ridisegnati, rendendolo qualcuno che Blaine non aveva mai incontrato prima.

Perché se Finn aveva trovato il papillon li sotto, allora voleva dire che questo era sicuramente il letto di Kurt e quindi che la rivista fosse sua.

E non avrebbe dovuto averla… a meno che…. O no?

Si chiese Blaine.

Quale altra ragione possibile poteva esserci?

Doveva distogliere lo sguardo , altrimenti Kurt lo avrebbe beccato a fissarlo come un maniaco.

Blaine si ritrovò a guardare fuori dalla finestra in maniera assente, i rumori dalla camera svanirono , i pensieri vorticavano troppo velocemente per essere afferrati.

Non aveva idea di quanto tempo fosse passato prima di essere bruscamente riportato al presente dalla voce di Kurt.

“Blaine! Sei pronto ad andare?”

Blaine riportò confuso lo sguardo su Kurt, li in piedi, alto.. e bello.. e proprio come lui?

Kurt aggrottò le sopracciglia quando non ebbe risposta.

“Blaine?” chiese di nuovo.

Dietro di lui Rachel e Finn li guardarono con curiosità .

C’erano cose più importanti di cui preoccuparsi in questo momento, realizzò Blaine.

Scosse leggermente la testa.

“ Si scusa.. ero solo sovrappensiero. Sono pronto. Andiamo”.


 http://archiveofourown.org/works/610563/chapters/1108515 link capitolo
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: luckie_controlofwhatIdo