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Autore: hellisnotonfire    22/10/2016    1 recensioni
Uno Sherlock inedito riflette sul suo imminente matrimonio con Molly Hooper. Perché certe coppie non sono solo stravaganti ed improbabili, ma semplicemente fantastiche.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-YOU MAY KISS THE BRIDE-

Sherlock non sapeva come si potesse essere arrivati a quel punto. Seriamente. Che Molly Hooper fosse una grande patologa e un valido aiuto lo aveva capito fin dall’inizio. Del resto, non l’aveva cacciato dal suo laboratorio, come avrebbe fatto una qualsiasi persona sana di mente.

 

Molly era in ritardo. “E’ normale”, pensò tra se e se, cercando di scacciare la lieve apprensione , “ogni sposa è in ritardo al suo matrimonio.”

 

Ma quando aveva cominciato davvero ad essere consapevole che Molly era anche una donna bellissima? “L’hai sempre saputo, idiota” risuonò una voce nella sua testa, così potente da valere per tutti quegli anni in cui, sì, idiota lo era stato, ma soprattutto tanto cieco.

Guardandosi intorno vide nel banco dei testimoni John e Mary che sorridevano. Mary aveva gli occhi lucidi. La signora Hudson invece aveva cominciato a piangerà già tre ore prima, e non aveva ancora smesso.


Un po' di tempo c’era voluto, eh. Ma dopo aver inscenato la sua morte, e nel periodo di forzato isolamento che era seguito, si era sentito così vuoto, così solo. Molly c’era sempre stata: spalla su cui piangere, confidente (proprio di lui, che non si era mai confidato con nessuno, ad eccezione di John) e poi…. amica.

Persino Mycroft era venuto, e ora stava seduto dispensando sguardi annoiati per tutta la chiesa. Accanto a lui, sua madre lanciava grandi sorrisi a destra e a manca, accuratamente ancorata al braccio del figlio maggiore. Quando incrociò lo sguardo di Sherlock, il suo viso si tinse di orgoglio e commozione: vedere sposato almeno uno dei suoi due irascibili e geniali figli era un sogno in cui non aveva mai smesso di sperare.


Quando era ritornato alla sua vita normale poi, il fatto che Molly fosse diventata parte della sua esistenza era ormai innegabile. Tutti i loro amici, stupiti del modo gentile con cui Sherlock ormai si rivolgeva alla donna, avevano incominciato a inondare la coppia di domande. Solo John, muto spettatore, evitava di fare congetture. Lui sapeva già, e la rivelazione sarebbe stata solo questione di tempo.

Da fuori risuonò una serie di esclamazioni compiaciute ed ammirate. Era arrivata. Ma lui non si girò, volendo conservare fino all’ultimo la sorpresa di vederla all’altare, con quel suo abito bianco che lei si era impegnata fino all’ultimo a nascondere. “Non puoi, Sherlock” aveva ridacchiato, guardandolo con una malizia appena trattenuta ; “porta sfortuna”. E lui l’aveva assecondata, perché far sorridere Molly Hooper era diventato uno dei suoi scopi principali nella vita.


Poi c’era stato quel caso a Manchester. La prima scelta di un compagno di viaggio era ricaduta su John; ma lui, marito e padre di famiglia, aveva dovuto rifiutare. Chiedere a Molly di venire con lui a risolvere il caso gli era sembrato scontato, naturale. Ma durante un inseguimento, lei era rimasta ferita, e lui solo in quel momento aveva capito che se l’avesse persa sarebbe morto anche lui ( e questa volta non per finzione). L’amava, Dio solo sapeva quanto.

La navata della chiesa risuonò della marcia nuziale, e Sherlock capì che a quel punto, proprio non si poteva tornare indietro. Si sarebbe ucciso prima di farlo.


Il primo bacio se lo erano dati in ospedale. Molly era sul lettino, pallida come un morto a causa di una ferita superficiale d’arma da fuoco; Sherlock invece si teneva la testa tra le mani, a capo chino. Proprio non riusciva a perdonarsi per quello che era successo. Per quello che sarebbe potuto succedere. Alla fine la voce flebile di Molly lo ridestò dalla sua autoflagellazione. “Sherlock, non devi martoriati, sto bene”. A quelle parole incoraggianti, dette da quell’esserino così indifeso, lui si sentì mancare nuovamente l’aria. “Potevi morire, io…..io non ho saputo proteggerti. L’idea che quell’assassino avrebbe potuto strapparti da me mi uccide”. A quel punto gli occhi della donna si erano tinti di emozione, ma prima che potesse dire qualcosa Sherlock gli aveva già tappato la bocca con la sua.

Alla fine Molly arrivòaccanto a lui. Sherlock aveva quasi paura di girarsi, ma quando lo fece la vista di lei gli mozzò il fiato: per la prima volta nella sua vita il grande Sherlock Holmes rimase senza parole. “Sei bellissima” ebbe la forza di sussurrargli.


Chiederle di sposarlo era stato un trauma. Aveva dovuto chiedere aiuto a John, Lestrade … e qualsiasi individuo di sesso maschile che potesse dare la sua opinione su come si dovesse fare una proposta di matrimonio. Capì di essere davvero disperato quando arrivò a chiedere consigli anche a Mycroft. E, alla fine, tutte le sedute di psicologia inverse, centinaia di prove con John e cinque discorsi cambiati non erano poi serviti a molto: aveva chiesto a Molly di sposarlo nel suo laboratorio, davanti all’ennesima autopsia. Poco romantico, ma in fin dei conti loro non erano esattamente il prototipo di coppia convenzionale, e andava bene così.

La cerimonia sembrava non finire mai. Per l’ennesima volta Sherlock fulminò con lo sguardo il sacerdote, che sembrava ci stesse mettendo tutto l’impegno nel far durare quel supplizio più a lungo del dovuto. Lui voleva solo che Molly diventasse sua moglie. Era così preso nelle sue meditazione che quasi non sentì la frase fatidica : “Può baciare la sposa”. L’uomo si girò così verso quella che era appena diventata sua moglie, e per la seconda volta rimase folgorato da quel che vide nei suoi occhi; commozione , tremenda trepidazione e sopratutto quel sentimento che solo recentemente aveva imparato a riconoscere come tale: amore. Prima di chinarsi e baciarla le disse :“Sei mia, Molly Holmes”.



Note dell'autore:
Ciao a tutti! Questo è il mio primo tentativo su EFP, quindi spero che la storia vi piaccia e che sia riuscita a trasmettere almeno un pò dell'amore che provo per la coppia formata da Sherlock e Molly. Me li sono voluti immaginare in un contesto molto romantico: il loro matrimonio, focalizzandomi sul cammino che Sherlock ha fatto per capire l'amore che prova per Molly. Detto ciò , godetevi la lettura !!!
  
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