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Autore: jessycat    23/10/2016    2 recensioni
Una ragazza decide di cambiare vita trasferendosi dall'altra parte del mondo per via di alcune brutte esperienze passate in Italia.
Tutto questo la porterà a vivere una nuova vita, a rincominciare, a partire da zero.
Vivere esperienze diverse da ciò che era abituata, cresce, diventa indipendente.
Conoscerà delle persone che le entreranno nel cuore e che non se ne andranno più via.
S'innamorerà.
Piangerà.
Riderà.
Dimenticherà tutto il male passato in precendenza, guardando le cicatrici che l'hanno portata dov'è ora.
Questa è la storia di una ragazza che ha trovato la felcità in una realtà che non si sarebbe mai aspettata.
( Accenni di NamJin )
Dal Testo:
"Nonostante io abbia dimenticato quell'amaro ricordo, rimasi segnata a vita.
Quindi decisi di andarmene lontano.
Mi trasferì a Seoul, la capitale della Corea Del Sud.
Nessuno delle mie vecchie conoscenze si sarebbe mai aspettato di trovarmi in un posto del genere.
Nemmeno io lo avrei mai immaginato, sinceramente.
Tuttavia, mi piaceva."
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin, Nuovo personaggio, Park Jimin, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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                                            0. PROLOGO




"A volte devi indietreggiare di uno o due passi, 
riconsiderare, staccare per un mese. 
Non fare niente,non volere niente.
La pace è fondamentale,
il ritmo è fondamentale.
Qualsiasi cosa tu voglia non l'avrai
provandoci con troppa insistenza."

-Charles Bukowski

























Era un giorno come tanti, sinceramente non ricordo esattamente la data di esso.
Rammento, però, che quel giorno ero stranamente felice, più del solito.
La mia vita stava per prendere una svolta, finalmente.
Stavo lasciando l'Italia per sempre.
Avevo bisogno di staccare, prendere una pausa, riconsiderare e poi ripartire.
E, cambiare stato, era perfetto per me.
L'importante era lasciare il paese.
Milano non mi era mai piaciuta molto, la gente era tutta uguale, si vestivano tutti allo stesso modo, si comportavano nella stessa maniera, pensavano allo stesso modo.
Come se non avessero un'identità propria.
Tutti senza originalità.
L'ugualianza mi repelle.
Perchè essere uguali se Dio ci ha dato la possibilità di essere diversi?
Senza sembrare un ammasso di pecore tutte uguali?
Bensì, non era questo il motivo principale per cui me ne stavo andando...
Ci sono dei momenti difficili nella vita in cui le persone non reggono più, provano ad essere forti, ma alla fine cadono sempre, ferendosi.
Però poi si capisce che soffrire è inutile, quindi ci si rialza, con un po' di cicatrici in più, ma anche con un po' di forza in più.
Alla fine io ho sempre pensato che le cicatrici siano utili.
Sembrerà strano, ma sì, è così.
Sono utili perchè quando il momento cupo che hai vissuto sparisce,  ti ricordano il male che hai passato, e ti ricordano che lo hai superato.
Quindi io mi sentivo bene, davvero, stavo bene.
Stavo bene perchè grazie a Dio, la polizia riuscì a cessare quello stalking che durò anni, catturando il pazzo che mi seguiva ovunque, che mi aggrediva nei vicoli più bui del paese, e che mi fece rimanere in coma per ben undici mesi.
nonostante io abbia dimenticato quel amaro ricordo, rimasi segnata a vita.
Quindi, decisi di andarmene lontano.
Mi trasferì definitivamente a Seoul, la capitale della Corea Del Sud.
Nessuno delle mie vecchie conoscenze avrebbe mai pensato di trovarmi in un posto del genere.
Nemmeno io lo avrei immaginato, sinceramente.


Tuttavia, mi piaceva.





***















***














***
















***












Quattordici ore di viaggio.
Quattordici ore seduta.
Quattordici ore a non far nulla.
Quattordici ore di pura noia.
Quando scesi dall'aereo non mi sentivo più le gambe, era come se avessero abbandonato il mio corpo.
Mi guardai intorno, vidi tantissimi occidentali, in realtà, li osservavo mentre cercavano di riuscire a capire qualche cosa dei cartelli posti per tutto l'aereoporto, scritti esclusivamente in coreano.
tutto questo mi divertiva, vedere le facce straniate della gente...
Notai una signora di una certa età in difficoltà, sul suo magliore c'era una spilla con la bandiera spagnola, immaginai provenisse da quelle parti.
Le chiesi se potevo esserle d'aiuto in tale lingua, studiare lingue aveva fatto un certo effetto sulla mia autostima, mi rese più sicura di me stessa.
Non ricordo di cosa ebbe bisogno, 
ricordo solo che l'aiutai.
Riuscì a raggiungere l'uscita dell'aereoporto, dopo aver recuperato tutti i vari bagagli e zainetti che mi ero portata dietro.
Vidi una sfilza di Taxi passare ma la maggior parte erano già occupati, quando, alla fine, riuscì a richiamare l'attenzione di uno degli autisti dei vari mezzi gialli.
Con molta gentilezza, mi aiutò a posare tutti i miei averi nel bagagliaio.
Parlando con un coreano quasi perfetto gli dissi l'indirizzo in cui avrebbe dovuto portarmi, quindi schiacciò sull'accelleratore e si avviò per la strada illuminata dal sole che brillava spavaldo nel cielo.

Mi stava portando verso la mia nuova casa.

Era ed è rimasto, un appartamentino molto umile, non molto grande, ma alquanto spazioso per la mia presenza, infondo abito sola, non ho bisogno di una casa enorme.
Impiegai un giorno intero per riordinare tutti gli oggetti che mi ero portata dietro.
Casa mia è situata in quartiere abbastanza tranquillo, la gente è molto disponibile e simpatica e i vicini non sono molto numerosi, ho conquistato la loro fiducia in davvero poco tempo e ora siamo ottimi amici e vicini.
Il silenzio regna, anche perchè uno dei due appartamenti vicino al mio è disabitato.
Trovai lavoro abbastanza in fretta, presso ad ristorante.
Non è pagato chissà quanto, ma per una persona sola quei soldi bastano e avanzano.
Non ci misi molto a trovarlo... a poche persone qui piace lavorare come cameriera.
Sinceramente, non mi dispiace.
Il cuoco del posto in cui lavoro, Kim Seokjin, nonchè mio vicino di casa e grande amico, è davvero gentile e simpatico ed ho come l'impressione che sia omosessuale, ma poco importa, è anche grazie a lui che ho un lavoro.

In questo posto così grande e a me sconosciuto, mi son trovata bene già da subito.

Sono felice di poter ricominciare.
sono felice della mia nuova e soddisfacente vita.













NOTE DELL' "AUTRICE"

Buonasera a tutti ragassuoli!
E' la prima volta che pubblico una FF sui BTS, siate clementi,pls ç_ç
Allora che dire sulla storia... questa è solo un prologo...
vari dettagli e altri elementi verranno aggiunti con il susseguire della storia, come per  esempio dettagli che non ho messo qua: il nome di lei, aspetti fisici, descrizioni...
E ovviamente anche il discorso diretto.
Vi prego, vi supplico *si mette in ginocchio*
di farmi sapere quanto faccia schifo questa storia... se si può chiamar tale...
Perchè non sono molto sicura di me stessa (ops)
Se a qualcuno interessa proseguirò, altrimenti vedrò che fare.
Grazie per aver letto e per aver prestato attenzione ad una povera disagiata.
Chiedo venia per vari errori (od orrori) di battitura.
Love Yaa!
 -Jessy





















































 

 
 
  
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