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Autore: Salvatore8H    24/10/2016    0 recensioni
Quanto un'essere umano può essere pazzo per sganciare 4 bombe atomiche nell'atmosfera terrestre?
Quanto la natura può essere mutata?
un misto tra fantasy, trama post apocalittica, azione, avventura, oltre l'assurdo!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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                  La saga iniziale
Capitolo 1: Il continente diviso in “2 razze”
 
A causa di una enorme guerra che venne prima “della mia nascita” la popolazione di quel continente (per quanto vasta che sia) era stata ridotta radicalmente, non erano nemmeno un centinaio!
Si sa poco e nulla su quella guerra, però tutti sanno che poco prima della sua fine, un gruppo di jet sganciarono 4 bombe nucleari in punti calcolati in modo che tutto il pianeta terra fosse colpito dalle radiazioni, nessuno sa perché a quei jet era stato ordinato di danneggiare così gravemente il pianeta; il 40 per cento degli esseri viventi morirono nell’esplosione mentre il 52% morì a causa delle radiazioni.
Pochi esseri viventi sopravvissero alle bombe, in qualche modo i sopravvissuti cambiarono geneticamente:
alcuni umani ottennero poteri oltre la logica della materia, molti animali si evolsero a forza assumendo un’ aspetto quasi umano, tutte le piante iniziarono a riprodursi e a crescere velocemente e diventarono molto più grandi e resistenti di prima. Come ho detto prima, la popolazione del continente “si contava con le dita” e alcune delle persone sopravvissute si raggrupparono in un unico continente e fondarono una piccola città dove avevano deciso di ricominciare da capo e vivere in “pace con il prossimo”. Ma le persone vedendo questi mezzi uomini e mezzi animali iniziarono a avere paura e li chiamavano “esseri del demonio” ma comunque anche le persone facevano ripudio agli umanoidi e loro li chiamavano con insulti del tipo: “scimmie lancia cacca” (le scimmie erano tra quei pochi animali che non si erano evoluti). In quella “città di pace” si era creato un’ odio tale da dividerla in 2 grandi aree:
 quella degli umani, costituita da poche casette dove in una dimora vivevano 2 genitori (in alcune anche 3-4) nonni paterni, nonni materni e di solito anche 2-3 bambini,il ricco e il povero si differenziavano solo perché i ricchi avevano ancora qualche foglia d’oro o materiale da scambiare mentre i poveri no. I poveri si ammazzavano tra loro per qualche briciola di pane mentre i ricchi venivano derubati sia in strada che a casa se non uccisi, le colpe erano sempre gettate verso gli umanoidi e ciò creava sempre delle piccole guerre civili, poi per placare le liti tutti diedero le colpe ad i mutanti (persone geneticamente modificati dalle radiazioni), che venivano oppressi dalla nascita o esiliati in mare. Questo fatto riappacificò brevemente le “2 razze” che dopo poco tempo iniziarono di nuovo a odiarsi, solo un ragazzo  in quel continente decise di vivere lontano dalla città diversamente dalla sua famiglia, il suo nome era Salvatore.
Salvatore era un ragazzo di 25 anni alto 1,75 m con un fisico robusto ma massiccio, capelli e occhi castani, pelle (molto) bianca, e diciamo un carattere introverso, sarcastico ed eccentrico              (mi chiedi se sono io? Fammici arrivare…).
  Lui aveva deciso di vivere in una collinetta non lontano dalla città dove si era costruito una “modesta catapecchia” e coltivato un piccolo campo di grano, dove lui ogni mese ne raccoglieva un poco, con estrema fatica lo lavorava, ci faceva una farina di modesta qualità e una parte la scambiava per del materiale di lavoro nel mercato al centro della città e l’altra parte se la teneva per farci del pane, lui aveva deciso di vivere lassù perché detestava l’odio e il razzismo che si creava in città e testardo com’era non c’era verso di fargli cambiare idea, lui voleva restare li, da solo.
L’unica persona con cui a Salvatore piaceva fermarsi, parlare amichevolmente, scherzare era una “umanoide” che amava farsi chiamare Ippo, purché non la si chiamasse col suo vero nome (mi spiace non posso dirtelo, chiamala Ippo, ok?).
Ippo come spiegato prima era una “umanoide”, è alta 1,87 m, ha una corporatura robusta, tozza, diciamo che è leggermente in sovrappeso, anche se la sua stazza non sembra permetterglielo
Aveva qualche ciuffo biondo nella sua testa tonda, occhi azzurri, orecchie tondeggianti sopra la nuca, un muso leggermente in rilievo e la pelle totalmente blu.
Diciamo che aveva (ha) un carattere facilmente irascibile permaloso, e visto che già allora poteva sollevare tranquillamente un furgone…
Meglio che non la si provocava.
Ma allora, che animale dovrebbe essere Ippo? Se non si capiva dal nome, lei è un ippopotamo, sua madre, colpita dalle radiazioni della bomba nucleare, prima di morire ha partorito un cucciolo un p’ò più diverso dagli altri della sua specie,cresciuta da sola, aveva dovuto subire l’odio e il razzismo senza che qualcuno la proteggesse, che le desse da mangiare, un tetto, una famiglia.
Tutti questi fatti la formarono, la rafforzarono, venne a vivere in quel continente, prima di tutte le altre persone.
Lì imparò a creare polvere da sparo, polvere nera, con il quale si divertiva a creare esplosivi di ogni forma e dimensione, creava anche degli spettacolari fuochi d’artificio, capaci di formare le più svariate forme e immagini. Lei non usava le sue creazioni per ferire le persone che la infastidivano, bastavano le sue mani che hanno la forma di guanti invernali a tre dita, quando le chiude i suoi pugni hanno la grandezza di un casco da scooter, così forti da sfondare il cemento armato, la gente era (è) spaventata per la sua imprevedibilità, ma col tempo ottenne un certo rispetto, dalle persone. Anche se molto irascibile, il suo animo è ingenuo, premuroso e dolce.
O almeno così la descriveva Salvatore.
   
 
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