Lentamente si allontanò dal caos creato dagli altri; la festa stava andando avanti da un paio d’ore e sembrava voler continuare ancora per molto.
Si diresse verso il retro dell’imbarcazione, appoggiandosi alla balaustra; non molto lontano si poteva vedere ancora la grande sagoma di Dressrosa, ormai libera dal suo tiranno. Libera come il suo spirito.
Law sorrise, un sorriso sincero determinato dal successo della sua vendetta durata anni, forse troppi.
Dietro di sé, all’improvviso, sentì dei passi; presto scomparve l’espressione sorridente dal suo viso, in attesa di sapere chi avrebbe disturbato la sua tranquillità.

- Ehi, Law. – una voce familiare. Un ricordo molto lontano.

Si girò lentamente, osservando la ragazza davanti a sé; non era quasi cambiata per nulla.

- Cosa c’è? – chiese freddo e distaccato come suo solito.

- Sempre gentile tu. – disse sbuffando l’altra, spostando qualche ciocca di capelli scuri dietro l’orecchio mentre si avvicinava alla balaustra.

Law continuò a guardarla, in attesa di una risposta.

- Sono venuta a chiederti scusa – iniziò sussurrando tristemente, mentre si appoggiava al corrimano della nave – non avrei mai voluto che succedesse tutto… tutto quello che è effettivamente successo. – si fermò, necessitando un attimo di pausa - Mi manca tanto Cora-san, sai? – continuò, quasi singhiozzando.

Il moro si girò di fronte a sé, osservando il muro della cabina principale.

- Manca tanto anche a me, ma non puoi colpevolizzarti Baby 5 – iniziò allora deciso – eri solo una bambina. Come lo ero io. – continuò – Non avremmo potuto fare veramente molto. –

- Ma potevo almeno aiutarvi. In qualche modo. – ripeté incerta.

Law non mutò espressione ma sospirò rassegnato.

- No, non potevi. Primo, Lui se la sarebbe presa con te e non saresti viva ora, secondo, la tua malattia te lo impediva, ammettiamolo. – disse il moro deciso.

L’altra lo guardò interrogativa non capendo a cosa si riferisse.

- Malattia? –

- Si – disse lui girandosi verso la donna – il fatto di aiutare chiunque ti chieda qualcosa, indipendentemente da cosa sia, il non dire mai di no a nessuno. –

Lei si sorprese sul momento, ma corrucciò il viso, nervosamente.

- Io so dire di no! – controbatté irata.

Law ghignò, appoggiando un gomito alla balaustra.

- Si hai ragione. – disse il moro, guardandola direttamente negli occhi – Tralasciando questo, avrei bisogno di centomila berry per arrivare fin dalla mia ciurma. Non è che potresti prestarmeli? – chiese quasi gentilmente.

Baby 5 rimase un attimo incerta, intenta ad osservarlo per poi sorridere allegramente.

- Certamente! – rispose prima di cercare qualcosa nella tasca del suo grembiule.

Un leggero sbuffo, quasi simile a una risata la fece girare nuovamente verso Law che la guardava in attesa che lei realizzasse; la mora ci mise qualche secondo a collegare la domanda allo sbuffo di poco prima, cambiando la sua espressione da gentile a profondamente irata.

- Lo hai chiesto apposta! –

Sul viso del moro ricomparve quel ghigno malefico che tanto lo caratterizzava.

- Dovresti imparare a rispondere negativamente alla gente – disse, dirigendosi nuovamente verso la festa – Spero davvero che il tuo futuro sposo non sia come il tuo ex-capo – continuò, indicando un omaccione grande e grosso che stava festeggiando con Mugiwara.

Baby 5 osservò l’uomo sorridendo per poi tornare su Law.

- Ti stai preoccupando per me? – chiese.

- Non dovrei? – disse l’altro – infondo potresti essere quasi una sorella, no? – continuò, puntando gli occhi sulla mora.

Questa rimase molto sorpresa dalla frase del ragazzo, non si aspettava certo espressioni del genere da lui.
Mentre questo si stava nuovamente voltando verso tutti gli altri passeggeri di quella nave, lei gli si avvicinò velocemente piombandogli davanti; senza che lui potesse minimamente pensare di fermarla, gli allungò le braccia al collo abbracciandolo allegramente.

- Grazie Law – mormoro felice – Ti voglio bene! –

- Sisi, va bene, ma ora staccati – rispose lui, sorpreso ma leggermente infastidito e imbarazzato.

La mora ubbidì e prima di andarsene verso il suo futuro marito, sorrise nuovamente all’altro.
Law la vide allontanarsi di qualche passo, più allegra di prima, ricambiando il sorriso.

- Anche io ti voglio bene. – sussurrò, sperando che la cosa non fosse udibile.

Il destino però si sa, è crudele; velocemente Baby 5 si girò ancora sorridente.

- Ti ho sentito! – disse facendogli la linguaccia mentre Law rimase nuovamente imbarazzato.

L’altra riprese a camminare verso il gruppo mentre il moro sbuffò rassegnato; probabilmente le sarebbe mancata in futuro.

NOTE DELL'AUTRICE
Non era in programma, lo giuro, ma dopo aver visto la fine della saga di Dressrosa ieri sera, ho fatto tutto il giorno a pensare a questa ipotetica storia.
Sinceramente non trovo giusto che non sia stata concessa una scena "finale" tra loro due; voglio dire, sono gli unici effettivamente sopravvissuti che hanno fatto parte della famiglia Donquixote, hanno passato l'infanzia insieme e di certo ubbidire a tutti gli ordini di Doffy non deve essere stato facile nemmeno per Baby 5.
Una piccola speranza di una coppia c'era, ma sapevo di chiedere un po' troppo xD
Ma almeno un legame fraterno lo avrei voluto, e invece niente T.T
Ho voluto provare quindi a buttare giù io qualcosa e sinceramente questa One Shot è stata scritta di getto, ideata e messa giù in un solo giorno; sinceramente aspetto mesi prima di pubblicare qualcosa, ma andando avanti con il tempo ho paura che non la troverò più bella come ora e finirei per non pubblicarla mai. 
Quindi ho ignorato tutti i se ed i ma e l'ho pubblicata.
Spero possa almeno piacere un pochino a qualcuno e spero che altri avrebbero voluto una scena simile tra loro, perchè davvero, ci voleva *^*

Ringrazio chiunque passi anche solo per una lettura veloce!
Un saluto,
Koyuki :3