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Autore: Ice_DP    25/10/2016    4 recensioni
Trafalgar Law aveva un cane. Non che fosse una storia così fuori dal mondo. La cosa strana era come quel cane fosse riuscito a incasinargli la vita.
Eustass Kidd non è quello che si definisce un bravo ragazzo. Era una persona piuttosto scontrosa, senza mezzi termini e volgare la maggior parte delle volte.
E allora come può un cane, migliore amico dell'uomo e compagno fedele, riuscire a portare mille problemi nella vita di due ragazzi che nemmeno sapevano l'esistenza l'uno dell'altro?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Donquijote Doflamingo, Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Violenza
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TWO BOYS, A DOG AND MANY MESSES

Capitolo 2



~ È bello girare la collina insieme al cane: mentre si cammina, lui fiuta e riconosce per noi le radici, le tane, le forre, le vite nascoste, e moltiplica in noi il piacere delle scoperte.
(Cesare Pavese)


Non era una di quelle situazioni che si definiscono piacevoli; anzi, era esattamente il contrario. Kidd non sapeva che nome appioppare a tutta quella faccenda che gli si era consumata sotto agli occhi ad una velocità incredibile.
Voleva solo tornarsene a casa, e invece si era ritrovato sulla sua strada un pazzo che puzzava terribilmente di gas, perché poi, questo Eustass proprio non lo sapeva; un ragazzo che sembrava dovesse spezzarsi da un momento all'altro e un cane in bilico tra la vita e la morte. Non che gliene fregasse tanto, a dire il vero; non che non gli piacessero gli animali, solo che ne era completamente indifferente. E invece eccolo lì, ad aver aiutato quel ragazzo con il labbro spaccato e gli occhi che ti squadravano come una radiografia, a rimettere la spesa dentro i sacchetti che erano rotolati per terra, e adesso camminare di fianco a lui con i suddetti in mano mentre il proprietario teneva in braccio il cane moribondo.
Perché Kidd si fosse lanciato in un'opera tanto magnanima, nemmeno lui lo comprendeva; eppure gli piaceva veder soffrire la gente, anche picchiarla se proprio la si voleva dire tutta. Ma quella volta c'era qualcosa di diverso, che non gli tornava; sarà stata tutta quell'assurda situazione, oppure gli occhi taglienti di quel tizio da strapazzo che lo stava fissando insistentemente e che poco prima gli aveva ordinato, senza nemmeno dirlo direttamente, che quell'animale doveva essere portato dal veterinario. Che ce lo portasse lui dannazione!
Però gli era andato inspiegabilmente dietro. Gliel'avrebbe fatta pagare, oh sì.
Che cazzo hai da fissare?” sibilò rabbioso in direzione di Law, che per tutta risposta si aprì in uno dei suoi sorrisetti maligni.
Quanta educazione in una sola persona” lo schernì, girando la testa e distogliendo lo sguardo. Parlare gli era costato fatica; lo stomaco ancora gli doleva per le botte subite poco prima, ma non lo avrebbe di certo dato a vedere. Non era mai stato molto prestante in fatto di forza fisica; sì, i suoi muscoli erano sviluppati, ma propendeva per la resistenza, piuttosto che per la forza. Come erano soliti chiamarlo i suoi adorabili compagni di classe ai tempi del liceo, tutto cervello e niente muscoli. Che poi quello per Trafalgar fosse un complimento, non gliel'aveva mai detto; ma se solo avessero potuto vedere sotto quegli abiti un po' troppo larghi! Quello che celavano era tutto da gustare.
Non penso di doverti niente” rispose Kidd, ringhiando e agitando le buste.
Anzi, sei tu che mi devi qualcosa!” sorrise malevolo, mettendogli le suddette sotto al naso.
Law lo squadrò, continuando a camminare, finché non inchiodò i suoi occhi in quelli ambrati del ragazzo che lo sovrastava alla sua sinistra.
Io non ti ho chiesto proprio niente” lo sfotté, giusto perché voleva divertirsi. Ma quella alla fine era solo la verità.
Eustass serrò le dita sui sacchetti talmente forte da farsi diventare le nocche bianche -ancora più bianche-, e fu sul punto di esplodere in uno dei suoi soliti improperi e di prendere a bastonate quell'irritante ragazzino con un discutibile cappello.
Ascoltami bene brutto bastar...” cominciò, ma fu interrotto da una specie di sibilo che provenne dalle labbra dell'altro ragazzo.
Sì, sono un bastardo, lo so, grazie” lo interruppe, sospirando e chiudendo gli occhi.
Ma possiamo rimandare a quando sarà tutto finito? Ti prometto che potrai ridurmi in pezzi, se proprio ci tieni” concluse serafico, rivolgendogli un altro di quei sorrisetti che lo facevano imbestialire.
Kidd lo fissò stranito; mai nessuno aveva osato interromperlo, prima, e poi lasciargli la strada libera. Non trovò nemmeno nulla di intelligente da ribattere, per la prima volta in vita sua. Guardò quel ragazzo esile che camminava a passo svelto con quel cane in braccio, sporcandosi di sangue. Era pazzo, non c'era altra spiegazione. Ma poco male, lo avrebbe massacrato a tempo debito per la sua irriverenza. Sì, si sarebbe di sicuro divertito.
Trafalgar Law, comunque” spaccò di nuovo il silenzio, non degnandolo più di quello sguardo che tagliava.
Eh? Ah” rantolò Kidd, parendo un imbecille che non aveva capito, distratto com'era dai suoi pensieri.
Eustass Kidd” aggiunse seccato, notando un risolino scappare dalle labbra dell'altro. Oh se lo avrebbe distrutto; non sarebbe rimasto più niente.
Continuarono il tragitto in silenzio, e Kidd si chiese se quel Law sapesse dove potesse trovarsi un veterinario. Elucubrò per tutto il tempo, ma nonostante quel tipo non gli andasse particolarmente a genio, continuò a seguirlo finché non furono dentro alla prima clinica veterinaria che trovarono. Evidentemente sapeva dove poteva trovarsi.

Rimasero fuori ad aspettare, in sala d'attesa che fortunatamente era deserta. Nessuno dei due aveva la benché minima voglia di avere occhi curiosi e giudicanti addosso mentre aspettavano una qualsiasi notizia di quella povera bestia.
Il dottore li aveva guardati con sdegno e diffidenza, vedendo il cane ridotto a quel modo. Probabilmente pensava che fossero stati loro due a ridurlo così, ma come gli aveva gentilmente spiegato Law, sicuramente se fosse stata colpa loro non si sarebbero presi la briga di salvare quell'animale, ma lo avrebbero semplicemente lasciato a morire per strada.
Il medico non sembrava così convinto, ma decise che era comunque il caso di soccorrerlo il prima possibile.
Spero si possa fare ancora qualcosa” aveva detto, gelido, per poi voltarsi e sparire dietro alla porta a vetri.
Così i due ragazzi erano rimasti soli, lì seduti e in silenzio, a guardare il muro di fronte a loro tappezzato di volantini vari e colorati per un tempo interminabile. Kidd li leggeva senza il minimo interesse, non assimilando neanche una parola di ciò che c'era stampato sopra. Law non era da meno, ma sembrava leggermente più preoccupato del rosso, anche se era difficile stabilirlo.
Chi era quel tizio?” chiese ad un tratto il rosso, spostando la sua attenzione su Law.
Quello si girò, puntando i suoi occhi grigi in quelli curiosi di Kidd. Fu quantomeno agghiacciante.
Non ne ho la minima idea” rispose calmo, tornando a fissare il muro.
Se prima Kidd lo trovava irritante, adesso aveva la conferma che gli avrebbe spaccato la faccia, prima o dopo.
E allora per quale fottuto motivo ti ha preso a calci nel culo?” chiese, con l'intento di pungerlo sul vivo.
Di nuovo quello si girò verso di lui con aria strafottente di chi sa per certo di capire di più degli altri. Irritante oltre il limite della decenza.
Stavo solo cercando di salvare un povero animale” e ghignò, come se stesse pensando esattamente l'opposto di ciò che aveva detto.
Che animo misericordioso!” lo prese in giro il rosso, ghignando divertito.
Law lo guardò di sottecchi da sotto il cappello; era inquietante il modo che aveva di porsi e di ridere quell'individuo, decisamente. Ma lo attraeva in un modo strano, catturava il suo interesse come nemmeno i corpi senza vita all'obitorio. Era decisamente intrigante.
Mai quanto il salvatore con la pelliccia che è venuto in mio soccorso” rispose lui per le rime, ghignando più che mai senza più nascondersi sotto la tesa del cappello.
A Kidd andò il sangue al cervello. Mai si poteva fare affermazione più sbagliata sul suo conto; e gli sembrava pure che gli avesse insultato la sua amata pelliccia. Ma prima che potesse rispondere a tono, quello rincarò la dose.
Tra l'altro, quella cosa, che razza di animale è?” e indicò proprio l'indumento rossiccio che gli ricadeva dalle spalle.
Eustass dovette far ricorso a tutto il suo poco autocontrollo per non rivoltare quel posto in meno di mezzo secondo. Nessuno poteva rivolgersi a lui in quel modo, nessuno. Men che meno il primo coglione che aveva trovato sulla sua strada.
Si aprì in uno dei suoi ghigni più feroci e cattivi, prima di sputargli addosso le parole.
Avevo solamente voglia di sgranchirmi un po' le ossa, sai, mi prudevano le mani” e il suo sguardo si fece eloquente e maligno. Avrebbe fatto paura a chiunque, con quegli occhi d'ambra iniettati di sangue che non aspettavano altro che una provocazione per piantare su un macello. A chiunque, ma non a Trafalgar Law, che li trovava maledettamente eccitanti.
Rise, quasi senza controllo, il dottorino, lasciandosi andare per una volta rara, molto rara.
E adesso che cazzo hai da ridere?” ringhiò Kidd, alzandosi di scatto dal suo posto e afferrando quell'odioso ragazzotto dal colletto della sua felpa gialla e sporca di sangue.
Cerchi rogne per caso?” chiese minaccioso, ad un palmo dal suo naso.
Ma quello sembrava non avere paura, e quel suo maledetto ghigno rivoltante era sempre ben presente sulle sue labbra.
Kidd era sul punto di perdere davvero il controllo, mentre fissava quel Trafalgar dritto negli occhi, così da vicino da poter vedere le sfumature delle sue iridi. Intanto qualcosa di strano gli era penetrato nelle narici, un odore che mai aveva sentito prima e che collegò fosse proprio quello del ragazzo di fronte a lui. Era buono, indubbiamente. Scosse impercettibilmente la testa, scacciando quel pensiero che lo disturbava dal suo vero obiettivo.
Ne ho avute abbastanza per oggi, ma grazie dell'interessamento”.
Ma quel ragazzo riusciva a provare paura oppure era un'emozione a lui non familiare? Chiunque si sarebbe fatto piccolo piccolo di fronte alla stazza di Eustass Kidd, ma non Trafalgar Law. C'erano davvero poche cose che gli incutevano timore, e il rosso non faceva decisamente parte di quella cerchia ristretta.
Lo lasciò andare bruscamente, tanto che per poco non sbatté la testa contro al muro dietro di sé, ma nemmeno in quel momento smise di ghignare.
Kidd tornò al suo posto, lasciandosi sgraziatamente cadere sulla sedia e sbuffando di frustrazione. Era la prima volta che gli capitava un tipo del genere. E non gli piaceva per niente.
Per fortuna poco dopo il veterinario tornò da loro, evitando un'altra imbarazzante conversazione.

Il cane sta bene, non è in pericolo come pensavo...” lasciò la frase in sospeso, guardando i due bizzarri ragazzi in piedi davanti a lui. Non gli promettevano nulla di buono.
Si riprenderà, ma ha bisogno di estremo riposo” concluse, sospirando.
Bene, ce ne possiamo anche andare” disse perentorio Kidd, troppo smanioso di togliersi quella bestia dalle croste e tornarsene finalmente a casa. Aveva sprecato fin troppo tempo.
Veramente...” tentò il dottore, vedendo che il ragazzo stava per uscire, diretto verso la porta “Se rimane qui bisogna pagare la degenza”.
Kidd si girò con uno sguardo furente negli occhi, che fece sobbalzare il povero veterinario.
E dove li trovo i soldi?” ringhiò infastidito; sicuramente non sembrava una persona piena di soldi.
Chieda a lui, sembra una persona ricca” disse, indicando Law che intanto stava sbuffando sonoramente. Quell'Eustass era davvero un imbecille.
Il dottore guardò prima lui e poi l'altro, non riuscendo bene a capire il perché si fosse rivolto a lui in quel modo. Non si conoscevano? Ma quelle domande erano destinate a non trovare risposta, perché Law fu più svelto.
Lo tengo io” disse freddamente, lanciando un'occhiata assassina al ragazzo coi capelli rossi.
Che terapia deve seguire?” chiese infine, tornando a volgersi verso l'uomo col camice.
Quello sembrò tornare alla realtà, sbattendo ripetutamente gli occhi.
Ah beh...bisogna cambiargli quotidianamente le bende, facendo attenzione che la ferita non si infetti e, beh..disinfettarla” balbettò.
Bene, bisogna usare dei medicinali particolari?” chiese il moro, con fare molto esperto; difatti il dottore lo guardò stranito.
Beh, no, basta solo che le ferite siano sempre pulite”.
Grazie dottore, se non le dispiace ora lo porterei a casa” disse Law, tornando ad un tono neutrale.
Sa, non sono così ricco come pensa il mio amico” e così dicendo indicò Kidd con un cenno della testa.
L'uomo fece vagare ancora una volta lo sguardo tra l'uno e l'altro, quasi con paura; poi borbottò qualcosa e si diresse nuovamente dietro la porta a vetri dove era scomparso prima.
Io non sono tuo amico, ficcatelo in quella testa” disse Kidd, una volta che il medico fu uscito dalla stanza.
Non l'ho nemmeno mai pensato” rispose semplicemente Law, inclinando il capo sulla spalla destra e sorridendo ancora una volta.

Si ritrovarono di nuovo in silenzio a camminare nel buio della sera di novembre. Questa volta Law si era ripreso i sacchetti della spesa, che portava lungo le braccia, mentre reggeva saldamente la povera bestiola tutta piena di bende. Dormiva beatamente, e di tanto in tanto emetteva qualche mugolio di dolore, per poi tornare silenziosa e col respiro regolare. Il veterinario aveva detto che era un maschio, e Law stava pensando a che nome potesse dargli, dato che aveva deciso che lo avrebbe tenuto con sé. Aveva sempre desiderato un cane da bambino, come tutti; un po' di compagnia non gli avrebbe di certo fatto male. E poi non aveva la minima intenzione di lasciarlo di nuovo per strada.
Kidd, intanto, era più avanti rispetto ai due, le mani in tasca e un'espressione quasi crudele. Si stava chiedendo quando mai quel ragazzo infernale lo avrebbe lasciato in pace. Ad un certo punto, dopo un quarto d'ora in cui quello continuava a rimanergli dietro, non ce la fece più.
La vuoi piantare di seguirmi?!” sbottò acido, con tutta la cattiveria che aveva a disposizione.
Trafalgar lo guardò storto, quasi come se non stesse capendo.
Che carino, ti reputi così importante!” sputò poi, velenoso. Il viso di Kidd si contorse in una smorfia che non prometteva davvero nulla di buono. Dio se era irritante quel coglione!
Adesso ti ammazzo per davvero!” urlò, bloccandosi in mezzo al marciapiede.
Così saldiamo il conto di prima” aggiunse crudele, ma nemmeno quel teatrino scompose Law.
Abitiamo nella stessa zona, non ci sei arrivato da solo?” spiegò con fare elementare Trafalgar, sorpassando il rosso e non degnandolo nemmeno di uno sguardo. Quello rimase lì impalato, non sapendo bene che cosa dire. Si riebbe subito, strattonando l'altro ragazzo per un braccio, infelice che gli avesse detto una cosa così banale a cui non aveva minimamente pensato, facendolo passare per un cretino.
Non mi prendi per il culo!” insistette, riprendendo a camminargli vicino.
Law sbuffò, prendendo fiato e sottraendosi a quella presa che doveva essere ferrea, ma che risultò invece troppo debole.
Abito nel residence vicino all'università” spiegò con calma, mentre Kidd mollava la presa e assumeva davvero la faccia da cretino. Non ci aveva davvero pensato a quell'eventualità.
Vai al college?” chiese, seriamente curioso, sperando che la sua figuraccia passasse inosservata.
Sono al secondo anno di specializzazione di medicina”.
Eustass rimase interdetto un attimo. Non avrebbe dato più di diciotto anni a quell'essere da strapazzo, eppure o era un genio, o ne aveva davvero di più di quello che pensava.
Mi vuoi dire che hai ventiquattro anni?” chiese meravigliato.
Wow, sai fare i calcoli vedo” rispose serafico quello, non smettendo di camminare.
Ne dimostri diciotto, di anni” lo prese in giro Kidd, ghignando spudorato, ma non ebbe nemmeno la soddisfazione di avere una risposta dal diretto interessato. Così decise che era meglio stare zitto, per una buona volta.
Finalmente furono nei pressi del loro appartamento, e con grande disappunto di Kidd, vide che Law estraeva le chiavi per entrare proprio nel suo palazzo. Non bastava che frequentasse la stessa struttura dell'università, doveva vivere pure nel suo stesso edificio. Magari era anche il suo vicino di casa e nemmeno lo sapeva. Che gran seccatura.
Sbuffò non appena aprì il portone principale e si affrettò ad oltrepassarlo di gran carriera. Il destino quel giorno gli aveva riservato fin troppe sorprese.
Presero a salire le scale, sempre in completo silenzio, mentre Kidd non vedeva l'ora di liberarsi di quel tizio dall'aria strana e misteriosa.
Fu sollevato quando lo vide avanzare ancora per il terzo piano; almeno non dovevano dividere il pianerottolo.
Cazzo di sfiga, pure nello stesso palazzo me lo dovevo ritrovare” disse a denti stretti, ma non troppo a bassa voce; infatti Law sentì tutto e non perse occasione di rispondere.
Sei proprio un gentleman sveglio, mio caro Eustass-ya” disse divertito, e se avesse avuto la mano libera, sicuramente gli avrebbe riservato il suo migliore dito medio.
Fanculo stronzo!” rispose il rosso, armeggiando con la sua serratura difettosa ed entrando in casa propria.
La cosa è reciproca” sussurrò Trafalgar, mentre il cane cominciava ad agitarsi tra le sue braccia.






ANGOLO DELLA DEMENZA

Salve miei adorati tortini! *qualcuno mi farà causa per questo nomignolo che affibio a tutti voi* Sono tornata dopo un soggiorno a Parigi e una mezza influenza; ma sono più che forte che mai! Tra un esercizio di latino e l'altro mi sono dilettata a questo capitolo, che in realtà non ho la minima idea di come sia venuto fuori...l'idea di base era un'altra, quindi non saprei proprio bene...
Via, cominciate pure con le critiche per l'OOC! Io sono qui, pronta ad accoglierle con tanto amore! *rotola spargendo cuori a destra e manca*
Mi sono accorta solo ora che mi sono imbarcata in un'avventura più grande di me...insomma, questi due da rendere sono davvero difficili! Non so come facciano le altre autrici e renderli così bene...io ho paura di averli letteralmente stuprati, poverini! Mannaggia a me e alle mie idee malsane che mi girano in testa.
Più vado avanti con la storia, e meno mi sembra credibile, ma va beh, non sarebbe da me altrimenti.
Devo ancora decidere se Kidd mi piace o no, proprio non riesco a inquadrarlo. Law si è guadagnato un posto nel mio cuore, invece. La sua storia passata mi fa frignare come una poppante che ha fame. Povero ragazzo!
Finito questo sproloquio, voglio ringraziare tutti quelli che mi seguono, e in particolare le anime pie che hanno lasciato una traccia del loro passaggio! Tanto ammmmmore per voi!
A presto miei pulzelli, si spera!

   
 
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