26/10/2016
1 recensioniIntagliamo le zucche!
Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!Numero Parole: 762
Prompt/Traccia: Tè, caminetto (o kotatsu) e zucche da intagliare.
Era una splendida mattina d’autunno, le foglie secche si staccavano dai rami e cadevano al suolo e un vento freddo le accompagnava in una splendida danza di colori in memoria della stagione passata.
Niente sembrava turbare questa tranquillità finché non si udì il suono fastidioso di un camioncino che scaricava la sua merce.
“Vieni indietro ancora, ancora, ok così è perfetto!”
“Scarica pure!”
Ed ecco che per colpa di un insolito vociare e del fragore provocato dalla merce che rotolava a terra, Haruhi si affacciò alla porta di casa.
“Chissà perché tutto questo chiasso la domenica mattina – si chiese piegando la maniglia – ditemi che è un incubo” dichiarò impallidita di fronte alla scena che le si presentò.
Davanti a lei la strada era invasa da un centinaio di enormi zucche arancioni e in mezzo a loro c’erano sei ragazzi che sfortunatamente conosceva.
“Ciao Haruhi!” la salutarono i membri dell’Host club che si erano appena accorti della sua comparsa.
“Che cosa significa tutto questo?” chiese infastidita.
“Oggi è Halloween Haruhi!” esclamarono in coro i gemelli.
“Lo so, ma non spiega questo” rispose puntando il dito verso le zucche.
“Mia cara Haruhi, ad Halloween è tradizione dei plebei intagliare le zucche per utilizzarle come lanterne. Siamo qui per partecipare insieme alla tradizione dei tuoi simili, su forza andiamo sul kotatsu e iniziamo!” le spiegò Tamaki volteggiando e parlando con il suo solito fare teatrale.
“In questo modo non dovendo assumere degli intagliatori professionisti, risparmieremo le spese del club. Fai il tuo lavoro per favore” le disse Kyoya mentre controllava la cartella della contabilità.
“Come potete pensare che intagli tutte queste zucche da sola?!” chiese contrariata.
“Haru-chan, non avremo le lanterne di zucca?” chiese Honey-sempai piagnucolando.
“Non potrei neanche se volessi, e non voglio” rispose impassibile.
Il ragazzo si intristì di più e a quel punto intervenne Mori-sempai.
“Otoro”
A quella parola tutti ebbero un brivido lungo la schiena, ecco la debolezza della ragazza: tonno costoso.
La mora restò in silenzio a meditare per qualche istante, poi riprese la parola.
“Intaglierò le zucche, ma a delle condizioni!” affermò decisa.
“Tutto quello che vuoi, dillo al tuo papà!” esclamò contento Tamaki.
“Faremo solo una ventina di zucche e mi aiuterete tutti” dichiarò.
I ragazzi rimasero pietrificati. Dovevano lavorare?
Poco dopo la casa di Haruhi fu invasa da zucche e dagli host intenti ad intagliarle sotto la guida esperta della ragazza.
“Haruhi portaci un tè!” ordinarono Hikaru e Kaoru.
“Anche una torta Haru-chan!” esclamò Mitsukuni.
E nel giro di pochi minuti tutti le fecero richieste da ricconi.
“Stupidi ricchi …” si ritrovava a sospirare sconsolata.
Intanto Tamaki e i fratelli Hitachiin si stavano divertendo a intagliare facce buffe sulle loro zucche.
“È davvero facile!” risero insieme, ma non appena pronunciarono quelle parole si tagliarono un dito contemporaneamente.
“Non vi avevo detto di fare attenzione coi coltelli? – li rimproverò la mora – su fatemi vedere i tagli” disse prendendo dei cerotti che mise ai tre ragazzi.
Subito arrossirono per la dolcezza e la femminilità che l’amica stava mostrando loro.
“Ora per favore cercate di non farvi male” li ammonì sorridendo dando così il colpo di grazia a tutti i ragazzi.
“Haru-chan, tu fai le lanterne tutti gli anni?” chiese emozionato Honey-sempai.
“No, non amo particolarmente queste cose, però è divertente se si sta in compagnia” confessò.
In effetti, nonostante non avesse previsto questa specie di invasione di ortaggi e di ricchi, si stava divertendo, se non altro non era un’attività stupida come quelle che erano soliti fare al club. Forse sarebbe stato meglio se lo avessero fatto nell’aula di musica e non sul suo povero kotatsu, dove tra l’altro stavano stretti.
Dopo qualche ora le zucche erano finite e il salotto tutto sporco. Ovviamente la ragazza ordinò loro di ripulire il disordine da soli mentre lei scomparve in cucina.
“Abbiamo finito Haruhi!” la chiamarono in coro.
“Bene allora possiamo gustarci un dolce alla zucca con una buona tazza di tè” disse loro presentandosi sorridente con addosso un grembiule e un vassoio in mano.
Appena la videro i ragazzi arrossirono per quanto era carina.
“Che bello ci hai preparato un dolce con le tue mani, papà è contento!” la coccolò Tamaki.
“Era un peccato sprecare le zucche, così le ho usate per cucinare qualcosa. Ora staccati sempai” rispose infastidita da quel contatto.
E così tutti si sedettero a gustare quella prelibatezza.
Per i membri dell’Host club era stata una mattina diversa dal solito, ma piacevole. Infondo bastavano un kotatsu, del tè e zucche da intagliare per divertirsi, ovviamente Haruhi con un dolce fatto a mano era la ciliegina sulla torta.
NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Ho sempre letto qualche storia di questo fandom e ora ho deciso di scriverne alcune anche io ^^ Questa è una storia molto semplice e "veloce" per imitare lo stile di narrazione tipico dell'anime e per rendarla un po' più comica, spero vi piaccia!
Ringrazio tutti coloro che leggeranno la storia e chi la inserirà tra le varie categorie <3 Un ringraziamento particolare va a Fanwriter.it per aver ideato il contest.
Per ora vi saluto, ma tornerò prestissimo con altre storie!
A presto!
Monkey D Akiko <3