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Autore: Sheireen_Black 22    26/10/2016    1 recensioni
Lily vorrebbe mettersi a piangere. Mary vorrebbe mettersi a saltare sul letto.
“Quindi ti piace” sentenzia “ti piace James Potter”.
(Jily)
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Qualcosa

 




 

Mary cammina avanti e indietro per la stanza, sbuffando di tanto in tanto e alzando teatralmente gli occhi al cielo. Periodicamente rivolge sguardi torvi a Lily, stesa sul suo letto, accanto alla finestra.

“Lily, guardami. Parlami. Metti in ordine i pensieri. Che cosa provi per James?”.

Lily affonda la testa nel cuscino. Nell'ultima ora, Mary le ha rivolto la stessa domanda ad intervalli regolari di cinque minuti circa, mettendo a durissima prova i suoi fragili nervi. E la risposta che arriva è sempre la stessa.

“Non lo so”.

Lily si reputa una ragazza forte, decisa, determinata; ottimi voti, buone amicizie, successo con i ragazzi. La sua vita di ragazza di diciassette anni procede senza sbavature ed esitazioni, i suoi obiettivi sono tutti chiari e a portata di mano. Le indecisioni non fanno per lei.

Eppure, davanti a questo qualcosa si trova completamente disarmata.

“Calma, analizziamo i fatti”. Mary si siede in un angolo del letto e assume il tono professionale di Lumacorno quando descrive i vari componenti di una complicata pozione. “Una cosa per volta. Lui ti ha chiesto – per la millesima volta in sei anni, oserei dire – di uscire con lui”.

Lily annuisce.

“E cosa c'è di diverso, questa volta? Perché hai saltato pozioni per la prima volta da quando ti conosco? E perché ti trovo in queste condizioni?”. Mary ci prova, ma non riesce a tener fede al suo mantra una-cosa-per-volta.

Lily boccheggia. Groviglio di emozioni nella pancia e di pensieri nella testa. Trovare un ordine sembra impossibile.

Potter. L'idiota tronfio che gioca a Quidditch e si fa beffe di tutto e di tutti. Il ragazzo che odia, nemmeno tanto cordialmente, da più di sei anni. Possibile che tutto questo sia a causa sua?

“Ok, ricominciamo” Mary non demorde “Resetta tutto. Rispondi sì o no. Potter ti ha chiesto di uscire?”.

Lily cerca concentrazione. Annuisce.

“Bene. E tu vorresti uscirci?”.

Domanda difficile. Lily vorrebbe cavarsela con un 'forse', ma è disperatamente stufa della sensazione di smarrimento che ha preso possesso di lei da qualche ora a questa parte. Punta i gomiti e si mette seduta a gambe incrociate, abbracciando forte il cuscino e sfoggiando la sua espressione più risoluta.

“Sì”.

Mary non si aspettava assolutamente una risposta del genere. Cerca abilmente di nascondere lo stupore e di mantenere le redini di un discorso che potrebbe diventare serio e maturo.

“Molto bene” di nuovo il tono professionale “questo è un inizio. Quindi che cosa gli hai risposto?”.

“No”. Lily risponde senza esitazioni. Finalmente una domanda a cui può rispondere facilmente. Riesce quasi ad approntare un sorrisetto soddisfatto.

Mary perde definitivamente le staffe. “Lily, io ti voglio bene. Sei la mia migliore amica. Ma dovresti renderti conto da sola che il ragionamento non fila. Se ci vuoi uscire, dovresti uscirci. Lo capisci questo?”.

“Mary, smettila di trattarmi come se fossi pazza! Lo so benissimo. Il problema è che non ci riesco. Il problema è che...” Lily respira profondamente. Forse ha trovato un modo di esprimere qualcosa e vuole farlo prima che la nebbia più fitta si impossessi di lei. “Il problema è che io odio Potter. Non ho mai pensato neanche lontanamente di uscire con lui, Mary. Mai. Ho sempre creduto che fosse un ragazzo arrogante, borioso e infantile. Ora credo che quello sia solamente il lato di sé che più gli piace mostrare. Lui è...” respira, respira “è così intelligente, è brillante, è divertente”.

Lily vorrebbe mettersi a piangere. Mary vorrebbe mettersi a saltare sul letto.

“Quindi ti piace” sentenzia “ti piace James Potter”.

“Non può piacermi, Mary. E' James Potter. Non è possibile”.

Lily balza in piedi, afferra la borsa e, prima che Mary possa aggiungere altro, è sulla porta. “Ci vediamo dopo, vado da Lumacorno per chiedergli di recuperare la lezione che ho perso”.

Lily corre giù per le scale del dormitorio. Scappa, ma qualcosa alla bocca dello stomaco le dice che non potrà scappare per sempre.






 

 

 

  
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