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Autore: Fendib    26/10/2016    3 recensioni
E nella mia testa, il nastro della mia vita si riavvolge velocemente. So già che rivivrò quegli attimi intensi della mia esistenza, che inconsapevoli mi uccideranno ancora di più. Rewind. Stop. Play.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno :D Le note le metterò alla fine per non distrarvi troppo dalla storia, ma gradirei molto che voi le leggeste onde evitare disguidi di qualsiasi genere. Detto questo, vi lascio alla storia. Buona lettura.

 



Rewind. Stop. Play.





Pioggia. Pioggia che incessante cade sul mio corpo. Pioggia che logora la mia pelle. Pioggia che invano cerca di portar con se tutte le mie sofferenze. Vento. Vento che si abbatte sul mio corpo. Vento che accarezza la mia pelle. Vento che con la sua forza mi sta portando da te. Aspettami amore mio, arriverò.

E nella mia testa, il nastro della mia vita si riavvolge velocemente. So già che rivivrò quegli attimi intensi della mia esistenza, che inconsapevoli mi uccideranno ancora di più. Rewind. Stop. Play. Ecco come tutto ebbe inizio.




- Che hai Magnus?-

Chiese Alec vedendomi accucciato con le gambe al petto e con gli occhi gonfi di lacrime.

- Niente, tranquillo.-

Dissi io cercando di rassicurarlo, anche se sapevo di non risultare per niente convincente. Cominciai a dondolarmi su me stesso, distrutto dal dolore che mi portavo dentro. Amavo il mio migliore amico, ma non volevo dirglielo, non riuscivo. Non potevo rovinare il forte rapporto di amicizia che ci ha sempre legato, ci consideravamo da sempre come fratelli. Cosa avrebbe pensato di me? Di sicuro mi avrebbe sdegnato, urlandomi contro quanto io potessi fargli schifo. Eppure io non ci vedevo niente di così sbagliato in quel sentimento.

- Credi di avermi convinto? Magnus, cazzo, hai una vaga idea di quanto soffra anche io nel vederti in questo stato?-

Mi accarezzò una guancia e sentii il calore che la sua pelle emanava, sentendomi sciogliere sotto di esso. Spinsi il mio volto contro la sua mano, in modo che quel tocco si intensificasse. Era così bello quando mi toccava, così magnifico che ogni volta desideravo che continuasse per tutto il mio corpo.

- Alec, io…- Sospirai debolmente. - Non posso mi dispiace. Non capiresti.-

Esalai con la voce strozzata dal pianto. Le lacrime scorrevano sulle mie gote più copiose che mai. Lui si sistemò meglio di fronte a me, mise una mano sotto il mio mento e lo alzò facendo congiungere i nostri sguardi. Persi un battito nel vedere i suoi occhi blu velati dalle lacrime, non sopportavo l’idea che lui fosse in quello stato per colpa mia. Quel segreto stava facendo soffrire entrambi e forse era arrivato il momento che mi liberassi da quel peso.

-Come posso capire se non mi dici niente?-

Sussurrò con dolcezza. Cercai di trovare la forza dentro di me per provare almeno a fargli capire quanta valenza avesse nella mia vita. Ma la paura mi bloccava. Il terrore di perdere ogni cosa di lui mi impediva di poter aprire il mio cuore e mostrarne il contenuto. Alec. Ogni battito era per lui. Prese la mia mano e la strinse forte, in quel gesto trovai quel poco di sicurezza che mi permise di dire due semplici parole.

-Ti amo-

Nascosi repentinamente il mio volto tra le ginocchia, non volevo vedere la sua espressione delusa. Non si meritava un amico come me. Lui avrebbe dovuto vivere sempre felice e senza preoccupazioni. Il silenzio aleggiò per molti minuti in quella stanza buia.

-Ehi Magnus, guardarmi per favore.-

Sentii che il tono della sua voce era dolce e soave, sperai con tutto me stesso che quello significasse che non era arrabbiato. Alzai lentamente la testa intimorito dal fatto che avrei potuto ricevere uno schiaffo in pieno viso dopo quella rivelazione. Rincontrai i suoi occhi e notai che erano ancora lucidi, ma avevano una luce diversa, sembravano felici. Piano lo vidi avvicinarsi a me facendo combaciare le nostre labbra, le sue erano così morbide e calde. Un brivido mi percorse la schiena e tutto quello mi sembrava un sogno. Mi allungai verso di lui e lo abbracciai forte, assicurandomi che fosse tutto reale.

-Ti amo anche io.-

Sbiascicò lui sulle mie labbra che si incurvarono in un sorriso. Entrambi sapevamo che non sarebbero servite altre parole. Quella sera ci abbandonammo finalmente l’uno all’altro, facemmo l’amore e fu tutto così intenso da desiderare che fosse infinito. Ed io ero felice, perché sapevo che in quella fredda notte d’inverno era nato un amore destinato a non finire mai.




Pioggia. Pioggia che si mischia alle mie lacrime.
Vento. Vento che riempie la mia pelle di brividi.
Dolore. Quel dolore a cui presto mi abbandonerò.
Rewind. Stop. Play. Ecco come tutto finì.




Erano ormai 5 anni che stavamo insieme, ci amavamo incondizionatamente. Non ci importava di quello che ci circondava, per me esisteva solo Alec e per lui esistevo solo io, ed era quello che contava realmente. Nel profondo dei nostri cuori sapevamo che nessuno dei due avrebbe mai abbandonato l’altro.

Era una sera d’autunno, il vento tirava forte e le nuvole grigie facevano presagire che di lì a poco si sarebbe abbattuto un pauroso temporale. Nonostante l’aria fosse abbastanza pungente, decidemmo di andare a prendere un gelato nella nostra gelateria preferita. Dopo aver ordinato i nostri gusti preferiti, ci incamminammo lungo la riva del mare per fare una passeggiata. Avevamo scelto di trasferirci in quella piccola cittadina tranquilla pochi anni prima, lì potevamo vivere in serenità, lontani dai nostri genitori che ci avevano ripudiato solo perché “diversi”.

L’acqua accarezzava dolcemente i nostri piedi. Ci piaceva guardare il mare in quel periodo, adoravamo ascoltare il forte rumore delle onde che si infrangevano sul bagno asciuga. Molte volte quella gradevole melodia faceva da sottofondo alle nostre notti d’amore.
Mi strinsi forte ad Alec, milioni di brividi invasero il mio corpo. La brezza del mare mi era penetrata nelle ossa e cominciai a tremare letteralmente dal freddo. Lui mi accolse tra le sue braccia cercando di trasmettermi un po’ di calore.

- Hai freddo amore?-

Disse con voce bassa e delicata, mentre io annuivo debolmente. Mi ravviò i lunghi capelli dietro le orecchie e mi baciò con passione.

-Immagino che il gelato sia stata una pessima idea.-
Constatò ridendo e tornando a dedicarsi alle mie labbra. Mi lasciai trasportare da tutte quelle sensazioni indescrivibili che stavo provando. Ogni volta con Alec era come se fosse la prima, sempre un’emozione diversa e ogni volta sempre più intensa. Mentre le nostre lingue lottavano amorevolmente, sentimmo una voce alle nostre spalle.

-Oh ma che carini, guardateli.-

Il tono usato era più che dispregiativo. Ci voltammo di scatto interrompendo il nostro contatto, a pochi metri da noi c’era una banda di ragazzacci ben poco raccomandabili. Erano in tre, quello che precedentemente aveva parlato doveva essere sicuramente il “capo”.

- Cosa cazzo volete eh? Andatevene!-

Disse Alec con tono grave. Mi aggrappai al suo braccio, con lui mi sentivo sempre protetto e al sicuro, anche se la paura stava piano piano pervadendo il mio corpo.

- Mi dispiace in questo paese non sono ammessi i froci.-

Rispose il leader del gruppo, il tono era sempre più spregevole. Sentii i muscoli del corpo di Alec irrigidirsi, le mani strette a pugno. La rabbia lo stava invadendo, conoscevo le sue reazioni quando era al limite della sopportazione. Cercai di stringerlo ancora di più per impedirgli di reagire e peggiorare la situazione.

- Non dici niente eh? Beh.. allora vorrà dire che ci scoperemo la tua cara fidanzatina.-

Continuò con un ghigno diabolico sul volto seguito a ruota dai suoi compari. Si avvicinò a me, mentre con la testa fece segno agli altri due, che repentinamente immobilizzarono Alec. Quel mostro cominciò ad accarezzarmi il viso. Ero immobile, terrorizzato, incapace di pensare o dire qualsiasi cosa, sapevo solo che non volevo che quell’essere mi toccasse. Cominciai a piangere fortemente. Sentivo chiaramente le urla di Alec.

- Non lo toccare, brutto figlio di puttana.-

Il ragazzo, che era di fronte a me, si girò di scatto guardandolo in cagnesco. Senza esitare estrasse un coltello dalla tasca dei pantaloni e lo puntò alla gola di Alec.

-Come mi hai chiamato schifosa checca?-

-Sei solo un lurido figlio di puttana.-

Ripeté lui sputandogli in faccia e dimenandosi per cercare di liberarsi dalla morsa degli altri due. Il giovane teppista si pulì dal volto, rimuovendo la sua saliva con rabbia.

-Questo non dovevi farlo.-

Disse tra i denti e con velocità gli sferrò un pugno sulla mascella. Alec rispose repentinamente con un calcio, dato che le braccia erano bloccate dagli aiutanti che lo tenevano per le spalle. Cominciò una lotta, un groviglio di corpi, colpi indistinti che andavano in tutte le direzioni. La mia preoccupazione cresceva ogni secondo di più, ma non potevo fare niente per aiutarlo e questo mi distruggeva. Poi un gemito acuto di dolore squarciò il mio cuore. Vidi Alec accasciarsi al suolo mentre i tre scapparono impauriti, lasciandomi da solo davanti a quella sconvolgente realtà. Il mio amore aveva un coltello infilzato nello stomaco. Senza pensarci due volte corsi da lui e lo feci sdraiare, il suo corpo era in preda alle convulsioni. Cominciai ad urlare con tutta la voce che avevo in gola. Le lacrime ormai scorrevamo giù per le mie guance come un fiume scende veloce attraverso una valle.

- Non mi lasciare Alexander, ti prego ti prego. Tu sei forte ce la farai.-

Continuavo a ripetere le stesse parole come un mantra oramai, mentre tenevo il suo corpo stretto tra le mie braccia e baciavo ogni centimetro del suo volto.

- Amore.-

Disse lui flebilmente, la sua voce era bassa e quasi impercettibile. Mi bloccai, presi il suo volto tra le mani e lo guardai.

-Dimmi-



-Baciami per favore-

Obbedì alla sua richiesta, avvicinandomi lentamente alle sue labbra sulle quali premetti dolcemente le mie. Non volevo essere troppo irruento, avevo paura che qualche mossa azzardata avrebbe potuto peggiorare la sua situazione. Il sapore salato delle mie lacrime si andò a mischiare con quello ferreo del suo sangue che ormai sgorgava dalla sua bocca. Mi staccai e guardai i suoi occhi spenti, quel luccichio che solitamente li caratterizzava si stava affievolendo troppo velocemente. Non potevo perderlo, lui era tutto quello che avevo.

- Ti amerò per sempre Magnus.-

Esalò con l’ultimo respiro rimastogli. Mi ritrovai tra le braccia il corpo senza vita dell’unica persona che abbia mai amato nella mia esistenza. Cominciai a singhiozzare fortemente cullandolo ripetutamente, come se volessi risvegliarlo da quel sonno. Ma mi resi conto che non si poteva più tornare indietro. Mi avevano portato via quella parte che serviva a completarmi e non ero altro che un corpo senza anima. In quel momento ero il niente più assoluto. Cominciò a piovere copiosamente e guardando in alto nel cielo, trovai l’unica soluzione che mi avrebbe permesso di essere ancora felice.

Successe tutto in un attimo, con quella stessa lama sporca del suo sangue, trafissi il mio cuore.





Pioggia. Pioggia che incessante cade sul mio corpo. Pioggia che logora la mia pelle. Pioggia che invano cerca di portar con se tutte le mie sofferenze. Vento. Vento che si abbatte sul mio corpo. Vento che accarezza la mia pelle. Vento che con la sua forza mi sta portando da te. Aspettami amore mio. Arriverò.






Ed eccomi ancora qua :D Per prima cosa, volevo avvisare tutte le lettrici che questa storia potreste trovarla pubblicata molti anni fa in altri siti con personaggi diversi, non allarmatevi però. La scrittrice sono sempre io, quindi questa è sempre e comunque una MIA storia. Ho voluto riadattarla con i personaggi di Alec e Magnus solo per il semplice fatto che, adoro questa storia perchè è così piena di Angst, e perchè of course adoro anche loro :D 
Dopo aver precisato che non ho commesso nessun tipo di plagio, furto, etc, spero che la storia vi sia piaciuta che abbia trasmesso le giuste emozioni. Sono lieta di averla condivisa con voi fan dei MALEC <3
I pareri positivi o negativi che siano sono sempre ben accetti, anche e sopratutto per migliorarsi. Quindi non esistate lasciate tanti commentini. :D
A presto :*

 
   
 
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