Capitolo 1

Chi è lei?

Marco guardò sognante la ragazza che stava al banco davanti, Giulia, fin da quando la aveva vista, con quei suoi capelli color castano, e quegli occhi di un marrone scuro ne era rimasto stregato, non aveva mai avuto il coraggio di presentarsi come si deve, lei invece era amichevole, ma non appena parlava con Marco, lui diventava rosso e cominciava a balbettare a bassa voce, di conseguenza Giulia rinunciato a parlarci.

Successe però un giorno, che il destino volle giocare un brutto scherzo al povero innamorato, chissa cosa gli ebbe detto la sua mente in quel momento, all' uscita di scuola Marco seguì Giulia, voleva solo sapere il suo indirizzo, cos' da poterli fare, se mai ne avesse avuto il coraggio, una piccola sorpresa, quindi si nascosa dietro un muro e, stando attento che nessuno lo vedesse, seguì la ragazza, che per qualche motivo diventava sempre più nervosa, si guardava spesso indietro e affretteva il passo, ma non come quando si è spaventati, più che altro sembrava arrabbiata. La Giulia entrò in un vicolo buio, poi dopo poco un urlo di ragazza squarciò il silenzio. Marco guardò curioso cosa stesse succedendo, si aspetteva dei criminali, degli stupratori, che fosse semplicemente caduta, ma quello che vide non fu niente di tutto ciò. C'era una figura, china su un qualcosa che si contorceva, quando l'ombra si accorse che era osservata, la poca luce che penetrava in quel vicolo era troppo poca per poter vedere a fondo, ma quella che sembrava una persona aveva degli occhi bianchi e rilucenti che scintillavano nell'ombra, dei capelli riccioluti gli cadevano a lato della testa china. Marco non potè vedere altro se non quella figura che scompariva, poi sentì il dolore e si risvegliò vicino scuola, Giulia gli teneva la testa alzata, mentre altre persone tutt'intorno guardavano curiose la scena.

"Tutto a posto?" Gli chiese Giulia con tono che avrebbe dovuto essere di preoccupazione.

Il ragazzo stava per rispondere, quando notò qualcosa negli occhi della ragazza, un inquietante luccichio bianco e scintillante, aveva dell' ipnotico.

Quando l'ambulanza arrivò la ragazza insistette per salirvici, sostenendo di essere molto più di un "amica", durante il breve viaggio Giulia non stacco un attimo gli occhi dal ragazzo, con un volto che, se all'inizio sembrava preoccupato, più passava il tempo più diveniva serio.

Giulia gli stette accanto tutta la notte, Marco lo sapeva, avevano passato entrambi la notte insonne, l'uno ad osservare l'altro.

Quando, alla mattina seguente, il ragazzo venne rimandato a casa Giulia gli disse soltanto:

"Ora le nostre strade si dividono se vuoi restare vivo fa che non si debbano reincontrare" e gli strinse il braccio talmente forte da farlo sanguinare "Come Promemoria" disse, poi se ne andò