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Autore: Kira74    27/10/2016    0 recensioni
6 PRODIGI E 6 RAGAZZI, NORMALI, CHE FARANNO CONOSCERE LORO IL VERO SIGNIFICATO DELL'AMORE, RAGAZZI TORMENTATI DA OSCURI PASSATI, OPPURE TALMENTE INNOCENTI DA ESSERE SOPRANNOMINATI "PURE HEART". QUESTA è LA LORO STORIA
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kiseki No Sedai, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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The kiseki player
Capitolo 1: the fukuda shogo manager
Naruhiko’s pov: guardai con tristezza e frustrazione mentre mio fratello maggiore e i suoi compagni di squadra deridevano e ferivano senza alcun rispetto il Kaijo.

Non riuscivo proprio a capire cosa ci guadagnassero dal comportarsi in questo modo. Che fossero soddisfatti di giocare a basket in questo modo? Io proprio non li capivo. Non sapevo cosa fare, ma dovevo fermarli prima che facessero qualcosa di irreparabile e dovevo farlo subito. Per cui feci una delle cose che normalmente non mi sarei mai azzardato di fare: obbligai l’allenatore a chiamare un time out.

Sapevo che più tardi ne avrei pagato le conseguenze, ma per ora non m’importava. Dovevo fermare la furia di Shogo, altrimenti l’asso del Kaijo ne avrebbe pagato le conseguenze. ”ti prego Shogo, smettila di giocare in questo modo meschino, non ne trarrai alcun vantaggio” lo pregai cercando di farlo ragionare.

Lui si limitò a guardarmi furiosamente. Ingoiai un groppo in gola. Sapevo fin troppo bene cosa sarebbe successo. Inspirai profondamente aspettando il colpo. Infatti, neanche a darmi ragione poco dopo sentii un forte dolore allo stomaco.

Shogo mi aveva appena colpito. Con le lacrime agli occhi mi coprii la zona dolorante con un braccio, accasciandomi per terra. “sei miserabile, inutile” mi sbeffeggiò con un sorriso sadico premendomi un piede sulla schiena. Mi rannicchiai su me stesso. Sapevo bene di essere inutile, i miei genitori hanno sempre preferito lui a me, lui era quello forte, sportivo, il “prodigio del basket” , mentre io...ero semplicemente .....normale. Sospirando chiusi gli occhi aspettandomi l’ennesimo colpo. Colpo che però non arrivò mai.


Midorima’s pov: strinsi a me il mio oggetto fortunato di oggi, una felpa nera oversize. Ero preoccupato per Kise anche se non lo davo a vedere. Come facevano gli altri compagni di squadra a tollerare il comportamento ipocrita di Shogo? Riuscii a tirare un sospiro di sollievo solo quando il manager chiamò il time out.

Dalla sua faccia scoivolta, forse lui era disgustato quanto me. Forse lui sarebbe riuscito a farli smettere una volta per tutte. Quando però vidi shogo iniziare a infierire sul ragazzo , molto più piccolo di lui , non riuscii a trattenermi e ignorando i rumorosi richiami del mio compagno di squadra Takao,  mi precipitai verso di loro riuscendo a bloccare in tempo il suo pugno prima che si abbattesse sul povero manager.

Glielo strinsi talmente forte da farlo piegare su se stesso.Tutta la kiseki no sedai mi guardò, stupita. Non si sarebbero mai aspettati che sarei intervenuto in modo così visibile. “Non toccarlo, Nanodayo” dissi con voce insolitamente aspra.

Haizaki sorrise, crudelmente.” Beh, tanto ci è abituato” replicò ghignando. Mi trattenni. Proprio non lo sopportavo. Voltandogli le spalle presi fra le braccia il fragile ragazzo portandolo al di fuori della portata del fratello maggiore. Ignorando tutti i miei compagni e abbandonando l’ingombrante carretto alle cure di Takao, chiamai un taxi e mi avviai verso casa tenendo il più delicatamente possibile il manager.

Naruhiko’s pov: mi rannicchiai tra le braccia dello sconosciuto , tremando dallo shock e dal freddo.Non sapevo nemmeno perchè mi avesse salvato, però gli ero grato di averlo fatto. Ora l’unica cosa che non volevo era trovarmi di fronte a mio fratello maggiore, che sicuramente me l’avrebbe fatta pagare a casa. “so che sei sveglio nanodayo” disse il mio salvatore sussurrando al mio orecchio.

Colpevolmente aprii gli occhi incrociando i suoi smeraldini. Solo in quel preciso momento mi accorsi di essere a cavalcioni sul suo grambo. Arrossendo nascosi il viso contro il suo petto, non notando però il rossore che stava lentamente incorniciando il viso del giocatore di basket.

“ v-va tutto bene nanodayo? Ti fa male ?” chiese massaggiandomi delicatamente lo stomaco. Annuii , sentendo il sordo dolore che si propagava facendomi rannicchiare a palla. “tranquillo, appena arriviamo a casa mia ti medico lo stomaco.

Dovrebbe alleviarti almeno un po’ il dolore” disse carezzandomi inconsapevolmente i capelli. Mi beai delle sue carezze, facendo quasi le fusa a quel morbido, timido contatto .

Convivemmo in un tranquillo silenzio finchè la macchina non si arrestò davanti ad una villetta a schiera. Aprendo la porta della macchina midorima mi chiese “ riesci a camminare da solo nanodayo?”. Annuii , cercando di dimostrami forte , quando dentro di me volevo solo che mi riprendesse tra le braccia tenendomi stretto a se’. Le gambe però, appena misi piede fuori dal veicolo non mi sorressero. Fortunatamente Midorima-san con prontezza di riflessi riuscì ad afferrarmi prima che io potessi cadere.

“baka , non mentire” disse riprendendomi tra le braccia. “m-mi dispiace” balbettai, segretamente contento di riessere tra le sue calde braccia. Sospirando Midorima aprì con uno scatto del polso il portone portandomi all’interno dell’abitazione.

Guardai sorpreso la lussuosa tappezzeria ,così diversa dalla povertà che regnava in casa mia. Con agiltà salì gli scalini che portavano al primo piano aprendo la porta che portava ad una camera da letto piuttosto semplice ma ben ordinata. “è-è la mia camera nanodayo” balbettò nascondendo gli occhi sotto la frangetta , imbarazzato. “è-è bella” mi complimentai timidamente mentre mi depositava sul morbido materasso.

“g-grazie, ti porto qualcosa da mangiare, e magari qualcosa da bere” disse uscendo rapidamente ed evitando di incrociare il mio sguardo. Cercando di rilassarmi mi rannicchiai sul morbido lenzuolo che era impregnato del suo profumo, del suo odore, che aveva il raro potere di rilassarmi. Nonostante il sordo dolore allo stomaco mi sentivo davvero al sicuro in questa casa, assieme allo sconosciuto che mi aveva salvato.

“ti ho fatto un po’di minestra speziata” disse entrando in tutta la sua altezza, sorprendendomi. “Grazie” balbettai prendendo la scodella tra le mani tremanti. “ di nulla nanodayo” disse sedendosi sul letto di fianco a me. Mi gustai con piacere il prelibato piatto, era da molto che non mangiavo così bene;

c’era però da dire che era da molto tempo che mi limitavo a raschiare dal piatto gli avanzi lasciati dai miei genitori e da mio fratello.

Ovviamente ero talmente insignificante da non meritare nemmeno un misero piatto di ramen istantanei. Quello che mi stava dando in quel momento quell’estraneo era più di quanto avessi mai ricevuto in tutta la mia misera vita dai miei famigliari.

Ora , momentaneamente avevo un tetto sulla testa , un letto e un pasto caldo ed ero deciso a godermi il momento.Sorridendo leggermente mangiai con gusto il piatto , leccandomi le labbra, soddisfatto quando ebbi finito. “ ti va di dirmi il tuo nome nanodayo?” disse guardandomi negli occhi. Benchè restio a rivelargli la mia identità annuii. “ il mio nome è Naruhiko haizaki, fratello minore di Haizaki Shogo” dissi abbassando il capo, quasi vergognandomi della mia discendenza famigliare. ....... .Alzai gli occhi timoroso dal suo silenzio.

Era chiaramente scioccato. Speravo che non mi colpisse come facevano tutti gli altri. Cercando di difendermi dissi “ i-io non sono come lui, ti prego di credermi, non mi piace fare del male alle altre persone” balbettai, rimproverandomi poi per aver continuato a balbettare. “ ti credo nanodayo” disse inaspettatamente poggiando una delle sue grandi mani sul mio capo.

Lo guardai , scoinvolto. Nessuno, in vita mia, mi aveva mai creduto quando avevo dichiarato di non essere collegato con le azioni di mio fratello.” grazie “ dissi felicemente, abbracciandolo e facendolo quasi sbilanciare. “c-cosa stai facendo nanodayo?” chiese imbarazzato cercando di staccarsi da me. “nulla” dissi staccandomi e appoggiandomi nuovamente sui cuscini. Lui mi guardo per nulla convinto ma scelse di non replicare.

“ti va di fare un bagno caldo?” mi chiese posandomi una mano sulle mie costole. Annuii. Era da un’eternità che non mi facevo un bagno caldo. A pensarci bene forse, non l’avevo mai fatto dato che mi lavavo sempre con l’acqua fredda dato che i miei genitori non potevano permettersi di pagare la bolletta della corrente elettrica.Feci per alzarmi ma Midorima-san mi battè sul tempo, raccogliendomi tra le sue braccia in stile sposa. In poco tempo arrivammo al bagno, adiacente alla camera da letto. Tenendomi in equilibrio tra le sue braccia aprì il rubinetto, e subito un piacevole calore si propagò in tutta la stanza.

“ti tolgo la maglia, poi puoi fare da solo, giusto?” mi chiese arrossendo evidentemente. Feci per protestare, non volevo che vedesse lo stato in cui era messo il mio corpo ma lui fù più veloce e in pochi secondi mi ritrovai con la parte superiore totalmente esposta al suo sguardo. Mi guardò, totalmente sotto shock. Pieno di vergogna passai le braccia attorno al mio addome. Evidentemente ora era disgustato da me. “i-io me ne vado subito, tolgo il disturbo” dissi facendo per uscire dalla porta.

“no” disse con voce insolitamente imperiosa. “n-non volevo farti arrabbiare, mi dispiace” dissi iniziando a tremare. “ voglio sapere chi ti ha fatto questo “ disse seriamente indicando i numerosi lividi e cicatrici che mi solcavano l’intero corpo. “ i-i miei genitori e mio fratello” balbettai totalmente imbarazzato dalla mia debolezza. “capisco” disse atono inforcandosi gli occhiali. “tranquillo, fatti un bel bagno, per ora potrai alloggiare insieme a me, non puoi ritornare in quella casa” disse carezzandomi tra le scapole.

Mi appoggiai al suo tocco. Era davvero piacevole. Volevo quasi che non finisse mai. “ q-quindi posso rimare qui?” chiesi , incredulo fissando la lussuosa stanza. “si, non posso di certo permetterti di andare a casa in queste condizioni” disse prima di uscire , dandomi un po’ di privacy. Sorrisi. Mi sembrava quasi un sogno.

Fù così che iniziò la mia convivenza assieme a Midorima-san.
BUONASERA A TUTTI! QUESTO è IL PRIMO CAPITOLO CHE HA COME PROTAGONISTA IL MIO PRIMO OC NARUHIKO

   
 
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