I pensieri di un cuore in tempesta.
 
Il rumore dei colpi rimbombò nella Valle innevata come il tuono che annuncia l’arrivo di una tempesta.
E mentre continui a lanciare quei colpi, sai bene che una sarà presto in arrivo a causa tua.
Si, per colpa tua.
Se non gli avessi creduto, tutto questo non sarebbe mai accaduto.
Se non lo avessi seguito, credendo di poter salvare tutti, avresti potuto proteggere la tua casa.
Avresti potuto proteggere la tua famiglia e, quasi sicuramente, imparare quella tecnica, sconfiggendo quel nemico, quello che ora sta venendo lì per distruggerti.
Ma non lo hai fatto ed ora, quel villaggio così pacifico e pieno di gioia, stava per essere distrutto.
E di nuovo quella storia si sarebbe ripetuta.
E, tutto a causa della tua stupidità, del tuo essere così candido ed ingenuo.
Dal aver creduto che quel padre ritrovato da poco, potesse aiutarli.
Ma, invece non aveva fatto che ingannarti.
Pieno di rabbia, con un calcio, colpisci il busto in legno del tuo prossimo nemico che hai costruito apposta che ti restituisce quel potente colpo, ricolmo di sentimenti, che tu a stento riesci a bloccare.
Come ha potuto mentirmi? ti chiedi riprendendo fiato mentre il freddo pungente ti solletica il muso.
Lui, che credeva fosse morto per colpa del suo destino.
per quel titolo che oramai portava fiero senza la paura che qualcuno avesse sbagliato a credere che lui potesse essere quello giusto.
Il Guerriero Dragone.
L’eroe della Cina che avrebbe sconfitto i più tremendi cattivi che tutti gli animali avrebbero mai conosciuto, era uno “stupido lardoso panda” adottato di un oca, il cui destino era stato il motivo scatenante della furia di Shen con la conseguente morte della sua mamma.
Avrei dovuto prevederlo pensi mentre ricominciavi a colpire il pupazzo di legno di fronte a te.
Gli indizi erano evidenti: non ti aveva insegnato niente, durante il periodo nel quale ti eri ritirato nel villaggio segreto dei panda e, ogni volta che tu gli chiedevi di poter imparare quella tecnica, il Chi, lui per tutta risposta ti rispondeva che non eri pronto.
Che avevi bisogno di tempo.
E tu, senza controbattere lo avevi accettato, incurante del fatto che i tuoi amici stavano combattendo.
Incurante del fatto che Lei era stata ferita.
A quel ricordo, una rabbia incontrollata ti avvolse, annebbiandoti la vista per qualche secondo mentre i colpi si facevano sempre più veloce e più forti.
La verità ti aveva colpito qualche ora prima, quando, mentre tentavi di utilizzare il tuo Chi, l’avevi vista, lì, ferita e senza fiato.
Le eri corso in contro incurante dello sguardo curioso sul volto dei tuoi due padri, quello felice della piccola Lei Lei che l’aveva abbracciata con in mano la tua action figure del tuo mito, regalato alla piccola poco dopo il tuo arrivo e quello geloso di Mei Mei che la guardava con disgusto nel notare che i tuoi occhi non si staccavano dalla sua figura tremante sotto il tuo tocco.
Con gli occhi pieni di paura, che non avevi mai visto sul suo volto, ti aveva raccontato ciò che era accaduto e, priva di ogni forza, mentre tentava di trattenere le lacrime ti aveva chiesto se ci eri riuscito.
Se, con quel sacrificio tu avessi imparato il Chi.
Guardando poi il suo sguardo avevi compreso che non c’era più tempo e, inseguendolo su un ponte avevi continuato ad insistere però, ingenuo piccolo Loto, la risposta che era arrivata non era ciò che ti aspettavi.
- Io non la conosco.-
Non avevi sentito le sue giustificazioni e, sicuro avevi deciso.
Se non potevi distruggerlo con il Chi, lo avresti fatto allenandoti su tutto quello che già sapevi.
E così, senza fermarti eri rimasto a colpire il tuo busto di bufalo improvvisato, tentando di scacciare quei pensieri.
Tentando di non pensare a ciò che avevi causato.
Riprendi fiato, un ultima volta mentre le immagini dei loro volti si fanno strada nella tua mente.
Quello attento di Shifu.
Quelli scherzosi di Scimmia, Mantide e Gru.
Quello dolce  di Vipera.
E, il suo.
Quello enigmatico di quella tigre ferita che avevi soccorso, ricolmo di così tante emozioni contrastanti che non potevi che perderti dentro ogni volta che i vostri sguardi si incrociassero.
Chiudi gli occhi mentre una nuova ondata di odio si insinua nel tuo cuore e, li aprì di scatto quando, non appena lanci quell’ultimo  colpo, esso si ferma da un tocco duro e forte.
Il suo sguardo serio ti guarda, rimproverandoti per ciò che stavi facendo.
- Non sei lucido- ti dice
- Invece lo sono- le rispondi mentre tenti, inutilmente, di tornare a quel tuo combattimento.
Senza accorgertene, ti ritrovi a danzare, sotto i suoi calci mentre tenti di convincerla di star bene.
Di essere lucido.
Di essere pronto.
Perché lei non sa ne saprà mai che, la ragione per la quale non ti sei lasciato consumare da quella disperazione che ti prendeva ad ogni situazione orribile che ti spingeva a combattere per ciò che era giusto, era lei.
Perché si, Po, tu amavi tantissimo la tua Tigre e, anche se non sareste mai potuti stare insieme, tu, l’avresti sempre protetta.
Non avresti mai più permesso che qualcuno le facesse del male.
 
 
 
Angolo autrice:
Buonasera, mi presento
mi chiamo marie52 e sono nuova di questa sezione.
Ovviamente il protagonista è Po ed ho voluto scavare nel suo intimo e cosa deve aver provato dopo aver scoperto che suo padre Li Shan gli aveva mentito sul fatto che poteva insegnargli il Chi.
Ci sono anche dei riferimenti alla Tipo,ovvero della coppia formata da Po e Tigre.
Spero che vi piaccia.
Un bacio
marie52