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Autore: LadyRunami    29/10/2016    1 recensioni
E se una ragazza del nostro mondo venisse trasportata sulla nave dei Mugiwara senza un perché?
Come tornerà indietro?
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Dal testo
-Ma tu...che ci fai sulla nostra nave?- Usop che è terrorizzato
-E soprattutto quando ti abbiamo imbarcato??- anche Chopper sembra spaventato dalla mia presenza.
-Io...non ne ho idea! Non so come sia finita qui! Stavo guardando la televisione a casa mia e poi...non ricordo più nulla-
-Cos’è la televisione?- mi chiede Rufy.
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Oggi è il mio compleanno e quale regalo migliore potrei farmi (e farvi) se non una FF? ^^
Buona lettura a tutti
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro lentamente gli occhi dopo essermi svegliata da un sonno durato parecchie ore.
Il sole brilla alto nel cielo, deve essere mezzogiorno circa.
Mi porto una mano sugli occhi, la luce solare dà parecchio fastidio. Passo due minuti circa così, poi decido di alzarmi. Non capisco dove di mi trovo. L’unica cosa che ho compreso è di essere su una nave fatta tutta di legno.
“Ma le navi di legno le fanno ancora?” mi ritrovo a pensare.
La testa mi gira da morire, e non ricordo nemmeno come ci sono finita qui.
Sento delle voci provenire da una stanza a poppa, e una porta aprirsi improvvisamente.
Decido di nascondermi nel primo punto sicuro che trovo, cioè in mezzo a barili e scatole che probabilmente contengono provviste.
Devo capire con chi ho a che fare.
Ladri? Terroristi? Ricattatori?......pirati?!
Non serve certo un genio per riconoscere le persone che mi si sono appena posizionate davanti agli occhi. Vedo chiaramente un ragazzo moro con un cappello di paglia in testa il cui nome è Rufy, il capitano della nave e il protagonista del mio anime/manga preferito, mentre urla di avere ancora fame, e il cuoco, Sanji, che continua a prenderlo a calci. Ci sono poi Chopper, Nami e Robin, altri tre personaggi di One Piece, che stanno parlando insieme, ma li riconosco solo dalla voce, purtroppo non riesco a vederli. Usop, il cecchino, sta aggiustando qua e là la nave dove le assi di legno iniziano a cedere. E infine il mio personaggio preferito in assoluto, lo spadaccino, che sorseggia tranquillamente una bottiglia di liquore e si guarda intorno. Sicuramente, conoscendolo, mi avrà già notata, preferendo rimanere in silenzio e aspettando una mossa da parte mia. Mancano all’appello solo Franky e Brook che probabilmente sono in qualche altra stanza.
“Ma...ma...che ci faccio sulla nave dei Mugiwara? Ma loro non sono frutto della fantasia di un mangaka? Se anche fosse così, perché mi sembra tutto così realistico?! E il mio mondo? Mia madre si sarà già accorta che non sono più in casa? Accidenti...” il primo istinto che mi viene è quello di urlare e piangere, ma porto una mano alla bocca cercando di non farlo. Fin da piccola ho sempre avuto questo grande difetto, io non sono come i miei eroi che se la cavano anche nelle situazioni più disparate. Anche se amo con tutta me stessa quelle persone che sono riuscite a farmi tornare il sorriso più di una volta, voglio tornare sulla mia terra...
Un singhiozzo mi esce dalla bocca.
-Chi c’è lì?-dice Zoro attirando l’attenzione anche degli altri compagni.
-Zoro, stai calmo...te lo sarai immaginato-
-Io non immagino le cose...- si avvicina alle provviste e, in uno scatto di pochi millisecondi, ha già puntato alla mia gola la sua spada affilata.
-Chi sei?- soffia leggermente le parole al mio orecchio.
-Vengo in pace, giuro-
-Allora perché ti nascondevi?- la sua mano non si muove di un millimetro.
-Io...vi conosco...so chi siete e cosa avete fatto...-
-Che intendi?-
 I nostri occhi si incontrano. Tutti e due sono aperti e mi scrutano malamente.
-I tuoi occhi...-
-Cos’hanno i miei occhi? Parla-
-Ci sono entrambi-
Zoro mi lascia il collo libero e riprende a parlare –Tu sei pazza, non sei un pericolo per la ciurma-
-Te l’ho detto che non voglio fare niente di male! Vorrei solo tornare a casa...-
Intanto anche tutti gli altri si sono avvicinati a noi e mi guardano come se avessero appena visto un fantasma.
-Ma tu...che ci fai sulla nostra nave?- Usop che è terrorizzato
-E soprattutto quando ti abbiamo imbarcato??- anche Chopper sembra spaventato dalla mia presenza.
-Io...non ne ho idea! Non so come sia finita qui! Stavo guardando la televisione a casa mia e poi...non ricordo più nulla-
-Cos’è la televisione?- mi chiede Rufy.
-Tu non sai...- mi blocco. Ricordo solo ora che nel loro mondo non esistono tecnologie del genere –Lascia stare, troppo complicato da spiegare-
-Va beh, come vuoi...- fa spallucce –Non è che vorresti entrare nella mia ciurma?-
Un pugno gli arriva in testa dal cecchino –Non so se ti rendi conto che non la conosciamo!!-
-Uffi...ma siamo solo in sette nella ciurma! Voglio qualcun’altro!-
“Sette?”
-Come sette?! Voi siete nove!!-
-Ve l’avevo detto che questa era pazza...-
Robin, che era stata in silenzio fino a questo momento, prende parola nella discussione.
-Dove abiti tu? E da dove vieni?- abbasso lo sguardo leggermente intimorita da quello indagatore di Robin.
-Non sicuramente da questo mondo...- Nell’anime è uno dei miei personaggi preferiti, ma avendola davanti a me, la cosa è abbastanza inquietante.
Ancora di più poi quando mi accorgo dei vestiti che indossa. Un vestito nero con degli stivali dello stesso colore.
Il vestito di Water Seven ed Enies Lobby.
“Water Seven...sette componenti...”
Finalmente...ho capito in che parte della storia sono finita! Ma vorrei un’ultima prova. Per fortuna mi viene un colpo di genio.
-Fammi vedere la spada nera-
Zoro sembra accorgersi solo dopo qualche secondo che la domanda è rivolta a lui –Dici a me?-
-Nooo, dicevo all’altra persona che usa le spade nella ciurma!!-
-Non capisco-
-Sì idiota, dicevo a te!!-
-Ehi, modera i termini, primo. Secondo, non darmi ordini-
Faccio un piccolo inchino di scuse, per un attimo ho pensato che se mi fossi comportata come Nami mi avrebbe accontentato, ma io non sono lei, e lui è così vero qui. Mi sembra di riuscire a toccare i suoi capelli brizzolati, vedere tutti i muscoli costruiti in ore e ore di allenamenti. E’ diverso da come l’ho sempre visto, sembra quasi un’altra persona.
-Dai, dimmi che spada vuoi vedere-
Ingoio a vuoto. -La yubashiri-
Solleva un sopracciglio. Mi sbagliavo forse? Lui non ha più quella spada?
No, non mi sbagliavo, fa un sospiro e la tira fuori.
-Lo sapevo!!-
-Devi spiegarmi come facevi a sapere che io avessi questa spada. Per chi lavori, per il governo? Per la Marina? Cacciatori di taglie?- si fa sempre più vicino e mi sento così piccola in confronto a lui.
Ma grazie al cielo si mette in mezzo Sanji.
-Non oserai forse toccare una meravigliosa ragazza?-
Zoro ruota gli occhi all’indietro e prende le distanze da me.
-Comunque- continua il cuoco –anche io sarei curioso di sapere come facevi a sapere della spada-
-Ma ve l’ho detto! Io so tutto di voi! Nel mio mondo siete molto popolari! Ci sono negozi, gadget, musei dedicati a voi!-
-Musei?- chiede Usop.
-Già-
I suoi occhi prendono la forma di stelline –Vuol dire che sono famoso?! Il grande capitano Usop è nei cuori di tutti!!-
-Oh mio grandissimo capitano!!- ovviamente non può mancare la renna che gli dà pure corda.
-Eheheh già, peccato che Rufy sia il più popolare di tutti!! Ma anche Zoro, Sanji e Traf...- mi fermo, questi Mugiwara non l’hanno ancora incontrato, non sanno chi sia e non voglio sicuramente rovinargli la sorpresa.
-Sììììì!!- Sanji per poco non si mette a piangere –Migliaia, ma che dico migliaia, milioni, ma che dico milioni, miliardi di ragazze nel mondo mi amano!!-
-Sì, ma tanto non le conoscerai mai ahah- e poi spunta lei, l’unica con cui non avevo ancora avuto l’onore di parlare.
-Nami!!- corro verso di lei e l’abbraccio. E’ strano abbracciare il mio personaggio femminile preferito, ma la cosa che mi colpisce di più è il fatto che profumi davvero di mandarini, il mio naso riesce chiaramente a percepirne l’odore anche se loro neanche dovrebbero esistere.
Mi stacco e l’occhio mi cade anche sui suoi vestiti.
-Cavolo...i capelli corti...la camicia blu con la cravatta bianca e la gonna dello stesso colore...quanti ricordi!-
-Come scusa? Non mi sembra di essermi mai vestita così prima d’ora-
-Dimenticavo...voi non avete ancora vissuto avventure che io conosco già-
-Non credo di aver capito-
-Io so cosa succederà a Water Seven, per il mio mondo la saga della metropoli dell’acqua è passata da circa dieci anni-
-Dieci anni?!- Robin.
Annuisco. –Non so esattamente perché sono finita proprio in questa parte della storia, probabilmente perché è la mia parte preferita, ma so che nel mio mondo ora siete più grandi di due anni-
-Ma non erano dieci?- chiede Rufy confuso.
-Voi, per me e per tutta la gente della Terra, non siete reali. Siete solo...-
-Non dirlo- Robin mi ferma –Non dire cose che potrebbero creare problemi a noi e al nostro futuro. Potresti anche modificare qualche linea temporale parlando troppo. Noi qui siamo reali, e siamo una ciurma molto unita-
Tutti sono convinti dalle parole di Robin.
-Sarà meglio che non dica niente in proposito...- guardo la mora e il cecchino e che fanno due facce confuse –comunque...dato che non so come andarmene e voi sembrate saperne meno di me...volete sapere che giorno è oggi?-
-Che giorno???- chiede Chopper saltando di qua e di là.
-E’ il mio compleanno!!-
-Che bello!!- dice Nami venendomi vicino –quindi se sbarchiamo su un’isola paghi tu per tutti giusto?-
-Ma anche no ahah-
-Noi non possiamo fare molto...ma se proprio devi decidere, come vorresti trascorrere la giornata di oggi?-
-Eh...mi sarebbe piaciuta trascorrerla con i miei di amici...alle 5 saremmo andati a vedere un film e poi avremmo mangiato qualcosa per riempirci la pancia...ma quest’anno mi sa che non andrà così...- il sorriso che avevo fino a poco prima è svanito nel nulla.
-Cos’è un film?-                               
-Lasciate perdere...-
-Ehi, non disperare!!- la piccola renna mi viene vicino e mi abbraccia –noi oggi se vuoi possiamo essere i tuoi amici!!-
-Davvero?! Sarebbe bello essere amica della ciurma del futuro re dei pirati...-
-Non mi sembri convinta-
-No infatti...beh Chopper, io non potrei neanche andare in giro per la Terra a dire che sono vostra amica, mi prenderebbero per pazza-
-Ah sì giusto...lì noi non siamo “reali”...che poi non ho ancora capito perché siamo famosi allora-
Sorrido, ma non dico nulla. Forse dirgli che per noi loro sono dei personaggi di fumetti e cartoni non sarebbe il massimo...e poi gli dovrei anche spiegare cosa sono fumetti e cartoni!!
-Dici che se ti facciamo un nostro disegno ci credono? Puoi dirgli che l’ha fatto il futuro re dei pirati!-
-Ma che centro io?! Però sarebbe divertente disegnare la ciurma...- dice mentre si mette un dito nel naso.
-Piantala idiota!! Che schifo!- ma per fortuna c’è la navigatrice che con un pugno ben piazzato in testa glielo fa togliere.
-Disegni eh? Perché invece non mi fate i vostri autografi?-
-Cosa sarebbero miss so tutto io?- Zoro.
-Le vostre firme, mi piacerebbe avere le vostre firme con una dedica magari-
-Mi sembra un’idea fattibile- continua Nami –O no, Robin? Rovineremmo qualche linea spazio temporale a farle delle firme?- chiede scettica.
-Non penso sia un problema-
-Ma prima, permettetemi signorine di accompagnarvi in cucina perché il pranzo è servito-
-Grazie Sanji-kun –
-Oh Nami-san questo ed altro per te!!-
Durante il pranzo mi sembra di star leggendo un manga di One Piece, le scene sono identiche, e ci mancherebbe anche altro.
Rufy che ruba il cibo dal piatto di tutti, Usop che è diviso dal combattere per la proprietà del suo cibo e il raccontare storie a Chopper, Robin che non lascia il suo libro nemmeno con la forza, Nami e Zoro che bisticciano ovviamente e Sanji che sta dalla parte della ragazza.
Io sono capotavola di fronte a Rufy e ogni tanto qualcuno mi interpella per chiedere la mia opinione su qualcosa o per raccontarmi qualche barzelletta.
E’ bello stare con loro, anche dopo poco ti senti già parte di quella piccola grande famiglia quale sono.
Dopo pranzo tutti mi scrivono la loro dedica e fanno la loro firma, e nel pomeriggio li aiuto un po’ con i loro lavori personali. Aiuto Nami a sistemare lo studio, Sanji a pulire i piatti, Robin ad annaffiare i fiori, Chopper a portare da una parte all’altra della nave medicine e tutto quel che serve per il pronto soccorso e Zoro a portare qualche scatola di rifornimento sottocoperta.
Dopo aver “lavorato” tutto il giorno mi sento molto stanca e decido di fare un riposino nella saletta principale, quella dove vi è anche il timone. Mi sdraio. Sarà forse la milionesima volta che lo penso oggi, ma non mi sembra vero essere sdraiata sullo stesso divano dove loro giocano, litigano, si riposano...
Il sonno sta iniziando a farsi piuttosto pesante. “Infondo un pisolino non ha mai fatto male a nessuno” mentre penso queste cose inizio a sentire una strana sensazione a tutto il corpo e quando apro gli occhi, quasi non credo a quello che sto vedendo. Il mio corpo è semi trasparente e ad ogni secondo che passa faccio più fatica a non dimenticarmi cosa mi è successo oggi.
Corro, corro veloce e urlo tutti i loro nomi. Escono tutti da una stanza diversa con l’aria preoccupata.
-Che succede??- Sanji sembra il più preoccupato.
-Sta tornando da dove è venuta...almeno così penso- Robin.
-Ma io non voglio dirle addio!!- Rufy –A me sta simpatica!!-
Il mio tempo è scaduto...non potrò mai più rincontrarli, e già mi mancano.
Le lacrime iniziano prepotentemente a chiedere di uscire, e io le accontento.
-Grazie, grazie davvero...AMICI MIEI!!! Mi è piaciuto stare con voi per un giorno!! Spero non vi dimenticherete mai di me...ma, nel caso questo dovesse accadere...- prendo un pezzo di foglio che ho in tasca e ci scrivo la frase “Grazie di avermi fatto sentir parte della vostra ciurma, siete speciali” –questa...QUESTA SARA’ LA PROVA DELLA NOSTRA AMICIZIA!!-
Tutti mi sorridono.
Un ultimo sussurro esce dalla mia bocca –Vi voglio bene...-
Improvvisamente mi sento trascinare verso il pavimento, mi fa male ogni parte del corpo, specialmente le gambe che mi danno la sensazione di star attraversando un non so che, qualcosa come un blocco temporale. Vedo qualche lampo di luce e infine una forte scarica elettrica fa dire addio alle mie sofferenze. Chiudo gli occhi e, quando li riapro quasi non credo a quello che stanno vedendo. Sono sdraiata sul divano del mio salotto proprio come ero prima che tutto accadesse.
“Devo essere stato solo un sogno...ma non può essere, era tutto così reale!”
Il formicolio che ho alle gambe è piuttosto fastidio, e per un momento mi fa credere che sia stato tutto vero, ma non sarebbe possibile per le leggi della fisica!!
-Forza signorina!!- mia madre mi viene vicino e mi da una pacca sulla spalla.
–Dobbiamo uscire fra mezz’ora! Vuoi essere l’ultima ad arrivare al cinema?! Il giorno del tuo compleanno?!-
-Sì mamma, ora vado- mi tocco le tempie facendo un piccolo massaggio. I miei neuroni non stanno capendo più niente.
Mi alzo, salgo le scale che portano alla mia camera e, una volta dentro apro l’armadio. Ci sono dei vestiti carini dentro, ma mai quanto quelli di Nami e Robin che sono super belli.
-Questo no, questo nemmeno, questo ci mancherebbe! Mmmh...questo può andare, sì dai, è carino!!-
Trovato il vestito vado davanti allo specchio e lo provo, togliendo quindi la felpa, da cui escono dei bigliettini.
-Ma che...?-
Li guardo. “Biglietto della spesa, bigliettino per la verifica di scienze, biglietto del treno usato...e questo cosa cavolo è?”
Un pezzo di carta piegato come minimo cinque volte che quando apro, riconosco al volo. I lati della mia bocca involontariamente si curvano.
 
“Ciao!! Sono Rufy!! Si nota dalla mia scrittura vero?! Sei simpatica e gentile, potresti far parte della mia ciurma. Tanti auguri!!
 
Ehilà bellezza della natura! Questa dedica è di Sanji <3 Mi farebbe piacere avere una terza musa sulla nave <3 Stasera ti preparo una torta amor mio  <3
 
Ciao, forse non lo capisci dalla scrittura, ma sono Nami. Sei una ragazza simpatica, potremmo andare d’accordo, possiamo far impazzire lo spadaccino così magari andiamo a fare shopping a sue spese!! Ehehe, comunque auguri
 
Buongiorno cara, mi sembri una persona molto intelligente e mi piacerebbe molto discutere con te di argomenti che potrebbero interessare entrambe. Un bacio. Lo so che il compleanno può sembrare chissà cosa, ma è solo l’aumento di un numero, l’importante è cosa hai nella testa
 
Ciao, sono Zoro. Sembri informata sulle spade. Se vuoi ogni tanto potremmo parlare. Ciao, auguri
 
Ciao!!! Lo sai che sei stata la prima umana a non spaventarsi dopo avermi visto?? A parte il capitano ovviamente. Spero di poter essere tuo amico per molto tempo!! Auguri!! (Scritto da Robin)
 
Allora amica cara, non è che potresti raccontarmi qualcuna delle nostre avventure future per vantarmene con tutti gli altri?? Entra nella ciurma, vedrai che ti insegnerò io a combattere!! Scritto da Usop che ti fa anche tanti auguri!”

 
Prendo il mio personale diario e cerco una pagina vuota dove poter incollare il foglio. “Questo ricordo rimarrà con me per sempre”
-Allora? Sei pronta?-
-Certo mamma!! Devo solo mettere le scarpe!-
-La solita scusa!! Sbrigati che mi ha scritto adesso la madre di Sara e mi ha chiesto quando la passiamo a prendere!!-
-Digli che fra 2 minuti siamo lì!!-
Do un bacio a quel semplice ma importantissimo pezzo di carta.
“Mi porterai fortuna per tutta la serata? Spero di sì. E comunque non sarebbe male se mi portassi fortuna anche lunedì prossimo, ho l’interrogazione di chimica...”
Sento il cellulare squillare “Sara...merda, sarà arrabbiatissima”
-Eh sì...stiamo arrivando, sì mia madre è già in macchina, e no, non osare farmi scherzi questa sera!!-
Ma questo infondo, è solo l’inizio di una lunga serata.
 
 
 
 
 



Il finale non è un vero e proprio finale...ma a me piace tanto così!!
Eh sì, oggi è il mio compleanno (sto diventando vecchia XD) e ho pubblicato questa One-Shot perché volevo farmi anche un po’ un regalo da sola.
Ci tengo davvero tanto a questa storia, e anche se non è perfetta, a me piace così, con i suoi errori e le sue imperfezioni... ^^
Dato che a One Piece tengo davvero davvero tanto ci tenevo a coinvolgere i Mugi nella mia festa ^^
Quello che ho scritto non è finzione, questo è davvero il mio carattere, impulsivo e fragile allo stesso tempo, e vorrei avervi intrattenuti nella lettura come io mi sono intrattenuta a scrivere.
Comunque se all’inizio tutto poteva sembrare un sogno, con il biglietto che trovo alla fine la questione si infittisce. Avrò davvero viaggiato all’interno di un fumetto o sarà stato tutto frutto di uno scherzo di mia sorella che mi conosce così bene e sarebbe capace di farmi questo ed altro? La scelta sta a voi ^^
Un bacio a tutti e buon Halloween a tutti (anche se è una festa di cui mi interessa poco, ma vedo che tutti si mascherano e la festeggiano)
LadyRunami


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