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Autore: Minina    30/10/2016    1 recensioni
Piccola riflessione sull'orgoglio verso noi stessi.
Genere: Introspettivo, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fermatevi un momento e chiudete gli occhi.
Concentratevi su vuoi stessi. Cosa vedete?
Non ne nascerà una risposta immediata, ma se sul vostro volto non compare l’ombra di un sorriso nascosto, non va bene.
Forse non vi amate o, più semplicemente, non convivete in armonia con voi stessi. “Il corpo non è altro che la casa della nostra anima” dicevano Aldo, Giovanni e Giacomo (si, sono riuscita ad inserirli anche qui. Tiè).
Quindi, cosa non va come dovrebbe? Non siete orgogliosi di ciò che ogni giorno create e non attorno a voi?
Se così non fosse, credo sia ora di cominciare.
Ho solo ventidue anni, devo ancora assaggiare il vero gusto amaro della Vita, ma ciò nonostante quando chiudo gli occhi io sorrido.
“Sono invidios*, sei riuscita a trovare la pace col mondo”.
No, non è col mondo che ho stretto un tacito accordo di pace bensì con me stessa.
Ho passato un lungo periodo persa fra mille vie dove in fondo compariva sempre la mia siluette, ma non appena mi avvicinavo mi rendevo conto che non fosse altro che una sagoma, un cartonato con le mie sembianze ma senza volto. Perciò via, si tornava indietro. Non trovavo un motivo per cui mettere piede fuori dal letto la mattina: lavoro, famiglia, amore…vuoto totale.
Poi mi sono fermata, ho scrollato le spalle e ho riso.
Parlo per la mia giovinezza per carità, ma credo che a questa età, in questa fase della vita, bisognerebbe imparare a “fottersene” di tutto e di tutti e concentrarsi su se stessi. D’altronde siamo l’unica entità che sin dalla nascita ci accompagnerà fino alla tomba.
Lavorate fino a non sentirvi più le gambe, bevete, ridete, affezionatevi, fate più esperienze possibili. Non legatevi troppo a qualcosa o qualcuno ma vogliate bene a tutti. Dite sempre di sì, andate a lavoro con ancora addosso i tacchi dalla sera prima, sorridete per strada, saltate, cantate, prendete a pugni i muri, spegnete il telefono e godetevi la vostra compagnia tra un bicchiere di vino e il fumo di una sigaretta. Benedite ogni minuto della vostra gioventù, ogni sms inviato ed ogni spunta blu, ogni sorriso, ogni pensiero, ogni “vaffanculo”. Lasciate che gli altri vi giudichino e siatene orgogliosi, siate orgogliosi di voi stessi. Non c’è nessun altro, solo voi e voi stessi, e dovete volervi bene.
Dopo quelle sane batoste che mi son presa in testa ho imparato ad essere orgogliosa di ogni mio passo, gesto e sguardo. Prendo le cose come vengono, tranquillamente, faccio le cose che voglio fare, dico le cose che voglio dire, sto con chi voglio stare senza strategie o sotterfugi, né per me né per gli altri.
“Vivo di pancia” potrei dire, e si sta dannatamente bene. Dovreste provare. 

Angolo autrice. 
Nulla di che, una piccola riflessione che ho deciso di buttar nero su bianco e pubblicare, solo per far sorridere e star bene.
Minina. 
   
 
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