Videogiochi > Final Fantasy XIII
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Autore: NihalDellaTerraDelVento    30/10/2016    0 recensioni
Hope Estheim ha 24 anni e un grande peso sulle spalle. E, nonostante appaia pacato e amabile come sempre, qual'è la reale intensità dei suoi pensieri?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hope
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Oggi è il giorno dei miei ventiquattro anni. Auguri a me!
Direttore, ricercatore. Ho fatto tantissimo, senza mai fermarmi. Non ho mai riposato, mai messo la testa giù dai libri. Con perseveranza ho lavorato per ben nove anni per arrivare dove sono oggi.
...Allora perché mi sento così lontano da tutto quello che ho desiderato? Perché sento di aver sbagliato tutto?
Sono ad un punto morto! Non riesco a riportarti indietro! Non riesco a fare niente!
Dio.. quanto odio questa mia impotenza. Basta un attimo a farmi tornare un insicuro ragazzino. Ma che devo fare, Light? Cosa posso fare per riaverti qui? Mi manchi. In questi momenti non faccio che pensare ai tuoi insegnamenti, a quello che mi diresti. Ma oggi non è uno di quei giorni. Oggi è un giorno in cui immaginarti non mi basta, vorrei solo averti qui. 
Dove sei? Non so più cosa credere. Ero così sicuro che, capendo come liberarti dal cristallo, ti avrei riavuta, ma oggi è arrivata Serah. Mi ha detto che sei viva, che sei in un "tempo" dove il tempo non esiste e che le hai chiesto aiuto. Vorrei che tutto ciò per me fosse nuovo, ma non lo è! No, chi voglio prendere in giro? Ho sempre saputo che non eri nel cristallo, ho solo voluto crederci, perché era più facile salvarti sapendo dove ti trovavi.
Sono incazzato, Light! Come ho potuto cercarti dove non sei? E tu! Tu! Hai trovato il modo di parlare con Serah e persino con Snow! Perché non me? Mi vedi ancora come un ragazzino? Credi che sia debole come allora? Non riesci a pensare che, magari, sono diventato un uomo?
Sono l'unico che ha provato a salvarti! Per tutti questi anni... E tu? Mi tratti come un bambino!
Mi sarebbe bastato solo un tuo cenno, una tua parola. Ma niente.
Cosa ti costava mandarmi un segno, una qualunque cosa per farmi capire che eri viva?!
Io...Ugh…
Basta. Basta commiserarmi così, non voglio essere quel tipo di uomo. Ci sarà tempo. Un tempo in cui potremo guardarci nuovamente negli occhi e parlare. Adesso non posso.
Ho ventiquattro anni e un mondo da salvare. Salverò l'umanità e troverò un modo per viaggiare nel futuro. Sarà lì che ci rivedremo, perché Serah ti salverà, lo sento. Io non posso farlo, non ne ho mai avuto le capacità, ora me ne rendo conto.
Ho del lavoro da fare, ma, in un futuro non troppo lontano, ci rivedremo.
​A presto, Light.

 

Eccomi nuovamente qui! Questa storia nasce da un riscatto personale nei confronti di una mia precedente storia che, a leggerla bene, non mi era affatto piaciuta (per chi l'abbia letta, l'ho cancellata, sorry). Diciamo che adesso sto tentando di riportarla in vita per vie traverse, magari in diverse storie dato che credo che l'errore più grande di quel racconto era il voler mettere tutto e subito. Invece devo dare ad ogni cosa il suo spazio. Quindi mentre questa storia viene pubblicata un'altra è in cantiere.
E niente, ho una predilizione per il punto di vista maschile, quindi sarà quello che viene alla luce più frequentemente nelle mie storie perché mi viene spontaneo. Spero che questa fiction vi piaccia!
Nihal.

   
 
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