Anime & Manga > D.Gray Man
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Autore: lapotenza    30/10/2016    0 recensioni
"Gli esorcisti sono persone possedute da Dio. Essi esistono al fine di consegnare all'Oblio le sinistre creature che emergono dalle tenebre."
D.Gray-Man ~ Prima Notte, Vol.1
Yuki Hirai. Diciotto anni. La sua espressione, un vero e proprio capolavoro di falsità.
Ingenua o furba come la più infima ed astuta delle volpi?
Passionale o gelida e pacata?
Guerriera o spettro in fuga dal passato?
Yuki é divisa in due parti perfettamente... (A)simmetriche.
Non uno, ma ben due passati alle spalle, non uno, ma nessun futuro che si profila all'orizzonte, non uno, ma ben due marchi imposti da Dio.
Un' anima infranta o un cuore d'acciaio?
Ci sono così tante alternative da scegliere... Ma nessuna persona pronta a condividerle.
Come si sopravvive al ritorno nelle fitte spire dell'Ordine?
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Allen/Lenalee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La cenere della sigaretta cadde a terra, Yuki sospirò. -Dovresti smetterla con questo viziaccio.- la voce la spinse a girarsi, Bak si mise a sedere vicino a lei, sul gelido pavimento. -Perché dovrei? Che mi faccia male é l'ultima delle mie preoccupazioni, per quanto possa torturarli i miei polmoni si rigenereranno sempre.- disse, facendo un altro tiro. Bak scosse il capo. -É comunque indulgenza.- -Come lo scattare foto di nascosto a qualcuno che ha tredici anni in meno di te?- Bak spalancò gli occhi talmente tanto che Yuki pensò gli schizzassero i bulbi fuori dalle orbite, era sicura che se avesse detto qualcos'altro gli sarebbe presa la sua solita orticaria cronica. -N...n...noooon...- balbettò Bak, Yuki rise e scosse la testa. -Guarda che scherzavo, Baka-Bak.- Lui sospirò -Comunque smettila, é inquietante vedere una bambina di nove anni fumare.- -Ce li ho davvero, nove anni?- chiese lei. Bak rimase in silenzio, senza risponderle. Stettero per dieci minuti buoni seduti, l'uno accanto all'altra, fissando il muro davanti a loro. Bak era una delle poche luci nella sua vita, e Yuki lo sapeva bene. Tutte le volte che poteva, andava lì e le teneva compagnia, tante volte, lui stesso le aveva fasciato le ferite che gli orribili esperimenti che operavano su di lei le lasciavano. Bak era il suo faro, il miglior fratello maggiore che si potesse desiderare, perché era questo per lei, benché non avessero legami di sangue: un fratello. Dopo un pò di quiete, Bak alzò la mano e prese ad accarezzarle la testa, distrattamente. Yuki chiuse gli occhi e si beò di quella sensazione, mentre la sigaretta si consumava sino a divenire una banale ed inutile cicca. -Tra quanto torni alla Sede Asia?- chiese, sempre tenendo gli occhi chiusi. Bak smise di accarezzarla e le si avvicinò, cingendole le spalle con un braccio. -Due giorni, quando avrò risolto un pò di affari con Komui.- le disse. -Ovvero tu risolvi gli affari con Reever mentre Komui dorme, vero?- disse lei, voltandosi e guardandolo in volto, dal basso, poiché, nonostante fossero seduti, lei rimaneva uno scricciolo comunque. Bak sbuffò -A volte sembra davvero un genio, quel tipo, ma per la maggior parte del tempo é un emerito idiota.- Yuki si accoccolò più vicino a lui. -Secondo me é una brava persona, mi é venuto a parlare delle volte, é gentile, dopotutto.- disse, chiudendo nuovamente gli occhi -Nonostante tutto quello che dici di lui, secondo me gli sei veramente affezionato, Bak-Nii.- Per tutta risposta Bak borbottò qualcosa, cercando di fingersi offeso da tale affermazione. Il silenzio piombò nuovamente nell'enorme stanzone. Quello era l'atrio di ingresso delle viscere dell'Ordine, di cui solo poche persone conoscevano l'esistenza. Lei era una di quelle poche. Anzi, per la verità, da quando si era svegliata nella sua pozza (che era l'equivalente di nascere per gli umani), la sua vita si era svolta esclusivamente in quei corridoi lugubri e gli stretti cunicoli sotterranei. Le avevano sempre detto che non era ancora pronta per il mondo esterno, ma che ci sarebbe potuta andare non appena fossero finiti gli esperimenti. Però, di tanto in tanto, chiedeva a Bak di raccontarle qualcosa. Le aveva detto di alcuni ragazzi che lavoravano per Komui, tra cui Reever, una delle persone che aveva deciso di mettete nella sua "lista mentale" di chi avrebbe dovuto conoscere una volta arrivata "fuori", voleva anche conoscere Lenalee, di cui gli aveva accennato Komui, che aveva solo due anni in meno di lei, anche se per lei gli anni valevano in base agli anni effettivi del suo corpo, poiché il suo risveglio era avvenuto molto dopo. Aveva anche deciso che avrebbe fatto un viaggio in Asia, anche se non sapeva dove si trovasse, così per una volta sarebbe stata lei a trovare Bak, e lì avrebbe conosciuto Fou, la Divinità Guardiana della loro sede. Voleva fare così tante cose, una volta libera. Ciò che non sapeva era che la libertà non poteva, per semplice gioco del fato, essere stretta fra le dita delle sue mani.
   
 
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