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Autore: Justice Gundam    30/10/2016    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 35 – Lotta nel Palazzo Yureyu, Parte 2

"Lanturn, ora usa il tuo attacco Idrovampata!" esclamò il Dr. Connal. "Rotom, attacca Nidoqueen con Malcomune!"

Il medico criminale fece un gesto con il braccio, ed entrambi i suoi Pokemon agirono con letale prontezza di riflessi - Lanturn aprì la bocca e scagliò un fiotto d'acqua bollente che raggiunse Rhydon al torace, strappandogli un profondo ruggito di dolore. Il Pokemon Terra/Roccia cercò di restare in piedi, ma la sua doppia debolezza si fece sentire molto presto, e Rhydon cadde in ginocchio, poi si accasciò faccia a terra, il corno-trivella che smetteva di girare con uno sfrigolio sinistro. Nello stesso momento, Rotom fluttuò in alto e creò una scia di luce rossa che orbitò attorno al fantasmino di plasma per qualche istante prima di scivolare verso Nidoqueen! La Pokemon Veleno/Terra cercò di evitare il colpo, ma la scia luminosa cambiò improvvisamente direzione a mezz'aria e la raggiunse, avvinghiandosi attorno a lei in una presa incorporea che ciò nonostante sembrava una morsa d'acciaio, e che impedì a Nidoqueen di divincolarsi! Un impulso di energia scaturì dal corpo di Nidoqueen, che ruggì per l'improvviso dolore e si sentì improvvisamente mancare le forze... mentre l'energia a lei sottratta scivolava lungo la scia energetica e veniva assorbita dal Rotom di Connal, che sembrò improvvisamente ritemprato!

"Nidoqueen!" esclamò Aya preoccupata, mentre Pietro alzava le spalle e richiamava il suo Rhydon. "Che... che razza di trucco è questo, dottore dei miei stivali?"

"Nessun trucco, mia cara." rispose prontamente il medico criminale, il cui Rotom si era ripreso di colpo, anche se non completamente. "La mossa Malcomune fa in modo che i due contendenti condividano i danni subiti. Il Pokemon che ha ricevuto più danni si riprende, mentre quello più in forze si indebolisce, fino quasi ad equilibrarsi."

"Rotom, rotom!" esclamò il Pokemon Plasma, emettendo delle scariche di luce dal proprio corpo.

"Lo ammetto, questo trucco non lo conoscevo..." affermò Pietro, senza dare l'impressione di essere intimorito. "E il mio Rhydon è fuori gioco, adesso... ma non mi affido solamente a lui per combattere le mie battaglie! Okay, Sudowoodo, è ora di alzare il volume!"

Pietro fece uscire il suo Pokemon Imitazione, che si materializzò sul campo di battaglia con un'esclamazione di trionfo, atterrando agilmente sul terreno ed aprendo le braccia-rami come se si stesse presentando ad un pubblico immaginario!

"Sudo, sudo, woodo!" esclamò il buffo Pokemon Roccia. Il Lanturn di Connal lo fissò con antipatia, come se si stesse chiedendo se davvero era quello l'avversario con cui avrebbe dovuto scontrarsi... e il dottore stesso sembrava non avere voglia di perdere altro tempo.

"Questa battaglia senza costrutto è andata avanti un po' troppo a lungo per i miei gusti." affermò. "Lanturn, usa di nuovo Idrovampata. Rotom, ora usa Palla Ombra su Nidoqueen!"

"Sudowoodo... usa Sbigoattacco su Rotom!" esclamò Pietro, cogliendo di sorpresa il Dr. Connal. Prima che Lanturn potesse prendere la mira, e che Rotom potesse indirizzare il suo attacco a Nidoqueen, Sudowoodo scomparve da dove si trovava, scattò in avanti a velocità folle, e sferrò un poderoso attacco che colpì in pieno l'impreparato Rotom! Il fantasmino di plasma sgranò gli occhi incredulo nel momento in cui si vide arrivare addosso il colpo, e non riuscì a difendersi in tempo quando lo Sbigoattacco lo centrò in pieno, scaraventandolo contro un muro e facendolo cadere a terra stordito! Anche Aya e Nidoqueen restarono stupefatte per un momento, guardanso Rotom che scivolava a terra con gli occhi trasformati in spirali... ma si svegliarono rapidamente quando Pietro guardò verso di loro, dando loro un segnale inequivocabile!

"Aya! Adesso! Lanturn è tuo!" esclamò il giovane rockettaro!

"Er... ah! Subito!" esclamò la ragazzina dai capelli viola. "Adesso, Nidoqueen! Attacca Lanturn con Fossa!"

"Nido!" esclamò la Pokemon Trapano, scavando rapidamente una fossa e dirigendosi a tutta velocità verso il pesce luminoso... che, cercando in qualche modo di frenare l'avanzata della sua avversaria, scagliò un fiotto d'acqua bollente che si esaurì sul pavimento senza infliggere alcun danno all'avversaria! Come un missile, Nidoqueen si scagliò con tutto il suo peso contro Lanturn, lasciando il Dr. Connal a sgranare gli occhi rabbiosamente quando il suo Pokemon venne centrato in pieno e scaraventato a terra con un grugnito! Il Pokemon Acqua/Elettro si accasciò sul pavimento, e restò lì a pancia in giù per diversi secondi prima di rialzarsi con un'esclamazione rabbiosa! Senza pensare, caricò la sua antenna luminosa e scagliò un attacco Fulmine contro Nidoqueen, che non fece neanche lo sforzo di spostarsi, e ricevette il colpo in pieno petto! La scarica elettrica si disperse senza fare nulla sulla spessa corazza naturale, e Connal strinse i denti per la frustrazione.

"Ahi, ahi, ahi, doc... mi cadi su una cosa così stupida?" lo prese in giro Pietro.

"Sciocco d'un Pokemon! Possibile che non ti ricordi che i Pokemon Terra sono immuni all'elettricità?" esclamò il medico criminale. "Non ti ho addestrato per fare queste figure ridicole!"

"Tuuurrrrn..." mormorò il pesce luminoso, guardando verso il terreno con espressione colpevole... un attimo prima di essere raggiunto da un poderoso attacco Corposcontro di Nidoqueen! Già indebolito dall'attacco precedente, Lanturn non riuscì a reggere al colpo, e si schiantò a terra, restando privo di sensi!

"Ugh... come volevasi dimostrare..." mormorò infastidito il Dr. Connal, un attimo prima di ritrovarsi con la mano di Sudowoodo stretta attorno al collo! Il medico pazzo emise un'esclamazione strozzata e sgranò gli occhi, ritrovandosi di colpo con le spalle al muro - non poteva più nemmeno rischiare di mettere mano alle tre Pokeball che gli erano rimaste... sarebbe bastato un attimo a Sudowoodo per stringere la presa.

"Tsk, tsk, tsk... mi sembra che la diagnosi sia piuttosto infausta, caro dottore!" disse Pietro, muovendo un indice come per dire di no, mentre modulava la sua voce in modo che suonasse quanto più aulica possibile! "Allora... direi che abbiamo vinto noi, per stavolta! In realtà, non mi sarei fatto problemi a continuare la battaglia, ma temo che in questo momento ci siano delle faccende che richiedono la nostra presenza con assoluta urgenza!"

"Già... come dare una mano ai nostri compagni." affermò Aya con fare quasi malinconico mentre appoggiava una mano sulla spalla di Nidoqueen. Pietro ebbe l'impressione che la sua cosiddetta fidanzata fosse dispiaciuta per la prestazione in questa battaglia... ma del resto, per come la conosceva, Aya si sarebbe data la colpa anche del surriscaldamento di Reborn City! "Anche se ci piacerebbe poterti consegnare alle autorità, dottore dei miei stivali... temo che in questo momento non sia possibile. I tuoi amichetti del Team Meteora controllano praticamente tutto in questa città... e ti tirerebbero fuori in due minuti."

"Hmph... il vostro atteggiamento di sfida è del tutto fuori luogo, e lo sapete." affermò il Dr. Connal, mantenendo un ammirevole sangue freddo nonostante la situazione si fosse rivoltata contro di lui. "Siete soltanto due ragazzini che cercano di fare la voce grossa e di mostrarsi refrattari all'autorità per darsi un tono e credere di essere importanti. Ditemi... cosa pensate di ottenere, con il tuo cieco ottimismo... e tu, ragazzina, con il tuo nichilismo?"

"Nichilismo? Io mi considero una realista." replicò Aya, senza apparentemente cambiare espressione. "Del resto, quando si è una persona come me, che vive in un posto come Reborn City, non vedo cosa ci sia da sperare."

"E allora, perchè ti opponi a me e al Team Meteora?" chiese a bruciapelo lo psichiatra. "Il fatto stesso che tu sia qui è la prova che speri di ottenere qualcosa. Per quanto poco ponderate siano le tue azioni... dovrai pur avere un tuo obiettivo personale nell'agire così, il che contraddice la tua asserzione che non ci sia nulla per cui valga la pena di lottare."

"Lo sto facendo solo per me stessa." rispose Aya immediatamente, con Nidoqueen che corrugava la fronte in un'espressione che Pietro e il suo Sudowoodo non seppero esattamente come interpretare. "Se non lo avessi fatto, la mia coscienza avrebbe continuato a tormentarmi, e io volevo solamente dormire sonni tranquilli."

Connal reagì con un lieve sorriso, come se avesse colto qualcosa che Aya stessa non vedeva. "Questo è quello che dici... ma io non ho studiato psichiatria per tutti questi anni per niente." affermò con orgoglio professionale. "Tu continui a negarlo. Continui a negare che c'è qualcosa in più dietro le tue azioni, e vuoi negare a te stessa la possibilità di essere soddisfatta e felice. Un atteggiamento poco costruttivo, nella migliore delle ipotesi."

"Sudowoodo..." mormorò il Pokemon imitatore, allentando appena un po' la presa sul collo del prigioniero.

Aya strinse i denti in uno scatto di rabbia e si portò rabbiosamente in faccia al dottore, che restò tranquillo, e continuò a fissarla con i suoi freddi occhi grigi. "Non sono affari tuoi, dottore da quattro soldi!" esclamò furiosamente la ragazza dai capelli viola. "Cosa te ne frega di quello che faccio o penso io? Ah, già, dimenticavo... la tua missione è di salvare i ragazzi ed impedire loro di fare scelte sbagliate, vero? Sei un maledetto buffone... almeno io non mi illudo di essere una brava persona quando non lo sono!"

"Nidoqueen!" esclamò la sua Nidoqueen, afferrando delicatamente il braccio che Aya stava tendendo verso il Dr. Connal per afferrargli il bavero della camicia. Sembrava voler dire alla sua allenatrice che non era il caso di farsi prendere la mano per le provocazioni di una persona del genere.

"Aya, fermati! E' proprio quello che lui vuole, capisci?" esclamò Pietro, facendosi serio di colpo. "Vuole provocarti, in modo che tu ceda alla rabbia e dimostri che lui ha ragione e tu hai torto! Vuole dimostrare che lui è superiore a te! Non dargliela vinta!"

"Perchè non dovrei dargliela vinta, sentiamo?" ringhiò Aya, voltandosi di scatto verso Pietro, il quale rimase per un attimo scioccato dalla rabbia e dal risentimento che lesse negli occhi della ragazza che amava. "Sarebbe soltanto la verità! Lui sarebbe comunque superiore a me, anche con tutte le carognate che ha fatto!"

"Andiamo, Aya, non puoi davvero pensarlacosì! E non crederai certo che sei venuta fin qui per aiutarci soltanto perchè volevi metterti in pace con te stessa!" esclamò il giovane rockettaro. "Io tti conosco, Aya... so che sei una persona buona, e che non meriti questo disprezzo che tu continui a provare per te stessa... insomma, dimmi un po', perchè fai questo? Perchè continui a tormentarti? Sembra quasi che tu non voglia stare bene con te stessa..."

Aya scosse la testa, la sua furia spenta nel giro di pochi secondi, e sostituita da una cupa rassegnazione e una malinconia che sconfinava nell'apatia. "Infatti è così, Pietro. Non lo hai ancora capito? Io sono una persona orribile, e non merito di essere felice." affermò, guardando verso il terreno. Connal non fece una piega, guardando con freddezza la ragazza che, senza neanche rendersene conto, abbassava le sue difese mentali e gli permetteva di rendersi meglio conto delle sue debolezze.

"Senso di colpa. Inadeguatezza. Una rabbia che ti tieni dentro e cerchi in qualche modo di sfogare." disse Connal con la sua classica, monolitica certezza. "Devi essere una ragazza alquanto infelice, Aya."

La reazione di Pietro davanti alle insinuazioni del dottore non fu certo delle più diplomatiche. "Ora basta, sottospecie di strizzacervelli! Tu non sai niente di Aya, quindi non ti provare a giudicarla!" esclamò, perdendo il suo tipico buon umore e andando direttamente in faccia allo psichiatra criminale. Ma anche questa volta, Connal non reagì - sembrava quasi che fosse convinto fino in fondo che la sua fredda logica e la sua comprensione della natura umana avrebbero messo a tacere ogni dissenso da parte di quel "ragazzino inesperto".

"Io non sto cercando di giudicare nessuno, mio giovane amico." spiegò Connal. "Io non faccio altro che annotare quello che vedo, analizzarlo e trarre le dovute conclusioni, come è dovere di ogni psichiatra."

"Nidoqueen!" ringhiò la Nidoqueen di Aya, stufa di ascoltare i vaneggiamenti del medico pazzo. "Nidoqueen nido!"

"Hmph... fate come volete. A questo punto, immagino che non ci sia molto che io possa fare o dire per fermarvi. Tuttavia, sappiate che Lord Solaris, il capo del Team Meteora, verrà messo al corrente di questa vostra bravata, e saprà prendere i provvedimenti del caso."

"Io non capisco... perchè una persona come lei collabora con il Team Meteora? Lei dice che quei criminali sono un male necessario, ma cosa intende, più esattamente?" chiese Pietro, facendo cenno al suo Sudowoodo di non mollare la presa, in caso il dottore avesse in mente qualche altra idea balzana.
L'atteggiamento del Dr. Connal si fece più solenne. "Mi sembrava che fosse ovvio. Il Team Meteora imporrà almeno un po' di controllo su questo mondo alla deriva, dando alle persone la direzione di cui hanno bisogno non solo per vivere le loro vite nel modo migliore, e per impedire che altri bambini facciano la fine che ho visto fare a troppe persone. E poi... c'è un altro motivo per cui sono con il Team Meteora. C'è una cosa di cui voglio assicurarmi di persona." affermò, per la confusione dei due giovani allenatori e dei loro Pokèmon.

"Woodo?" chiese Sudowoodo con espressione melensa, chiedendosi cosa volesse dire il dottore con quell'ultima frase sibillina.

"Di cosa stai parlando?" chiese Pietro, il cui tono minaccioso era stato rapidamente sostituito dal dubbio e da un vago timore, di cui lui stesso non sapeva spiegarsi il motivo.

Il dottore non apparve intenzionato a fare maggiore chiarezza nelle sue parole. "Nulla che vi possa riguardare, e potrebbe essere semplicemente una mia idea priva di fondamento." rispose seccamente. "Ad ogni modo, questo non cambia la vostra posizione. Potrete anche aver mandato all'aria questo nostro nascondiglio, ma per il Team Meteora sarà poco più che un fastidio."

"Per adesso, potete scordarvi di avere quei gioielli che state cercando. E se vi ripresenterete, vi cacceremo via di nuovo." affermò Pietro, facendo cenno a Sudowoodo di mollare Connal. Il Pokemon Roccia eseguì senza alcuna esitazione, facendo cadere a terra lo psichiatra criminale come un sacco vuoto prima di tornare al fianco del suo allenatore. "Per adesso, la lascio a riflettere su quello che è successo. Non è ancora troppo tardi per pentirsi e tornare sulla retta via... ma deve essere lei a cogliere l'occasione, dottore. Rifletta sul male che ha fatto a tanti ragazzi, e cerchi di rimediare. Andiamo, Aya. Julia potrebbe avere bisogno del nostro aiuto."

"Va bene." disse Aya, annuendo appena un po'. La ragazza dai capelli viola gettò un'occhiata svogliata al Dr. Connal, che restava accovacciato sul pavimento, massaggiandosi la spalla per la quale Sudowoodo lo aveva trattenuto. Il medico non fece nulla per impedire ai due amici e ai loro Pokemon di andarsene, ma loro lo tennero comunque d'occhio mentre si affrettavano verso la rampa di scale che Aya aveva infilato poco prima.

"Hey, Aya... non ascoltare quello che stava dicendo quel dottore da strapazzo." disse Pietro mentre i duue giovani iniziavano a salire le scale. Nidoqueen prese una scrivania dalla sala e la spostò davanti alle scale, in modo da ostacolare quanto più possibile chiunque avesse intenzione di seguirli. "Lui stava solo cercando di farti dubitare di te stessa."

"Non c'era bisogno che se ne prendesse il disturbo..." mormorò seccamente la ragazza, riprendendo l'aria malinconica e depressa di prima. Pietro sospirò, immaginando che almeno per il momento ci fosse ben poco che lui poteva fare o dire per fare sì che Aya si riscuotesse dalla sua depressione, ma si ripromise che avrebbe fatto tutto il possibile per starle accanto e perchè lei un giorno tornasse ad essere la ragazza allegra e positiva di un tempo...

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Eelektrik stridette rabbosamente, evitando per un pelo un potente attacco Forzantica da parte del Lunatone di Eclisse... poi, serpeggiando rapidamente a mezz'aria, si avvicinò all'avversario, mentre Zebstrika cercava ancora di tenere a bada Solrock con una raffica di attacchi Scintilla! Julia colse il momento giusto quando il Lunatone di Eclisse fluttuò un po' più in alto per riprendere l'assalto...

"Adesso, Eelektrik! Usa il tuo attacco Idrondata!" esclamò Julia. "Zebstrika, colpisci con Sprizzalampo!"

"Eeeeeel!" stridette il Pokemon simile ad una lampreda, scattando verso l'alto con la coda circondata da un turbine d'acqua mossa, e colpendo in pieno Lunatone, scaraventando all'indietro il Pokemon simile ad una meteora intagliata! Lunatone volteggiò su sè stesso per diverse volte, prima di cadere a terra privo di forze... e nello stesso momento, Zebstrika si lanciò furiosamente al galoppo contro il Solrock di Astro, il corpo circondato da un'abbagliante aura di elettricità crepitante! Il Pokemon Sole cercò di spostarsi, ma Zebstrika fu più veloce e lo centrò in pieno, trasmettendogli una dolorosa scarica elettrica e scaraventandolo indietro per un breve tratto... ma solrock riuscì a reggere al colpo, e contrattaccò rapidamente.

"Non male... ma ora tocca a me!" esclamò il Cavaliere Meteora. "Attacca, con Geoforza, Solrock!"

Zebstrika stava riprendendo fiato dopo aver mandato a segno il suo attacco Sprizzalampo, e non riuscì a spostarsi in tempo quando Solrock si illuminò di luce rossa per mezzo secondo, prima di scagliare un impulso di energia che viaggiò attraverso il terreno con rapidità quasi abbagliante, prima di infilarsi sotto gli zoccoli di Zebstrika ed esplodere in una colonna di luce rossa che travolse la Pokemon Zebra, sollevandola in aria con un breve grugnito di dolore! Per alcuni secondi, il tremendo impulso energetico travolse Zebstrika, prima di scaraventarla al suolo, dove la Pokemon Elettro scalciò per un attimo prima di perdere i sensi e giacere immobile.

"Cavolo... una vittoria e una sconfitta... insomma, pensavo di fare un po' meglio..." affermò Julia, che ancora non sembrava prendere eccessivamente sul serio la cosa. "Beh, sei stata brava lo stesso, Zebstrika! Non immaginavo certo che quel Solrock fosse così forte."

Mentre Julia richiamava Zebstrika, e sceglieva un altro Pokemon da mandare in campo, le reazioni di Anna e Noel davanti alla battaglia erano - come forse era lecito aspettarsi - diametralmente opposte: la bambina con i codini sembrava entusiasta per la vittoria di Eelektrik su Lunatone, mentre Noel reagì con un sospiro quando vide Zebstrika cadere a terra priva di forze. "Evviva! Hai visto, fratellino? Hai visto? Io lo sapevo che Julia ce la faceva!" esclamò la bambina, con una vocetta acuta che si levava persino al di sopradel fragore della lotta.

"Sì, sorellina, l'ho visto. Ho gli occhi per vedere." affermò Noel con tono piatto. "E non vedo cosa ci sia di tanto spettacolare. Piuttosto, ho visto che la sua Zebstrika è stata battuta dal Solrock di quel Cavaliere Meteora, e non vedo cosa tu ci trovi di tanto entusiasmante... Julia non ha dimostrato niente."

"Uffaaaa... fratellino, ma perchè tu guardi sempre il lato brutto delle cose?" si lamentò Anna. Eclisse, dopo aver richiamato il suo Lunatone, si mise una mano sulla fronte e se la massaggiò, sentendo che il mal di testa le stava tornando. Da quando in qua la sua vita era andata a rotoli al punto che adesso si trovava a doversi dividere tra i suoi compiti come Dama Meteora... e quelli di una baby-sitter?

"State tranquilli, bambini! La vostra cara Julia ha tutto sotto controllo! O almeno, così spero... heheheheee.. Comunque, non badiamo a questi dettagli... e ora tocca a te, Electrode!" esclamò, per poi lanciare un'altra Pokeball e mandare in campo il suo Pokemon preferito - un'Electrode dal ghigno sardonico simile a quello del gatto del Cheshire, la cui superficie metallica sfrigolava di energia elettrica mentre si appoggiava sul terreno e si preparava a combattere. Anna esultò ancora una volta, ed Electrode volteggiò agilmente su sè stessa, come se stesse facendo un pezzo di breakdance o un'esibizione da cheerleader! "Hehehee... brava, Electrode! Hai proprio imparato bene quell'esibizione che ti ho insegnato!"

"Electrode!" Il Pokemon sferico ringraziò con una voce vivace e dal tono metallico, poi s voltò verso Astro ed Eclisse pronto a sostenere la lotta. La Dama Meteora fece un cenno di intesa ad Astro, e il giovane Cavaliere richiamò il suo Solrock, decidendo che fosse meglio farlo riposare un po' in caso ci fosse stato bisogno di lui più avanti nella battaglia. Poi, frugò tra le sue Pokeball, e mandò in campo un altro combattente, scegliendolo tra quelli che meglio avrebbero potuto dare una mano alla sua compagna nella battaglia.

"Va bene. Ora tocca a te, Vespiqueen!" esclamò Astro, scagliando la sua Pokeball. Da essa uscì uno strano Pokemon simile ad una vespa gigantesca dalle fattezze umanoidi,  la testa arancione con mandibole ricurve ed antenne rigide dalla forma cilindrica ricurva. I suoi occhi erano di colore rosso con pupille bianche, e possedeva una gemma rossa sulla fronte. Il torace giallo era di forma sferica, e da esso spuntavano due zampe nere terminanti con piccole mani artigliate. Due paia di ali trasparenti ricoperte di venature spuntavano dalla schiena, mentre l'addome simile ad una sorta di gonna dava l'impressione di un'alveare, con un pungiglione giallo che spuntava dai favi che lo componevano.

"Vediamo di fare una piccola sorpresa a quest'intrusa... vai, Aromatisse!" esclamò Eclisse lanciando la sua Pokeball successiva. Al fianco di Vespiqueen, si materializzò uno strano Pokemon, che Julia e i suoi combattenti non avevano mai visto in vita loro: era un buffo Pokemon bipede dal corpo tozzo, dalla forma simile ad una pera, tutto coperto da un vivace piumaggio viola che diventava rosa e più folto sull'addome, formando quasi un tutù. I suoi grandi occhi, che lo facevano sembrare quasi un gufo, erano rossi con le pupille nere, e lunghe ciglia nere che gli davano un aspetto femmineo. Il suo volto sembrava coperto da una maschera bianca con un lungo boccaglio, simile a quelle indossate dai medici della peste medievali, e le orecchie erano lunghe ed ondulate, con l'interno giallo.

Julia riconobbe subito il primo Pokemon... ma quello di Eclisse l'aveva colta del tutto di sorpresa. "Huh? Hey, un momento, e quello che Pokemon è? Non l'ho mai visto prima d'ora..." disse la cheerleader dai capelli verdi, tirando rapidamente fuori il suo Pokedex per saperne di più. L'immagine dello strano Pokemon piumato apparve sullo schermo, e mentre Eelektrik ed Electrode si apprestavano ad affrontarlo, la voce computerizzata del dispositivo portatile diede le dovute spiegazioni.

"Aromatisse, il Pokemon Fragranza. Tipo Folletto. Forma evoluta di Spritzee." disse il Pokedex. "E' in grado di emanare profumi di diversi tipi. Durante la lotta, mette in difficoltà i nemici emettendo odori sgradevoli. Se un allenatore non è un assoluto estimatore di aromi, avrà grosse difficoltà anche solo a stargli vicino."

"Che carino, un Pokemon che combatte usando i profumi!" commentò Julia, osservando ammirata il Pokemon Fragranza, che inclinò la testa da un lato come se fosse stato una civetta vera e propria. Sembrava non sapere cosa pensare della strana ragazza che stava dall'altra parte del campo di battaglia. "E' quasi un peccato che devo combattere contro di lui, sembra quasi un pon-pon come quelli che uso io!"

"Julia ha ragione, sembra davvero un pon-pon!" esclamò Anna.

"Aro... matisse?" chiese Aromatisse con voce cinguettante. La Vespiqueen di Astro emise un ronzio sommesso, come se discorsi del generale l'avessero spiazzata...

"Ugh... proprio quello che mi ci voleva..." commentò seccamente Eclisse. "Senti, verdina, se hai il tempo di fare queste battute, allora ce l'hai anche per combattere, quindi fatti sotto! Aromatisse, usa Calmamente, e poi Ventodifata!"

"Vespiqueen, parti con Comandoscudo!" esclamò Astro. Aromatisse chiuse gli occhi, congiungendo le piccole mani davanti a sè, e cominciò a concentrarsi, mentre Vespiqueen emise un ronzio di richiamo... e subito dopo, uno sciame di piccole api si raccolse attorno alla gigantesca ape regina, creando una sorta di scudo vivente davanti al suo corpo prima di disperdersi! Vespiqueen emise per un attimo una debole luce verdina, segno che la mossa era andata a buon segno e le sue difese erano incrementate.

"Hmm... sembra che questo sia un po' un grattacapo, eh?" chiese retoricamente Julia, senza farsi intimorire dalle mosse dei suoi avversari. "Okay, allora vediamo un po' come reagite quando i miei Pokemon vi demoliscono! Eelektrik, usa Arrotola di nuovo, e poi Acrobazia! E tu, Electrode... comincia con Raggioscossa su Aromatisse!"

"Ellllllectrode!" esclamò il Pokemon simile ad una Pokeball, sgranando gli occhi e caricandosi per un momento prima di scagliare uno sfrigolante raggio di energia elettrica contro Aromatisse mentre questo riapriva gli occhi dopo un momento di meditazione.  Il Pokemon Folletto scansò il colpo all'ultimo momento e cercò di avvicinarsi all'avversario... poi, eseguì un volteggio su sè stesso e creò un vento scintillante che poi indirizzò contro i suoi avversari! Il velocissimo Electrode rotolò di lato e riuscì a scansare il colpo, ma Eelektrik non fu altrettanto rapido e venne raggiunto dall'attacco, solo per riprendersi dopo un secondo e scagliarsi addosso al Pokemon piumato con un attacco Acrobazia. L'anguilla elettrica eseguì un rapido e spettacolare colpo con le sue spire, schiaffeggiando Aromatisse e mandandolo a terra per un istante, mentre  Electrode riprendeva a caricarsi...

"Vespiqueen, ora usa il tuo attacco Gemmoforza!" ordinò Astro alla sua Pokemon Coleottero/Volante, che congiunse le mani creando tra i suoi palmi una sfera di luce arancione... poi, prese la mira e scagliò il proiettile energetico contro il suo avversario!

"Deflettila con Vortexpalla, Electrode!" ordinò Julia. "Eelektrik, stai addosso ad Aromatisse! Non permettergli di mantenere le distanze!"

Il Pokemon sferico ghignò nuovamente ed eseguì un velocissimo giro su sè stesso, trasformandosi in una specie di trottola luccicante... e l'attacco Gemmoforza di Vespiqueen, pur andando a segno, venne respinto con un acuto rumore metallico, infrangendosi in migliaia di schegge luminose! Eelektrik strisciò rapidamente verso Aromatisse, che cercò di saltare via...          

"Presto, Aromatisse, usa il tuo attacco Nebularoma!" esclamò Eclisse. Aromatisse colse quel mezzo secondo di tempo che gli era stato concesso, e aprì le sue corte braccia, cominciando a sprigionare una nube di nebbia rosata dal profumo intenso e quasi soverchiante! La nube di gas profumato si diffuse rapidamente, inghiottendo Eelektrik ed Electrode in un miasma che emanava un aggressivo miscuglio di afrori, un miscuglio di incenso, spezie e fiori di campo che fece girare la testa ai due Pokemon Elettro!

"El... ectro... de?" esclamò Electrode, cominciando a barcollare mentre Eelektrik agitava le pinne anteriori davanti a sè per scacciare via quel profumo che lo stordiva! Anche Julia riusciva a sentire il profumo che si diffondeva nella stanza, e faceva fatica a restare concentrata sullo scontro...

"Cosa...?" mormorò la ragazza dai capelli verdi, sfregandosi gli occhi nel tentativo di mantenere la concentrazione. "Owww... cavolo, lo sapevo io che dovevo bermi un paio di tazzine di caffè in più stamattina... adesso mi sta venendo... sonno... Yaaaaawn!"

 Eclisse sorrise leggermente, vedendo che i Pokemon della sua avversaria si indebolivano. "Sei sorpresa, mia cara? Questo attacco serve sia a proteggere i Pokemon miei alleati che a dare fastidio agli avversari! Adesso tocca a te, Astro! Sferra il tuo attacco!" esclamò.

"Grazie, Eclisse! Ottimo gioco di squadra!" affermò il Cavaliere Meteora con un cenno della testa. "Vai, Vespiqueen! E' il momento di usare Comandourto!"

"Vvvvvespiqueen!" esclamò la Pokemon di Astro. Gli occhi dell'ape regina diventarono rossi e luminosi, e con un ronzio assordante, diversi fuchi di Combee apparvero attorno a lei! Poi, Vespiqueen fece un cenno con un braccio, e i suoi "sudditi" scagliarono tutti assieme dei raggi di energia multicolori che raggiunsero Electrode ed Eelektrik, sballottandoli furiosamente! Eclisse annuì e si preparò a dare anche lei un ordine d'attacco al suo Pokemon... ma Julia non si perse d'animo! Si morse il labbro, in modo che il lieve dolore la aiutasse a non soccombere agli effetti di Nebularoma, poi alzò la voce in modo da farsi sentire sopra il ronzio di Vespiquen e dei suoi sottoposti.

"Electrode, usa un attacco Ondashock! Colpiscili tutti e due!" esclamò la cheerleader dai capelli verdi. "Eelektrik, usa Fulmine su Vespiquen!"

"ELECTRODE!" esclamò con decisione il Pokemon sferico, prima di sprigionare dal proprio corpo un'ondata di energia elettrica che si espanse rapidamente attorno a lui, investendo sia Vespiquen che Aromatisse prima che potessero usare una nuova mossa contro di lui! Nessuno dei due Pokemon si era aspettato tale prontezza e decisione da parte di quegli avversari che sembravano già barcollanti, e vennero investiti in pieno dalla scarica elettrica che si diffondeva attorno ad Electrode, venendo spinti indietro per un breve tratto! Eelektrik ringraziò il suo compagno di squadra e aprì le sue fauci a ventosa, creando all'interno della bocca un fulmine globulare che poi scagliò con letale precisione contro Vespiquen, centrandola in pieno petto e costringendo i Combee che aveva richiamato a disperdersi! L'ape regina emise un aspro ronzio di rabbia e dolore, abbassandosi di quota ed appoggiandosi a terra per bilanciarsi meglio, mentre Aromatisse scuoteva la testa e fissava rabbiosamente i suoi avversari. La battaglia si stava prolungando fin troppo...

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Con un terribile rumore di metallo tranciato, le sbarre dell'ultima cella cedettero sotto gli artigli del Dragonite di Saphira, e i bambini che erano imprigionati al loro interno emisero un gridolino di paura e si acquattarono in fondo alla cella per la paura... ma quando videro il possente drago che sorrideva gentilmente e faceva loro cenno di uscire, si fecero coraggio e si avviarono fuori dalla cella... dove il resto degli appartenenti alla resistenza stava tenendo a bada ciò che restava del Team Meteora. Charlotte, che aveva appena recuperato le sue Pokeball, aveva appena mandato in campo uno dei suoi Pokemon preferiti - una maestosa Ninetales dal lungo mantello dorato, che in quel momento stava schizzando con grazia ed agilità da un lato all'altro del corridoio, attaccando i Pokemon del Team Meteora e mandandoli a terra uno dopo l'altro!

"Brava, Ninetales! Continua così! Adesso sì che andiamo forte!" esclamò Charlotte, facendo un applauso alla sua Pokemon. Ninetales si girò verso la sua allenatrice e le fece un occhiolino, poi si voltò verso una recluta del Team Meteora accompagnata da un Loudred... "Presto, Ninetales! Blocca quel Pokemon con Stordiraggio!"

"Tales!" esclamò la kitsune, i cui occhi si illuminarono di luce azzurra, dandole un aspetto soprannaturale. Incrociò lo sguardo del Pokemon avversario, che proprio mentre era in procinto di attaccare, si fermò di colpo e barcollò come se fosse stato ubriaco! Nel frattempo, il Serperior di Fern e il Lapras di Amaria stavano tenendo a bada un altro gruppo di reclute... e il Pokemon serpentino usò un attacco Frustata per estendere alcune liane ricoperte di foglie dal suo corpo, avvinghiando alcuni dei nemici mentre Libertà usava il suo attacco Geloraggio per incastrare altre reclute in un blocco di ghiaccio!

"Perfetto... direi che a questo punto abbiamo la vittoria in pugno... o almeno spero!" affermò Laura, mostrandosi una volta tanto decisa mentre la sua Lilligant si batteva con tre Mightyena del Team Meteora contemporaneamente Evitò un attacco Rogodenti da parte di una dei Pokemon oscuri, poi prese un Morso da un altro, senza risentirne più di tanto... e una volta che tutte e tre le Mightyena le furono vicine, cercando di intrappolarla, Lilligant si produsse in uno spettacolare attacco Petalodanza, sprigionando dal proprio corpo un vortice di petali rosa, blu e gialli che investì in pieno i tre avversari e li sollevò da terra, per poi scaraventarli via in disordine!

"Lilligant!" esclamò la graziosa Pokemon Fiorfronzolo, facendo un inchino ad un pubblico immaginario. Una alla volta,  le tre Mightyena caddero a terra prive di sensi, e alcuni dei bambini liberati le fecero un applauso, come se stessero assistendo ad uno spettacolo a teatro!

Shelly ed Heather si erano tenute in disparte rispetto al resto della battaglia, immaginando che non sarebbero riuscite a fare molto... e anche perchè Heather era ancora troppo scioccata ed instabile sulle gambe per sostenere una battaglia di Pokemon. In quel momento, si accontenavano di non intralciare i loro compagni della resistenza, e Shelly cercava di fare un po' di coraggio alla sua migliore amica.

"Ce la stiamo facendo, vedi, Heather? A-adesso... miss Saphira e gli altri sono venuti ad... ad aiutarci!" affermò la bambina dai capelli color lavanda, la voce ancora poco ferma. "Allora... allora f-forse... non è vero che... che non abbiamo speranze contro il Team Meteora! Ce la... possiamo ancora fare!"

"Sì... forse è vero..." mormorò Heather, il cui sguardo ancora non riusciva ad essere completamente focalizzato. La bambina dai capelli fucsia aveva recuperato un po' di speranza, ma in quel momento i suoi pensieri erano rivolti ad un altro problema...

"Non sono stata abbastanza forte... non ho potuto impedire che il Team Meteora catturasse me, Shelly e i miei compagni..." pensò cupamente tra sè. "Quel maledetto Sirius è... talmente forte che abbiamo avuto bisogno che intervenissero Saphira e gli altri per fermarlo. Se... se voglio anch'io dare una mano... se voglio essere in grado di vendicare la mamma e il papà... allora devo fare di più... no, non basteranno gli allenamenti che ho fatto finora, c'è bisogno di molto di più..."

"Bene, direi che qui abbiamo finito." affermò Saphira. Il suo Dragonite, una volta liberati gli ultimi bambini, si era voltato verso gli ultimi membri rimasti del Team Meteora e li aveva fatti fuggire semplicemente aprendo le ali e facendo per avventarsi su di loro... e gli scagnozzi vestiti di nero avevano lanciato un grido di terrore, avevano rapidamente fatto rientrare i loro Pokemon e si erano dati ad una fuga precipitosa attraverso i corridoi della sede della Yureyu ormai dismessa! "I prigionieri di quella specie di lager che Connal chiama orfanotrofio sono liberi... e il Team Meteora è in fuga, ma dobbiamo ancora trovare Anna e Noel."

"Elaborazione in corso." disse Florinia, aggiustandosi gli occhiali sul naso mentre la sua Claydol tornava al suo fianco muovendo ritmicamente i tentacoli. "Questa unità ritiene che la locazione più probabile dei rimanenti ostaggi sia al piano superiore, dove al momento sono state riscontrati numerosi eventi esplosivi."

"Basta che tu dica che si tratta di Julia..." disse Amaria alzando gli occhi al cielo, e ringraziando Arceus tra sè che la cheerleader con l'ossessione delle esplosioni si fosse presa questo incarico. "Quindi, per adesso il Team Meteora è in ritirata... non credo che prima d'ora abbiamo mai ottenuto un successo così strepitoso contro di loro!"    

"E' vero..." disse la comandante della resistenza, mentre dava una mano a portare tutti i prigionieri dell'orfanotrofio da una parte per rassicurarli e fare sì che fossero al sicuro. "Questa volta abbiamo davvero inflitto un colpo non ndifferente a quel branco di criminali. Ma non dobbiamo adagiarci troppo sugli allori, non credo che la loro rappresaglia si farà attendere tanto a lungo. Per adesso, l'importante è ripulire a fondo questo luogo. Chissà, magari potrà servirci come base operativa."

"E se riuscissimo a recuperare anche qualche documento, forse potremmo estrappolare qualche informazione interessante anche da lì..." azzardò Amaria. "Ma per adesso, preoccupiamoci del Team Meteora, e andiamo a cercare Anna, Noel e gli altri nostri amici."

"Va bene." rispose Charlotte, accarezzando la sua elegante Ninetales. La volpe a nove code annuì con tutta calma, fiutando l'aria in cerca di odori che non le fossero familiari.

"E cerchiamo di fare in fretta, okay?" affermò Fern. "Prima terminiamo qui, prima potrò tornare ai miei allenamenti."

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La battaglia con i Pokemon di Astro ed Eclisse era giunta ad un punto di stallo. Electrode ed Eelektrik stavano combattendo con coraggio ed ardore, ma anche Aromatisse e Vespiquen resistevano bene - evidentemente, i due luogotenenti del Team Meteora avevano deciso di fare sul serio, e ora stavano dando fondo alle loro capacità.

Eelektrik barcollò indietro quando un attacco Eterelama di Vespiquen lo raggiunse, ma la mossa non era molto efficace, e l'anguilla elettrica riuscì a riprendersi con rapidità e rimettersi in guardia. Un micidiale attacco Energipalla da parte di Aromatisse cercò di colpirlo mentre era distratto, sotto forma di una sfera pulsante di energia verde che si diresse a tutta velocità contro il Pokemon ElePesce... ma Electrode intervenne al momento giusto, scagliando un attacco Raggioscossa che intercettò Energipalla a mezz'aria, ed entrambi i colpi si disintegrarono in una spettacolare pioggia di scintille energetiche!

"Perfetto! Lo sapevo io che eravate bravi!" esclamò felice Julia. "Ed ora... Electrode, usa Rotolamento! Eelektrik, sistema quella Vespiquen con Acrobazia!"
L'anguilla elettrica, pur cominciando a sentire la stanchezza della battaglia, si fiondò come un missile contro l'ape regina ed eseguì una spettacolare rotazione in aria, frustando l'avversaria con le sue spire mentre si alzava da terra! Vespiquen stridette mentre veniva scagliata via e atterrava poco più in là, perdendo i sensi un attimo dopo, mentre Electrode si lanciò contro Aromatisse come una gigantesca palla da bowling, colpendolo in pieno e facendolo barcollare!

"Yuhuuuu! Brava, Julia! Tifiamo per te!" esclamò Anna, prima di voltarsi verso Noel.  "Forza, fratellino, fai il tifo anche tu, non vedi quanto è brava Julia?"

"In realtà lo scontro non è ancora finito... e il Team Meteora potrebbe avere ancora qualche asso nella manica..." affermò Noel, non volendo farsi prendere troppo la mano dall'entusiasmo. Astro richiamò la sua Vespiquen e tirò un sospiro frustrato, mentre Eclisse stringeva i denti per la rabbia e la frustrazione.

"Maledizione, ma non crolla mai quel dannato Eelektrik?" esclamò la donna con rabbia ormai non più trattenuta. "Astro, che altri Pokemon hai con te, oltre al tuo Solrock?"

"Il mio Rhydon e il mio Magmar... dovrebbero essere abbastanza per reggere al confronto con i Pokemon Elettro di questa tipa, sempre che lei non abbia qualche altro asso nella manica..." affermò il giovane Cavaliere Meteora. "Ma sto cominciando davvero a preoccuparmi. Pensavo he sarebbe stato uno scontro relativamente facile, e invece..."

"E invece, ho come l'impressione che adesso andrete a sbattere contro un proverbiale muro di pietra, miei cari!" affermò una voce maschile altera e sicura di sè, nel momento in cui Pietro e il suo Sudowoodo entrarono dalla porta divelta attraverso la quale Julia aveva fatto la sua entrata trionfale! Subito dietro di lui, si trovavano anche Aya e la sua Nidoqueen, che si piazzarono davanti ad Astro, Eclisse ed Aromatisse con espressioni minacciose. "Salve! Passavamo di qui per caso, e abbiamo pensato che voi del Team Meteora avreste apprezzato se vi avessimo fatto un saluto!"

"Sudo! Woodo!" esclamò Sudowoodo ancheggiando comicamente!

"Ehilà, Pietro! Allora, com'è andato l'appuntamento? Fatto un po' di scintille con la bella e glaciale Aya?" rispose Julia allegramente... al punto che persino il suo Eelektrik dovette trattenersi per non scoppiare a ridere per la battuta! Aya si limitò ad alzare gli occhi al cielo, infastidita. "E... il dottore non vi ha messo i bastoni tra le ruote, vero?"

"No, per fortuna siamo riusciti a dargli una lezione!" affermò Pietro. Lui e il suo Sudowoodo si voltarono l'uno verso l'altro e si diedero il cinque. "E qui, mi sembra che tu stia andando bene con questi due scagnozzi!"

"Eeeelektrik!" stridette il Pokemon Elettro, guardando minaccioso Aromatisse. Il Pokemon Folletto dalle folte piume indietreggiò di un passo e guardò verso la sua allenatrice, come se stesse per chiederle cosa avrebbero dovuto fare...

Eclisse corrugò la fronte. Effettivamente, la situazione non era più sotto controllo. L'intervento di Saphira e Laura aveva fatto nettamente pendere la bilancia a favore della resistenza... ed era molto probabile che le altre reclute del Team Meteora si fossero già date alla fuga. E comunque, anche con i loro Pokemon più forti a dare una mano, lei ed Eclisse non potevano sperare di affrontare Julia, Pietro ed Aya tutti assieme. Inutile insistere, a questo punto...

"Aromatisse, dobbiamo andarcene da qui. Ritorna, hai già fatto abbastanza. Astro." disse Eclisse, richiamando il suo Pokemon nella Pokeball, per poi guardare in direzione del suo complice. "Non c'è niente da fare, dobbiamo ritirarci, e lasciare i bambini alla resistenza. Non abbiamo possibilità contro questi avversari tutti assieme."

"Maledizione, e pensare che questa poteva essere la nostra più grande occasione. Ma non finisce qui! Il Team Meteora non perderà!" affermò Astro. Con rabbia, rimise a posto le sue Pokeball e prese dalla cintura qualcosa che sembrava essere un piccolo dispositivo, lo lanciò a terra... e da esso scaturì un fitto sbuffo di fumo che pervase rapidamente la stanza. Anna lanciò un breve grido, non si capì bene se  di paura o di disappunto, e le forme di Astro ed Eclisse scomparvero nella fitta coltre di fumo!

"Ugh... andiamo, voi due, non potevate escogitare un sistema un po' meno clichè per tagliare la corda?" commentò Julia, muovendo una mano davanti a sè per scacciare il fumo mentre si accingeva ad andare a prendere Anna e Noel, ancora legati alle loro sedie. "Okay, gente, meglio se andiamo a prendere i bambini! Tanto ormai quei due fessi saranno già lontani..."

"Aspettate, vado io..." disse Aya. La sua Nidoqueen prese fiato e soffiò via un po' del denso fumo grigio che impediva loro di vedere bene, e la ragazza dai capelli viola andò verso i due fratellini, accolta subito dalle esclamazioni festanti di Anna.

"Ciao! Io sono Anna, e lui è mio fratello Noel! Piacere di conoscerti, ho visto la tua luce mentre salivi le scale!" esclamò la bambina, lasciando Aya un po' confusa. "Sai, Nostra mi ha detto che sei una persona buona, quindi mi fido di te! Ti chiami Aya, vero?"

"Così credo che tu le stia facendo paura..." disse seccamente Noel.

Aya storse il naso mentre lui e Nidoqueen iniziavano a sciogliere le corde che tenevano prigionieri i due fratellini. "Non so chi sia questa Nostra, e non mi interessa neanche... ma ti assicuro che si sbaglia." affermò.

Per nulla delusa o arrabbiata per la risposta di Aya, Anna si alzò dalla sedia, facendo cadere a terra le corde ormai sciolte che la tenevano prigioniera... e indicò con lo sguardo verso un angolo, dove erano state poste due bambole di peluche, una di un Cleffa e una di un Jirachi. "Eccole, sono loro Nostra e Nomos! Sono i nostri migliori amici! Loro non sbagliano mai quando guardano nel cuore di una persona, lo sai?" continuò la bambina, come niente fosse!

Aya sospirò e scosse la testa. Parlare con quella marmocchia si stava rivelando un esercizio di inutilità... "Okay, lasciamo perdere... piuttosto, cosa staranno combinando gli altri, ai piani di sotto?" chiese, guardando di nuovo verso Pietro, Julia e i loro Pokemon. Non arrivavano più rumori dal resto dell'edificio, il che voleva dire che le battaglie si erano concluse...

"Sono sicura che da un momento all'altro li vedremo arrivare qui vittoriosi!" affermò Julia, dando un'occhiata giù per le scale vicine. "Anzi, li vedo già arrivare! Sono qui, ragazzi! Vedo Amy e Charlotte che stanno arrivando qui di gran carriera! Hey, Amy! Charlotte, siamo qui! Qui tutto okay! Abbiamo liberato i bambini e fatto saltare in aria i piani del Team Meteora!"

"Julia! Siete stati grandi!" esclamò Amaria dopo aver raggiunto Julia, Eelektrik ed Electrode in cima alle scale. Charlotte e la sua Ninetales arrivarono un attimo dopo, con aria soddisfatta. "E' andato tutto bene... il Team Meteora è in ritirata! Siamo riusciti a liberare questa base!"

"Abbiamo vinto, ragazzi! Gliel'abbiamo fatta vedere, a quegli esseri viscidi e disgustosi!" esclamò Charlotte, dando un cinque a Julia. Anna e Noel, dopo aver recuperato le loro bambole Pokemon, corsero fuori dalla sala dove erano tenuti prigionieri, e abbracciarono Charlotte, felici di vederla!

"Charlotte! Stai bene, per fortuna!" esclamò Noel, facendosi più vivace per un attimo. Anna andò ad abbracciare la Ninetales di Charlotte, che rispose iniziando a leccare affettuosamente la faccia della bambina. "Il Team Meteora ci teneva prigionieri, e volevano qualcosa da noi... volevano l'anello di Heather e il bracciale di Amaria... ma per fortuna siete arrivati voi e le tue sorelle..."

"Già... Saphira e Laura non lasciano nulla in piedi, quando fanno sul serio!" affermò Charlotte, facendo un segno dell'okay ai bambini. "Ora però... dobbiamo fare il punto della situazione. Venite, ragazzi... raggiungiamo Saphira e gli altri, e poi... prendiamo possesso di questo edificio, in nome della resistenza al Team Meteora!"

"Yuhuuuu! Adesso mi sento come una soldatessa!" esclamò Julia entusiasta... per poi sospirare e guardare per terra con espressione delusa. "Peccato solo che questo voglia dire che non posso farlo saltare in aria, che delusione..."

"Electrode..." mormorò la Electrode di Julia, condividendo la delusione della sua allenatrice, mentre Anna e Pietro si fecevano una bella risata divertita... e Aya si voltava dall'altra parte, cercando di non farsi vedere mentre un lieve sorriso divertito appariva sul suo viso...

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Dire che il comandante Sirius era di cattivo umore era dire poco... in quel momento, il crudele luogotenente di Lord Solaris stava cercando in qualche modo di trattenere la rabbia e di non perdere la testa mentre dirigeva i suoi uomini verso le vie d'uscita, una rete di gallerie sotterranee a cui il Team Meteora accedeva dai sotterranei della ex-sede della Yureyu... e le reclute, tra cui Simone e Tara, cercavano di ritirarsi quanto più ordinatamente possibile, sotto lo sguardo feroce del loro comandante.

"Più veloci, ritirata! Non possiamo restare qui un attimo di più!" esclamò Sirius. "E il dottore dov'è? Lo avete ritrovato?"

"Sono qui, comandante Sirius..." affermò il medico, arrivando di colpo da un altro corridoio, con il fiato corto e il camice strapazzato. "Mi dispiace... sono stato sopraffatto da due ragazzi della resistenza, e non sono riuscito ad impedire loro di raggiungere i due bambini... Noel ed Anna..."

"Tsk... maledizione, allora questa volta ci hanno davvero battuto su tutta la linea, quei dannati mocciosi intriganti..." grugnì Sirius. "Tutto grazie a quella donna diabolica... ma la prossima volta, andrà diversamente! Prima di tutto, bisognerà fare rapporto a Lord Solaris, e cercare di modificare al volo i nostri piani."

"Ricevuto, comandante Sirius... spero solo che il piano che Lord Solaris ha in mente per il Monastero Apofillide vada in porto... altrimenti la nostra posizione si farà davvero difficile..." affermò il Dr. Connal, infilandosi rapidamente nella via di fuga. Sirius restò indietro per un attimo, in modo da assicurarsi che non ci fosse più nessuno... e poi, decidendo che a quel punto non poteva permettersi di perdere altro tempo, entrò anche lui nella via di fuga, chiudendola e sbarrandola dietro di sè.

"Già... Lord Solaris non sarà contento di sapere che abbiamo fallito..." disse tra sè Sirius, mentre tra sè rimuginava su come fare per rimediare a quello che era successo...      

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Poco dopo, nella sede centrale del Team Meteora...

"Come sarebbe a dire, che Sirius ha fallito?" esclamò Lord Solaris, perdendo la calma appena un istante nel momento in cui suo figlio arrivò a dargli la notizia.

Taka, davanti alla scrivania del padre con il suo fedele Chatot appollaiato sulla spalla, annuì lentamente, strizzando un occhio con espressione mortificata. "Mi dispiace, padre... ma a quanto pare, la leader della resistenza, Saphira Belrose, ha deciso di intervenire lei stessa per aiutare i suoi compagni. Pensavamo che il Dr. Connal si fosse liberato di lei e della sorella Laura... ma a quanto pare, non si sono arrese e sono tornate all'attacco, questa volta meglio organizzate."

"Questo è un problema. La resistenza ha deciso di giocare tutte le loro carte." affermò Solaris, recuperando rapidamente la calma glaciale che lo contraddistingueva. Restò in silenzio a pensare per qualche istante... poi, corrugò la fronte e fece un cenno di assenso. "E va bene. Taka, riferisci a Zel le notizie, e riferiscigli questo ordine da parte mia: non possiamo più aspettare. Il PULSE-Camerupt dovrà entrare in azione quanto prima possibile, anche a costo di correre dei rischi."

"Va bene, padre. Glielo riferirò immediatamente."

Il giovane luogotenente annuì, non nascondendo un po' di preoccupazione... ma non era il tipo di persona disposta a discutere gli ordini del padre, e dopo aver fatto un cenno con la testa, Taka cominciò ad allontanarsi, non prima che il suo Chatot facesse il suo personale commento sul caso...

"PULSE Camerupt! PULSE Camerupt! Pericolo! Pericolo!" gracchiò il Pokemon cocorito. Taka, gentilmente ma fermamente, gli fece cenno di non parlare ad alta voce e scomparve dietro la porta, lasciando il padre seduto alla sua scrivania, a rimuginare su quegli inaspettati sviluppi.

"Saphira Belrose... hai intenzione di ostacolarmi tu stessa, eh?" disse tra sèil comandante del Team Meteora. "Non ti illudere... non lascerò in piedi neanche un mattone, di questa città disgustosa... questo mondo... deve tornare com'era un tempo, e non saranno degli ignoranti come voi ad impedirmi di realizzare il mio obiettivo..."                         


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CONTINUA...

Nota dell'autore: E questa volta, la sconfitta del Team Meteora è stata davvero netta! I nostri eroi hanno dato un colpo di mano... e grazie anche all'intervento di Saphira e Laura, sono riusciti a cacciare il Team Meteora ed impadronirsi di una loro base operativa! Lord Solaris si è visto costretto ad affrettare i suoi piani... che sia l'occasione che tutti stavano aspettando per sferrare un colpo decisivo alla terribile organizzazione?

Nel prossimo capitolo, ritorneremo a dare un'occhiata all'Accademia Apofillide. Per Vera e gli altri si preannunciano momenti difficili...
Ho visto che la saga di Kalos dell'anime si è conclusa, e anche abbastanza bene tutto sommato. L'addio di Serena è stato abbastanza fatto bene, anche se io sono e resto un Pokeshipper... ;)

Tra non molto dovrebbe finalmente uscire l'episodio 16 di Pokemon Reborn, dopo più di un anno di sviluppo... e poi, tra meno di un mese, usciranno Pokemon Sole & Luna! Insomma, si vedono un bel po' di novità all'orizzonte!

Beh, questo è quanto... spero che il capitolo vi sia piaciuto... e a presto!

     
                   
 
     

  
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