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Autore: Violetta_    31/10/2016    1 recensioni
Buon Halloween
(Dal testo)
Si alzò di scatto e si guardò intorno.
Era in uno degli uffici dell'accademia, sulla sua scrivania le foto degli allievi, compresi quelli di Temari e Kankuro.
Respirò a fatica e si portò una mano al petto per calmarsi.
Era abituato agli incubi ma doveva ammettere che quello sembrava maledettamente reale.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Sabaku no Gaara, Temari | Coppie: Gaara/Matsuri
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Naruto Shippuuden
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Salve a tutti da Violetta_

Allora premetto che a me lo stile Horror risulta maledettamente difficile.
Sarà perché ormai un po' tutti siamo assuefatti a film e telefilm, sarà che basta accendere il telegiornale per vedere che la realtà sa essere peggiore di qualsiasi incubo ... insomma, nonostante non sia la mia prima ff su questo genere, per me descrivere scene che incutano timore è veramente un'ardua impresa. Ma vista l'occasione ci ho voluto provare.

Buon Halloween e buona lettura a tutti.


***


The victim



<< Un altra? >>
<< Si signore, si tratta di Kamura, era di vedetta sul confine est >>
Il ragazzo scosse la testa.
<< D’accordo Baki, puoi andare >>

Appena la porta si chiuse, Gaara si distese sulla comoda sedia reclinando la testa all’indietro.

Aveva ripreso il suo ruolo di Kage da poco: i suoi fratelli lo avevano costretto a stare in assoluto riposo dopo il suo rapimento visto che non aveva più lo Shukaku, ma erano riusciti ad ottenere da lui soltanto tre giorni.

Quando era tornato a pieno ritmo era stato informato dell'emergenza: quella era già la sesta vittima in meno di due settimane.
Si sa la vita del ninja non è facile ed incontrare la morte è una cosa abbastanza frequente, ma in quel modo no.

Sbranati, orribilmente sbranati.

La prima ipotesi poteva essere un animale, ma allora come si spiegano gli occhi staccati e posizionati accanto alle vittime?

Se non era un animale, chi poteva essere?

Un membro dell’Akatsuki?
Naaa a che scopo? Le vittime non erano ninja potenti.

I villaggi vicini?
Stessa risposta di prima.

E allora?

Sentì nuovamente bussare.

<< Avanti >>

Un cappuccio nero fece capolino dalla porta.

<< Ciao >>
<< Kankuro >>

Il marionettista alzò un sopracciglio

<< Bel modo di salutare tuo fratello. Come va? >>
<< Come vuoi che vada? Queste morti non mi convincono >>
<< Sono qui per questo. La gente è spaventata, vuole delle risposte e delle certezze >>
<< Lo capisco. Aspetto il rapporto dei ninja-medico >>

Bussarono alla porta per l’ennesima volta, spuntò una donna dai lunghi cappelli neri tenuti raccolti da un’acconciatura severa.

<< Kazekage, ho il rapporto dell’autopsia >>

Lei guardò alternativamente Gaara e poi Kankuro come a chiedere il permesso di parlare, finché il kage acconsentì con un cenno della mano.

<< Allora… >>

Mentre parlava gli andava porgendo dei fogli con delle foto allegate.

<< La prima vittima è Masaru Kyoki. 16 anni, era di vedetta al palazzo degli anziani, si era allontanato dalla postazione per un controllo ed è stato trovato in un vicolo >>

Mostrò la foto.

<< Il braccio destro è stato completamente fatto a brandelli, la gola mostra profonde lacerazioni, sembrano denti, ma di misura anormale, la mandibola staccata e lasciata penzolante. Riguardo il resto del corpo, i morsi sono stati dati più superficialmente come se “l’assassino” si fosse stancato… e per ultimo gli occhi alla destra della vittima con le pupille rivolte verso di lui, come se guardassero il resto del corpo >>
<< Occhi che guardano il loro corpo… raccapricciante >> Kankuro aveva un tono amaro.

Il Ninja non se ne curò.

<< La seconda vittima è Reika Satomi. 15 anni, si stava allenando al campo di addestramento >>

Altra foto.

<< La gamba e la mano sinistra non sono stati ritrovati, solo qualche frammento osseo, morsi ovunque, mandibola staccata dal cranio ma lasciata penzolante, e occhi posizionati accanto a lei >>

Le altre tre vittime, 17 e due gemelle di 15 anni avevano descrizione simile.

<< … E per ultima Kamura Shiory 16 anni. Era di vedetta sul confine est del villaggio, qui l’assassino si è dato da fare: la vittima è stata completamente spellata, la gamba destra strappata con forza dalla coscia e il braccio sinistro fatto a pezzi, la mandibola staccata dal cranio… ma qui abbiamo trovato un’anomalia, l’occhio destro non guarda la vittima >>
<< Che si sia sbagliato? >>
<< Non credo Kankuro, guarda: la pupilla è posta esattamente dietro Kamura, con troppa precisione >> poi guardò la ninja << Grazie Amy puoi andare >>

Con un inchino la ninja-medico se ne andò.

<< Ricapitoliamo: abbiamo sei vittime comprese tra i 15 e 17 anni, tutte uccise mentre erano di vedetta, con mandibola staccata dalle altre ossa ma non dal viso, e occhi posti accanto a loro che osservano il loro corpo, ad eccezione dell’ultima >>
<< Già >>

La porta si spalancò bruscamente.

<< Temari >>

Lei, evidentemente nervosa, non rispose al fratello e afferrò senza delicatezza la foto che teneva in mano il rosso.
La osservò con occhi pieni di amarezza.

<< Kamura… >>

Quella ragazza era particolarmente cara a Temari, portava sempre due grosse code che tenevano a posto la folta chioma castana e portava un buffo paio d'occhiali.
La bionda sfiorò la foto con due dita.

<< Era la mia miglior allieva, mi aveva fatto fare un’ottima figura agli esami dei chunin … perché? >>

Gaara ebbe un sussulto.

<< Aspetta >>

Prese tutte le foto delle vittime.

<< Masaru Kyoki, Reika Satomi, Kioko Mikawa, Rin e Sol Narumi, ed infine Kamura Shiory… sono tutti tuoi allievi >>

Lei ribolliva di rabbia.

<< Già, credi non ci abbia fatto caso? Qui c’è sotto qualcosa di personale >>
<< Quindi, seguendo questa logica … gli altri tre tuoi allievi sono le prossime potenziali vittime >>

Temari sbatté violentemente il palmo della mano contro la scrivania.

<< Mai! Non perderò altri allievi! >>
<< Ora cerca di calmarti >> disse Gaara severo.
<< E poi dobbiamo ancora verificare, non è detto che tu sia il filo conduttore Tem >> disse Kankuro cercando di calmarla.

Lei abbassò lo sguardo

<< Avete ragione >>



*

Quella notte il vento soffiava incessante spargendo sabbia ovunque, il villaggio era deserto e le luci spente.
Gaara osservava dalla finestra della sua stanza l’accademia ninja.

Non era quello il posto che avrebbe dovuto guardare.



*

<< YUMI!?! >>

Kankuro guardava sconvolto il fratello.

<< Com'è possibile?! Lei è… era una mia allieva! >> Continuò.

Gaara rilesse il foglio dell'autopsia.

<< Avevi ragione: il filo conduttore non era Temari >>
<< Siamo a quota 7. Sette vittime in due settimane >>

Kankuro sospirò stancamente.

<< Che facciamo? >>

Il kazekage ci rifletté su.

<< Organizzerò una squadra ninja per le ricerche, ti metto a capo di questa squadra, cerca anche l’impossibile. Ok? >>
<< D’accordo >>



*

Quella notte il vento soffiava impetuoso facendo volare ogni cosa trovasse al suo passaggio. Gaara dormiva molto poco e aveva il sonno leggerissimo.
Quando riusciva ad assopirsi veniva attanagliato da incubi inenarrabili.
Venne svegliato da una lattina che sbatté contro la sua finestra.
Si alzò e portò una mano sulla fronte, guardò fuori dalla finestra.
Gli parve di sentire uno strano rumore, come un grido.
Assottigliò lo sguardo ed aprì la finestra: quello che udì più chiaramente era il soffio del vento tra i palazzi.

Chiuse la finestra e sospirò.


*

<< Kazekage-sama? Kazekage sama? >>

Riaprì gli occhi e realizzò di essersi riaddormentato durante la notte. Si mise a sedere e guardò la sveglia.

Mancavano pochi minuti alle sei.

<< Avanti >>
<< Gaara-sama... abbiamo trovato altre tre vittime... >>
<< Cosa? >>

Si cambiò il più velocemente possibile e si recò nel suo ufficio. Una volta arrivato vide Kankuro con una mano sulla fronte intento a guardare delle foto.

<< Si tratta di Mikoshi, Ittetsu e Sari... >> disse il fratello con un filo di voce.

Quando Gaara vide le foto capì come mai il jounin era tanto sconvolto.
I due ragazzi avevano ricevuto un trattamento brutale, ma quello che era successo a Sari era indescrivibile.
La testa era scomparsa, avevano dovuto fare un esame del chakra per riconoscerla.

<< Gaara ascolta >>

Kankuro stava parlando con un tono di voce serio ma anche angosciato.

<< Si? >>
<< Credo che chiunque sia questo pazzo, o questa creatura, stia diventando ancora più sadico. Inoltre sono convinto che stia prendendo di mira solo i nostri allievi >>
<< Gaara gelò >>


*


Tum tum tum.


<< Arrivo arrivo... due minuti >>

La ragazza aprì la porta ancora frastornata dal sonno. Quando si accorse di avere di fronte il Kazekage spalancò gli occhi e si inchinò con rispetto >>

<< Kazekage-sama buon giorno... >>
<< Matsuri devi venire con me >>

Il suo tono era estremamente serio e non ammetteva repliche.

<< A.. hai. Mi dia solo il tempo di cambiarmi >>
<< Hai cinque minuti >>

Quando Matsuri si presentò a Gaara in uniforme venne letteralmente trascinata dal Kage verso il palazzo, non ebbe nemmeno il tempo di parlare o di fare domande.
Una volta all'interno non andarono nell'ufficio bensì scesero sino ai due piani sotterranei.
Si trattava di una serie di lunghi corridoi illuminati da lampade al neon di un blu elettrico.

<< Siamo arrivati >> disse Gaara aprendo una porta blindata.

Dentro la stanza, piuttosto spartana, c'erano Yukata, Sen, Yome, Saya e Sama più Kankuro e Temari.

La jounin prese la parola.

<< Ascoltate per motivi riservati voi dovrete stare in questa stanza e non uscire fino a nuovo ordine. Chiaro? >>
<< Ma che sta succedendo Kankuro-sensei? >> Chiese Saya a bassa voce.
<< Solo delle misure di sicurezza. Tutti voi dovrete obbedire agli ordini, mi sono spiegato? >>
<< Hai >>

*

I tre fratelli uscirono dalla camera e si recarono verso un'altra camera, questa era piena di schermi e sistemi di monitoraggio.
Un'intera squadra jounin era intenta a controllare la situazione.

<< Baki come procede? >>

L'ex sensei dei tre fratelli si mise sull'attenti facendo rapporto.

<< Durante il trasferimento delle potenziali vittime i Jounin non hanno notato nulla di strano, soprattutto riguardo Matsuri, io stesso non sono riuscito a vedevi Gaara-sama >>
<< Le telecamere? >>
<< Attivate. Saranno sotto stretta sorveglianza h24 >>
<< Bene >>



*

Quella notte sembrava che tutto stesse procedendo nel migliore dei modi: il vento era calmo e non una nuvola in cielo.

Matsuri si svegliò per andare in bagno attraversò il corridoio sino alla porta adiacente, strizzò gli occhi durante il tragitto dato che era tutto buio.
Cercò di accendere la luce della stanza, niente, probabilmente si era fulminata, cercò nella tasca della divisa per vedere se aveva con se la torcia.

Mentre si muoveva a tentoni, si bloccò, si stropicciò gli occhi guardando fisso di fronte a se, sbatté di nuovo gli occhi, un’ombra opaca … dei capelli bianchi … due cavità oculari… volto bianco…mascella pendente, e un’enorme ombra a meno due centimetri dalla sua faccia.


<< AAAAAAAAH >>


Con uno scatto uscì fuori dalla stanza e percorse l'intero corridoio.

<< GAARA! GAARA-SENSEI TI PREGO RISPONDI! >>

Il kage venne avvertito subito e in pochi minuti fu di fronte alla sua allieva.

<< Che succede? >>

Le altre kunoichi erano strette vicino Temari mentre Kankuro e Baki si guardavano confusi.

Matsuri aveva preso a singhiozzare.

<< E’ LUI! E’ LUI! >>

Gaara si avvicinò alla sua allieva e le sollevò il viso con due dita.

<< Lui chi? >>
<< Voleva prendermi e >> altro singhiozzo << ...portarmi con se >>

Lui guardò prima Baki che fece spallucce poi la guardò serio.

<< Andiamo a controllare >>
<< NO è troppo pericoloso! >>

Lui le fece cenno di aspettare e si diresse verso il bagno.

Era di fronte la porta.

Poggiò la mano sulla maniglia.

Dopo pochi interminabili secondi spalancò la porta.

Matsuri gridò.

<< NO! >>

Gaara inclinò la testa.

<< Ma… non c’è niente qui… >>
<< C… come? >>
<< Non c’è assolutamente nulla, avrai avuto un incubo >>
<< Non è possibile, ti assicuro che c’era! Un mostro, un essere orribile! >>

Sen si portò una mano alla testa.

<< Non dire sciocchezze Matsu. Mi hai fatto morire di paura >>
<< Stai dicendo che sono pazza? >>

La chunin mise le mani avanti.

<< Ma…ma no, cosa vai a… >>
<< Io non sono pazza. Gaara-sama lei mi crede vero? >>

Lui mise una mano sulla sua spalla per tranquillizzarla.

<< Incrementerò la sicurezza, io stesso stanotte farò da guardia. D'accordo? >>

Lei portò una mano al petto ed abbassò lo sguardo.

<< Ok >>

Gaara l'accompagnò fino alla sua branda e fece un discorso per tranquillizzare tutte le kunoichi.
Ma ciò non toglieva la paura.



*

Prima che il Kage entrasse nella sala di controllo il fratello poggiò una mano sulla sua spalla.

<< Gaara va a letto. Resto io di guardia >>
<< Iee. Ho fatto una promessa >>
<< Sei il Kazekage. Non puoi perdere ore preziose di riposo per la sorveglianza di un pugno di chunin. Se dovesse succedere qualcosa ti avviserò io stesso >>
<< D'accordo Kankuro >>

*

Gaara si mise a letto con una strana angoscia addosso.
Durante la notte udì dei suoni sinistri provenire dai piani di sotto, uscì dalla camera con fare furtivo e scese sino ai sotterranei.
Le guardie all'ingresso erano state uccise brutalmente e il viso squarciato.

<< Ma che? >>

Corse velocemente sino alla camera di controllo.

Kankuro cercava di rianimare Baki che era disteso a terra in una pozza di sangue.

Temari stava correndo verso un corridoio secondario.

<< Sen! Yome! >>
<< Temari dove vai? >>

La ragazza parlò continuando a correre.

<< Come avevo detto non ho intenzione di perdere altri allievi >>
<< Aspetta... >>

La porta della stanza delle kunoichi era completamente spalancata e fuori dai cardini, non c'era nessuna traccia delle ragazze.
A Gaara mancò un battito.

*

Dopo aver cercato per l'intero palazzo, finalmente vide Matsuri nascosta dietro i macchinari di controllo.

<< Matsu stai bene? Che è successo? >>

Lei era visibilmente scossa.

<< Non .. non lo so... ho sentito uno strano rumore.. come un fischio, poi la porta si è spalancata ed un'ombra ha preso Sen, Yukata, Yome... loro hanno cercato di difendersi ma... >>

La ragazza si mise a singhiozzare.

<< Ascoltami bene Matsuri. Se come penso il filo conduttore di questo folle siamo io e i miei fratelli, tu corri un gravissimo pericolo. Quindi ti ordino di andarti a nascondere in un posto sicuro >>

Lei lo guardò negli occhi.

<< Va bene, vado nel tuo ufficio… è l’unico posto sicuro che mi viene in mente… >>
<< Wakatta >>

*

Una volta assicuratosi che la sua allieva fosse al sicuro, Gaara tornò indietro per cercare la sorella e le altre ragazze.
I corridoi erano completamente bui, sembrava di percorrere un labirinto.

<< Gaara >>
<< Temari? Sei tu? >>
<< Gaa.. ra >>

Girò l'angolo e sentì il sangue congelarsi nelle vene.

Si ritrovò davanti Shukaku, orribilmente deformato con gli occhi iniettati di sangue.

<< Pensavi davvero di esserti liberato di me? Non è così semplice Gaara... >>

L'ombra si mise a correre inseguendolo.

<< Guarda dentro te stesso, in fondo sapevi che non poteva finire bene >>

Il Kage entrò in una stanza che si rivelò essere un vicolo cieco.

<< Gli umani non lo fanno mai. Non guardano mai dentro se stessi. E' li che annidano le loro maggiori paure >>

Gaara si ritrovò con le spalle al muro.

<< L'unico modo per trovare pace è cedermi la tua vita >>

Il ragazzo era pietrificato.

<< NO! >>

Matsuri si mise davanti a lui tremante ed in lacrime.
Shukaku si fermò guardando con curiosità quella insulsa creatura.

<< Gaara-sama ho promesso che l'avrei difesa e non mi sottrarrò alle mie responsabilità >>
<< Matsuri è una follia. Scappa! >>
<< No! Io... io ti amo e non lascerò che questa bestia ti faccia del male >>

Sul viso del demone si formò un orribile ghigno.

<< L'amore... rende tanto deboli... >>

Tirò la sua coda indietro per dare maggior forza al poderoso colpo che stava per sfoderare contro la ragazza.

In quell'istante tutte le paure e le incertezze di Gaara si dissolsero.
Non avrebbe mai permesso che quell'orrida creatura facesse del male alla sua preziosa allieva, alla ragazza che era riuscita a scaldargli il cuore.
Sprigionò un'enorme quantità di sabbia che avvolse lo spirito del monocoda.

<< Funerale del deserto! >>

Lo spirito si dissolse in una nuvola di chakra che si dissolse nel vento.

Il ragazzo corse verso Matsuri e la strinse a se affondando il viso tra le sue ciocche castane.

<< Matsuri! È finita Matsuri, non devi più preoccuparti >>

Lei ancora tremante si guardò intorno e poi si asciugò le lacrime.

<< Ne sono felice >>

Si guardarono negli occhi per qualche istante, poi lui si avvicinò alle labbra della ragazza dandole un dolce bacio.

Il suo primo bacio.

Era così dolce.
Matsuri era l'unica a fargli sciogliere il cuore facendolo sentire così felice.

Quando riaprì gli occhi vide che quelli della chunin erano spalancati in modo innaturale.
Si scostò da lei spaventato e vide la ragazza venire risucchiata dall’ombra, le mura schizzate da zampilli di sangue.

<< No... >>




*

<< NO! >>

Si alzò di scatto e si guardò intorno.
Era in uno degli uffici dell'accademia, sulla sua scrivania le foto degli allievi, compresi quelli di Temari e Kankuro.

Respirò a fatica e si portò una mano al petto per calmarsi.

Era abituato agli incubi ma doveva ammettere che quello sembrava maledettamente reale.

Rimase immobile qualche secondo, rimuovendo quel ricordo e catalogandolo come un sogno lontano, poi, in stato di shock, si diresse verso casa. La strada era illuminata dai raggi solari del tardo pomeriggio.

*

Temari stava lavando i piatti.

<< Ciao. Com’è andata? >>

Lui non rispose, andò dritto nella sua stanza.

I vetri della finestra vibravano tanto il vento era forte.

Con un sospiro si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi, ma pochi istanti dopo dovette rialzarsi per via di un fastidioso rumore.

Spalancò gli occhi e si precipitò alla finestra.

La sabbia girava in modo innaturale ed era intrisa di sangue.

Dietro di lui un’ombra, viso di fanciulla putrefatto, bulbi oculati vuoti, un’enorme ghigno.

Il mostro rise malignamente.

<< Pur di salvarti ha deciso di farsi possedere da me. Ma non è bastato >>
<< NO! MATS … >>

Sangue.

Poi più nulla.

   
 
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