★Iniziativa:
Questa storia partecipa al contest “Halloween
Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!
★Numero
Parole: 1045
★Prompt/Traccia:
12. A si sveglia intontito/a con due fori sul collo e cerca B
per delle spiegazioni.
*Cambio di Prospettiva*
Hermione
Granger si infilò nella doccia senza neanche guardare dove stesse andando o
cosa contenesse il flacone che aveva in mano. Era così intontita dalla festa
della notte precedente da capire a malapena di trovarsi nel proprio
appartamento.
Accidenti
se era stata intensa quella festa...
Si
godette il calore del getto d’acqua per una buona mezz’ora prima di decidersi a
uscire e rendersi presentabile. Indossò l’accappatoio, tirò su i capelli umidi
con una molletta e andò davanti allo specchio per vedere se le occhiaie le arrivavano
già sotto il mento.
Sgranò
gli occhi quando invece delle occhiaie notò qualcosa che la fece svegliare
all’istante.
«Cosa
diavolo è questo?!» gridò al proprio riflesso nello specchio.
Sul
lato destro del collo spiccavano due segni rossi che non erano un succhiotto. Che aveva combinato la sera precedente?
Aveva bevuto davvero così tanto? No, si disse, era rimasta abbastanza sobria
tutta la notte. Ma allora cos’erano quei segni?
Si
avvicinò di più e osservò meglio quelli che riconobbe essere due fori. Fori?
Cioè, aveva due buchi nel collo? Come
caspita era successo?
Provò
a toccarli con la punta dell’indice e sì, erano proprio due buchi. Nel collo.
Non ci poteva credere. Chi cavolo se ne andava in giro a mordere la gente in
quel modo?
Hermione
scosse la testa e usò la magia per asciugare i capelli in un istante. Fece una
treccia laterale per tenerli in ordine e
nascondere quei segni, poi si vestì e ripercorse gli eventi della festa.
«Mi
sono vestita qui a casa, Ginny è venuta a prendermi e abbiamo raggiunto gli
altri al locale» recitò a voce alta mentre preparava un caffè. «Poi che abbiamo
fatto? Ballato, mangiato... dolcetto o scherzetto con gli altri clienti...»
C’era
qualcosa che non riusciva a ricordare, ma sapeva che c’era. Sentiva che nella sua testa si trovava
la chiave di quel piccolo mistero, ma perché non riusciva a ricordare? Che
qualcuno le avesse modificato la memoria?
«Per
Merlino, non siamo più in guerra, queste cose non accadono da anni!»
Un
flash. Davanti agli occhi vide un volto conosciuto, una testa bionda. Denti da
vampiro.
«Malfoy!»
esclamò, soddisfatta. «Era l’unico vestito da vampiro, con le vene sotto gli
occhi e i canini che sembravano veri. Ecco chi è stato.»
Ancora
non comprendeva perché il ragazzo
avesse voluto morderla così forte da lasciarle due dannati buchi nella pelle,
ma decise che l’avrebbe scoperto quel giorno stesso.
Lei
e Malfoy lavoravano per lo stesso studio legale da tre anni ed erano diventati
amici nel corso del tempo, grazie anche alla tardiva conversione della sua
famiglia al lato buono al termine della guerra. Era stato difficile riabilitare
il nome dei Malfoy, inoltre Lucius era stato riportato ad Azkaban per un breve
periodo di tempo, ma ce l’avevano fatta.
Draco
si era impegnato molto e finalmente era maturato. Inoltre era piuttosto bravo
nel suo lavoro e lei si trovava bene con lui. Alla fine era entrato nel suo
gruppo di amicizie e ormai uscire insieme era diventata una cosa normale.
Questo
però non spiegava il morso. Forse lui aveva bevuto davvero tanto durante la festa e non si era reso conto di aver
esagerato? Del resto, grazie alla magia i suoi canini sembravano così reali...
Decisa
a parlare con il ragazzo, Hermione gli mandò un gufo chiedendo di vedersi e lui
le rispose subito invitandola a raggiungerlo a Malfoy Manor. Colto l’invito al
volo, Hermione si trovò nel gran salone della villa – ristrutturata da cima a
fondo dopo che gli Auror l’avevano ripulita per bene da ogni traccia maligna
lasciata da Lord Voldemort.
«Buongiorno,
Hermione!»
«Buongiorno
a te, Draco.»
Il
ragazzo la fece accomodare su una poltrona e si sedette su quella accanto.
«Vuoi qualcosa da bere?»
«No,
grazie.»
«Ti
senti bene?»
Hermione
non capì la domanda. «Sì, perché?»
Lui
indicò qualcosa sulla sua faccia. «Gli occhiali da sole.»
Li
tolse subito ma strizzò gli occhi, si trovava proprio nel mezzo del fascio di
luce che entrava da una grande vetrata. «Scusa, non mi ero resa conto di averli
ancora su.»
Draco
rimase impassibile e le chiese se le desse fastidio la luce.
«Un
po’, sì. Credo di non aver dormito bene.»
Le
labbra del ragazzo si mossero appena verso l’alto, come se stesse ghignando. Ma
lui lo faceva di continuo, quindi Hermione non vi badò. Aveva altre cose più
importanti da discutere con lui.
«Hai
bevuto ieri sera?»
«Tutti
abbiamo bevuto ieri sera.»
Hermione
decise di riformulare la domanda. «Hai usato la magia per i canini, vero?»
«Sì,
perché?»
Spostò
la treccia dietro le spalle e gli mostrò il lato destro del collo. «Perché mi
hai fatto questi con quei canini magici.»
Draco
si allungò verso di lei e osservò attentamente i due fori. Erano perfetti. Si
passò la punta della lingua sulle labbra e il suo sguardo assunse una luce
inquietante.
«Com’era
il caffè stamattina? Buono come sempre?»
Che
razza di domanda era quella? Cosa c’entrava con i canini troppo appuntiti? «Più
o meno, ma il mio caffè non c’entra con questo. Draco, tu mi hai morsa! Mi hai
fatto due dannati buchi nel collo!»
Lui
fece di nuovo quel ghigno malizioso e soppresse un risolino. «Ti devo le mie
scuse, mi sono lasciato trasportare... questo è quello che dovrei dire, ma non
ho intenzione di scusarmi. Tu lo volevi. Me l’hai chiesto.»
Hermione
arrossì appena. «Ricordo che abbiamo
pomiciato, ma dubito di averti addirittura chiesto di... di marchiarmi in
questo modo.»
«Sai
perché non ricordi bene quello che è successo tra noi?»
«E
tu come lo sai?»
«Perché
sei in transizione.»
«Sono
cosa?!»
«Vedilo
come un... cambio di prospettiva.»
«Sei
ancora ubriaco da ieri sera?»
L’espressione
del ragazzo si fece di nuovo inquietante, quasi famelica. Era come se avesse
voglia di mangiarsela ed Hermione
provò uno strano brivido. Un po' di paura, un po' di eccitazione. Si era
sentita strana fin dal risveglio, ma non le sembrava normale essere eccitata
per quello sguardo ambiguo di Draco Malfoy.
«Ricorderai
tutto quando sarà finita.»
«Finita
cosa?» chiese lei con un filo di voce. Forse qualcosa le stava già tornando in
mente.
Draco
sorrise e questa volta lei li vide – o forse lui le permise di vederli – i
canini. Gli stessi canini appuntiti della sera precedente.
«Draco...?»
«Benvenuta
nella tua nuova vita, Hermione.»