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Autore: piperina    31/10/2016    1 recensioni
Amy è pentita di aver accettato di festaggiare Halloween al cimitero, ma qualcosa le farà cambiare idea.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Juergens, Ricky Underwood, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Iniziativa: Questa storia partecipa al contest Halloween Party La Grande Zucca a cura di Fanwriter.it! 
Numero Parole: 2539
Traccia: 26. Gita al cimitero come prova di coraggio. 

 

 

 

 

 

 

 

*Prova di Coraggio*

 

 

 

 

 

«Forse dovremmo tornare indietro.»

«Non fare la guastafeste, Amy.»

«Già, pensa a divertirti, è Halloween!»

Amy Juergens alzò gli occhi al cielo e si riavviò i capelli. Come aveva potuto lasciarsi convincere da Madison e Lauren ad andare al cimitero? Era irrispettoso! Sbuffò e seguì le amiche che stavano attraversando il cancello – faceva uno strano rumore che le metteva i brividi.

«Gli altri sono già arrivati» disse Madison a bassa voce dopo aver controllato il cellulare.

«Quanti siamo esattamente?» chiese Amy. Non che la cosa le interessasse davvero, ma il silenzio del cimitero era inquietante e preferiva parlare.

«Un po’...» rispose vagamente l’amica.

«Madison...»

«I soliti, Amy» intervenne Lauren. «Grace, Jack, Henry, Alice...»

«Se ci sono loro allora ci sarà anche Ben.»

«Penso di sì.»

Le tre ragazze si inoltrarono nel cimitero buio e lugubre usando gli schermi dei loro cellulari come torce. Amy non amava infrangere le leggi e men che meno amava le prove di coraggio. In fin dei conti era una persona tranquilla – se non si considerava il fatto che fosse una giovane ragazza madre.

Aveva sempre meno voglia di mantenere la promessa che le amiche le avevano estorto quel pomeriggio ora che sapeva che di sicuro ci sarebbe stato anche Ben. Si erano lasciati da qualche settimana e anche se il ragazzo sembrava sempre più ossessionato da lei, Amy non aveva intenzione di rimettersi con lui.

Osservò Madison, vestita da strega sexy: stava molto bene e i suoi capelli rossi spiccavano in mezzo al nero e al viola del suo costume, ma sapeva che l’amica si era vestita così per far colpo su Jack nonostante lui continuasse a frequentare Grace. Lauren invece era un’elegante Cleopatra e anche se non aveva un fidanzato sembrava star bene da sola. Avrebbe dovuto prenderla come modello.

Amy si era vestita da vampiro, niente di originale. Con un bambino piccolo da crescere, la scuola e il lavoro, non aveva avuto tempo di cercare o cucire un costume più elaborato. E anche se stava bene senza Ben, in realtà desiderava avere qualcuno nella sua vita: voleva sentirsi il più normale possibile, fare quello che facevano tutti, avere le possibilità dei suoi compagni di scuola.

Madison indicò una luce oltre la fila di lapidi, proprio al limitare del boschetto del cimitero. «Siamo arrivate!» esclamò la ragazza, eccitata all’idea di divertirsi quella sera.

«Quella è Adrian?» Lauren strizzò gli occhi per vedere meglio. «Sì, è proprio lei. Non ha freddo?»

Amy rizzò le orecchie. Se c’era Adrian allora doveva esserci anche Ricky. Un moto di rabbia la invase, quel giorno gli aveva chiesto se avesse programmi per la serata e lui aveva detto di no, ma che non poteva tenere John – infatti il bambino era stato affidato alle amorevoli cure dei nonni materni.

«Finalmente siete arrivate!» fu il saluto svogliato di Adrian, che era davvero scoperta, molto più del solito.

Grace, che indossava un camice medico e un cerchietto con due viti all’altezza delle tempie, le accolse calorosamente come sempre. I ragazzi avevano allestito un piccolo campetto con sacchi a pelo, fuoco e cibarie. Pensavano di trascorrere tutta la notte fuori?

Jack squadrò Madison da capo a piedi e i suoi pensieri sconci gli si leggevano in faccia. La ragazza si sedette vicino a lui e Lauren la seguì. Amy decise di unirsi alle sue amiche perché non aveva altro posto dove sedersi. Adrian era vicino a Ben, accanto al quale c’erano Henry ed Alice. Ricky non c’era. Perché quel pensiero la deludeva? Voleva vederlo, o voleva che lui la vedesse vestita in modo diverso dal solito?

Alice diede un pugno sulla spalla di Henry. «Smetti di fissarla!» sibilò.

«Fissare chi?» chiese Ben ad alta voce, attirando così l’attenzione dell’intero gruppo.

Henry deglutì e alzò gli occhi su Amy. «Scusa, Amy.»

La ragazza non capì. «Scusa per cosa?»

«Ecco... le tue...» indicò il suo seno e lei arrossì.

«Ancora?» incrociò le braccia al petto per coprire la generosa scollatura della camicetta che indossava. «Ho avuto un bambino!»

«Allora non dovresti metterle in mostra così.»

Amy fulminò Ben con lo sguardo. Adrian scoppiò a ridere e allungò un braccio per prendere una bottiglia dalla borsa frigo e versarsi da bere. «Sei davvero brava a sembrare innocente, Amy.»

«E tu sei davvero brava a sembrare una s–»

«Giochiamo?» trillò Grace interrompendo l’insulto. «Ho portato alcuni giochi di società, ma forse volete fare la prova di coraggio prima?»

Amy ed Adrian si guardarono in cagnesco per qualche istante, poi Amy prese un toast e diede un paio di morsi. Non era andata lì per litigare e comunque perché si preoccupavano tutti di quanto grande fosse il suo seno? Adrian indossava sempre scollature generose e nessuno le diceva mai niente.

Lei aveva voluto sentirsi sexy per una sera e le era costato parecchio decidere di indossare una camicia così tanto scollata con pantaloncini corti e tacchi alti.

«In cosa consiste la prova di coraggio?» domandò Alice per cambiare argomento, mentre Henry le porgeva un piattino di carta pieno di stuzzichini.

«Abbiamo pensato a prove diverse» rispose Jack, «ma vanno fatte tutte da soli.»

«Non si può fare qualcosa in coppia? Preferirei avere qualcuno insieme a me...» disse Lauren, a cui l’idea di vagare da sola di notte in un cimitero non faceva gola. Voleva divertirsi, ma l’atmosfera era davvero inquietante.

«È lo stesso cimitero che vedi durante il giorno.» Adrian liquidò la faccenda con un’alzata di spalle. «E poi siamo tutti qui in caso di bisogno, cosa vuoi che succeda?»

Si sentivano degli strani rumori provenire dal fitto degli alberi.

«Qualcuno vuole fare un’invocazione?» propose Jack.

«Io me ne vado» Amy fece per alzarsi.

«Scherzavo!» il ragazzo rise.

«Non dire queste cose, Jack» lo rimproverò Grace. «Le invocazioni sono... irrispettose.»

«La prossima idea quale sarebbe?» chiese Ben, che era pronto a seguire Amy se lei fosse andata via. In fin dei conti era andato lì solo per vederla.

«Essere qui non dovrebbe essere già una prova di coraggio?»

«Sì, ma è più divertente se facciamo qualcosa di più.»

Grace assaggiò i marshmellows che aveva appena scaldato sul fuoco. «Pensavamo di fare un giro nel bosco.»

«Tutti insieme?» chiese Alice.

«No, da soli. Però si potrebbe anche andare tutti quanti.»

«E dove sarebbe la prova di coraggio ad andare in gruppo?» si lamentò Adrian.

«Beh... potremmo separarci dopo» intervenne Jack.

Venne approvata l’idea di addentrarsi nel bosco dopo aver finito di mangiare gli stuzzichini e di raccontarsi storie spaventose una volta tornati al campetto.

Amy si chiese dove fosse Ricky. Non poteva non chiederselo, tutti i loro amici erano lì al cimitero, mancava solo lui. Ok, non erano proprio amici, ma erano le persone con cui trascorreva ogni giorno da più di un anno e sì, alla fine erano diventati amici.

Lei, però, continuava a pensare a come sarebbero andate le cose se non avesse conosciuto Ben, oppure se non fosse rimasta incinta. Girava voce che Ricky non cercasse mai la stessa ragazza più di una volta eccetto Adrian, ma allora perché aveva cercato lei dopo il campo estivo? E poi com’era possibile che un Dongiovanni esperto come lui non avesse usato il preservativo e non le avesse chiesto se prendesse la pillola? Amy gli aveva detto di non aver mai neanche baciato un ragazzo...

Quel pensiero la tormentava da mesi ormai, ma non voleva parlarne con nessuno, soprattutto non con lui. Era una cosa difficile da dire e lei aveva già avuto fin troppi problemi, soprattutto a causa sua.

Si alzò e seguì il gruppo quando tutti si inoltrarono nel bosco. Ben la raggiunse subito e iniziò a camminare accanto a lei.

«Dunque, questo... outfit...»

«Ben, è solo un costume di Halloween» sbuffò Amy. «Decine di ragazze saranno vestite come me, non è nulla di speciale.»

«Sei molto bella.»

«Grazie.»

Lauren e Madison si erano attaccate ad Henry ed Alice, mentre Adrian camminava qualche passo avanti, poco dietro Jack e Grace. Amy e Ben erano in fondo alla fila e lei desiderava raggiungere le sue amiche, ma Ben l’avrebbe seguita e lei non lo voleva intorno in quel modo.

«Ashley?»

«Guarda un film a casa, credo. Non ha voluto venire con noi.»

«E Ricky?»

Amy si piantò in mezzo al bosco, esasperata dall’insistenza del ragazzo. «Non lo so!» esclamò. «Aveva da fare.»

«Con una ragazza?»

«Non lo so» disse di nuovo a denti stretti «e in ogni caso non sono affari miei né tantomeno tuoi.»

«Poteva stare a casa con John allora.»

«Sei così... invadente! Se ci tieni tanto a vedere Ricky chiamalo e vai da lui.»

Voleva bene a Ben, davvero, ne era stata innamorata, ma lui era così ossessivo oltre che pettegolo. Non voleva mettersi in testa che lei e Ricky avevano un bambino e che la cosa non lo riguardava.

«Sai cosa? Me ne vado. Dì agli altri che vi aspetto al campo.»

Ben provò a seguire Amy quando la vide tornare sui suoi passi, poteva anche essere una buona occasione per stare da soli... ma aveva paura. Non voleva girare da solo nel bosco del cimitero in piena notte, così decise di raggiungere gli amici.

Amy strinse le braccia intorno al corpo per scaldarsi un po’ e ogni passo che faceva nel buio le portava brividi lungo la schiena.

«Ottima idea, brava» si rimproverò a bassa voce. Era sicura di aver fatto correttamente il percorso all’indietro, però non riusciva a vedere la luce del campetto.

Si voltò di scatto quando sentì un rumore alle sue spalle, ma non vide niente. Forse Ben aveva deciso di tornare da lei per non lasciarla sola? A pensarci bene avrebbe dovuto restare con il gruppo, a costo di subire il terzo grado da parte del suo ex.

Camminò ancora, ma niente luce. Era avvolta dal buio, dagli alberi, da una leggera foschia che rendeva l’atmosfera sempre più inquietante ogni minuto che passava. Infilò una mano nella tasca posteriore degli shorts e imprecò, perché si rese conto di aver dimenticato il cellulare al campo.

«Fantastico.»

Fece un salto quando udì altri rumori e questa volta non sbagliava, era rumore di passi. C’era qualcuno nel bosco vicino a lei.

«Ben?» chiamò, ma nessuno rispose. «Madison? Lauren? Grace...?»

«Amy...»

La ragazza gridò e fece per scappare, ma sbatté contro qualcosa, anzi, qualcuno.

«Amy, sono io!»

«Ricky?»

Il ragazzo sorrise mentre lei era in preda al panico.

«Cosa ci fai qui? Tu... eri tu prima? Mi hai spaventata!»

Ricky le passò le mani sulle braccia per aiutarla a calmarsi. «Adrian mi ha mandato un sms, ha detto che...»

«Certo, Adrian. E sei venuto qui perché te lo ha chiesto lei.»

«Perché sei da sola? È una prova di coraggio?»

Amy si riavviò i capelli come faceva sempre e sospirò, tranquillizzata dall’idea di essere in compagnia. «Sì, siamo entrati nel bosco insieme, ma io sto tornando al campo.»

Il ragazzo corrugò la fronte. «E ti sei allontanata perché...»

«Perché Ben mi stava assillando. Mi sono infastidita e ho deciso di tornare indietro perché non lo sopportavo più.»

«Torniamo insieme.»

Amy alzò lo sguardo sul suo viso e si rese conto di non volerlo fare. Una grande parte di lei voleva restare lì da sola con Ricky. Il ragazzo le prese la mano come aveva fatto al campo estivo della banda e iniziò a camminare con calma.

«Sei vestita da... vampira?»

«Più o meno... non ho avuto tempo di fare qualcosa di ricercato, mi sono arrangiata con quello che avevo.» Guardò il ragazzo e notò la camicia con rouches e il mantello sulle spalle, come il suo. «Sei un vampiro anche tu?»

«A quanto pare.»

«Beh, il mio costume non è piaciuto granché, se non consideri Henry che... non importa.»

«Henry cosa?» chiese il ragazzo, curioso.

Amy si indicò il seno.

«Oh, quello. È difficile non notarlo.»

«Dimentichi anche tu che ho avuto un bambino?»

Ricky rise a quelle parole. «E come potrei. Ma si notano parecchio e...»

«Anche tu pensi che sia una sgualdrina? Perché è quello che ha detto Adrian e lo pensa anche Ben.»

«Perché ti importa così tanto? Vi siete lasciati settimane fa e tu sai di non essere quel tipo di ragazza.»

«Forse però è il tipo di ragazza che ti piace...»

Ricky si fermò e posò le mani sulle spalle di Amy, tirandosela più vicino. «Allora è questo che ti preoccupa?»

«Niente mi preoccupa» provò a deviare il discorso.

«Vuoi fare una cosa coraggiosa? Una vera prova di coraggio?»

Amy alzò il capo e vide che Ricky aveva un’espressione molto seria in viso. «Cosa?»

«Dimmi di sì.»

Sgranò gli occhi e non rispose.

«Dobbiamo fare un tentativo, altrimenti non sapremo mai se può esserci qualcosa tra noi.»

«Ma... io e Ben ci siamo lasciati da poco, forse dovrei stare da sola ancora per qualche tempo...»

«Di cosa hai paura?»

Amy fissò l’erba sotto i loro piedi.

«Che io ti ferisca? Oppure... hai paura che vada bene?»

«Forse?»

Ricky portò una mano sotto il suo mento e la costrinse ad alzare di nuovo il capo per guardarla negli occhi, poi sorrise. «Preferisci affrontare il bosco del cimitero da sola di notte che darmi una chance?»

«Il bosco non può spezzarmi il cuore.»

Ricky sorrise. «Siamo in due su questa barca, Amy. Dobbiamo saltare prima o poi e io voglio farlo adesso. Prima che Ben torni a mettersi in mezzo.»

«Lo fa già» si lamentò la ragazza.

«Vedrai che non lo farà più se saremo insieme.»

Amy guardò intensamente il ragazzo e soppesò le sue parole. Era da giorni che ci pensava, da quando le aveva fatto quella proposta per la prima volta. Era vero, lei e Ricky non avevano mai provato a stare insieme. Avevano un bambino e un rapporto civile, quasi da amici, ma forse... forse le parole che le aveva detto al campo estivo potevano tradursi in realtà.

Potrebbe essere l’inizio di qualcosa di più grande.

Sorrise, con il cuore che batteva all’impazzata, poi annuì.

«Sei sicura?»

«Sì. Proviamoci.»

Ricky non ebbe esitazioni, si chinò a baciò Amy, che gli strinse le braccia al collo.

«Non te ne pentirai»

 

 

 

 

 

«Dove eri finita?»

Amy tornò al campo dopo gli altri, che erano molto preoccupati per lei. Ben era fuori di testa, ma non aveva neanche tentato di tornare nel bosco per cercarla.

«Cosa ti è successo?»

«Stai bene?»

Lei sorrise e si sedette intorno al fuoco. Aveva qualche graffio dovuto ai rami degli alberi, i capelli un po’ scompigliati e l’unica traccia rimasta del rossetto scuro che aveva indossato era un lieve colorito sulle labbra.

«Sì, sto bene.»

«Non c’eri quando siamo arrivati, dovevi essere qui ad aspettarci» la rimproverò Ben. «E poi sei tutta scombinata!»

«Ben!» lo riprese Grace.

«Ho incontrato un vampiro lungo la via. Ci siamo piaciuti e abbiamo pomiciato. Poi lui è tornato nella bara e io sono tornata qui.»

Il silenzio calò sul campetto. Tutti guardavano Amy come se fosse impazzita e lei faticò per restare seria e non scoppiare a ridere.

A pensarci bene, andare al cimitero la notte di Halloween non era stata poi una cattiva idea. La prova di coraggio nel bosco era stata interessante.

E adesso avrebbe affrontato una prova di coraggio ancora più bella.

Ma prima decise di raccontare a modo sua la spaventosa storia della ragazzina che si perde nel bosco e incontra un vampiro.

 

 

 

 

   
 
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