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Autore: Monkey D Akiko    01/11/2016    1 recensioni
Aprendo la porta un turbine di petali di rosa rossi accolgono le giovani ospiti nella sede dell’Host Club, ma oggi è un giorno speciale e i petali sono di un elegante nero.
Aprendo la porta si entra in un castello infestato. Al centro della stanza, sette giovani in costume si fingono creature delle tenebre e accolgono le visitatrici.
“Benvenute!”
Questo è l’Halloween dell’Host Club.
***
“Non preoccuparti Haruhi, io sarò sempre accanto a te. Se dovessi avere paura, ti stringerò la mano per infonderti coraggio!” dichiarò con ardore.
“Grazie del pensiero” lo liquidò la ragazza.
Fujioka si allontanò da loro per andare a prendere del tè, ma si fermò di colpo. Guardò attentamente una delle finestre chiuse, ma non c’era niente di strano, forse si era solo immaginata quel rumore …
All’improvviso la porta dell’aula si aprì con un cigolio sinistro. Come richiamato dall’energia maligna di Halloween, Nekozawa-sempai fece il suo ingresso, avvolto dal mantello nero e accompagnato dal pupazzetto Beelzenef.
*Questa storia partecipa al contest “Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!*
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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STRINGIMI LA MANO, NON AVER PAURA
 


 
Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!
Numero Parole: 2053
Prompt/Traccia: A ha paura e stringe la mano a B.
 
 

L’accademia privata Ouran è conosciuta per il prestigio e la ricchezza. Le persone ricche hanno molto tempo a disposizione, perciò nell’Host Club dell’Ouran alcuni gentiluomini dedicano il loro tempo offrendo compagnia a delle adorabili fanciulle che hanno tempo e traendo profitto da loro. Questo è un gioco elegante e unico di questa scuola di ricchi.
In cima alla scalinata nell’ala sud dell’edificio, alla fine del corridoio nord c’è l’aula di musica numero tre che non viene mai usata. Aprendo la porta un turbine di petali di rosa rossi accolgono le giovani ospiti nella sede dell’Host Club, ma oggi è un giorno speciale e i petali sono di un elegante nero.
Aprendo la porta si entra in un castello infestato. Le tende delle enormi finestre sono chiuse e le luci spente, ad illuminare la grande sala ci sono solo delle candele bianche e rosse contenute in antichi candelabri di bronzo. L’arredo originario è stato sostituito da mobili d’antiquariato, sui quali poggiano bambole antiche, lanterne di zucca e servizi da tè in stile vittoriano.
Al centro della stanza, sette giovani in costume si fingono creature delle tenebre e accolgono le visitatrici.
“Benvenute!”
Questo è l’Halloween dell’Host Club.
 
***
 
“Tamaki-sama, vorrei restare per sempre in tua compagnia” disse una ragazza con voce sognante.
“Mia principessa, se questo è il tuo desiderio chiudi gli occhi e ti farò diventare la mia regina della notte. Donami il tuo sangue e io ti donerò la mia anima” le rispose prendendole il mento tra le dita e avvicinandosi al suo collo.
“Oh Tamaki-sama!” esultò emozionata.
Il re dell’Host Club stava impersonando il re dei vampiri, indossava un completo in stile ottocentesco nero coperto da un lungo mantello dello stesso colore e dall’interno rosso, sotto portava una camicia bianca dal cui colletto sporgeva un fazzoletto viola e per finire aveva messo ai denti dei canini finti.
Haruhi assistette alla scena e ne rimase disgustata, voltandosi vide gli altri membri coinvolti in spettacolini altrettanto stupidi.
I due gemelli Hitachiin si fingevano licantropi gelosi l’uno dell’altro, questo ovviamente mandava in visibilio le clienti. Avevano orecchie da lupo, la coda, le zanne e artigli. Entrambi indossavano una canotta con il colletto di pelliccia sintetica, pantaloni in tuta lunghi e dei guanti senza dita neri. L’unica cosa in cui differivano era il colore, Kaoru infatti aveva il costume marrone, mentre Hikaru grigio.
Dalla parte opposta c’era Honey-sempai, travestito da una enorme lanterna di zucca arancione che gli lasciava liberi solo braccia e gambe, intento a mangiare i dolcetti che le ragazze gli regalavano, sotto la protezione di Mori-sempai. Takashi, a detta di Haruhi, interpretava perfettamente il ruolo di mummia. Per l’occasione indossava solo dei pantaloni neri e il petto scoperto, così come le braccia, era avvolto da bende sgualcite che arrivavano fino al volto, dove coprivano parte della fronte e l’occhio destro.
Per finire, seduto a un tavolino a scrivere, c’era Kyoya in versione demone. Anch’egli come Tamaki indossava un completo vittoriano, la camicia era bianca, i pantaloni neri, ma invece di portare la giacca aveva un gilè blu con ricami neri. Alle mani aveva dei guanti neri e in testa un cerchietto con delle corna nere.
Haruhi era stata costretta a mettersi un costume da strega, scelto appositamente dai gemelli e approvato dal sempai. Il suo era un semplice vestito con spalline, il corpetto nero e la gonna a palloncino arancione, sopra portava una mantellina nera, alle gambe aveva lunghe calze a righe bianche e nere e ai piedi stivaletti col tacco arancioni e dello stesso colore era il cappello a punta, ornato da un nastrino nero.
“Haruhi-kun è davvero molto carino” le disse una ragazza.
“Sembri fatto apposta per vestiti femminili” continuò un’altra.
«In effetti sono una ragazza» pensò.
“Questi costumi sono stati confezionati da nostra madre” affermarono svogliati i due fratelli.
“C’è qualcosa di sbagliato con Haruhi! – dichiarò Tamaki comparendo dietro la ragazza – Il vestito è perfetto, ma non sarai mai una vera strega se non entri nel personaggio!” le disse deciso.
“Entrare nel personaggio?” chiese indifferente.
“Sì, dovresti fare magie, pozioni, agitare la bacchetta per lanciare incantesimi!” e prima che potesse continuare il discorso, iniziò una delle sue fantasie.
 
~ In un giardino fiorito sotto la luna  splendente, Tamaki e Haruhi giocano a rincorrersi.
“Tamaki-sempai! Non scappare!” esclamò sorridente.
“Non mi prenderai Haruhi ahahah!” rise il ragazzo.
“Allora dovrò lanciarti un incantesimo per fermarti. Puri puri rin!”pronunciò la formula agitando la bacchetta.
Subito il ragazzo si fermò e Haruhi lo prese abbracciandolo di spalle.
“Sei stata brava Haruhi, ma l’incantesimo più forte è quello che mi ha fatto innamorare di te” le disse romantico.
“Oh sempai” rispose imbarazzata. ~
 
“Tono, riprenditi!” lo richiamarono annoiati Hikaru e Kaoru.
Il ragazzo tornò su questo pianeta e guardò sognante la ragazza, sperando che interpretasse una vera streghetta.
“Scordatelo” disse gelida anticipando le sue parole.
Ferito, il presidente si rintanò in un angolino a piangere.
“Ad Haruhi-kun non piace Halloween?” domandò ingenuamente una cliente.
“Non amo particolarmente questo genere di cose, anche da piccolo non mi piacevano” spiegò loro.
Tamaki si riprese dalla depressione e in un attimo tornò alla carica.
“Ora ho capito, come ho fatto a non arrivarci prima?! Haruhi tu hai paura non è vero? Oh no sei terrorizzata! Non preoccuparti c’è il tuo papà che ti protegge!” iniziò a blaterare tra le lacrime.
“Non ho paura sempai” rispose infastidita.
“Non preoccuparti Haruhi, io sarò sempre accanto a te. Se dovessi avere paura, ti stringerò la mano per infonderti coraggio!” dichiarò con ardore.
“Grazie del pensiero” lo liquidò la ragazza.
Fujioka si allontanò da loro per andare a prendere del tè, ma si fermò di colpo. Guardò attentamente una delle finestre chiuse, ma non c’era niente di strano, forse si era solo immaginata quel rumore …
All’improvviso la porta dell’aula si aprì con un cigolio sinistro. Come richiamato dall’energia maligna di Halloween, Nekozawa-sempai fece il suo ingresso, avvolto dal mantello nero e accompagnato dal pupazzetto Beelzenef.
“Fufufu l’Host Club ha organizzato una festa per Halloween, dovevate avvisarmi così avrei potuto darvi il mio aiuto. Posso darvi qualche bambola maledetta, mostrarvi qualche rito magico?” disse con voce spaventosa.
“Kyaaa! È Nekozawa! Non voglio le tue maledizioni, aiuto!” si spaventò Tamaki, lui credeva al potere della magia nera.
I due gemelli si guardarono l’un l’altro e ghignarono sadicamente per l’idea che a entrambi era venuta.
“Ohi, Nekozawa-sempai! Hai qualcosa che possa far paura al nostro Tono?” chiesero divertiti.
“Ahhh! Voi demoni, come potete farmi questo?!” chiese furioso e terrorizzato il presidente.
“Non scherzate con queste cose ragazzi, e tu, Tamaki-sempai, non agitarti per poco” li rimproverò Haruhi per cercare di riportare la calma.
“Ti ringraziamo per l’offerta, Nekozawa-kun, ma al momento non abbiamo bisogno di altri rifornimenti. Se dovessimo averne bisogno ti contatteremo” disse pacatamente Kyoya, prendendo così il controllo della situazione.
Al presidente del club dell’occulto non restò che uscire di scena, ma aveva in serbo un piano contro gli host.
“Perché Nekozawa è venuto qui al club? Ha sempre quell’aria spaventosa” si crucciò Tamaki.
“A Nekozawa-chan piace l’occulto, Halloween sarà sicuramente la sua festa preferita. Forse voleva festeggiare con noi” suppose Honey-sempai, intento a mangiarsi i suoi dolcetti.
“Uh” annuì Mori-sempai.
E mentre tra i ragazzi continuò la discussione, Haruhi guardò ancora la finestra. Le era sembrato di sentire ancora quel rumore, aveva un brutto presentimento. Si avvicinò a Tamaki e mal celando la sua agitazione gli propose di accendere le luci dell’aula, così lui non avrebbe avuto paura di Nekozawa-sempai, in realtà era lei che avrebbe voluto avere le luci accese.
Inaspettatamente la porta si aprì sbattendo violentemente contro la parete e una folata di vento gelido entrò e spense tutte le candele, facendo cadere nel buio totale la stanza. Le ragazze gridarono spaventate per questa situazione inattesa, intanto una voce sinistra riecheggiò nell’aria.   
“Mantenete la calma e restate fermi dove siete!” gridò Tamaki.
All’improvviso un lampo illuminò l’aula per una frazione di secondo, poi il fragore del tuono rimbombò tra le pareti.
I ragazzi si preoccuparono subito per la loro amica.
“Haruhi!” la chiamò allarmato Tamaki.
La ragazza non rispose, ma gli afferrò una mano e la strinse forte. Tremava ed era pietrificata dalla paura.
“Non aver paura, ci sono qui io” le disse stringendole a sua volta la mano.
C’era troppo buio e lui non riusciva a vederla, sicuramente anche Haruhi non lo poteva vedere eppure era riuscita a prendere la sua mano.
“Siete sorpresi del potere della magia nera?” disse una voce.
“Ma chi parla?” chiese Kaoru.
“Mai sottovalutare il potere del club dell’occulto” continuò.
“È Nekozawa!” esclamò Kyoya.
“Nekozawa-sempai, riaccendi subito la luce!” ordinò furioso Hikaru.
Il giovane fece un’ultima risata maligna prima di fare ciò che gli era stato chiesto.
Non appena tornarono a vedere, i due gemelli saltarono addosso al sempai e lo pestarono.
“Ti sembrano scherzi da fare? Razza di idiota!” gridarono in coro.
“Non ci si comporta così, siete stati cattivi!” esclamò Honey-sempai catturando i membri del club dell’occulto che erano nascosti dietro la porta.
“Hanno utilizzato questo per spegnere le candele” spiegò Mori-sempai mostrando a tutti l’enorme ventilatore trovato in corridoio.
Il rumore di un motore segnò la comparsa di Renge, travestita da Chocola Meilleur.
“Colpo di scena, Nekozawa-sempai ha mostrato il suo lato oscuro creando un’atmosfera Halloweeniana con i fiocchi!” esclamò estasiata.
Kyoya si guardò intorno e vide Tamaki e Haruhi immobili, mano nella mano. Il temporale non era finito così prese una decisione.
“Visto ciò che è successo, credo sia meglio terminare le attività del club. Scusate per il disagio” dichiarò calmo.
Tutte le ragazze e il club dell’occulto se ne andarono, nell’aula rimasero solo gli host che si accorsero di Haruhi e Tamaki.
“Haru-chan, tutto bene?” chiese preoccupato Mitsukuni.
“Haruhi …” la chiamò Kaoru.
La ragazza però non rispose, era ancora paralizzata dalla paura. I tuoni e fulmini si susseguivano e Haruhi stringeva sempre più forte la mano al sempai.
“Tono, che facciamo?” chiese Hikaru.
“Prendete dei tappi per le orecchie!”
“Non ci sono!” rispose Honey-sempai.
“Allora delle cuffie per ascoltare la musica!”
“A scuola non si possono portare!” risposero i gemelli.
“Tamaki, ricordati che siamo in un’aula di musica” disse Kyoya indicando il pianoforte.
“Hai ragione!”
I ragazzi lo aiutarono a portare Haruhi al piano dove si sedettero. Tamaki iniziò a suonare con una mano mentre con l’altra stringeva ancora quella della ragazza, circondato dai suoi amici, intenti anche loro a infondere coraggio a Haruhi. Suonò per venti minuti finché il temporale non passò.
“Haruhi, va meglio?” le chiese preoccupato Tamaki.
Fujioka alzò piano la testa e vide tutti i suoi amici in pensiero per lei.
“Grazie ragazzi, scusate se vi ho fatto preoccupare” li ringraziò imbarazzata.
La sua espressione era così carina che i ragazzi non resistettero e la coccolarono, provocando ulteriore imbarazzo alla fanciulla.
“È meglio approfittare della fine del temporale per tornare a casa” propose Kyoya.
“Sì è vero!” annuirono Mitsukuni e Takashi.
“Haruhi vieni, ti diamo un passaggio” le dissero i gemelli.
“Va bene grazie” li ringraziò.
Tutti uscirono dall’aula tranne Haruhi e Tamaki che rimasero indietro.
“Grazie per avermi stretto la mano, Tamaki-sempai” lo ringraziò sorridendo.
“Te l’ho detto, ci sarò sempre quando avrai bisogno di me”
Ed era vero, lui c’era sempre. Se lei aveva un problema o aveva bisogno d’aiuto, lui era il primo che correva in suo soccorso. Lui era fatto così, dava tutto sé stesso senza voler niente in cambio. Questa volta però lo avrebbe ricompensato.
“Per ringraziarti farò una magia per te, visto che prima ci tenevi tanto”
“C-cosa?” domandò confuso.
Haruhi estrasse da una tasca la sua bacchetta e pronunciò la formula magica.
“Puri puri rin!”
Anche se la sua interpretazione era un po’ rigida, il cuore di Tamaki palpitò forte e il suo volto divenne completamente rosso.
“Troppo carina!” esclamò su di giri abbracciandola di slancio.
“Sempai … non respiro!” protestò.
Nel mentre gli altri ragazzi tornarono indietro per capire che fine avessero fatto gli amici e rimasero scioccati.
“Non vorrai approfittarti di Haruhi in questo modo?!” si lamentò Kaoru.
“Tono sei un pervertito!” continuò Hikaru.
“Tama-chan, non si fanno queste cose”
“Uh”
“Il solito idiota …”
“Vi sbagliate non stavo facendo niente!”
“Pervertito eh?” disse infastidita Haruhi.
“No Haruhi! Non credere a loro!” pianse Tamaki dalla disperazione.
Tutto era tornato come prima perché si sa, anche ad Halloween l’Host Club rimane pur sempre l’Host club.



NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Rieccomi con una nuova storia, questa volta moooolto più lunga ^^" Un applauso a tutti i temerari che sono giunti fin qui! <3 <3
Ora chiariamo qualcosina.
Come avete visto, la coppia "principale" è Tamaki x Haruhi, comunque Haruhi la shippo con tutti questi gran bei figliuoli *^* e scriverò (non so quando) anche su di loro. Per l'arredamento e i vestiti mi sono basata sullo stile vittoriano, che a mio avviso si addice bene a un Halloween di lusso.
Nekozawa non poteva mancare in un'occasione come questa, e anche Renge ha fatto la sua comparsa con il cosplay di Chocola Meilleur, protagonista di Sugar Sugar Rune. Non c'è un motivo preciso per cui ho scelto questo cosplay, semplicemente era carino e adatto ad Halloween.
Per finire, la formula magica Puri puri rin me la sono inventata di sana pianta, ma credo che detta da Haruhi sia carina ahahahh XD
Spero vi sia piaciuta!
Ringrazio tutti coloro che hanno letto la storia, chi l'ha inserita tra le preferite, seguite e ricordate e chi recensisce <3 Un ringraziamento speciale va a Fanwriter.it per aver ideato il contest.
A presto!
Monkey D Akiko <3
   
 
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