ANGOLO AUTRICE: Questa
è
una one-shot che parla di un’esperienza che ho vissuto molto
recentemente, non
è niente di speciale ma volevo soltanto condividerla con
voi, spero che vi
piaccia.
Mi manchi
Mi
manchi. Talmente tanto che manca a me il respiro, non come spero che
manchi a
te. Vorrei dimenticarti, lo giuro, mi hai fatto talmente male che ti
odio…penso
di amarti anche.
Perché
l’hai fatto? Perché hai rovinato tutto? Io avrei
fatto di tutto, avrei dato il
meglio di me per renderti felice e ti avrei amato veramente. Non sarei
mai
stato all’altezza di lei, perché per te
c’è stata solo lei…ma avrei dato il mio
meglio per farti capire che per me avresti potuto essere tutto, forse
già un po’
lo eri.
Ti
sogno ogni notte, sai? E dico sul serio, ogni sera mi addormento decisa
a
pensare ad altro, ma il mattino seguente mi sveglio con un enorme peso
al
cuore. Sogno sempre che mi scrivi ancora, che torni da me e mi
supplichi di
perdonarti, perché mi ami. Vuoi riprovarci.
Ma
poi mi sveglio e quando accendo lo schermo del telefono non
c’è nessun
messaggio, nessun “scusami”, nessun “mi
manchi” … e tu mi manchi davvero
troppo. Non credevo che una persona potesse mancare così
tanto, nonostante il
male che ci ha fatto.
È
passata una settimana da quando tutto è cambiato, ma a me
sembra già un’eternità.
Cinque giorni da quando ti ho sentito per l’ultima volta, e
già sento che non
posso farcela.
Faccio
ogni cosa pur di distrarmi, esco con gente, provo a divertirmi e pensare ad altro,ho pure scaricato una ridicola app di
incontri; e
mi sento con dei bellissimi ragazzi, davvero. Ma non riescono a farmi
dimenticare te, che sei sempre un pensiero costante nella mia mente.
Provo in
tutti modi ad aprirmi con loro, ad entrare in confidenza o qualcosa del
genere
ma ho sempre quella sensazione di vuoto e quella voglia di piangere
come adesso,
perché vorrei che fossi tu a scrivermi “sei
bellissima”, a dirmi che di ragazze
come me ce ne son poche.
È
ridicolo che dopo averti visto soltanto per quattro giorni sia riuscita
ad
affezionarmi talmente tanto a te. Non è normale ne logico,
non doveva capitare,
non volevo che capitasse. E questo non può essere
nient’altro che amore, perché
ho troppo bisogno di averti accanto.
Continuo
a ripensare al nostro bacio, il mio vero primo bacio, anche se
tecnicamente
primo non lo è. Sei venuto da me e pochi secondi dopo
già mi baciavi, sulle tue
labbra il sapore di alcool e sigarette, ma a me non dava fastidio,
anzi; in
mezzo a quella folla di persone, ma nemmeno ci davo importanza
perché mi ero
catapultata in un mondo fatto di noi, delle tue labbra e dei baci caldi
che mi
davano, dei tuoi sorrisi e dei tuoi “sei
bellissima” … mi sollevavi e mi
stringevi forte a te, mi mordevi il labbro e mentre lo facevi
sorridevi,
appoggiavi il viso nell’incavo del mio collo e sentivo il tuo
respiro caldo
infrangersi sulla mia pelle, mi stringevi i fianchi e soltanto quelli,
non come
hanno fatto gli altri. Mi ricordo benissimo anche della sera dopo, di
quella
discussione sugli scogli e del tuo atteggiamento vanitoso, che mi ha
fatto
innervosire un casino. Poi siamo andati a fare una passeggiata, solo io
e te. E
mi hai raccontato di come sei stato male per lei, che se ne
è andata così,
senza dare spiegazioni. Ad un certo punto non sapevamo dove andare e ci
siamo
fermati in mezzo alla strada deserta, e io ti ho chiesto
“dove andiamo adesso?”,
e tu mi hai risposto “non lo so, non conosco il
posto” voltandoti a guardarmi.
Ci siamo guardati per una decina di secondi, in silenzio, tu con la
sigaretta
appoggiata dietro l’orecchio e le mani in tasca, i tuoi occhi
dicevano qualcosa
che non ho saputo decifrare, ma che troppo tardi ho capito, e me ne
pento
ancora adesso. Io volevo che mi baciassi e mi urlavi con lo sguardo che
lo
volevi anche tu.
Un’ora
dopo dovevi partire, ed è stato l’addio
più brutto di tutti. Hai salutato me
per ultima, la mano a stringermi il fianco, due baci sulla guancia e un
“fatti
sentire” appena mormorato. Poi ti ho visto allontanarti con i
tuoi amici e da lì
non ti ho rivisto mai più.
Mi
hai promesso che ci saremmo rivisti, e non solo una volta. Mi hai detto
che ero
speciale, che ero diversa da tutte le altre e che ti piacevo sul serio,
che ci
tenevi tanto. Mi chiamavi “piccola” e poi sei
passato ad “amore”, mi ripetevi
che ti mancavo e le poche volte che mi hai chiamata sono state
stupende. La tua
voce era così vicina, ma anche così lontana,
avevo soltanto voglia di superare
quei chilometri che ci separavano e abbracciarti forte.
Poi,
due mesi dopo, ho scoperto quello, e mi è praticamente
crollato il mondo
addosso.
Ed
eccomi qui, con la sensazione di aver rovinato una piccola
possibilità di
rimediare tra noi, per colpa della mia impulsività. Ma che
dico scusa, mi hai
tradita, sei andato da un’altra, hai preferito
un’altra. Ti ho vomitato addosso
tutto quello che pensavo in quel messaggio lunghissimo, e tu mi hai
risposto
con quel maledetto vocale di 40 secondi: io ti piacevo sul serio, ti
piaccio
ancora e sono l’unica ad esserti piaciuta sul serio dopo di
lei. Ed eri serio,
l’ho sentito dal tuo tono di voce. Hai poi detto che ero come
tutte quelle
ragazze che lo giudicavano, che lo insultavano senza sapere, e in quel
punto ti
tremava la voce. Mi ha fatto arrabbiare, perché non puoi
offenderti per una
cosa che hai fatto tu stesso. Perché ti tremava la voce? Non
dovevi sentirti
male per quello che ti ho detto, hai fatto esattamente come fanno i
ragazzi che
non ci tengono per niente, hai scelto la via facile. Non hai nemmeno
ammesso di
averlo fatto, nemmeno ti sei scusato, hai sempre aggirato il discorso,
nonostante io ti ripetessi che lo avevo scoperto.
Ma
ho come quella sensazione che da quello che mi hai detto forse mi sono
sbagliata, che forse una spiegazione c’è. Ma forse
sono soltanto i miei
sentimenti a farmi pensare una cosa del genere, l’amore
è davvero cieco.
Le
mie amiche, quelle che hai conosciuto anche tu, mi dicono che sei tu ad
averci
perso, non io, che devo lasciarti perdere perché sei
soltanto un coglione e non
ne vali la pena. E io do loro ragione, non ti perdonerò mai
per quello che mi
hai fatto, anche se il cuore mi dice di saltarti addosso e non mollarti
più.
Che
sei un coglione è vero, ma che non ne valevi la pena no. Tu
ne valevi la pena,
cavolo, io ti amavo sul serio…
Chissà
che starai facendo ora…ti manco? Ti senti un po’
triste anche tu? O mi hai già
dimenticata e ora sei felice con quell’altra?
Vorrei
che tutto questo fosse un incubo, svegliarmi e vedere il tuo
“buongiorno” con
tanto di cuore, vederti a Milano come ci eravamo promessi e magari mi
avresti
detto che mi ami anche tu. Ma so che ormai sto sperando in qualcosa che
non
accadrà mai…
Riuscirò
mai a dimenticarti, ad andare avanti con qualcun altro?
E soprattutto, riuscirò ad essere
nuovamente felice?