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Autore: Zuccherina_00    04/11/2016    0 recensioni
Riuscirò mai a dimenticarti, ad andare avanti con qualcun altro? E soprattutto, riuscirò ad essere nuovamente felice?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ANGOLO AUTRICE: Questa è una one-shot che parla di un’esperienza che ho vissuto molto recentemente, non è niente di speciale ma volevo soltanto condividerla con voi, spero che vi piaccia.

 

Mi manchi

 

Mi manchi. Talmente tanto che manca a me il respiro, non come spero che manchi a te. Vorrei dimenticarti, lo giuro, mi hai fatto talmente male che ti odio…penso di amarti anche.

Perché l’hai fatto? Perché hai rovinato tutto? Io avrei fatto di tutto, avrei dato il meglio di me per renderti felice e ti avrei amato veramente. Non sarei mai stato all’altezza di lei, perché per te c’è stata solo lei…ma avrei dato il mio meglio per farti capire che per me avresti potuto essere tutto, forse già un po’ lo eri.

Ti sogno ogni notte, sai? E dico sul serio, ogni sera mi addormento decisa a pensare ad altro, ma il mattino seguente mi sveglio con un enorme peso al cuore. Sogno sempre che mi scrivi ancora, che torni da me e mi supplichi di perdonarti, perché mi ami. Vuoi riprovarci.

Ma poi mi sveglio e quando accendo lo schermo del telefono non c’è nessun messaggio, nessun “scusami”, nessun “mi manchi” … e tu mi manchi davvero troppo. Non credevo che una persona potesse mancare così tanto, nonostante il male che ci ha fatto.

È passata una settimana da quando tutto è cambiato, ma a me sembra già un’eternità. Cinque giorni da quando ti ho sentito per l’ultima volta, e già sento che non posso farcela.

Faccio ogni cosa pur di distrarmi, esco con gente, provo a divertirmi e pensare ad altro,ho pure scaricato una ridicola app di incontri; e mi sento con dei bellissimi ragazzi, davvero. Ma non riescono a farmi dimenticare te, che sei sempre un pensiero costante nella mia mente. Provo in tutti modi ad aprirmi con loro, ad entrare in confidenza o qualcosa del genere ma ho sempre quella sensazione di vuoto e quella voglia di piangere come adesso, perché vorrei che fossi tu a scrivermi “sei bellissima”, a dirmi che di ragazze come me ce ne son poche.

È ridicolo che dopo averti visto soltanto per quattro giorni sia riuscita ad affezionarmi talmente tanto a te. Non è normale ne logico, non doveva capitare, non volevo che capitasse. E questo non può essere nient’altro che amore, perché ho troppo bisogno di averti accanto.

Continuo a ripensare al nostro bacio, il mio vero primo bacio, anche se tecnicamente primo non lo è. Sei venuto da me e pochi secondi dopo già mi baciavi, sulle tue labbra il sapore di alcool e sigarette, ma a me non dava fastidio, anzi; in mezzo a quella folla di persone, ma nemmeno ci davo importanza perché mi ero catapultata in un mondo fatto di noi, delle tue labbra e dei baci caldi che mi davano, dei tuoi sorrisi e dei tuoi “sei bellissima” … mi sollevavi e mi stringevi forte a te, mi mordevi il labbro e mentre lo facevi sorridevi, appoggiavi il viso nell’incavo del mio collo e sentivo il tuo respiro caldo infrangersi sulla mia pelle, mi stringevi i fianchi e soltanto quelli, non come hanno fatto gli altri. Mi ricordo benissimo anche della sera dopo, di quella discussione sugli scogli e del tuo atteggiamento vanitoso, che mi ha fatto innervosire un casino. Poi siamo andati a fare una passeggiata, solo io e te. E mi hai raccontato di come sei stato male per lei, che se ne è andata così, senza dare spiegazioni. Ad un certo punto non sapevamo dove andare e ci siamo fermati in mezzo alla strada deserta, e io ti ho chiesto “dove andiamo adesso?”, e tu mi hai risposto “non lo so, non conosco il posto” voltandoti a guardarmi. Ci siamo guardati per una decina di secondi, in silenzio, tu con la sigaretta appoggiata dietro l’orecchio e le mani in tasca, i tuoi occhi dicevano qualcosa che non ho saputo decifrare, ma che troppo tardi ho capito, e me ne pento ancora adesso. Io volevo che mi baciassi e mi urlavi con lo sguardo che lo volevi anche tu.

Un’ora dopo dovevi partire, ed è stato l’addio più brutto di tutti. Hai salutato me per ultima, la mano a stringermi il fianco, due baci sulla guancia e un “fatti sentire” appena mormorato. Poi ti ho visto allontanarti con i tuoi amici e da lì non ti ho rivisto mai più.

Mi hai promesso che ci saremmo rivisti, e non solo una volta. Mi hai detto che ero speciale, che ero diversa da tutte le altre e che ti piacevo sul serio, che ci tenevi tanto. Mi chiamavi “piccola” e poi sei passato ad “amore”, mi ripetevi che ti mancavo e le poche volte che mi hai chiamata sono state stupende. La tua voce era così vicina, ma anche così lontana, avevo soltanto voglia di superare quei chilometri che ci separavano e abbracciarti forte.

Poi, due mesi dopo, ho scoperto quello, e mi è praticamente crollato il mondo addosso.

Ed eccomi qui, con la sensazione di aver rovinato una piccola possibilità di rimediare tra noi, per colpa della mia impulsività. Ma che dico scusa, mi hai tradita, sei andato da un’altra, hai preferito un’altra. Ti ho vomitato addosso tutto quello che pensavo in quel messaggio lunghissimo, e tu mi hai risposto con quel maledetto vocale di 40 secondi: io ti piacevo sul serio, ti piaccio ancora e sono l’unica ad esserti piaciuta sul serio dopo di lei. Ed eri serio, l’ho sentito dal tuo tono di voce. Hai poi detto che ero come tutte quelle ragazze che lo giudicavano, che lo insultavano senza sapere, e in quel punto ti tremava la voce. Mi ha fatto arrabbiare, perché non puoi offenderti per una cosa che hai fatto tu stesso. Perché ti tremava la voce? Non dovevi sentirti male per quello che ti ho detto, hai fatto esattamente come fanno i ragazzi che non ci tengono per niente, hai scelto la via facile. Non hai nemmeno ammesso di averlo fatto, nemmeno ti sei scusato, hai sempre aggirato il discorso, nonostante io ti ripetessi che lo avevo scoperto.

Ma ho come quella sensazione che da quello che mi hai detto forse mi sono sbagliata, che forse una spiegazione c’è. Ma forse sono soltanto i miei sentimenti a farmi pensare una cosa del genere, l’amore è davvero cieco.

Le mie amiche, quelle che hai conosciuto anche tu, mi dicono che sei tu ad averci perso, non io, che devo lasciarti perdere perché sei soltanto un coglione e non ne vali la pena. E io do loro ragione, non ti perdonerò mai per quello che mi hai fatto, anche se il cuore mi dice di saltarti addosso e non mollarti più.

Che sei un coglione è vero, ma che non ne valevi la pena no. Tu ne valevi la pena, cavolo, io ti amavo sul serio…

Chissà che starai facendo ora…ti manco? Ti senti un po’ triste anche tu? O mi hai già dimenticata e ora sei felice con quell’altra?

Vorrei che tutto questo fosse un incubo, svegliarmi e vedere il tuo “buongiorno” con tanto di cuore, vederti a Milano come ci eravamo promessi e magari mi avresti detto che mi ami anche tu. Ma so che ormai sto sperando in qualcosa che non accadrà mai…

Riuscirò mai a dimenticarti, ad andare avanti con qualcun altro? E soprattutto, riuscirò ad essere nuovamente felice?

  
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