Tutto pervade, inesorabilmente.
Come acqua si insinua nei pertugi,
al pari dell’aria nelle narici.
Similmente al tempo corrode,
in analogia alla malattia imputridisce.
È il marcio che tutto aggredisce,
lo sporco che inzacchera.
Mediocrità.
L’essere nel limbo,
incapaci di superare alcuno,
siano se stessi o altri.
Foglie sbattute da vento, senza scelta,
senza prendere alcuna decisione.
Non potendo, non volendo.
La massa è mediocrità,
molti saranno guidati da pochi.
Ma io non sarò mediocre, bensì profeta.
Annunciatore del mio credo.
E anche se non riuscissi a dominare,
la mia vita non sarà mediocre,
sarò qualcuno
Senza rimpianti e senza pochezza.