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Autore: Cinnamon_    05/11/2016    0 recensioni
ℳentiva, lo sapeva, non poteva evitarlo, ne totalmente dipendente.
Soffriva, lo sapeva, non poteva evitarlo, ne era totalmente svincolato.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SORRY I DON'T KNOW HOW YOU FEEL

ℳentiva, lo sapeva, non poteva evitarlo, ne totalmente dipendente.
Soffriva, lo sapeva, non poteva evitarlo, ne era totalmente svincolato.
<< Perché, non è questo il bello dell'Amore? >> aveva ragione, lo sapeva, ne era convinto.
<< se Amore è duro con te, tu sii duro con Amore. Non ti sembra di esagerare? Non hai mai l'impressione che le tue carte, un giorno, lascino il tavolo, e salgano come piume al cielo? Volteggiando..volteggiando.
Non hai mai provato lo strano presentimento che potessero rimanere stracciate, distrutte, nell'impeto della tempesta? Cosa ne sarà dunque, delle tue carte? Cosa ne sarà dunque, di te? >>
Mentiva, mentiva, ne era totalmente certo.
<< Perché tutto ciò hai mostrato sono solo linee caotiche e progetti falliti, un grande ammasso di abbozzi per la vita sciolti nel salmastro delle onde, così come si scioglie la cera, tu sei caduto allo stesso lieve modo. Ma ora, di te, resta solo il nulla. >>
Faceva male, le parole solleticavano sul petto e ignobilmente riuscivano ad aprirsi un varco al cuore.
Senza permesso, rimanevano delle intruse. Senza permesso, iniziavano ad abitare ogni parte del corpo.
Senza permesso, senza permesso. Perché?
<< Vittoria, Fierezza, Compiacimento, quali tra questi ti accompagneranno? >>
Feriva, lo distruggeva, perché?
<< Nessuno. Conosco la risposta ma non riconosco più chi mi sta accanto.
Perché non è questo il bello dell'Amore? Calunniare Amore ed adulare Tempo.
Le tue fondamenta si trasformano in secondi, e i tuoi dubbi in certezze. Ne sei così convinto? Sei così sicuro di poter domare Amore? Sei totalmente certo di poter annebbiare la realtà che si cela dietro alle mie parole? >>
Soffriva, lei parlava a voce di Sofferenza e lui avrebbe mentito.
<< Ne sono totalmente certo. >> mentì
<< Tu inganni te stesso. Ti sei barricato all'interno di un castello di sabbia troppo fine per poter reggere i tuoi propositi. >>
Non solo le parole inondavano il suo cuore, ora iniziavano a riordinarsi all'interno della sua mente, ad allinearsi e darsi il cambio in una fila che altrimenti sarebbe stata fin troppo complicata per lui.
Lei diceva sempre il vero, e lui stava iniziando a capirlo.
<< Tu menti. >> rispose d'impeto.
E poi, solo silenzio.
Per la prima volta l'aveva lasciata senza parole. I suoi occhi scatenarono torbide tempeste e quel caldo blu nel quale si era tuffato un'infinità di volte stava acquisendo una nuova sfumatura.
In tutti questi anni non aveva mai capito quale fosse il colore dei suoi occhi, l'unica cosa che capiva era la confusione che sapevano provocargli, dal principio ad oggi; quando Paura lo pervase per la prima volta.
<< Non avrei mai pensato, che l'arma con cui ti sei permesso di pugnalarmi il cuore, l'avresti fatta passare per mia orrenda creazione. >> con voce tenue, come se da un secondo all'altro potesse frantumarsi, lei continuò a parlare. Si fece strada attraverso Tempo, e gli rubò per la prima volta ciò che lui più gelosamente custodiva: le sue menzogne.
<< Un bugiardo è colui che segrega tutta la sua realtà lontano da ogni sguardo. Un bugiardo è colui che finge per poter essere accettato, è colui che non svela ai curiosi ciò che da lui si aspettano, perché un bugiardo sa di non poter reggere il peso delle sue parole. Un bugiardo sa di aver torto, eppure tu, sei il primo bugiardo che queste squallide parole ha coraggio di pronunciare. >>
Ad uno ad uno i granelli di sabbia iniziarono a crollare e ad uno ad uno l'inchiostro nero delle sue carte iniziò a dissolversi. Si trovò spoglio, vulnerabile come solo da bambino si era sentito.
Aveva ragione, lo sapeva, non poteva evitarlo, mentre lui soffriva, lo sapeva e ne era totalmente vincolato.
I ruoli si scambiarono, nulla più trovava una logica.
La Forza che come un fantasma si impossessò di lui, ora la rivide in lei.
Non solo era un bugiardo, era anche un illuso. Protetto dietro il muro delle sue menzogne iniziò a dubitare delle certezze e ad accettare i dubbi, iniziò ad adulare Tempo e calunniare Amore. La dimensione reale era lontana anni luce dal luogo disperso in cui si trovava, non era più tattile, non lo circondava più alcuna verità.
Si chiese allora, come avesse fatto a perdere la Ragione quando lei gli era sempre stata vicino.
Poiché Ragione è in eterno stata più potente di Menzogna, questa volta era pienamente certo di aver sbagliato.
Aveva sbagliato piani, aveva sbagliato rotta e si era perduto nel firmamento, le sue carte vennero a mancare. Non avrebbe mai più ritrovato la via di casa, poiché lei stessa stava scomparendo nella bruma di quel gelido mattino.
Guardò incredulo Ragione allontanarsi ed un intenso brivido lo scosse. Con lei accanto, non aveva percepito il freddo che li inglobava e che ora si stava riversando al suo interno.
Ragione camminava abilmente tra le schegge acuminate che lui aveva sparso nel suo sentiero, tenace come sempre era stata, mentre lui si ritrovò a toccare Terra sferzato da un male spietato.
L'humus era gelido e le sue dita tese non ne percepivano il contatto, nonostante i suoi sforzi di stringersi al suolo.
Non urlava, poiché non aveva Forza. Mentre le sue falangi continuavano a freneticare sul suolo, il ghiaccio iniziò la sua rapida salita. Dapprima una sfumatura bluastra sui polpastrelli ed in seguito una scorrevole percezione di freddo risalì per le arterie al cuore.
Le mani istintivamente percorsero la strada per il petto, ma furono troncate nel mezzo del movimento.
Poi, più nulla.
Cuori pesanti ci opprimono.

 

*
Prima storia in assoluto.
Molto personale, ma mi farebbe piacere sapere come vi sembra
   
 
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