Kurimuzon

°Iniziativa: questa storia partecipa al contest "Halloween Party -- La Grande Zucca" a cura di Fanwriter.it!
°Numero Parole: 485
°Prompt/Traccia: Cremisi



La regina della notte era in piedi di fronte a lei, bellissima con i suoi capelli corvini arricciati sulle punte e con i suoi occhi cremisi che la scrutavano dubbiosi da dietro un paio di lenti scintillanti.

“Kiyoko-san, l’abbiamo trovata nel vostro cortile che gironzolava insieme a due complici. I complici sono scappati, ma lei sono riuscito ad acciuffarla!” disse una guardia dalla testa rasata, stringendole il braccio, mostrando una faccia spaventosa “probabilmente, stavano cercando di rubare qualche zucca!” ipotizzò quello, gonfiandosi il petto come un gallo, fiero di essere stato così in gamba d’aver pensato una cosa simile.

“Grazie mille, Tanaka-san. Puoi andare ora, a lei ci penso io” disse la sovrana con una voce pacata, morbida, gentile, bellissima.

Yachi sapeva che quella, però, era solo una maschera: la ragazza che aveva davanti era un demone vestito da fanciulla aristocratica, il quale aveva conquistato un impero immenso in pochi mesi e ucciso un sacco d’innocenti.

La guardia uscì fischiettando, con un sorriso sornione stampato in faccia, lasciandola sola con la regina.

“Perché eri nel mio orto, contadina?” le chiese quella, sedendosi su una delle tante poltrone di velluto nero dell’immensa sala dove si trovavano, con una grazia sovrumana “Chi erano i due complici che erano con te?” un brivido percorse il corpo minuto della biondina, coperto solo da un vestito logoro e sporco di terra, al pensiero di Hinata e Kageyama che gridavano alle guardie di lasciarla andare.

Kiyoko si alzò dalla poltrona, anche questa volta senza fare il minimo rumore, e le si avvicinò pericolosamente in pochi lunghi ed eleganti passi.

Hitoka poteva vedere il corpo della sovrana attraverso la leggera e preziosa vestaglia di pizzo che questa indossava, e sentì la sua faccia andare a fuoco e il proprio cervello abbandonarla.

La regina sorrise vittoriosa, con gli occhi cremisi che sembravano ambrosia fusa.

La più giovane sapeva quello che sarebbe successo dopo e sapeva anche che non avrebbe dovuto cedere a quegli occhi, ma ormai, di disse, era troppo tardi per fare qualsiasi cosa.

In pochi minuti i loro vestiti finirono sul pavimento di mogano della sala, i loro corpi aggrovigliati sulla poltrona di velluto in un gioco di avvicinarsi e allontanarsi che fece capire che cosa fosse veramente la pace e il paradiso, i loro respiri affannati e le labbra gonfie e rosse.

Fu un gioco che durò fino all’alba e, prima di lasciarla andare, la regina le sfiorò le labbra con le proprie in un bacio leggero ed innocente, così diverso da quelli che l’avevano preceduto, e la guardò con quei suoi occhi color cremisi.

E Hitoka capì, capì quello che quegli occhi volevano dire: “torna anche sta notte. Io ti aspetterò”.

E allora Yachi arricciò le labbra in uno splendido sorriso, che mozzò il fiato alla sovrana “Sì, lo farò. Mia regina.” disse, e lo intendeva davvero.

Perché quegli occhi color cremisi ce li aveva solo lei.


>>mio angolino>>
Ehilà!
Eccomi qua con un'altra orribile flashfic 
Comunque, ho voluto scriverla perchè ho notato che non vi sono molte storie che hanno come protagoniste la mia Hitoka e Kiyoko...perciò ta daaan.
Il titolo è in giapponese e vuol dire, appunto, cremisi.
E niente, per adesso è tutto.
zao